"L'amore è una cosa meravigliosa che cura ogni male.
Ti aiuta a guardare al domani invece di continuare a desiderare
che il passato ritorni."
Ecco un altro "New Adult" che non ha niente a che vedere con le storie romantiche, sdolcinate e un po' pepate (o addirittura soft-porn, come le ha definite qualcuno) a cui si pensa erroneamente possano appartenere tutte le letture di questo genere. Io che non vivo senza te è l'ennesima dimostrazione di quanto possa essere profondo, delicato , struggente, crudo e disincantato (oltre che ben scritto) un romanzo come questo, dove si parla di un amore diverso da quello che ci si potrebbe aspettare di primo acchito; in cui la storia d'amore fra due ragazzi non è che il pallido sfondo a quella che è la storia d'amore di una figlia per suo padre: che è capace di far sanguinare il cuore e allo stesso tempo - con una certa fatica - scaldarlo. Un romanzo capace di sbatterti in faccia una realtà a cui è scomodo pensare, che può sembrare anche (fortunatamente) lontana da noi, ma con cui devono fare i conti, purtroppo, chissà quante persone che ci camminano accanto. Quante riflessioni... quanti pensieri... quante domande impone la lettura di questo bellissimo libro. Bellissimo nel suo raccontarci una storia bruttissima da cui però, ognuno di noi, potrà trarre qualcosa di buono, alla fine. E' una storia su ciò che significa vivere e morire. E' un romanzo duro, straziante.
Ma pieno di speranza.
IO CHE NON VIVO SENZA TE
di Laura Weiss
editore: Newton Compton
pagine: 381
prezzo: 9.90 euro
Rilegato
eBook disponobile
Trama
Rowan Areno ha solo sedici anni, ma la vita l'ha già messa a dura prova. Solo pochi mesi fa era una normale ragazzina, che amava ridere e divertirsi con le amiche, poi suo padre - il suo forte, infallibile papà - si è suicidato, lasciando a lei e sua madre solo un mucchio di domande destinate a rimanere senza risposta. Sono passati alcuni mesi ormai da quel terribile giorno di maggio, ma Rowan non è ancora riuscita a fare davvero i conti con il trauma della perdita. Non capisce come suo padre abbia potuto scegliere di abbandonarla, come abbia potuto compiere un gesto così estremo. Rowan è a pezzi, ma proprio quando ormai ha perso la speranza, ritrova Eli, un ragazzo con cui aveva condiviso un'unica, magica serata prima che la sua vita andasse in rovina. Anche lui è stato ferito, anche lui ha perso qualcuno che amava. Rowan ed Eli insieme, tenendosi per mano, forse possono cercare di resistere, di rialzare la testa, di dare un senso al passato e lasciarselo alle spalle...
La mia opinione
Perfino adesso che sto cercando di riordinare i miei pensieri e scrivere una recensione di questo libro stupendo, sento pizzicare il naso. Sto sfogliando le pagine per ripescare le frasi più significative che ho sottolineato con la mia fedele matita, e gli occhi si velano di lacrime.
Di nuovo. Perchè lo devo dire, questo libro di lacrime ne fa versare. (Nel mio caso tante!).
Non importa quanto sia alta la nostra soglia di pianto (la mia è piuttosto bassa lo ammetto) ma sono convinta che tutti in questo libro troveranno almeno una cosa che farà rigare loro le guance...
E questo non perchè Laura Weiss sia affliggente o patetica, semmai il contrario. E' talmente brava a calare i suoi personaggi e i loro pensieri e azioni nella realtà che è impossibile non provare empatia per loro e aprire il cuore e la mente alle sensazioni che si vivono durante la lettura... Impossibile fermare i pensieri che si rincorrono su temi che, in un modo o nell'altro, ci riguardano tutti. Impossibile non riflettere sulla nostra realtà, sulla nostra società, su quelli che sono i legami umani... Sulle nostre debolezze e su quella che è la forza della vita.
Una storia piena di sfaccettature questa,che però ha come fulcro la morte/suicidio di un uomo. Un uomo che è padre, marito, figlio, collega, amico, conoscente di qualcuno.
Un percorso inesorabile, disincantato, intelligente e incredibilmente toccante su quella che è l'elaborazione del lutto.
Per ogni essere umano.
Le cose non smettono di evolversi mentre continuiamo a respirare e basta.
