Intenso, travolgente, lava liquida che si insinua nelle pieghe più profonde della mente umana. Un contatto diretto e ustionante, un graffio pungente, un'illusione di pacata tranquillità. Il dubbio si nasconde dietro false certezze, tanto effimere da risultare ogni volta impalpabili come il vento, una nube tossica e avvolgente capace di celare anche il più torrido segreto. In fondo, quando si tratta della mente umana, niente è come sembra, tutto si contrae come una bestia feroce in preda agli spasmi della fame, cambia forma, mascherando anche il grido dell’anima.
Benvenuti nel mondo di Lucas e Anna. Ricordate di abbandonare ogni certezza, non vi servirà…
CORBACCIO
IL RESPIRO DEL FUOCO
Federico Inverni
Casa editrice: Corbaccio
Collana: Top thriller
Genere: Thriller
Pagine: 480
Prezzo: 16.90€
Ebook: 9.99€
Trama
Manca poco al tramonto quando il cielo grigio e nero che incombe sulla città di Haven si accende di un rosso infuocato. Ma quel bagliore non proviene dal sole calante che tenta di illuminare uno degli ultimi giorni che precedono il Natale.
È il rosso violento di un incendio scaturito sulla cima di una collina in periferia, nella cittadina abbandonata di Eden Crossing.
Il respiro del fuoco non ha lasciato scampo: l’eccentrico tempio che accoglieva il reverendo Tobias Manne e i suoi adepti è ora un sepolcro ardente con decine di vittime.
La profiler Anna Wayne e il detective Lucas sono arrivati troppo tardi per impedire quel suicidio rituale... ma qualcosa appare assurdamente incongruo. Qualcuno è riuscito a dominare il fuoco, a farsene padrone. E forse quello non è un suicidio collettivo, ma la più efferata delle stragi, messa in atto da una mente visionaria e geniale. Perché esiste soltanto una cosa più affascinante e pericolosa del manipolare il fuoco: manipolare le menti. Mentre in città la notte arde di altri fuochi, Anna e Lucas devono sfidare il tempo per riuscire a elaborare un profilo del killer, ricostruire la storia delle vittime e individuare la più sfuggente delle ombre, prima che uccida ancora.
Ma ogni indagine ha un prezzo, e quando sia Anna sia Lucas scoprono che quel caso affonda le radici nel loro passato, nei loro segreti, sono costretti a chiedersi se possono davvero fidarsi l’una dell’altro... O se invece, come predicava il reverendo Tobias Manne, non sia il momento di compiere l'ultimo passo: accettare l'inaccettabile.
Opinione di Sybil
Il respiro del fuoco è un romanzo cupo, devastante, un thriller perfettamente studiato nei minimi dettagli, che non lascia nulla al caso e che permette al lettore di entrare un poco alla volta nel meccanismo infernale che muove le parti chiamate in causa. Al centro della narrazione ritroviamo il nostro amato e complicato agente Lucas e la profiler Anna Wayne alle prese con un nuovo, agghiacciante caso. Nella torbida Haven nemmeno le luci del Natale riescono a portare un briciolo di luminosità, il buio sembra sempre essere il protagonista indiscusso di tutta la scena, il mantello che immancabilmente ricopre tutto e tutti, il bene e il male, il giusto e l’ingiusto, la verità e la menzogna. Non c’è via di scampo ad Haven. Anche se la verità trova la strada per tornare a galla, non c’è mai comunque traccia di redenzione, solo un lieve soffio di salvezza, delicato come una carezza ma destinato ad abbandonare immediatamente la scena. Ed è in questo complesso panorama che spicca la penna dell’autore, a mio avviso una delle più brillanti e controverse di questi ultimi anni. Federico Inverni è secondo me un autore strepitoso, capace di dare un volto agli oscuri meccanismi della mente umana, lasciando il lettore in balia di emozioni potenti e contrastanti. Con questo secondo romanzo è riuscito davvero a superare il trasporto del primo, chiamando in causa sentimenti ancora più potenti e devastanti.
Abbiamo conosciuto Lucas e Anna nel suo primo romanzo, Il prigioniero della notte, e adesso li ritroviamo ancora una volta alle prese con un caso apparentemente irrisolvibile, il suicidio di massa di una setta capeggiata da un eccentrico “maestro” chiamato Tobias Manne. È ancora notte quando la sede della setta salta in aria, divorata da un incendio mortifero e maestoso. È una notte tempestata di stelle, ma oscura e opprimente. Lucas e Anna non sono riusciti a fare niente per impedire il massacro, permettendo a quelle fiamme non solo di portare via gli adepti della setta, ma anche alcuni colleghi, colti di sorpresa dal fuoco. Il caso è complesso, articolato, non c’è spazio per lasciarsi trasportare da emozioni negative, tanto più che sia Lucas che Anna stanno ancora combattendo una battaglia più grande, quella contro i loro demoni interiori. La questione peggiora quando iniziano a morire per la città altre persone apparentemente distanti dall’ideologia della setta ma accomunati nella morte da un unico dettaglio: il fuoco. È innegabile la presenza di un filo conduttore, ma come sono legate queste persone alla setta? Perché il serial killer ha deciso di condannare persone tanto diverse alla medesima morte? Cosa le accomuna?
In una corsa contro il tempo, Lucas e Anna dovranno cercare di ricostruire un puzzle distorto, confuso, dominato da una mente complessa e traumatizzata. Dovranno creare il profilo di un killer che sembra essere estremamente lucido nelle sue scelte e terribilmente determinato a raggiungere il suo scopo, purificare la vita con il fuoco. Riusciranno a prevedere le sue mosse? Per farlo dovranno entrare in un’oscura ragnatela, quella della mente umana.
Federico Inverni riesce sempre a rendere reali i meccanismi della mente, trasformandoli in immagini dinamiche, marchiate a fuoco nelle pagine dei suoi romanzi. È incredibile pensare al modo in cui ci riesce, ai vari strati emotivi che utilizza per rivestire la verità, o chi per lei. In realtà la verità gioca un ruolo secondario rispetto a tutti i meccanismi che accompagnano il lettore verso la sua stessa identificazione.
Il respiro del fuoco è un romanzo ricco di contrasti, che si svolge sotto l’ombra della mente umana, protagonista indiscussa di un cubo di Rubik che ancora, in parte, non trova soluzione.
Sono molto affascinata dalla penna di questo autore e dalle storie che è in grado di creare… non posso che aspettare con ansia il suo prossimo romanzo!
L'autore
FEDERICO INVERNI è lo pseudonimo di un autore che preferisce conservare il proprio anonimato, lasciando che siano i suoi romanzi a trovare la loro strada, ma è felice di parlare con i suoi lettori e con i tanti librai che l’hanno contattato attraverso i social network. Nasconde i suoi interessi e le sue passioni fra le righe che scrive. Ha esordito nel 2016 con il thriller «Il prigioniero della notte» (Corbaccio), il primo romanzo con protagonisti la profiler Anna Wayne e il detective Lucas. «Il respiro del fuoco» è il suo secondo romanzo.
Della stessa serie:
Il prigioniero della notte (recensione QUI)
Nessun commento:
Posta un commento