martedì 20 gennaio 2015

UN SOGNO TRA I FIOCCHI DI NEVE Corina Bomann Recensione

Lo so, il Natale è ormai passato da quasi un mese, le lucine sono state raccolte ordinatamente in mazzi, le palline ben sistemate nelle scatole, gli abeti trapiantati a terra. Insomma del Natale niente più tracia, ne dentro ne fuori casa, niente più odore di muschio o di bosco, niente più musiche accompagnate da trilli e campanelle. Ed ecco che in questo scenario di fine festività me ne ritorno io, pronta a condividere di nuovo con voi una storia completamente intrisa di spirito natalizio, ma non nel modo in cui siamo abituati. Chiamatelo pure tempismo sbagliato… Comunque sia, spero vogliate perdonare ad una fan accanita del Natale un piccolo peccatuccio… Non ho saputo resistere all'ennesimo richiamo di un romanzo ambientato sotto la neve e a pochi giorni di distanza dal momento più atteso dell’anno, quello in cui ogni sentimento viene amplificato, quello in cui ti puoi sentire più forte e più solo, più vivo o più spento..Ve lo giuro, fino a novembre niente più romanzi natalizi! Questo è davvero l’ultimo!!! Me lo concedete?



UN SOGNO TRA I FIOCCHI DI NEVE

Corina Bomann 


 Traduzione a cura di Sara Congregati
Casa editrice: Giunti
Genere: Romanzo rosa
Pagine: 208
Prezzo: 9.90 €
Ebook: 5.99  €


Trama

Fin da bambina Anna non ha mai potuto sopportare il Natale, con tutto il suo corredo di luci, addobbi, dolci e regali. Anche adesso, a 22 anni, ogni cosa è buona per sfuggire alle odiate feste. Ma quest'anno sottrarsi sarà impossibile: il suo adorato fratellino le ha strappato la promessa di raggiungerlo per festeggiare con tutta la famiglia, compreso l'insopportabile patrigno. E così, nel giorno della Viglilia, Anna salta su un treno in viaggio tra Lipsia e Berlino. Ma basta un attimo di assopimento- o meglio, quello che sembra solo un attimo- per ritrovarsi in una stazione desolata sul mar Baltico, nel cuore della notte e nel pieno di una tormenta di neve. Come tornare indietro se non ci sono più treni? Non resta che chiedere un passaggio a chi capita: l'autista di uno spazzaneve, un saggio camionista polacco, tre vecchiette dall'aria misteriosa e...un surfista-psicologo piuttosto attraente. Ognuno con la sua storia, ognuno con un'esperienza da regalare in questa magica notte. Riuscirà Anna a mantenere la promessa? Ma soprattutto, riuscirà a capire cosa desidera davvero?

Opinione di Sybil


Io adoro il Natale, l’atmosfera che lo avvolge e che inevitabilmente coinvolge chiunque si trovi nelle vicinanze. Anche a distanza di un mese dalle feste non ho saputo tenere le mani lontane da un romanzo che emana un intenso profumo di sentimento in perfetto stile natalizio.
È vero, c’è un tempo per ogni cosa, ma chi lo dice che per leggere una storia di questo tipo bisogna per forza trovarsi nel mese di dicembre? In fondo, non è mai troppo tardi per assaporare uno splendido racconto, qualunque sia il periodo dell’anno al quale si riferisce.
Un sogno tra i fiocchi di neve ci parla di Anna, una giovane studentessa che a pochi giorni dal Natale decide di trascorrere le feste con la sua famiglia, nonostante l’idea non le faccia fare i salti di gioia. Il fatto è che lei odia il Natale, la frenesia che lo avvolge e la terribile corsa ad accaparrarsi il regalo più bello del negozio. È per questo che decide sempre di passare le festività lontano da casa, in un posto possibilmente caldo e in cui la canzone Last Christmas non venga mai trasmessa. Quando a pochi giorni dalle feste riceve una e-mail da parte del suo fratellino, nella quale le esprime il suo desiderio di passare le feste tutti insieme, si trova incapace di dirgli di no. Così, armandosi di coraggio, decide di raggiungere sua madre, suo fratello e il suo patrigno a Berlino. Durante il viaggio in treno per raggiungere la città, Anna si addormenta accidentalmente per poi svegliarsi solo al capolinea, in una cittadina sommersa dalla neve, nel bel mezzo di una tormenta e a duecento chilometri da Berlino! In più, tanto per non farsi mancare niente, ha pure il telefono scarico, pochi soldi in tasca e nessuna idea di come fare per tornare indietro. In questa strana circostanza si troverà costretta ad accettare un passaggio dall'autista di uno spazzaneve, da uno studente proprietario di un’automobile difettosa, da un camionista e da uno psicologo-hippie-surfista. Armata del suo trolley, di un vecchio libro di fiabe e di tanta insofferenza nei confronti del Natale, Anna si ritroverà ad attraversare in lungo e in largo la Germania, tra strani incontri e grandi chiarimenti interiori, rimettendo in gioco i suoi sentimenti nei confronti della sua famiglia e soprattutto facendo chiarezza nei giorni più bui della sua esistenza. In questo viaggio Anna avrà la possibilità di riscoprirsi una persona nuova, più forte e chissà se anche questa volta il Natale giocherà  bene le sue carte.