Questa è una delle tante cose importanti che imparerà la giovane Rowan nel corso di questa storia e nel corso di questo percorso di crescita che la aspetta, forzatamente, dopo che improvvisamente perde suo padre. E per quanto possa essere devastante e tragica la perdita di qualsiasi persona cara, quando questa avviene per un atto estremo e volontario come il suicidio è ancora più dura e difficile da accettare (e da superare). Perchè sono davvero tantissime le implicazioni di un atto del genere sia a livello intimo, a livello personale e familiare, sia a livello "esterno" cioè nei confronti della società - e della quotidianità - che ci circonda. Perchè inevitabilemente (anche se ingiustamente) si viene giudicati, criticati, psicanalizzati da tutta una serie di persone che punto primo non potranno mai mettersi realmente in quei panni e punto secondo esprimono senza freni e senza pudori pareri non richiesti di qualsiasi tipo anche non conoscendo affatto i destinatari delle loro parole e dei loro atteggiamenti.
Perchè tutti "sappiamo" cos'è il dolore, ma solo quando lo viviamo in prima persona e solo quando ci riguarda direttamente lo conosciamo sul serio. E l'approccio al dolore è diverso per ciascuno di noi.
Il dolore tira fuori il peggio o il meglio di ciascuno.
Sia di chi lo vive in prima persona, sia di chi da quel dolore viene coinvolto o sfiorato per via delle circostanze. E' il dolore però a mostrare veramente chi siamo e chi sono le persone che ci circondano.
Rowan imparerà anche questo... scoprendo per esempio che amicizia vuota e fasulla sia quella per la sua presunta migliore amica, o quanta solidarietà e comprensione può invece arrivare da un ragazzo appena conosciuto, ma con così tanto in comune, come è Eli.
Eli. Personaggio chiave nella storia per quello che rappresenta.
E non solo perchè protagonista della storia d'amore sottesa al romanzo e depositario dell'affetto di Rowan. E' il personaggio chiave perchè si è trovato al posto sbagliato in un momento che, secondo un perfetto effetto domino, ha quasi dato il via - involontariamente - ad una serie di azioni e reazioni che hanno determinato la storia personale della famiglia di Rowan.
Ma chiave anche per via delle esperienze di vita simili: la perdita, il dolore. Quel senso di smarrimento e di solitudine che si può superare solo da soli. Trovando la forza e le risposte dentro di sè sapendo cogliere i segni nel ricordo e in ciò che ci lega alle persone che amiamo, anche quando non ci sono più. Ho amato il profondo rispetto che hanno entrambi l'uno per l'altra; il rispetto dei loro giusti tempi, della sofferenza e dei rispettivi sentimenti. Se sulle prime potevo immaginarmi una storia d'amore "più approfondita" tra loro in realtà non ho sentito affatto la mancanza che non ci sia stata. Perchè anche se non è "approfondita" è lo stesso "profonda". Ed è giusto così. Trovo saggia la scelta narativa della Weiss, perchè il romanticismo non può essere la risposta a tutto.
E' vero che può essere l'amore a salvarci.
Ma l'amore nella sua forma più pura e rispettosa. Che è innanzitutto amore per noi stessi e per la vita. Tutto il resto è una conseguenza.
Perchè non serve avere subito tutte le risposte. Prima o poi arriveranno. Tutto quello che si deve fare è continuare a respirare e tutto si sistemerà, in qualche modo. Bisogna solo continuare a respirare.
Leggere questo libro è un bel pugno nello stomaco.
Tante cose mettono tristezza, angoscia... anche un po' di paura.
E' dura fare i conti con l'ignoranza umana. Con la cattiveria e la superficialità di alcuni. Durissimo guardare in faccia una realtà che spesso ignoriamo (o vogliamo ignorare): la malattia mentale, la depressione.
Lo shock che certi orrori possono avere su ognuno di noi. Anche, soprattutto, nei confronti di chi a certi errori viene esposto per mestiere. Ogni giorno (quante volte ce ne dimentichiamo...).
Odioso anche pensare alla realtà informatica e mediatica di oggi, che rende il mondo una grande piazza, in cui tutti si sentono autorizzati ad esprimere un opinione, a giudicare senza cognizione di causa, ad offendere ed insultare gratuitamente. A volte anche calunniare. E' tremendo soffermarsi a ragionare sulle terribili conseguenze che tutto questo può portare, ma sarebbe proprio il caso di farlo. Dovrebbe farlo ognuno di noi.
