venerdì 26 settembre 2014

COLPA DELLE STELLE John Green Recensione

Un attimo dopo aver acquistato questo libro mi sono subito chiesta: riuscirò ad arrivare in fondo all'ultima pagina? Ad essere sinceri, era da tutta l'estate che gli giravo intorno, cauta, guardinga.. Lo sfogliavo, rileggevo per la milionesima volta la trama e poi lo riponevo nello scaffale. Ogni singola domenica che andavo in libreria facevo sempre la stessa cosa e finivo per rimetterlo al suo posto. Poi, finalmente, un giorno mi sono decisa e l'ho comprato. Ovviamente, una volta riportato a casa, ho seguito sempre lo stesso rituale della libreria: lo lasciavo nella mensola e rimandavo di giorno in giorno l'inizio della lettura. A questo punto vi chiederete perché io lo abbia comprato e soprattutto, perché non mi sia sbrigata ad aprire quelle pagine di carta ed iniziare la storia.Io credo che ogni libro deve essere affrontato nel momento giusto, con lo spirito adatto. È come se a volte dovessimo aspettare di ricevere una tuta supersonica in grado di proteggerci prima di gettarci tra le braccia di un romanzo. E io stavo proprio aspettando questa difesa, questo scudo che mi avrebbe permesso di entrare nella storia senza uscirne ferita.Se sono qui a parlarvene, significa che alla fine ho aperto la copertina ed ho iniziato a perdermi tra le pagine del romanzo. E credetemi se vi dico che neppure l'armatura più resistente del mondo è riuscita a difendermi da questa tempesta di emozioni......
 




COLPA DELLE STELLE

John Green


  

 Traduzione di Giorgia Grilli
Collana: Rizzoli
Genere: Romanzo contemporaneo
Pagine:347
Prezzo: 16.00 €
Ebook: 9.99  €



Trama

Hazel ha sedici anni, ma ha già alle spalle un vero miracolo: grazie a un farmaco sperimentale, la malattia che anni prima le hanno diagnosticato è ora in regressione. Ha però anche imparato che i miracoli si pagano: mentre lei rimbalzava tra corse in ospedale e lunghe degenze, il mondo correva veloce, lasciandola indietro, sola e fuori sincrono rispetto alle sue coetanee, con una vita in frantumi in cui i pezzi non si incastrano più. Un giorno però il destino le fa incontrare Augustus, affascinante compagno di sventure che la travolge con la sua fame di vita, di passioni, di risate, e le dimostra che il mondo non si è fermato, insieme possono riacciuffarlo. Ma come un peccato originale, come una colpa scritta nelle stelle avverse sotto cui Hazel e Augustus sono nati, il tempo che hanno a disposizione è un miracolo, e in quanto tale andrà pagato.


Opinione di Sybil

Tutto ciò che ho detto nell'introduzione è vero. Lo so che è un controsenso acquistare un libro e lasciarlo riposto nello scaffale per giorni, ma il momento giusto per iniziarlo non arrivava mai. Sapevo che la storia di Hazel ed Augustus era tutt'altro che una fiaba ed ero consapevole già in partenza che quello che il romanzo aveva da dire, non era raccontarci di un mondo incantevole e fatato dove non esisteva dolore, nostalgia e perdita. Ero consapevole di tutto e proprio per questo mi sono sentita come se fossi partita in vantaggio. Infatti, alcuni mesi fa, mi è capitato di leggere un libro chiamato il primo ultimo bacio e in silenzio, come un aggressore che ti arriva alle spalle, mi ha investita con una potenza terribile. Senza che me ne rendessi conto, è riuscito a straziarmi. Da allora, cerco in tutti i modi di guardarmi le spalle ed è per questo che ho aspettato il momento giusto per leggere Colpa delle stelle. Ma lo sapete qual è la verità? È che non esiste mai un momento giusto. Mai. Libri come questo riescono davvero a stringerti l'anima come in una morsa e ti lasciano stordito, terribilmente inconsapevole persino di come tu abbia fatto a farti trascinare così. Ti avvolgono, ti colpiscono come il destro del miglior pugile sul mercato e sì, ti fanno soffrire, parecchio.
Ma c'è una cosa che mi ha stupito più di tutto in questo libro e che, secondo me, è il suo punto di forza. Nonostante la storia sia una delle più tristi che io abbia mai letto negli ultimi tempi, l'autore è riuscito a non farmi versare nemmeno una lacrima. Superato lo stupore iniziale, mi sono accorta che la storia di Hazel ed Augustus era riuscita ad emozionarmi al tal punto da non riuscire ad esternare il mio dolore. È stata una sensazione nuova per me, che sono di lacrima molto facile, ed estremamente travolgente. Ciò che ho più ammirato nell'autore è stata la sua capacità di non approfittarsi dei momenti più drammatici del libro per prendere una scorciatoia che raggiungesse più velocemente i cuori dei lettori. Sappiamo bene quanto sia facile affezionarsi ai personaggi e alla storia quando chi la scrive, intaglia pagine e pagine di romanzata sofferenza, portandoci  a versare innumerevoli lacrime. Questo è il modo più veloce per far vibrare l'anima di chi legge.
Nel romanzo di John Green, invece, tutto è affrontato con una semplicità quasi disarmante. Il dolore, la sofferenza, la malattia, la paura di morire è descritta in maniera diretta, senza semplificazioni e senza eccessivi ricami. Non ci sono filtri tra le pagine ed il lettore. Non ci sono tramiti. Non c'è teatralità. C'è solo chi legge e la triste storia di questi due giovani, che nel male della loro condizione riescono a far diventare meno terribile un futuro già segnato. E ditemi voi se solo questo già non è incredibile.
Veniamo alla storia.

