martedì 8 agosto 2017

È SOLO COLPA TUA Robin C. Doppia Recensione

Un titolo più che azzeccato direi, considerando cosa il nostro bel dottore è stato in grado di fare nella sua vita. Avete già conosciuto Andrew vero? E siete già state vittime della sua anima istintiva e carnale? 
Anche noi, come molte di voi, ci annoveriamo tra le tante donne che si sono trovate a combattere una potente gastrite causata dall’individuo in questione. E adesso, finalmente, è giunta la resa dei conti. Siete pronte a rivedere Andrew e Alex insieme?
Auguriamo invece a tutte coloro che non conoscono ancora la storia buona fortuna… Un consiglio: armatevi bene contro ogni attacco



NEWTON&COMPTON
È SOLO COLPA TUA
Robin C.

Casa editrice: Newton Compton
Collana: Anagramma
Genere: Romanzo erotico
Pagine: 384
Prezzo: 7.90€
Ebook: 4.99€



Trama



Andrew Thomas Carmody è un giovane medico dall’avvenire luminoso. Futuro primario di neonatologia, è considerato una leggenda vivente all’interno del Presbyterian, l’ospedale in cui lavora. È un uomo dall’aspetto affascinante: alto, atletico, con un viso dai lineamenti virili e dai colori delicati, una vera calamita per gli occhi di ogni donna e al contempo una chimera per chiunque lo corteggi. Andrew è infatti felicemente sposato con il suo primo amore, Alexandra, ideale di grazia e bellezza femminile. La loro è una storia d’amore da favola, fino a quando il corpo scandaloso e l’esplosiva audacia della giovane Evalyn non si insinuano in quel quadro perfetto mandandolo in pezzi. Sensualità e scene di realismo straordinario, sentimenti e sensazioni accompagneranno il lettore in una dimensione nuova. Lasciarsi andare e godere di ogni singolo istante passato in compagnia dei protagonisti di questa storia incendiaria sarà l’unica via possibile.



Opinione di Sybil


Era una notte di novembre del 2014 e ignara, almeno in parte, del suo contenuto, decisi di comprare un libro. Si chiamava Betrayal. Dopo due capitoli il mio cuore era già stato fatto a pezzi. Questa è la recensione che scrissi dopo la lettura: Betrayal
Sono passati ormai quasi tre anni e ancora qualche volta ci penso, ve lo giuro. La storia racchiusa tra quelle pagine mi ha sconvolta, devastata, ma allo stesso tempo mi ha permesso di conoscere una delle autrici più incisive del panorama italiano. Robin C. è grandiosa, non ne faccio mistero. Chi mi segue conosce anche la stima che nutro per lei. Senza tanti francesismi, riesce ad arrivare dritta al punto, lasciandoti disarmata, impotente, nuda spettatrice di un gioco perverso e complicato, ingiusto e straordinariamente crudele. Betrayal è stato questo per me, un doloroso saliscendi di emozioni devastanti, ma credetemi se vi dico che è un romanzo incredibile. Non bisogna farci intimorire dal suo contenuto, semplicemente non dobbiamo aspettarci una storia d’amore, di tradimento e di pentimento, ma un potente mix di passione, lussuria e di mancata redenzione.
Oggi però non siamo qui per parlare di Betrayal, bensì del suo seguito. Robin C. ha pensato bene di raccontarci il “dopo”, senza privarci del "prima" e del suo stile affilato e travolgente. È solo colpa tua è diviso dunque in due parti: Perdizione (il vecchio Betrayal) e Redenzione ( il seguito). Per quanto riguarda la prima parte, ho riportato all’inizio della recensione il link per poter leggere la mia opinione iniziale rimasta ancora invariata nel tempo.
Veniamo ora a parlare della cosiddetta "redenzione". Andrew è stato il primo personaggio in assoluto a farmi provare disprezzo e ammirazione. Vi assicuro che non è stato assolutamente facile gestire questo scontro di cariche. Da un lato lo odiavo, dall’altro non riuscivo a staccarmi dalle pagine e non per sperar di leggere la sua disfatta, ma per continuare a scrutare silenziosamente tutta la vicenda.  Non vi nascondo che il mal di stomaco mi è venuto davvero. Da donna non ho potuto far a meno di immedesimarmi nei panni di Alexandra, la moglie di Andrew. Al suo posto non so cosa avrei fatto. Alexandra è un personaggio incredibile, la stella luminosa che tira fuori dal buio il sentiero vischioso percorso dalla narrazione. È una donna distrutta, fatta a pezzi nel cuore e nell’autostima dall’uomo amato, ma nonostante  ciò trova il coraggio di andare avanti, aprendo la sua anima a nuove possibilità. Andrew invece continua per la sua strada, buia, desolata, fatta di corpi nudi, sconosciuti, provocanti. Carne e fuoco in un mare di ghiaccio. A dirla tutta, dopo la sofferenza causata dalla prima parte della storia, avrei tanto voluto vederlo vittima della disperazione più assoluta, ma l’autrice non ha voluto donarci questo attimo di rivincita, almeno non all’inizio. E questo è un punto a suo favore, perché sarebbe stato troppo facile trasformarlo in un’anima pronta solo ad autocommiserarsi. In realtà i personaggi di Robin C. cadono vittima dei sentimenti più comuni, ma lo fanno in un modo completamente anticonvenzionale.
E poi c’è Evalyn, l’incubo di noi lettrici, la donna sulla quale ognuna di noi ha concentrato un raggio laser di odio purissimo. Vittima anche lei? Carnefice? È difficile da dire. 
Se me lo permettete voglio fare un unico spoiler ( sapete che odio gli spoiler, ma in questo caso me lo dovete concedere, anche perché sono sicura che stuzzicherà e appagherà la vostra curiosità): il piacere più grande che ho provato dall’inizio del romanzo è tutto racchiuso nel potente rumore di quello schiaffo partito nella corsia dell’ospedale. Non vi dico chi lo ha dato a chi, ma…
Comunque, tornando a noi, all’inizio della seconda parte l’autrice sembra non voler placare i nostri animi desiderosi di rivincita, poi tutto cambia inesorabilmente e l’atmosfera subisce una violenta mutazione. Nell’anima torbida di Andrew si crea un’incrinatura, grande abbastanza da permetterci di entrare e… il resto lo lascio a voi, senza altri spoiler!
Ancora una volta Robin C. è riuscita ad ammutolirmi, mostrandomi la capacità che hanno i suoi personaggi di trasformarsi continuamente, assumendo ogni volta caratteristiche diverse senza mai diventare scontati e prevedibili. Pochi autori riescono a spogliare le loro creazioni al punto da trasformarle in puro istinto, prive di ogni romanticismo e redenzione per poi rivestirli e farli diventare l’esatto opposto. Adoro il suo stile e il suo analizzare fino in fondo l’animo umano, portandone a galla il lato oscuro e graffiante. Quello che ho apprezzato della seconda parte è che ha deciso di lasciar spazio anche alla redenzione e  al suo losco riflesso…..