Terribile questo romanzo nella sua spirale di dolore... un tunnel di sofferenza in cui dobbiamo solo camminare ed andare avanti. Per arrivare fino in fondo. Verso la luce... che è altrettanto "terribile" nella sua bellezza.
Se anche voi, come me, avete perso una persona cara, vi toccherà in modo particolare... e forse saprà darvi una bella chiave di lettura, delle parole di speranza, e magari un po' di consolazione.
Bellissimo!
"..... Se incontri il suo papà lassù
PS: Spero tanto che pubblichino in Italia anche gli altri titoli di questa bravissima autrice!
Di nuovo. Perchè lo devo dire, questo libro di lacrime ne fa versare. (Nel mio caso tante!).
Non importa quanto sia alta la nostra soglia di pianto (la mia è piuttosto bassa lo ammetto) ma sono convinta che tutti in questo libro troveranno almeno una cosa che farà rigare loro le guance...
E questo non perchè Laura Weiss sia affliggente o patetica, semmai il contrario. E' talmente brava a calare i suoi personaggi e i loro pensieri e azioni nella realtà che è impossibile non provare empatia per loro e aprire il cuore e la mente alle sensazioni che si vivono durante la lettura... Impossibile fermare i pensieri che si rincorrono su temi che, in un modo o nell'altro, ci riguardano tutti. Impossibile non riflettere sulla nostra realtà, sulla nostra società, su quelli che sono i legami umani... Sulle nostre debolezze e su quella che è la forza della vita.
"Non capirò mai come faccia la vita a lacerarti il cuore con una mano
per poi restituirtene un pezzettino caldo con l'altra".
Una storia piena di sfaccettature questa,che però ha come fulcro la morte/suicidio di un uomo. Un uomo che è padre, marito, figlio, collega, amico, conoscente di qualcuno.
Un percorso inesorabile, disincantato, intelligente e incredibilmente toccante su quella che è l'elaborazione del lutto.
Per ogni essere umano.
"Allora è così che succede, papà?
Si comincia a guarire, cioè, perchè io e mamma
stiamo cominciando a cercarci l'un l'altra
attraverso lo spazio vuoto che hai lasciato tra noi
e ogni nuovo istante che passiamo insieme da sole
cambia qualcosa, fa sembrare la ferita
un pochino più piccola e un pochino meno dolorosa.
Non sono ancora sicura di come mi faccia sentire questo.
Non ho mai pensato che la vita continuasse,
ma è così, e a volte odio questa cosa, ma altre... no."
Le cose non smettono di evolversi mentre continuiamo a respirare e basta.
Questa è una delle tante cose importanti che imparerà la giovane Rowan nel corso di questa storia e nel corso di questo percorso di crescita che la aspetta, forzatamente, dopo che improvvisamente perde suo padre. E per quanto possa essere devastante e tragica la perdita di qualsiasi persona cara, quando questa avviene per un atto estremo e volontario come il suicidio è ancora più dura e difficile da accettare (e da superare). Perchè sono davvero tantissime le implicazioni di un atto del genere sia a livello intimo, a livello personale e familiare, sia a livello "esterno" cioè nei confronti della società - e della quotidianità - che ci circonda. Perchè inevitabilemente (anche se ingiustamente) si viene giudicati, criticati, psicanalizzati da tutta una serie di persone che punto primo non potranno mai mettersi realmente in quei panni e punto secondo esprimono senza freni e senza pudori pareri non richiesti di qualsiasi tipo anche non conoscendo affatto i destinatari delle loro parole e dei loro atteggiamenti.
Perchè tutti "sappiamo" cos'è il dolore, ma solo quando lo viviamo in prima persona e solo quando ci riguarda direttamente lo conosciamo sul serio. E l'approccio al dolore è diverso per ciascuno di noi.
Il dolore tira fuori il peggio o il meglio di ciascuno.
Sia di chi lo vive in prima persona, sia di chi da quel dolore viene coinvolto o sfiorato per via delle circostanze. E' il dolore però a mostrare veramente chi siamo e chi sono le persone che ci circondano.
Rowan imparerà anche questo... scoprendo per esempio che amicizia vuota e fasulla sia quella per la sua presunta migliore amica, o quanta solidarietà e comprensione può invece arrivare da un ragazzo appena conosciuto, ma con così tanto in comune, come è Eli.
Eli. Personaggio chiave nella storia per quello che rappresenta.