"Cos'altro dire? È così bella. Non ti stanchi mai di guardarla. Non ti preoccupi se è più intelligente di te: lo sai che lo è. È divertente senza essere mai cattiva. Io la amo. Sono così fortunato ad amarla. Non puoi scegliere di essere ferito in questo mondo, vecchio mio, ma hai qualche possibilità di scegliere da chi farti ferire. A me piacciono le mie scelte. Spero che a lei piacciano le sue."

Hazel ha sedici anni, Augustus diciassette. Entrambi si sono trovati faccia a faccia con la morte, lottando contro il cancro. Ciò che li differenzia è che Augustus ne è uscito in parte vittorioso, Hazel invece dovrà continuare la battaglia fino all'ultimo giorno della sua vita. Questo perché lei è malata terminale, appesa alla vana speranza di un farmaco che sta rallentando la sua corsa verso la morte. Come due comete che si incontrano a metà strada, creando un'incredibile spettacolo di fuochi d'artificio, i due giovani saranno da subito consapevoli della potenza di quello che provano. Impareranno a conoscersi, a ritrovare se stessi negli occhi dell'altro. Entrambi completeranno la parte mancante del loro spirito. Hazel, impegnata da troppo tempo dietro il suo cancro, si è persa gran parte della sua adolescenza e con essa il piacere di avere amici, di uscire. Sarà proprio Augustus a mostrarle che è ancora possibile tornare a vivere, che non importa quanti giorni ci saranno ancora, ciò che conta è riuscire a fare tutto quello che il cuore chiede. Dal canto suo invece Hazel riuscirà a ridare dolcezza e speranza alla vita di Augustus, tanto preso a voler lasciare un'impronta di se dopo la sua morte. Ciò che la ragazza riuscirà a fargli capire è che non importa cosa farà della sua vita, quali segni indelebili lascerà ai posteri. Alla vita non importa quello che ciascuno di noi fa, forse nemmeno se ne accorge. Invece le persone che ci amano non ci dimenticheranno mai, sia che facciamo imprese memorabili, sia che ce ne stiamo buoni buoni da una parte.
Entrambi riusciranno a colmare i loro vuoti, quelli che più li attanagliano. Lui teme l'oblio, lei la paura che alla sua morte tutte le persone che la amano imploderanno, frantumandosi in mille pezzi.
Si aggrapperanno al loro giovane amore con dignità, con speranza, senza perdere la consapevolezza che il mondo non è una favola e che il tanto atteso lieto fine esiste solo nei film.
Siamo di fronte ad un rapporto dolce e tenero,come solo il primo vero amore sa essere, forte ed intenso, solo come quello che traspare da un amore dai giorni contati.
È davvero una delle storie più tristi che abbia letto, ma ciò che più ho adorato di questo romanzo è la straziante semplicità e purezza con la quale Hazel ed Augustus affrontano la loro malattia. Uno di fianco all'altro, pronti alla battaglia, pronti a strappare alla morte un giorno in più da passare insieme. Qui non si parla della dilaniante accettazione di avere una malattia terminale che cerca di accorciare i tempi. Qui siamo allo stadio successivo, quello in cui tutto ciò è stato accettato e con rassegnazione, si cerca di vivere davvero ogni giorno come fosse l'ultimo. Il loro mantra è proprio quello di vivere ogni giorno, rendendolo unico ed irripetibile. Ed è questo che Hazel ed Augustus fanno sempre, cercano di essere una normale coppia di adolescenti, che esce, gioca ai videogame e sopravvive al dolore. Si, perché nell'angolino più buio del loro cuore sanno che un per sempre non esisterà mai. Loro non invecchieranno insieme, non potranno sognare di viaggiare per il mondo, di addormentarsi ogni giorno l'uno accanto all'altro. Non sanno nemmeno se ci sarà un domani come naturale proseguimento del loro oggi. Anche la più semplice azione per loro è irraggiungibile. E la cosa triste è che ne sono pienamente consapevoli. Ma forse è proprio grazie a questa consapevolezza che riescono a vedere il loro amore come un dono, come un segno divino che non sempre tutto è perduto. Sanno che ci sarà da soffrire, ma sanno anche che la sofferenza è il prezzo della felicità, che tutti gli esseri umani soffriranno il dolore della perdita, anche chi non è malato. Tutti lasceremo un segno, una ferita e poi una cicatrice su chi rimarrà dopo di noi. Ma in fondo è così che va il mondo. Continua inesorabile il suo giro intorno al sole, senza curarsi di noi. C'è un alba e c'è un tramonto.