Opinione di Charlotte 
Quanto sto per esporre risponde al mio pensiero su un libro che non mi ha convinta del tutto. Non me ne vogliano l' autrice  e le lettrici che hanno amato E' solo colpa tua: ritengo  che le mie impressioni siano argomentate con rispetto dell' opera, e che in questo  spazio virtuale gestito in tre   sia giusto considerare  la mia sensibilità personale.
Il cappello di questa recensione  si prestava alla perfezione alla prima parte del libro:  quando la lessi in self publishing, gastrite e astio verso il genere maschile mi accompagnarono per giorni.  E' solo colpa tua nella sua interezza ha avuto su di me l' effetto di un Brufen, rappacificante eppur mio malgrado portatore di  fastidiosi effetti collaterali,  riassunti nella  perdita progressiva di curiosità via via che i sintomi del dolore passavano. Dovuta gioco forza a quei  principi attivi che terapizzano la lettrice romance, ma forse un po' la annoiano, essendo oggettivamente abusati:  elementi che la Robin  ha  usato con il contagocce... finora.  Questa bravissima autrice  mi ha sempre  colpita per le stilettate emotive precise e letali che la sua penna sa assestare in modo peculiare. Ne consegue che per me Betrayal era perfetto così com' era : nella sua asciutta crudeltà, nel fastidio che provavo nei confronti di Andrew,  così meschino eppur così incisivo , in virtù del  freddo egoismo  e della lucida determinazione che lo avevano portato a demolire gratuitamente , salvo poi   rimpiangere, quel che aveva di più caro e che non aveva saputo apprezzare.
Dopo averle graffiate con questo e con altri titoli splendidi - come non confrontare le  seppur dosate  cucchiaiate di miele di  E' solo colpa tua  con la  cattiveria profusa in Nemmeno un grammo d' amore?-  la  provocazione e la sfida di Robin C. verso le sue lettrici secondo me è stata proprio questa: riuscire a trasformare un uomo da demolire in un uomo da redimere, che oltre alle  colpe  ha  delle scusanti, che ha ferito ma che è pronto ad annullarsi per farsi perdonare. Tutto quello che vi era di spietato, volgare, ingiusto  in Betrayal, concentrato brusco  di edonismo  che proprio  in virtù di tanto dolore inferto e tanto piacere preteso a suon di bugie  rendeva sincera e brutale la trasgressione  e auspicabili  e coinvolgenti la reazione di Alexandra e il castigo per il marito fedifrago , in E' solo colpa tua  è stato ammorbidito e riconsiderato. Descrizioni lunghe, spesso ripetute, hanno sottolineato il legame irrisolto, le peculiarità di protagonisti e antagonisti, le ambivalenze di due ex coniugi vittime e carnefici   che hanno molto da perdonare e molto da espiare, che hanno amato e usato, sfogato i propri bisogni , subito ingiustizie e  commesso colpe. Ma che in realtà a me non hanno  trasmesso la capacità di saper prendere una decisione scaturità da vera determinazione, bensì  hanno agito " sfruttando la scia" di accadimenti drastici al momento opportuno, che  hanno rimescolato le carte e fornito una  scappatoia ad hoc.
" ...è come se due piani perfettamente separati della mia realtà fossero entrati in collisione», dice Andrew ad un certo punto della storia: e il libro un po' gli somiglia, è come se due piani separati della  vicenda narrata si siano scontrati e non si siano ricongiunti perfettamente. 
Se la Robin è riuscita pienamente nell' intento di riabilitare Andrew e di far scendere dal piedistallo Alexandra, è altresì innegabile che la seconda parte del libro mi sia piaciuta molto meno della prima, sia per stile sia per contenuto. Lungi da me non apprezzare le doti creative e affabulatorie della scrittrice, molto brava a favorire l' immedesimazione del lettore con gli stati d' animo e le pulsioni dei suoi personaggi contraddittori: ma se Betrayal era un gioiellino di architettura piccolo e ben progettato nei suoi volumi essenziali , E' solo colpa tua  è un complesso monumentale che nel  suo insieme non mi ha donato le stesse emozioni ,risultando  a mio avviso meno  proporzionato, con meno personalità,  più facile da confondere tra gli altri titoli rosa. 

 L'autrice
È lo pseudonimo di una scrittrice che ha scalato le classifiche sul web e ha ottenuto recensioni entusiastiche dai suoi lettori. Con la Newton Compton ha pubblicato Tra di noi nessun segreto, diventato un bestseller e È solo colpa tua.

Della stessa autrice Sognando tra le righe ha recensito anche:

Nemmeno un grammo d'amore (recensione QUI)
Mathias ( Tra di noi nessun segreto -recensione QUI)


Nessun commento: