lunedì 7 gennaio 2019

NAILA DI MONDO 9 Dario Tonani Recensione

Non leggo Fantascienza, è uno dei pochi generi nel quale non mi sono mai voluta addentrare fino all'uscita di questo romanzo scritto da uno dei migliori Autori italiani. Ho ancora la sensazione di avere la sabbia in bocca e nelle scarpe, il caldo sulla pelle e il sapore di ruggine sulla lingua che potrebbe facilmente confondersi col sangue. 
In questo romanzo l'autore rende onore a scrittori classici affidando al comandante e la sua nave l'arduo compito di lasciare un'impronta profonda in un mondo dominato da maschilismo e sete di vendetta. Un romanzo manifesto di rivincita e parità di diritti. C'è qualcosa di più attuale? 



Mondadori 



NAILA DI MONDO 9
Dario Tonani

Collana: Oscar fantastica
Genere: Fantascienza
Pagine: 310
Prezzo: 14,00
Ebook: 7,99




Trama 

Mondo9 è un pianeta desertico, letale, una sconfinata distesa di sabbie velenose. Nel corso dell'evoluzione i suoi abitanti si sono applicati a una sola arte, la meccanica, rendendolo il regno delle macchine, del metallo e della ruggine. Titanici veicoli a ruote, grandi come bastimenti e dotati di una loro forma di vita cosciente, solcano i deserti tra una città e l'altra mentre un Morbo letale infetta gli esseri umani trasformandoli in rottami. In questo mondo vive Naila; anche lei solca l'oceano di sabbia con la sua Syraqq, una vecchia baleniera convertita a cargo, seguendo le rotte delle megattere alla ricerca della Grande Onda. Una leggenda secondo alcuni. Una superstizione. Persino un'eresia. Per Naila, l'ossessione di una vita, il sogno, l'unica via per restituire a Mondo9 un futuro di pace.




opinione di foschia75

L'amore a volte, fa miracoli. 
Ma l'odio non gli è da meno, anche se non esiste un termine unico e 
altrettanto universale per identificare i suoi frutti. 


Il mio approccio a questo romanzo è da neofita del genere. L'ho voluto leggere perché portava la firma di uno dei più bravi scrittori italiani e perchè mi incuriosivano l'ambientazione e i veicoli. Non immaginavo certo di trovarmi a mio agio sin dalle prime pagine, in un mondo arido e sconfinato, così ben descritto da immaginarlo come in un film. Ho percepito i colori, la sensazione abbacinante del sole sulla sabbia, la sconfinata distesa dove grandi balene meccaniche solcano le dune e le navi si muovono su ruote.
Quello che proprio non mi aspettavo era un romanzo eroticamente fantascientifico, dove una giovane comandante affronta un mondo maschilista e privo di scrupoli, le navi hanno un sesso e provano emozioni, le leggende diventano ossessione e superstizione e l'amore può avere risvolti sensualmente originali.
Più mi addentravo nell'immaginifico e spietato mondo di Dario Tonani, più in me si faceva strada il pensiero di un elogio agli immortali autori di Moby Dick e Il vecchio e il mare ma con una peculiare "navigazione" al femminile.
Il punto di forza di questo romanzo sono le molteplici chiavi di lettura che ne possono scaturire, l'apertura a un più ampio pubblico di lettori che in esso troverà messaggi quanto mai attuali. Uno fra tutti la difficoltà delle donne di solcare lo sconfinato oceano di luoghi comuni e "leggi non scritte", quella continua ricerca di riscatto che nel mondo di Naila si fa quasi ossessione. La Grande Onda è una leggenda, eppure Naila sa che la sua missione è trovarla e cavalcarla, affrontando gli ostacoli che si troverà davanti per rivendicare il suo posto nel mondo. Trovarla significa scardinare il sistema e riscrivere la Storia.
Nello scenario creato da Tonani, sembra non esserci posto per le donne al comando di una nave: Naila riuscirà a sovvertire queste leggi ricordandoci che quando ci mettiamo in testa di raggiungere un obiettivo siamo meglio di un fucile di precisione.
Un plauso all'autore per aver creato un mondo inospitale, spietato, egoista e maschilista (aggiungerei sporco in molti sensi!) dandone una chiave di lettura davvero ampia. Anche chi come me non legge questo genere lo troverà assolutamente affascinante!
Dulcis in fundo il lato eroticamente distopico che aggiunge quell'originalità in più per le lettrici come me, dal palato esigente. 
Inevitabile per me il confronto con Macchine mortali di Philip Reeve (nonostante paesaggi molto diversi), dal quale Dario Tonani esce assolutamente vincitore per pathos e originalità. Sarebbe davvero bello un giorno poter vedere il film dedicato a Naila, una donna che ci affida un messaggio fondamentale: noi possiamo tutto, ma dobbiamo essere le prime a crederci!.



L'autore




Dario Tonani è giornalista professionista. Milanese, una laurea in Economia politica  alla Bocconi, ha pubblicato diversi romanzi e un centinaio di racconti in antologie,quotidiani nazionali e sulle principali testate di genere italiane (“Urania”, “Giallo Mondadori”, “Segretissimo”, “Robot”). Per Mondadori sono usciti i romanzi Infect@ (2007), L’algoritmo bianco (2009) e Toxic@ (2011), ma la sua opera più conosciuta, già tradotta con successo in Giappone e presto anche in lingua inglese, è il ciclo di Mondo9, riunito nel 2015 sotto il titolo di Cronache di Mondo9 nel primo “Urania Millemondi” interamente dedicato a un autore italiano.  In Giappone Mondo9 è stato inserito tra i migliori dieci titoli di fantascienza occidentale dell’anno. Tra i numerosi riconoscimenti, Tonani ha ricevuto il Premio Europa come miglior scrittore di fantascienza del 2017.


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