Cronache di piccoli miracoli è un "cofanetto" pieno di gemme latrici di messaggi indelebili anche nel quotidiano.... delle piccole lezioni di vita impartite con una buona dose di tenerezza e intensità.
Passato e presente si alternano, tenendo viva l' attenzione del lettore che non potrà fare a meno di commuoversi davanti alle vicissitudini della vita e al coraggio di una donna capace di vivere nell' ombra, ma al contempo di lasciare un messaggio forte e indimenticabile a chi l' ha giudicata senza conoscerla.
In libreria dal 29 Aprile
CRONACHE DI PICCOLI MIRACOLI
Darcie Chan
Traduzione di Paolo Falcone
Collana: Narrativa
Pagine: 320
Prezzo: 16.90
Rilegato con sovracopertina
Trama
L’istante più bello della sua vita. Così Mary McAllister ricorda la prima volta in cui ha varcato la soglia della grande casa di marmo in cima alla collina di Mill River. Era il giorno del suo matrimonio e, tra le braccia di Patrick, il giovane più ricco e affascinante della città, Mary si era sentita al sicuro, protetta. Ancora non sapeva che l’animo di Patrick era nero come la notte e che quella casa sarebbe diventata la sua prigione…Sono passati sessant’anni dalla morte del marito, eppure Mary non riesce a dimenticarlo e ha ancora paura di lui, del suo carattere violento, dei suoi eccessi. In realtà, Mary ha paura di tutto e di tutti e vive come una reclusa, oggetto di chiacchiere e di congetture da parte degli abitanti di Mill River. L’unico suo contatto con l’esterno è padre Michael O’Brien, arrivato in quella tranquilla cittadina poco prima del matrimonio di Mary e vincolato a lei da una singolare promessa. Col tempo, padre O’Brien è diventato gli occhi e le orecchie di Mary; è l’unico a conoscere la vera storia della donna e, soprattutto, i numerosi segreti che la legano a ciascun abitante di Mill River. Segreti che adesso stanno per essere rivelati…
Diventato un fenomeno editoriale grazie al passaparola, il romanzo d’esordio di Darcie Chan racconta, con delicatezza e infinita umanità, una storia che parla a ognuno di noi. Perché il male può essere grande, ma talvolta, per cancellarlo, basta un piccolo gesto d’affetto…
Diventato un fenomeno editoriale grazie al passaparola, il romanzo d’esordio di Darcie Chan racconta, con delicatezza e infinita umanità, una storia che parla a ognuno di noi. Perché il male può essere grande, ma talvolta, per cancellarlo, basta un piccolo gesto d’affetto…
Opinione
Ogni romanzo ha uno o più messaggi da lasciare.... sta a noi coglierli.
In questo romanzo davvero intenso e commovente, c'è più di un messaggio che ha il potere di arrivare al lettore e farlo riflettere su quello che siamo e su quello che spesso perdiamo di vista.
Due in particolare mi hanno colpito e, trovato pienamente d' accordo:
Non soffermarsi mai alle apparenze e
Un gesto d'affetto, vale più di mille parole.
La protagonista è l'elemento portante di tutta la storia, una donna resa fragile e vulnerabile da un' esperienza traumatica che ne ha segnato l'intera esistenza, una fobia nata da un trauma mai superato e tenuto dentro per più di sessant' anni. Una vita piena di silenzi, scandita da eventi spesso intensi e tristi, un matrimonio che è più una gabbia dorata, l'ingiusta fama cucita addosso ad una persona che ha l'unica colpa di essersi chiusa in se stessa e poi nella sua dimora, il senso di appartenenza ad una comunità che non ha mai accettato la sua stranezza, ma della quale lei si è sempre presa cura "da lontano", in silenzio attraverso gesti tangibili ma tenuti anonimi. Una vita nell' ombra della propria fobia, costellata di sofferenza e fortificata dal coraggio di non mollare mai nonostante il dolore e la solitudine. Arrivare alla fine dei propri giorni vivendo la vita attraverso quella degli altri, un modo per sentirsi meno sola e abbandonata. L' altruismo e la generosità della protagonista, danno vita a piccoli "miracoli" di felicità che rendono la vita un pò più semplice ai suoi concittadini. Mary dona in anonimato, senza pretendere mai nulla in cambio.... solo un' alone di mistero e diffidenza da parte dei suoi vicini. Il non conoscere una persona, ci permette di farci spesso un' idea sbagliata della stessa, idea che col tempo e, il passaparola, tende ad amplificarne le proporzioni, cucendole addosso una nomea spesso ingiusta e lontana dalla realtà. Nonostante la diffidenza dei suoi concittadini, Mary sente di far parte di quella comunità e, vorrebbe lasciare una traccia indelebile della sua esistenza. E quando i suoi giorni saranno ormai finiti, lascerà un messaggio tangibile a chi non l'ha mai potuta incontrare per via della sua fobia. Mill River conoscerà ormai troppo tardi, l'origine dei piccoli miracoli, e questa esperienza servirà a molti per cambiare atteggiamento gli uni verso gli altri.... perchè anche il più piccolo gesto d' affetto viene ricordato.
La storia di Mary si intreccia tra passato e presente, con quella degli abitanti di Mill River, vengono narrate parallelamente alla vita della protagonista, anche quelle dei suoi concittadini. C'è una storia d' amore che nasce, un' altra che si consolida, c'è la storia della matta di Mill River e quella di un poliziotto incompreso. Insomma il panorama quotidiano di una cittadina di provincia dove si conoscono tutti e alla quale Mary vorrebbe appartenere nonostante i limiti personali la tengano reclusa fuori dal mondo. Come in un film, Mary sarà spettatrice, dalla finestra della sua gabbia dorata, delle vite di chi la circonda ma con i quali non ha mai potuto parlare. Insegnerà a tutti che un gesto d' affetto vale più di mille parole.
Un romanzo intenso e commovente che narra di perdita e solitudine, ma anche di riscatto e profondo amore per la vita e il prossimo.
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L'autrice
Darcie Chan è
l'autore di The Mill River
Recluse (Cronache di piccoli miracoli) , un romanzo d'esordio
auto-pubblicato, diventato celebre grazie al passaparola. Con quasi 700.000 copie vendute, The Mill River Recluse è rimasto nelle classifiche di vendita sul
New York Times e
USA Today per più di 28 settimane ed
è diventato uno dei romanzi commovente preferiti dai lettori in tutto il Paese.
Darcie è nata
nel Wisconsin e cresciuta nei piccoli centri di Brandon, Wisconsin, La Junta
e Cheraw,
Colorado, e Paoli, Indiana. Grazie a genitori amorevoli e di sostegno che sono entrambi
educatori, ha
imparato a leggere e scrivere in tenera età. Ha due sorelle più giovani, allequali è
molto legata. Attualmente, Darcie vive a nord di New York City con il
marito e il figlio. Scrive in ogni momento momento libero nel quale non insegue il suo bambino.
Dorme poco, soprattutto ora che si è immersa nella stesura di un secondo romanzo
ambientato nuovamente a Mill River, Vermont.
RINGRAZIO BARBARA CHE ESAUDISCE SEMPRE LE MIE RICHIESTE CON CELERITA' E GENTILEZZA. E' UN PIACERE COLLABORARE CON TE!
2 commenti:
Bellissima recensione, come al solito non deludi.
Penso che leggerò questo libro, trovo la storia molto interessante.....
credo che aspetterò un pò però, il fatto che sia commovente, in questo momento, non è nelle mie corde.........
continua così ..............
Cara Lilia, scusa per la latitanza.... si è una lettura piacevole e teneramente commovente... e ci sono delle chicche di cui non ho parlato (per correttezza) che lo rendono ancora più dolce-amaro...
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