Ho appena finito di leggere l’Usignolo e posso affermare una cosa: capisco in pieno l’enormità del suo attuale successo. È un romanzo eccezionale, crudo e reale, che rimanda al lettore immagini vive e pulsanti di quella che è stata la guerra per le donne, di ciò che ha distrutto per sempre, del coraggio e della forza delle persone che hanno saputo sopravvivere in condizioni estreme, resistendo in nome dell’amore, della libertà, del bisogno di continuare ad esistere per vedere ancora un nuovo giorno.
Speranza, sacrificio, unione, dolore, perdita, amore e lealtà. Questo è ciò che troverete nel romanzo di Kristin Hannah, il tutto arricchito da un impalpabile ma tangibile bisogno di vivere per non dimenticare, in nome dell’amore, di chi abbiamo amato e di chi a sua volta ha amato noi.
Le ferite si rimarginano. L’amore dura. Noi restiamo.
MONDADORI
L’USIGNOLO
Kristin Hannah
Data di pubblicazione: 12 gennaio 2016
Traduzione a cura di Federica Garlaschelli
Casa editrice: Mondadori
Collana: Omnibus stranieri
Genere: Romanzo storico
Pagine: 480
Prezzo: 19.50€
Ebook: 9.99€
Trama
Nel tranquillo paesino di Carriveau, Vianne Mauriac saluta il marito Antoine che si sta dirigendo al fronte. Non credeva che i nazisti avrebbero attaccato la Francia, ma di punto in bianco si ritrova circondata da soldati tedeschi, carri armati, aerei che scaricano bombe su innocenti. Ora che il Paese è stato invaso, Vianne è obbligata a ospitare il nemico in casa sua: da quel momento ogni suo movimento è tenuto d’occhio, lei e sua figlia sono in costante pericolo. Senza più cibo né denaro, in una situazione di crescente paura, si troverà costretta a prendere, una dopo l’altra, decisioni difficilissime.
Isabelle, la sorella di Vianne, è una diciottenne ribelle in cerca di un obiettivo su cui lanciarsi con tutta l’incoscienza della giovinezza. Mentre lascia Parigi insieme a migliaia di persone, incontra il misterioso Gaëtan, un partigiano convinto che i francesi possano e debbano combattere i nazisti. Rapita dalle idee e dal fascino del ragazzo, Isabelle si unirà alla Resistenza senza mai guardarsi indietro, non considerando i rischi gravissimi a cui andrà incontro.
Con coraggio e grazia, sorretta da una documentazione accuratissima, Kristin Hannah si addentra nell’universo epico della Seconda guerra mondiale per illuminare una parte della Storia raramente affrontata: la guerra delle donne. L’Usignolo racconta di due sorelle distanti per età, esperienze e ideali, ognuna alle prese con la propria battaglia per la sopravvivenza ma entrambe alla ricerca fiduciosa dell’amore e della libertà. Una storia toccante, dolorosa e coinvolgente che celebra la resilienza dell’animo umano e la straordinaria forza delle donne.
Opinione di Sybil
Ci sono romanzi che ci travolgono con la loro impetuosità, altri che riescono ad entrarci dentro grazie alla personalità dei personaggi, altri ancora che abbassano completamente le nostre difese lasciandoci in balia dei sentimenti ai quali danno vita. Sono questi i libri che riescono ad intaccare la superficie del nostro cuore, che entrano dentro le nostre ossa tanto da renderci completamente vulnerabili. Per quanto mi riguarda, L’Usignolo si è insinuato letteralmente sotto la mia pelle grazie alla vitalità dei personaggi, al coraggio da loro manifestato e al loro ardente bisogno di alimentare il motore dell’anima per riuscire a sopravvivere giorno dopo giorno. In questo l’autrice è stata eccellente perché ha saputo raccontare una storia triste, cruda, affilata e devastante con la leggerezza e la delicatezza dell’aria spostata da una piuma in caduta libera. Non è per nulla facile dare vita ad un intreccio simile a quello narrato ne L’Usignolo, soprattutto quando insieme alla narrazione si cerca di dare voce ai pensieri più intimi dei personaggi, rendendoli vivi e animati. Kristin Hannah c’è riuscita, argomentando e contestualizzando minuziosamente le sue pagine, offrendoci un’istantanea dettagliata e precisa della guerra vista attraverso gli occhi di due sorelle separate dalla vita ma unite da un legame profondo ed indistruttibile.
Credo, in tutta sincerità, che mi ricorderò di questo libro per molto, moltissimo tempo.
Ho letto diversi romanzi ambientati durante la guerra e ognuno di loro ha catturato la mia attenzione grazie a dei particolari resi incandescenti dalla penna di autori eccellenti e “storicamente minuziosi”.
Nel libro di Kristin Hannah è stata l’importanza del legame familiare a travolgermi, a tenermi incollata alle pagine un’ora dopo l’altra, fino alla fine, aprendo una voragine dentro di me in grado di risucchiare ogni cosa.
L’Usignolo è un romanzo che rivendica l’attenzione che merita, che pretende di essere assorbito goccia dopo goccia e non c’è modo di sottrarsi all’intensità della storia ne tanto meno di uscirne indenni.
Al centro del libro c’è la guerra e il suo potere infestante e distruttivo, ma prima di tutto ci sono le sue vittime predilette, ossia l’individuo e i legami familiari che purtroppo distrugge. Le protagoniste sono Vianne e Isabel, due sorelle che per tutta la loro giovinezza si sono amate e respinte. Distrutte dalla morte della madre, hanno lottato contro il padre diventato alcolizzato e si sono separate: Vianne si è sposata e ha iniziato una nuova vita e Isabel, ancora bambina, si è ritrovata a passare da un orfanotrofio all’altro, anno dopo anno. Ammettere il reciproco bisogno d’amore e di appartenenza diventa difficile per le due sorelle tanto che vedono lentamente sfumare il loro legame. Sarà la guerra a farle riavvicinare per poi allontanarle ancora, incessantemente, senza lasciare loro altra scelta se non quella di combattere con i loro peggiori demoni. Siamo in Francia, nel 1939, e il marito di Vianne, Antoine, parte per il fronte lasciando a casa una moglie disperata e incredula e una figlia ancora piccola e spaventata. La Germania sta iniziando a rivendicare il proprio potere su tutta l’Europa e la Francia, come molte altre nazioni, cerca di difendere il proprio territorio. Dopo la sua resa alle truppe tedesche, i nazisti iniziano ad invadere il territorio francese e con esso le sue case e i suoi paesi. È questo che accade anche nella tranquilla cittadina di provincia dove vive Vianne con la figlia Sophie. La speranza di rivedere il marito inizia a sfumare facendola crollare nella disperazione, soprattutto quando un nazista dall’aspetto però gentile e galante, decide di alloggiare in casa sua. Nello stesso momento Isabel fugge da uno dei tanti istituti pagati dal padre e si reca a casa di quest’ultimo a Parigi per rivendicare il suo amore. Purtroppo per lei il padre la costringe ad andare a vivere con la sorella Vianne e con Sophie, per poterle essere d’aiuto in questi tempi difficili. Sarà durante l’esodo da Parigi che Isabel conoscerà Gaëtan, un giovane affilato e tenebroso che per la prima volta le parlerà di Resistenza e di lotta partigiana e le farà conoscere il vero volto dell’amore, nato sotto le bombe, sotto un cielo plumbeo, senza un futuro, un riparo, ma velato dall’intramontabile potenza del ritrovare il proprio posto nel mondo. Inizia così la storia di Vianne e Isabel, due ragazze divenute ormai donne, spaventate, ma coraggiose, bisognose di tornare a vivere, ad amare e di ricongiungere soprattutto se stesse, intrecciando indissolubilmente le loro vite. Si troveranno, si perderanno, e quando temeranno di non avere più il tempo di ritornare a vivere insieme, si cercheranno ovunque, contro tutto e contro tutti, perché l’amore è l’unica forza in grado di cancellare le atrocità, le fatiche, il dolore e i sacrifici che ogni persona è pronta a compiere. A modo loro e in maniera differente, affronteranno la guerra, la combatteranno con le armi e senza, accorgendosi che dietro ogni conflitto ce ne è uno interiore che nessuno può aiutarti ad affrontare.
Entrambe coraggiose, scopriranno che un punto di forza può essere una debolezza e che una debolezza può diventare una fonte inesauribile di potenza alla quale attingere nel bisogno, combattendo per quello in cui si crede senza paura di soccombere. Questa è una storia che racconta la Seconda Guerra Mondiale attraverso gli occhi di tutte le donne che hanno visto le loro famiglie distruggersi, che hanno dovuto sopportare gli addii, il terrore, la fame, il freddo e la paura di non rivedere mai più i loro cari. Ma è anche un grido pungente che rivendica speranza, che infonde coraggio e che da voce a tutte quelle persone che superata la devastazione iniziale, hanno cercato di tenere saldi i legami, che hanno lottato per raccogliere le ceneri dell’esistenza precedente per creare un nuovo futuro.
Vianne e Isabel riusciranno a combattere la propria guerra, svestendosi sia delle debolezze sia dei punti di forza, diventando semplicemente due donne fragili e coraggiose allo stesso tempo, capaci di dare voce alla propria coscienza e ai propri ideali, in nome dell’amore, della giustizia e della libertà.
Dopo un finale commovente e inaspettato, ci ritroveremo a piangere e sorridere, arricchiti da una storia indimenticabile.
Un romanzo eccezionale, coinvolgente e tremendamente vivo, che merita totalmente e incondizionatamente il successo ottenuto oltreoceano e che spero raggiungerà anche qui in Italia, appagando tutti i lettori in cerca di una narrativa di qualità capace di scalfire la dura superficie dell’emotività
L’autrice
KRISTIN HANNAH, pluripremiata autrice di più di venti romanzi, è amatissima negli Stati Uniti.
L’usignolo, uscito nel febbraio del 2015 negli US è subito schizzato in vetta alle classifiche del New York Times, dove è rimasto per oltre 30 settimane, conquistando il cuore di milioni di lettori in tutto il paese.
DISPONIBILE DAL 12 GENNAIO 2016
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