Non vorrei avervi dato l'idea sbagliata, facendo brillare solo la parte dolorosa del romanzo. Purtroppo non posso mentire. Ogni capitolo che finivo, mi sentivo depredata di una parte del mio corpo. Ho adorato Augustus e Hazel. Ho adorato il loro coraggio, la  loro dignità e la loro rabbia. Ho adorato il modo in cui l'autore è riuscito ad affrontare un tema tanto delicato, facendo sembrare la morte meno terribile e devastante.
Non è un romanzo in cui si parla di morte. Lei è lì, presente tra il pubblico, ma non si sente il suo peso in maniera opprimente. Il protagonista di questa storia è l'amore. Un amore forte, intenso, coraggioso, in grado di far eclissare anche il pallore della malattia. Un amore nato sotto una cattiva stella, che per qualche strano motivo ha voluto essere avara, lasciando a quel giovane sentimento una quantità limitata di tempo.

Una storia che ti strappa il cuore dal petto, con la sua schiettezza e concretezza. Ci ricorderà che nessuno è immortale. E proprio per questo abbiamo il diritto e il dovere di non smettere mai di cercare la nostra strada, il nostro futuro.
È una storia che farà male, per davvero, ma che vale la pena di conoscere. Fino all'ultima pagina.


"Avevo nostalgia del futuro. Probabilmente non avrei più visto l'oceano dall'alto di tremila piedi, così in alto che non si distinguono le onde né le barche e l'oceano appare come un grosso monolite senza fine. Potevo immaginarlo. Potevo ricordarlo. Ma non potevo rivederlo, e ho pensato che l'ambizione vorace degli esseri umani non viene mai saziata dalla   realizzazione dei loro sogni, perché c'è sempre l'idea che tutto potrebbe essere fatto meglio e di nuovo.
Probabilmente è vero anche per chi vive fino a novant'anni, ma sono comunque invidiosa di coloro che possono scoprire che è davvero così."



L'autrore




JOHN GREEN è il pluripremiato autore di romanzi in vetta alle classifiche del New York Times. Tra i riconoscimenti ricevuti, la Printz Medal, il Printz Honor e l'Edgar Award. È stato per due volte finalista al LA Times Book Prize. Insieme al fratello Hank, ha cofondato Vlogbrothers (youtube.com/vlogbrothers), uno dei canali video più seguiti al mondo.
Potete seguire John su Twitter (@realjohngreen)
Tumblr (fishingboatproceeds.tumblr.com) e sul suo sito ufficiale  johngreenbooks.com.
John vive con la sua famiglia a Indianapolis, Indiana.
È tra le cento persone più influenti al mondo del 2014 secondo TIMEMagazine.

Da poco tempo è uscito nelle sale il riadattamento cinematografico del romanzo, rendendo definitivamente immortale la storia di Hazel ed Augustus.

Ecco il trailer ufficiale:


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