mercoledì 11 ottobre 2017

LA PROSSIMA PAROLA CHE DIRAI Chiara Bottini Recensione

Di nuovo si sentì fatalmente interpretata dalle frasi di Giulia, quasi accudita, protetta: poteva essere d'accordo, annuire virtualmente, assaporare il sollievo di non essere sola, ma senza esporsi, restando quel passo indietro che la salvava da un'inevitabile caduta, da un crollo rovinoso. 

Due donne, due esistenze, un incontro casuale virtuale. Questi sono gli ingredienti per un romanzo che naviga nel vasto e impervio animo femminile. Giulia e Livia sono due donne in cerca di conferme, di un'anima affine capace di capire e immedesimarsi. Il caso le farà incontrare, la realtà le vedrà molto più vicine di quanto possono immaginare. Una piacevole quanto "densa" immersione nelle complicate pieghe dei pensieri femminili, delle aspettative disattese e dell'amore idealizzato e non fino in fondo corrisposto. 





Centauria


Se prendere e lasciare sono entrambi spaventosi,
esiste una terza opzione. 
Ma è indispensabile credere nelle eclissi. 


LA PROSSIMA PAROLA CHE DIRAI
Chiara Bottini

Editore: Centauria
Collana: I Falchi
Genere: Narrativa
Pagine: 187
Prezzo: 15,00
Ebook: 8,99


Trama

Livia ha perso la testa per Mattia, un collega più giovane. Giulia Maria è ossessionata da Riccardo, conosciuto online. Entrambe sono sposate. Entrambe sono abituate a esprimere su Twitter i loro pensieri profondi, leggeri, ironici o provocatori. Si leggono, si intuiscono, si scoprono. Poi iniziano a scriversi e la quotidianità di Livia si popola delle romanzesche mail di Giulia Maria, mentre le storie si complicano e dare fondo alle contorsioni del cuore diventa condizione della sopravvivenza. Non sanno bene quanto le esperienze che stanno vivendo siano simili. Sanno solo che quel sentire che ti spacca in due ha bisogno di venir fuori. In una sinfonia di voci autentiche e appassionate, conversazioni virtuali ed eventi reali si intrecciano in un vortice che mette tutto in discussione. È più vero l'amore con una persona che puoi toccare, senza mai afferrarla, o quello con un'entità fatta soprattutto di parole, che però possiedi e ti possiedono fino in fondo? È più fedele chi nega la passione e tradisce con la mente, sul crinale sicuro del rifiuto, o chi vive la limpida crudeltà del sesso clandestino? Quale delle due realtà è più fittizia, più volatile: quella di carne o quella di byte? Difficile rispondere, perché l'amore è ovunque. Anche se non è detto che, alla fine, trionfi.



opinione di foschia75


La prossima parola che dirai è la storia di due donne che si incontrano casualmente nello sterminato mondo del web. Ne nasce un intenso e tormentato scambio epistolare virtuale, fatto di racconti, speranze e emozioni contrastanti. 
Giulia e Livia si incontrano in un momento di vulnerabilità, un periodo nel quale hanno perso un po' di lucidità per via dell'amore inaspettato per due uomini che non sono quelli che hanno sposato. Sarà questa situazione clandestina e trovarle affini e complici. Giulia con le sue mail appassionate conquisterà Livia trascinandola nel turbinio dei suoi pensieri e delle sue emozioni, ora costruttive, ora meno. Il loro incontro e lo scoprirsi molto più simili di quanto si aspettassero, le spingerà ad aprirsi l'una all'altra, confidando la loro passione e le loro aspettative verso un sentimento "illecito" che non potrebbero condividere se non con una sconosciuta. 
Raccontarsi l'una all'altra le aiuterà a guardarsi dentro e capire se valga davvero la pena tradire, vivere una storia d'amore a distanza o in ufficio. Giulia e la sua travagliata storia con Riccardo, Livia con la sua storia idealizzata con Mattia. Approcci diversi, che potrebbero aiutare l'una o l'altra a trovare il giusto equilibrio o compromesso. 
Giulia travolge Livia con la sua iniziale sicurezza e forza d'animo, ma giorno dopo giorno Livia imparerà a conoscere i suoi punti deboli e le sue paure intuendo che attraverso le emozioni di Giulia può vedere molto di se stessa. 
Condividendo i propri stati d'animo e le proprie aspettative, entrambe capiranno per cosa vale la pena lottare e cosa sarà destinato presto a finire. 


No, non era più una storia d'amore che inizia, si svolge, finisce, era il braccio di ferro tra due culture, due modi opposti di concepirlo, l'amore, di interpretarlo e trovargli una collocazione nella realtà, facendolo confrontare col peso di un'identità in evoluzione. Il tutto nell'assenza. Un'operazione difficilissima, sfibrante  e inedita per entrambi. 

Ho apprezzato molto il talento dell'autrice nel trasmettere una ridda di sensazioni e emozioni tipiche dell'animo femminile davanti a certi avvenimenti. Non riusciamo ad affrontare certe emozioni se non le condividiamo con qualcuno. Credo che il mondo virtuale abbia un gran potenziale se utilizzato con acume. Io stessa ho stretto amicizia (inizialmente virtuale) profondissima e viscerale con una donna che legge i miei pensieri come un libro aperto. Noi donne sappiamo essere delle creature davvero complicate e intellegibili, ma nel momento più delicato abbiamo strettamente bisogno di aprirci a qualcuno che ci sappia ascoltare e che magari abbia il nostro stesso modo di vedere il problema e sviscerarne l'eventuale soluzione. Spesso all'improvviso ci rendiamo conto che nessuno meglio di noi può avere la soluzione, ma guardare nelle vite degli altri può aiutare a vedere meglio i nostri errori. 


Forse stava guarendo. Le considerazioni su Giulia e il suo bordello interiore erano distanti, sbiadite, meno coinvolgenti delle ultime settimane. Farsi sbattere dal marito l'aveva riconciliata con l'immagine della sua vita che poteva accettare i innalzare a esempio di cosa è giusto e normale fare quando si sta in coppia per scelta. Quando si prende un impegno e non ci sono ragioni per essere scontenti o andare a cercarsi emozioni altrove. 

Giulia e Livia, l'incontro casuale in un momento molto delicato delle singole esistenze. Dubbi, alibi emotivi, arringhe per auto convincersi di aver preso la strada giusta. Tutto questo porterà entrambe a guardarsi indietro e valutare ciò che si possiede per scelta e ciò che si potrebbe avere per capriccio. 
Le relazioni non sono mai facili in qualsiasi modo le viviamo, ma è necessario valutare cosa si perde e cosa si cerca di afferrare. L'amore reale e quello idealizzato non sempre coincidono, ma arriva un momento nel quale è necessario valutare il prezzo che siamo pronte a pagare per trovare le risposte.

Ogni relazione ha un anello debole, è risaputo. Io lo sono con Riccardo, Mattia lo è con te. Ma non credo affatto che sia chi ama di più: credo, invece, che sia chi è incline a mettere sul piatto una fetta  di sé molto più grossa di quanto servirebbe, a investire tempo, vitalità e palle. 


Chiara Bottini ha saputo magistralmente trasmettere le insicurezze di noi donne, i dubbi e le paure di chi non sa come incanalare le emozioni, come vivere una storia d'amore e riuscire a metterci serenamente la parola fine. 


L'autrice





Scrittrice e blogger non-nativa digitale, si occupa di comunicazione e cura l’immagine delle aziende attraverso i contenuti. Ha pubblicato nel 2015 il romanzo noir La partita del diavolo (Absolutely Free, con Roberto Renga).

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