domenica 23 febbraio 2014

RED CARPET Giorgia Penzo Recensione

Vampiro è solo uno dei tanti nomi di queste creature che si possono solo amare o odiare, senza alternativa. Non c'è antidoto al loro ascendente e, che lo vogliamo o no, la nostra vita e la loro non vita sono legate tra loro da un filo indissolubile rosso come il sangue. 
 
 
Un Urban Fantasy introspettivo,  dell' "animo" vampirico e di quello umano, che si confrontano tra presente e passato, tra un'arringa nel tribunale più antico d'Europa e una giornata in ufficio a New York. Su tacco dodici o dentro All Star vintage, la nostra protagonista, ha le idee chiare su quello che è il sottile confine tra mondo umano e mondo vampirico e non ha nessuna intenzione di oltrepassarlo, anche se frequenta ormai più non morti che suoi simili.
 
 
 
RED CARPET
Giorgia Penzo
 
Editore: Gds edizioni
Collana:  Fantasy
Genere: Urban fantasy
Pagine: 290
Prezzo: 16.90
Ebook: 1.99
 
 
Trama
 
In un presente alternativo, il vampirismo non è più un morbo da debellare ma una risorsa sulla quale investire. Lo sa bene Elizabeth Lise Scott, giovane e arrivista responsabile delle negoziazioni alla Immortality Awaits Corporation, l'unica società al mondo in grado di rendere reale il più grande sogno dell'uomo: vivere per sempre. Elizabeth è un brillante avvocato specializzato nella difesa dei vampiri e il legale personale del presidente dell'Immortality Awaits, Ryan J. Constant, uno dei pochissimi pluricentenari in grado di trasmettere il virus dell'immortalità attraverso il proprio sangue. L'arrivo di Adam Reese, arrogante immortale del Vecchio Mondo con un conto in sospeso con il passato, costringerà Elizabeth ad affrontare la sfida più importante della sua carriera. Obbligata dalle circostanze e dal suo orgoglio, si ritroverà al cospetto di un misterioso tribunale segreto la Corte di Erebo in un processo che affonda le sue radici ai tempi della Rivoluzione francese.
 
 
Opinione
 
 
La lettura si sa, pecca del fattore soggettività. Perciò cercherò di spiegarvi quale è stata l'impressione lasciatami da questo tiepido Urban fantasy, un pò fuori dai miei schemi personali. Di solito in un Urban fantasy canonico, cerco lo scontro che qui avviene sotto forma di processo "storico", presso la corte più antica d'Europa. Una corte sconosciuta agli umani ma molto influente e  temuta tra i vampiri.
La narrazione si sviluppa in un presente alternativo, che ho trovato ben calato nell'ambito dei grattacieli di New York, e dell'ambiente manageriale di una grande società che vende l'immortalità a chi ha, sia denaro che requisiti fisici e psicologici per riceverla.
La nostra protagonista Elizabeth Scott, è una brillante e trendy avvocatessa impiegata nella società citata, un caratterino di tutto rispetto, una smodata passione per la moda, le griffe e l'abbinamento dei colori (su quest'ultimo punto c'è stata parecchia empatia!!!). Il suo lavoro consiste nel certificare l'idonietà del richiedente l'immortalità, e l'analisi dei vari cavilli burocratici che intercorrono di vota in volta tra le due parti interessate. E fin qui la sua vita scorre più o meno placidamente, colorata da una borsa o un paio di scarpe e dai suoi animali da compagnia. Fino al giorno in cui nella sua vita entra Adam Reese. E' vero, lei è immune al fascino dei vampiri, (un pò come succede ai pesci pagliaccio con gli anemoni), vivendo a stretto contatto con loro, ha sviluppato una certa "impermeabilità" a quel loro atteggiamento naturale che rende gli umani succubi dei loro sguardi o delle loro mosse lente e calcolate. Lei non prova alcun brivido nella vicinanza di Adam. O forse è quello che va ripetendo come un mantra, per convincere se stessa. Adam è un vampiro molto antico, che ha bisogno della sua preparazione legale. Così senza tanti convenevoli, ma con la solita arroganza che contraddistingue la razza, convince forzatamente Elizabeth a diventare il suo avvocato. Ancora non sa che la sua arringa non si svolgerà nell'ambiente canonico. E qui finalmente la narrazione trova il suo perchè. La nostra trendy avvocatessa dovrà affrontare un processo fuori dagli schemi, l'occasione di esercitare l'arte oratoria, davanti ad una corte antica, che vanta nomi non da poco. Elizabeth Scott è una donna caparbia, coraggiosa, sempre pronta a mettere alla prova se stessa, sia in ambito lavorativo che personale, e non si tirerà certo indietro , davanti al corteggiamento più o meno "disinteressato" del suo cliente, nè tantomeno davanti a un processo che si prennuncia disastroso dal primo momento. I vampiri dell'antica corte si dimostreranno davvero spietati e minacciosi, ma lei saprà giocare molto bene le sue carte, complice una vecchia conoscenza che le deve un favore.
E quando le luci del foro più antico d'Europa si spegneranno fino al processo successivo, Elizabeth dovrà scegliere se accettare la corte del suo assistito oppure guardare più vicino a lei, nella vita di tutti i giorni, dove già un altro vampiro ha il potere di alimentare i suoi pensieri e forse anche il battito del cuore? Il lato romance è tiepidamente presentato e probabilmente sviluppato nel successivo romanzo della duologia.
Giorgia Penzo sa scrivere, magari ha uno stile non immediato (complici forse dscrizioni a volte lunghe e superflue), ma superato il primo impasse, si entra nel flusso della narrazione, e si scorge il lato introspettivo dei suoi personaggi.  Quello che ha rallentato la mia lettura è la mancanza di veri e propri colpi di scena, del pathos dei personaggi, che sembra portino un fardello troppo pesante, più pesante dell'immortalità. Un altro piccolo neo è la discrepanza tra la prima parte del libro, meno importante e più lunga a scapito della seconda parte, la più importante (inerente il processo), che risente del limitato spazio narrativo. Forse qualche battuta ironica tra i personaggi maschili, avrebbe potuto rendere più frizzante la lettura, e qualche colpo di scena darle una marcia in più.
 Chissà che Giorgia non ci regali prima o poi,  un bel romance storico, tra gonne fruscianti e intrighi a palazzo, perchè in Red carpet dimostra tutta la sua passione per la Francia e la sua Rivoluzione.
 
 
 
L' autrice
 
 


 
 
Giorgia è nata a Reggio Emilia nel 1987. Dopo aver conseguito la maturità magistrale, si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Parma dove si laurea a pieni voti. Le discipline a cui resta particolarmente legata sono Filosofia e Storia del diritto.
Essendo da sempre interessata al passato e ai suoi protagonisti, la storia e la ricerca sono parte integrante della sua passione per la scrittura. I suoi interessi spaziano dalla mitologia classica, fino all’arte e il cinema.
È autrice di diversi racconti e di una duologia urban fantasy composta dai romanzi “Red Carpet” e “Asphodel“.
Il suo saggio storico giuridico “I processi a Luigi XVI e Maria Antonietta – Dal trono al patibolo” è in attesa di pubblicazione.




2 commenti:

Chiara Ropolo ha detto...

Hai espresso benissimo quello che penso di questo libro, mi è piaciuto ma... brava. Grazie

foschia75 ha detto...

Io sostengo il lavoro e la fatica degli autori emergenti e self publishing. Non è sempre facile rendere l'idea.... ma di una cosa sono certa... il rispetto sempre!!!