mercoledì 22 gennaio 2020

IL FARABUTTO E LA SGUALDRINA Pitti Duchamp Recensione

Non c'era modo di contrastarlo, lo amava quando era un meschino farabutto e lo amava di più quando assumeva la forma di un uomo in carne e ossa, comprese debolezze ed enormi limiti. 


Pitti Duchamp ha verve come poche, sa dosare magistralmente ironia e serietà avendo il coraggio di osare qualche volta una scelta originale capace di imprimere una nota frizzante alla impettita narrazione romance storica. Una lettura "senza pensieri" con due personaggi ben trattegiati e ancor meglio ben assortiti. 




WORDS EDIZIONI 


IL FARABUTTO E LA SGUALDRINA
Pitti Duchamp

Editore: Words edizioni
Genere: Romance storico
Pagine: 148
Prezzo: 13,90
Ebook: 2,99
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Trama

1814, Camden Castle. La domanda che tutto il ton londinese si pone è perché lady Arabella, lucente stella, madrina indiscussa della nobiltà e presenza onnisciente di tutte le manifestazioni mondane, sia sparita da un anno per rifugiarsi nella calma bucolica della casa ancestrale dei duchi di Camden. Poco dopo il temporaneo ritiro a vita privata di suo fratello e la sua amata duchessa per la nascita dell’erede ducale, la chiacchierata lady Arabella è infatti fuggita da Londra senza un saluto, senza spiegazioni e, apparentemente, senza una causa. Tuttavia, il passato la raggiunge con il passo claudicante del Marchese di Avenox e quella serenità sembra persa per sempre. E quando finalmente lei lo rivedrà, lo scintillio della sua anima inquieta riprenderà ad abbagliare il mondo. Fino a che punto sarà possibile ignorare l'attrazione? Fino a quando il Farabutto sarà capace di vivere e respirare senza la sua Sgualdrina?



opinione di foschia75

Ho avuto modo di conoscere la penna di Pitti Duchamp nel suo primo romanzo La gran dama, romance storico ambientato nella Torino di metà Ottocento. La ritrovo in questo romanzo breve ma originale capace di sospendere tempo e pensieri e far evadere la mente solleticandola con due personaggi davvero ben riusciti. Un romance storico fuori dai soliti cliché "apatici" e preconfezionati dai quali tendo a fuggire ultimamente, non perché non siano pregevoli ma perché sono sempre alla ricerca di una storia capace di farmi sorridere e tenermi sul filo sottile dell'attrazione, quella "alla lunga" che non pecca di bruciare le tappe nelle prime tre pagine. 
L'autrice ha uno spiccato senso dell'ironia e della sagacia che amalgama abilmente con il ton inglese e l'impettita etichetta richiesta nel genere, osando però tratteggiare due protagonisti che rubano tutto il colore e la scena al resto degli "intervenuti". Ara-bella, mai nome fu più adatto a una giovane donna bella ma capace di lasciare ingombranti solchi al suo passaggio, un uragano di vitalità ed emancipazione che non passano certo inosservate agli occhi del Marchese di Avenox, uomo all'apparenza rigido e arrogante, menomato ma affascinante (e qui dieci punti all'autrice che mi ha risparmiato i soliti triti cliché del bello dai calzoni attillati e gli stivali lucidi con mascella contratta e volitiva!) attratto dalla fresca bellezza ma infastidito non poco dall'esuberanza della donna che non gli risparmia ingenuo imbarazzo a ogni passaggio. 
Tra i due sarà un duello all'ultimo sguardo, capace ogni volta di ribadire ciò che l'una pensa dell'altro senza filtri o facciate, solo la consapevolezza che il sentimento che li unisce deve fare i conti con le rigide regole della società. Chi vincerà questo divertente e improbabile braccio di ferro? Il marchese impettito o la libertina giovane Duchessa di Camdem? 
Una lettura fresca, fascinosamente romantica con un pizzico necessario di originalità che lo rende piacevole e irresistibile grazie anche allo stile scorrevole e frizzante dell'autrice. 
Un romanzo scacciapensieri che ben si presta a esser letto quando si passa tra due letture non proprio leggere e immediate. 


L'autrice


Nata ad agosto del 1981 a Firenze. Vive tutt’ora nella provincia di Firenze, nelle colline del Mugello,  con il marito e due bimbi. Laureata in scienze politiche Pitti rinuncia alla carriera accademica per darsi al marketing ed alla comunicazione. Dopo diverse collaborazioni arriva la prima bambina e poi subito il secondo figlio e decide di prendersi una parentesi di vita familiare. E’ proprio allora che riscopre la grande passione per la lettura e la scrittura. Appassionata di Burlesque e collezionista di pezzi vintage di arredamento e moda cerca di coniugare i suoi interessi scrivendo e leggendo romance storici.
È amante della storia in particolare quella dell’Europa tra il 1500 ed il 1900, i quattrocento anni che hanno creato la modernità per come la conosciamo oggi in termini di arte, pensiero filosofico e scientifico, socialità. Apprezza nelle persone più di tutto la gentilezza, il garbo e la buona educazione, quel “non so che nel portamento” che fa di una donna una dama e di un uomo un signore. In Self ha pubblicato La gran dama e L’Arabesco – prima e seconda parte.

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