Se devo essere sincera, leggendo il  romanzo sono sorti in me pareri contrastanti. Se da un lato l’atmosfera che regna incontrastata rende piacevole lo scorrere delle pagine, dall'altro devo ammettere che tutta la storia non brilla per la sua originalità. Nonostante si legga in poche ore, permettendo al lettore una dolce pausa dalla frenesia quotidiana, la sensazione che ho provato io è stata quella di un getto d’acqua che mi è passato sulla pelle senza lasciarmi una scia di bagnato. Con questo non voglio dire che sia terribilmente banale, anzi ciò che ci vuole trasmettere sono delle emozioni forti ed importanti, forze tra quelle più indispensabili dell’esistenza. Nonostante ciò, io non sono riuscita ad entrare completamente dentro la storia, a lasciarmi travolgere dalle emozioni che animano la protagonista. Insomma non sono stata capace di lasciarmi coinvolgere. Secondo me Un sogni tra i fiocchi di neve deve essere letto con leggerezza, senza aspettarsi una storia romantica e travolgente, ma cercando al suo interno  la semplicità. Solo così si riuscirà ad apprezzarne fino in fondo il significato e con esso tutte le sue sfumature. Il mio errore è stato quello di farmi delle false aspettative che hanno immancabilmente abbassato il mio giudizio al riguardo. Sono sicura che  se lo avessi letto con uno spirito diverso forse lo avrei apprezzato molto di più. Comunque sia lo stile impeccabile, la personalità pittoresca dei personaggi e le rocambolesche vicende che li accompagnano, fanno di questo romanzo una magnifica fuga dalla normalità, regalandoci attimi di felicità e di spensieratezza che, a mio avviso, oggi giorno sono più preziosi dei diamanti…
Allora perché non lasciarsi contagiare per l’ultima volta dall'atmosfera del Natale?





L'autrice





CORINA BOMANN  vive con la sua famiglia in una piccola cittadina tedesca. Il suo romanzo L’isola delle farfalle (Giunti 2012) si è rivelato uno straordinario longseller: ristampato in otto edizioni, è tuttora nella classifica dei libri più venduti in formato tascabile. Con altrettanto entusiasmo è stata accolta l’uscita del Giardino al chiaro di luna (Giunti 2014), ristampato più volte in pochi mesi e tradotto in 6 Paesi. Nel 2015 Giunti pubblicherà il nuovo, emozionante romanzo dell’autrice, La signora dei gelsomini.





2 commenti:

Angela ha detto...

io l'ho letto in periodo natalizio ed ero molto curiosa,ma non mi ha entusiasmato; l'ho trovato piatto.... :(((

Sybil Sognandotralerighe ha detto...

Cara Angela... Vedo che le nostre impressioni finali sono state simili....questo mi consola..pensavo di essere stata l'unica a non essersi emozionata con questa storia...