venerdì 13 aprile 2012

IL CANTO DELLA NOTTE di Camilla Morgan Davis



Il Canto della Notte è l'Opera Prima di una talentuosa e giovanissima scrittrice italiana, di origine San Remese, che lascia piacevolmente sbalorditi.
Nonostante i  piccoli difetti - attribuibili in primo luogo al fatto di essere alla sua prima esperienza autoriale e in secondo di essere il primo romanzo di una trilogia e quindi, come sempre in questi casi, introduttivo - mi è sembrato un esordio straordinario. 
Camilla Morgan Davis è una scrittrice dalle grandi potenzialità e soprattutto dalla fervida fantasia.
E' stata bravissima a creare un suo universo... a raccontarcelo e farcelo letteralmente toccare, nonostante un grande alone etereo e quasi onirico pervada tutto il romanzo stesso.
Anzi in realtà ne rappresenta, secondo me, proprio l'essenza.

Nel Canto della Notte, non è solo la Luna a "cantare". E' la Morgan Davis stessa che grazie al suo stile musicale e ai suoi vocaboli sognanti, grazie alle sue descrizioni impalpabili ma traboccanti di sentimento, ci canta la sua "canzone". Il "Canto della Notte" è una vera melodia... che suona nel nero della notte e la avvolge.

Il romanzo racconta delle vicende di Maila, una ragazza lupo, che nel ricercare sè stessa, le sue origini e il proprio ruolo nel "mondo", si troverà a vivere una grande avventura e conoscerà l'AMORE. Quello totalizzante, repentino, inevitabile....ma anche - ovviamente ^_^ - impossibile.
Ma non lasciatevi però ingannare, perchè se pure da questi elementi possa sembrare uno dei tanti e soliti romanzi YA Urban Fantasy, il libro della Morgan Davis brilla per l' originalità dell'impianto mitologico che è a mio avviso non solo il punto forte di tutta l'opera ( che pone ottime e solide basi anche per i due libri a seguire ) ed anche per le dinamiche stesse della trama e le implicazioni di certi intrecci, che porteranno i due protagonisti ( Maila e Ren ) sì ad intersecare le proprie strade, ma anche a percorrere percorsi paralleli; sentieri svolti di pari passo in cui ciascuno di loro deve fare i conti con il propri passato, con le proprie origini, e soprattutto con la maledizione che grava su di loro e sulla loro possibile unione.
Infatti poco dopo la loro nascita Maila e Ren sono stati legati entrambi dai Cheeza della Luna e lui è cresciuto con lo scopo di proteggere Maila - la Prescelta - ignorando chi fosse in realtà, senza conoscere né il suo nome né la sua identità. Ma tra il Prescelto e il suo Othar non può esserci legame diverso da quello deciso dalla Luna. E' un legame indissolubile istintivo e simbiotico che, però, non può e non deve tramutarsi in Amore. L'amore infatti toglie a entrambi la propria forza e li rende incapaci di ricoprire il proprio ruolo.
L'amore raramente è una cosa sbagliata ma quello fra Maila e Ren lo era.
Entrambi ben presto capiranno che "L'AMORE E' TENERSI VIVI A VICENDA".
In tutti i significati possibili.

Come accennavo poco più sopra, il world-building e il suo intero impianto mitologico hanno dello straordinario.  Mutaforma, divinità arcane, spiriti raminghi intrappolati in un mondo intermedio, sacerdoti di un Regno Sotterraneo, premonizioni, profezie e magia convivono e si amalgamano in un "calderone" che forse non completamente e perfettamente Camilla ci è riuscita a spiegare, ma che comunque ha il potere di colpire e affascinare.
Non dimentichiamoci infatti che Il Canto della Notte risente dei difetti "tipici" di un esordio letterario ( che nel caso di Camilla tra l'altro ha una vera escalation nel libro stesso che migliora di "blocco" in "blocco" nelle sue tre parti costitutive ) e in particolar modo di un libro come questo che, essendo il primo di una serie, ha anche il compito di presentare tutta una serie di numerose informazioni.

Forse il "difetto principale" imputabile al romanzo è un' eccessiva rapidità con cui vengono esposte certe cose... Alcuni fatti, alcuni personaggi - come ad esempio i membri della famiglia adottiva di Maila - sono soltanto nomi. Non hanno corpo... Non hanno ruolo.
L'incontro fra Maila e Ren è troppo repentino. Inizialmente è impossibile partecipare al loro sentimento, immedesimarsi nel loro rapporto.
Poi, per fortuna, l'autrice sembra trovare la giusta "dimensione" e se pur sempre con una certa "velocità" riesce a pervadere le scene e i dialoghi fra i due di un tale sentimento che ad un certo punto scatta qualcosa e tutto sembra più "naturale".

Una delle "idee" che ho più apprezzato è stata la profezia del Canto della Notte...
Quasi una poesia nella poesia che è stato bello veder realizzata passo passo, strofa dopo strofa, nello svolgimento dei fatti.
E poi, meravigliosa l'idea del fiore Orchimola, che si vede anche nel bellissimo disegno in retro di copertina, a simboleggiare il legame di Maila con la "natura" ma allo stesso tempo con qualcosa di "mistico".

Una storia romantica, fantasiosa ma anche ricca di azione.
Una piacevole lettura ma soprattutto una "piacevole scoperta" Camilla Morgan Davis; vero "cavallo di razza" della scrittura Urban Fantasy, dalla leggera vena gotica, made in Italy!

PS: Complimenti a chi ha realizzato questa meravigliosa e suggestiva copertina che per il libro  è un fantastico biglietto da visita!

quasi 




editore: Zero91
pagine: 264
prezzo: 17.00 euro
Brossura
( 1° libro Trilogia "Il Canto della Notte" )

TRAMA: Mayla orfana diciottenne, vive ad Amadriade con la famiglia adottiva di licantropi fedeli alla luna. E sarà proprio il canto della luna a reclamarla come Prescelta per sconfiggere gli Artigli rossi, e portare la testa del loro capo nel mondo di Ayta al cospetto della monaca bianca. Solo così riuscirà a intrappolare i licantropi assassini nel Non dove e a liberare il mondo dalla loro violenza distruttrice. A guidarla sarà il canto della notte che scivola tra gli alberi, accarezza il fiore di Orchimola, soffia tra le creature dei boschi e raggiunge il cuore di ogni licantropo. Durante il suo viaggio sarà scortata dal suo fedele Othar, licantropo guerriero addestrato a morire per lei.  La prescelta e il suo othar, metà dello stesso cerchio, destinati sin da bambini, ad avere un legame profondo e viscerale. Il destino è scritto: non possono amarsi perchè l'unione dei loro corpi li renderebbe vulnerabili al nemico, ma l'amore si sa non conosce padroni e i due dovranno affrontare la morte per tenersi vivi a vicenda....

Nessun commento: