Qualche anno fa era stata
divulgata la notizia che alcuni frammenti di satellite sarebbero caduti sulla Terra.
Carlotta Balestrieri ha preso spunto da questo comunicato e l’ ha usato come
spunto per inventare una storia. Il risultato è Pietre, una lettura surreale e visionaria dal fascino sinistro, assolutamente spiazzante per la sua originalità
e potenza espressiva.
PIETRE
CARLOTTA BALESTRIERI
Editore: Emma Books
Collana: Mystery
Genere: mystery, pulp, grottesco
Pagine: 138
Prezzo ( solo ebook): € 2,99
La Trama
Il 16 giugno 2004 alle ore 21.37, in un piccolo paese in
provincia di Torino, si abbatté una violenta pioggia di meteoriti. Grosse
pietre, di tre kg almeno, precipitarono dal cielo come sogni un po’ troppo
pesanti. Nessuno li aspettava, nessuno credeva che si sarebbero mai
materializzati. Arrivarono senza chiedere il permesso, senza bussare alla
porta. Arrivarono e basta, con molta maleducazione
Opinione
di Charlotte
Non è facile raccontare questo libro e riassumere le sensazioni da me provate nel
leggerlo. Pietre è un romanzo affascinante e inaspettatamente fuori dal
comune, che mi ha sorpresa dalla prima all’ ultima pagina senza che fossero in
alcun modo prevedibili l’ evoluzione della storia e delle relazioni
interpersonali. L’ atmosfera inquieta, claustrofobica e malinconica, e il modo
straordinariamente visivo di renderla, mi
hanno riportato alla mente molteplici modelli cinematografici: dalle ingenue solitudini
de Il favoloso mondo di Amelie, al
pulp “politicamente scorretto” di
Tarantino, dal giallo retrò in stile hitchcockiano all’ inquietante Donnie Darko.
Sono tanti i personaggi, reali e immaginari, che animano
Pietre, fra i quali si distinguono tre
protagonisti: tre età ( infanzia, età adulta,
vecchiaia), tre tristezze ed emarginazioni diverse, tre solitudini che si incontrano/ scontrano senza
di fatto mai comunicare né farsi capire
dagli altri .
Il 16 giugno 2004 succede qualcosa di straordinario che in una dimensione
visionario- onirica provoca
stravolgimenti nelle esistenze dei protagonisti- o solo nelle loro menti, o in entrambe le
dimensioni: questo non è dato comprenderlo appieno, e comunque non fino alla fine del romanzo. E così Ernesto abitudinario e "invisibile" diventa brillante e desiderabile agli occhi degli
altri; l’ anziana vedova smemorata Luisa
torna giovane e arguta; il piccolo Robertino viene rapito dagli alieni e affronta
una battaglia estenuante. Il lettore non coglie
con chiarezza il confine tra realtà e finzione, e questo a mio avviso è uno degli aspetti più suggestivi del lavoro di Carlotta Balestrieri, poichè la valenza del sogno, dell’
immaginazione come realtà alternativa è
il fulcro di questa storia: una funzione consolatrice, migliorativa della
realtà quotidiana. Quanto più in alto si andrà, tanto più difficile sarà rialzarsi
quando inevitabilmente si precipiterà al punto di partenza. Il meteorite diventa
simbolo della trasformazione dei personaggi e degli equilibri interiori scombinati: un oggetto che solo i protagonisti
hanno il privilegio di veder prendere la
forma che realizza le loro pulsioni , i loro più intimi desideri; che trasforma la realtà in cui vivono in un’
altra dimensione in cui tutto per loro diventa più lineare e più facile e in cui finalmente diventano protagonisti.
La narrazione è contraddistinta da descrizioni meticolose di
ambienti, o partecipative di caratteri e
stati d’ animo ; dall’ attenzione per le piccole cose; dalla presa in considerazione
di molteplici punti di vista; dall’ esternazione di grandi verità celate tra una
battuta e un apparente nonsenso ; dall’ umorismo pungente dato dal gusto per il
termine arguto e per la situazione grottesca e paradossale.
Carlotta Balestrieri gioca sul diverso e sull’ elemento divertente
e ironico con gusto: il suo lavoro è spumeggiate e irriverente, sfida la logica
pur risultando assolutamente coerente, e
si legge d’ un fiato. E così tra un colpo di scena tragicomico, una scena
splatter, un sorriso bizzarro e una riflessione,
emerge tra l ' altro una sagace e spiritosa critica di alcuni modi di essere improntati su
egoismo e superficialità, e al contempo viene sottolineata la solitudine del
diverso . In sintesi Pietre è un’ opera di fantasia fuori dall’ ordinario in cui
l’ umorismo spesso lascia il posto a tenerezza, malinconia, compassione
per persone strampalate, sole e dall’ esistenza infelice: che attraverso le
pietre raggiungono nuove consapevolezze non sempre facili da accettare. Un romanzo originale imperdibile, che "graffia" l' anima del lettore strappandogli ora un sorriso, ora un pensiero dolceamaro.
Carlotta
Balestrieri ha trent’anni, è nata a Parma, si è laureata in scultura
all’Accademia di Belle Arti di Carrara e, dopo aver cambiato qualche città e
innumerevoli case, è arrivata a Milano dove attualmente risiede. Scrive poesie,
racconti, romanzi, sceneggiature e, da cinque anni, collabora con il regista
Rino Stefano Tagliafierro per la realizzazione di cortometraggi e videoclip. Ha
partecipato al progetto “Serial Writers” promosso da La5, Minimum Fax e Link
per la creazione di una fiction da proporre su La5 e al progetto “Scrivere
Seriale” promosso da Bottega Finzioni e Trentino Film Commission. Pietre è il
suo primo romanzo
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