mercoledì 22 luglio 2020

LA CASA DELLE VOCI Donato Carrisi

Claustrofobico , ansiogeno, sorprendente fino all' ultima pagina, La casa delle voci,  dalla trama assai articolata e dallo scavo interiore oltremodo  complesso, si rivela sempre più coinvolgente e sconcertante di pagina in pagina: vivamente consigliato agli appassionati del thriller psicologico

Longanesi
LA CASA DELLE VOCI 
DONATO CARRISI 


Genere: Thriller psicologico 
Pagine: 400
Prezzo: € 22.00
ebook:€ 12.99 
disponibile su Audible, letto da Alberto Angrisano
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La Trama 
Gli estranei sono il pericolo. Fidati soltanto di mamma e papà.
Pietro Gerber non è uno psicologo come gli altri. La sua specializzazione è l’ipnosi e i suoi pazienti hanno una cosa in comune: sono bambini. Spesso traumatizzati, segnati da eventi drammatici o in possesso di informazioni importanti sepolte nella loro fragile memoria, di cui polizia e magistrati si servono per le indagini. Pietro è il migliore di tutta Firenze, dove è conosciuto come l’addormentatore di bambini. Ma quando riceve una telefonata dall’altro capo del mondo da parte di una collega australiana che gli raccomanda una paziente, Pietro reagisce con perplessità e diffidenza. Perché Hanna Hall è un'adulta. Hanna è tormentata da un ricordo vivido, ma che potrebbe non essere reale: un omicidio. E per capire se quel frammento di memoria corrisponde alla verità o è un’illusione, ha disperato bisogno di Pietro Gerber. Hanna è un’adulta oggi, ma quel ricordo risale alla sua infanzia. E Pietro dovrà aiutarla a far riemergere la bambina che è ancora dentro di lei. Una bambina dai molti nomi, tenuta sempre lontana dagli estranei e che, con la sua famiglia, viveva felice in un luogo incantato: la «casa delle voci». Quella bambina, a dieci anni, ha assistito a un omicidio. O forse non ha semplicemente visto. Forse l’assassina è proprio lei.

Opinione di Charlotte 
Premetto che trovo difficilissimo fornire un' opinione sul romanzo evitando lo spoiler senza risultare contorta, ma poiché trovo utile parlare di un libro che tanto mi è piaciuto e raccomando, ho voluto provarci. 
La casa delle voci è giocato sulla pluralità e la mutevolezza dei punti di vista , sul raffronto fra passato e presente, sul confronto tra adulto e bambino, sulla memoria selettiva che camuffa l' evento traumatico all' interno di visioni oniriche. 
Nulla di più terrificante dell'innocenza violata dei bambini, del loro potere auto-conservativo di plasmare e distorcere la realtà proiettandovi immaginazione, fiducia, paure, manipolazioni difficili da interpretare; anche l' adulto più preparato , come il terapeuta protagonista della storia, finisce con il trovarsi spiazzato, morbosamente coinvolto, vittima e carnefice più o meno consapevole di misfatti perpetrati tra passato e presente. La dialettica tra Pietro e Hanna, coadiuvata dalla pratica dell' ipnosi che restituisce percezioni ardue da decifrare  tra le quali distinguere un passo ( traballante)  alla volta bugie e verità, trasmette uno scavo mentale certosino, quasi maniacale, nonché inquietudine a livelli di guardia, e ambiguità in chiunque e in qualunque contesto; trasformando repentinamente l' orrore in empatia, la pazzia in lucidità, il buono in mostro, il sogno in ricordo. Costruita senza lasciare particolari al caso, con la volontà di stupire il lettore dandogli in mano tanti fili da intrecciare ma non le linee guida per farlo, la trama è curatissima e complessa, ossessiva e diversificata, spingendo il ragionamento e l' immaginazione a osare senza freni e senza rete di sicurezza: per una lettura complessivamente angosciosa e frenetica come è giusto che un buon thriller sia .


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