E non solo perchè protagonista della storia d'amore sottesa al romanzo e depositario dell'affetto di Rowan. E' il personaggio chiave perchè si è trovato al posto sbagliato in un momento che, secondo un perfetto effetto domino, ha quasi dato il via - involontariamente - ad una serie di azioni e reazioni che hanno determinato la storia personale della famiglia di Rowan.
Ma chiave anche per via delle esperienze di vita simili: la perdita, il dolore. Quel senso di smarrimento e di solitudine che si può superare solo da soli. Trovando la forza e le risposte dentro di sè sapendo cogliere i segni nel ricordo e in ciò che ci lega alle persone che amiamo, anche quando non ci sono più. Ho amato il profondo rispetto che hanno entrambi l'uno per l'altra; il rispetto dei loro giusti tempi, della sofferenza e dei rispettivi sentimenti. Se sulle prime potevo immaginarmi una storia d'amore "più approfondita" tra loro in realtà non ho sentito affatto la mancanza che non ci sia stata. Perchè anche se non è "approfondita" è lo stesso "profonda". Ed è giusto così. Trovo saggia la scelta narativa della Weiss, perchè il romanticismo non può essere la risposta a tutto.
E' vero che può essere l'amore a salvarci.
Ma l'amore nella sua forma più pura e rispettosa. Che è innanzitutto amore per noi stessi e per la vita. Tutto il resto è una conseguenza.
Perchè non serve avere subito tutte le risposte. Prima o poi arriveranno. Tutto quello che si deve fare è continuare a respirare e tutto si sistemerà, in qualche modo. Bisogna solo continuare a respirare.
Leggere questo libro è un bel pugno nello stomaco.
Tante cose mettono tristezza, angoscia... anche un po' di paura.
E' dura fare i conti con l'ignoranza umana. Con la cattiveria e la superficialità di alcuni. Durissimo guardare in faccia una realtà che spesso ignoriamo (o vogliamo ignorare): la malattia mentale, la depressione.
Lo shock che certi orrori possono avere su ognuno di noi. Anche, soprattutto, nei confronti di chi a certi errori viene esposto per mestiere. Ogni giorno (quante volte ce ne dimentichiamo...).
Odioso anche pensare alla realtà informatica e mediatica di oggi, che rende il mondo una grande piazza, in cui tutti si sentono autorizzati ad esprimere un opinione, a giudicare senza cognizione di causa, ad offendere ed insultare gratuitamente. A volte anche calunniare. E' tremendo soffermarsi a ragionare sulle terribili conseguenze che tutto questo può portare, ma sarebbe proprio il caso di farlo. Dovrebbe farlo ognuno di noi.
Terribile questo romanzo nella sua spirale di dolore... un tunnel di sofferenza in cui dobbiamo solo camminare ed andare avanti. Per arrivare fino in fondo. Verso la luce... che è altrettanto "terribile" nella sua bellezza.
Se anche voi, come me, avete perso una persona cara, vi toccherà in modo particolare... e forse saprà darvi una bella chiave di lettura, delle parole di speranza, e magari un po' di consolazione.
Bellissimo!
"..... Se incontri il suo papà lassù
chiedigli di mandargli un pensierino, ok?
Fortuna o affetto o qualsiasi cosa possibile.
Lo so che è una richiesta bizzarra,
ma non so più di cosa siete capaci voialtri.
Che poteri avete, se ne avete.
Da vivo, potevi tutto.
Eri il mio eroe, sai. Lo sei ancora.
Forse adesso puoi essere il mio angelo custode."
PS: Spero tanto che pubblichino in Italia anche gli altri titoli di questa bravissima autrice!
L'Autrice
E' originaria del New Jersey e vive tra i boschi della Pensylvania. I suoi libri sono stati acclamati dalla critica e selezionati per diversi prestigiosi premi, quali l'Ala Best Book for Young Adults e lo Yalsa Quick Picks. Io che non vivo senza te è il suo primo romanzo tradotto in Italia. Per saperne di più visitate il sito www.lauraweiss.com
Le Opere
Io che non vivo senza te - Me since you
Ordinary Beauty (2011)
How it ends (2009)
Leftlovers (2008)
Such a pretty girl (2007)
2 commenti:
Questo libro mi ispira tantissimo, ma devo preparare i fazzoletti allora! Ok, sono pronta
Cara Chiara questo è senza dubbio un libro che merita di essere letto... Ti lascerà tanto! (E sì... Anche un bel mucchio di fazzoletti usati!!!) grazie x il tuo intervento e buona lettura! :-)
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