Non so perché, ma fin da quando lessi la trama di questo romanzo, sentii una vocina che continuava a sussurrarmi.... LEGGILO.... LEGGILO. Sentivo che sarebbe stata una storia che mi avrebbe portato a riflettere su quello che già pensavo: essere genitori non è un duro mestiere, ma una vera e propria missione, sotto tutti i punti di vista e, chi più chi meno, ogni giorno, si ritrova a fare i conti con il bello e il brutto di questa importante scelta di vita. Abbiamo indossato l'armatura, abbiamo impugnato il coraggio nelle varie sfumature, e abbiamo deciso di fare del nostro meglio, ma anche del nostro peggio per crescere le nostre creature, senza mai arrenderci, senza mai pentirci. I genitori sono degli eroi... pronti a qualsiasi cosa pur di proteggere e veder sorridere i propri cuccioli.
Quando ho chiuso questo libro, ho immaginato Chiara Pelossi nei panni di una Mary Poppins che, al posto dello zucchero per mandar giù la pillola, usa il suo sorriso per rendere più serena la sua giornata e quella della sua famiglia, un buon modo per farli sentire al sicuro. Non credo che sorridere nelle avversità sia una cosa da tutti, soprattutto per una madre, ma questa autrice ha voluto raccontare la sua storia dal lato positivo, e questo per me è il punto di forza di questo intenso e commovente romanzo. Vedere sempre il bicchiere mezzo pieno... una sana lezione di vita!
CENTO LACRIME
MILLE SORRISI
Chiara Pelossi Angelucci
Storia di una malattia sconfitta,
di una famiglia strampalata
e della terapia del sorriso.
Editore: Sperling & Kupfer
Collana: Pandora
Genere: Narrativa
Pagine: 196
Prezzo: 16.00
Brossura con alette
Trama
Un marito innamorato, un figlio molto sveglio per i suoi due anni, e una seconda in arrivo. Tutto perfetto (cellulite a parte) nella vita di Chiara? Non proprio, perché Anna nasce con una grave malformazione all'esofago, che le impedisce di deglutire e nutrirsi. Appena il tempo di vederla che viene subito trasferita in un altro ospedale e operata. Da allora un intervento segue l'altro, ogni volta con la speranza che sia risolutivo, e con la paura che la bimba non ce la faccia. A una situazione del genere, o si soccombe o si reagisce. Chiara e il marito Massimiliano raccolgono tutta l'energia che hanno e si inventano una speciale terapia del sorriso: ogni momento insieme deve essere memorabile e bellissimo. Si canta in corsia, si festeggia il primo bagnetto e il primo vestitino, si spettegola sul dottore e l'infermiera pin-up, e soprattutto si ride, sempre e comunque. Perché l'allegria è la medicina più utile e preziosa, l'unica che può trasformare un anno di ricoveri in un'avventura esilarante. Settanta operazioni dopo, grazie all'aiuto di un luminare americano e di un ospedale di Firenze, Anna è una bambina sana che ha imparato dai genitori come divertirsi. Chiara oggi racconta con umorismo la storia tenera e buffa di una lunga malattia, concedendosi la licenza di inserire due personaggi: l'impossibile zia Flo e Marcello, l'amico più inopportuno che si possa immaginare.
Opinione di foschia75
ATTENZIONE
Il mio punto di vista è quello di una madre, non solo una lettrice. Sono coinvolta emotivamente.
Perché esisterebbe il detto:
RIDI CHE TI PASSA?
Forse perché ridere o sorridere non è così semplice come sembra, ma quando succede, ci sentiamo subito meglio, veniamo pervasi da una sensazione piacevole e avvolgente. Certo non sempre viene spontaneo, soprattutto quando nel giro di qualche ora, in uno dei momenti più belli per due neo-genitori, tutto cambia e ci si sente come in una palla con la neve, agitati in un turbinio di eventi più grandi di noi, in balìa di risposte non certe, di decisioni da prendere su due piedi, che potrebbero cambiare per mesi se non anni, il corso della vita di un'intera famiglia. I protagonisti di questo bellissimo quanto commovente romanzo, appartengono a una bella famiglia, serena, unita e felice e credo che questo sia stato il punto di forza dell'intera vicenda. L'unione fa la forza, insieme si affrontano le avversità con una consapevolezza totalmente diversa, e Chiara anche nei momenti più difficili ha potuto contare sull'amore, la forza d'animo e il coraggio di un marito davvero esemplare, un padre ineccepibile e amorevole, pronto a tutto per la figlia. Con un uomo così accanto, è più facile affrontare la malattia di una bambina appena nata. Amore, famiglia e coraggio, questi gli ingredienti con i quali Chiara Pelossi ha sfidato la malformazione della figlia e tutto l'iter per uscire dal baratro.
Una storia commovente ma raccontata con una positività e un'ironia "terapeutiche", quel pizzico di sdrammatizzazione che rende più leggera la narrazione, toccando un argomento triste ma con il sorriso che fa coppia con la speranza. La vera protagonista "inconsapevole" di questa storia, non è la malattia alla fine sconfitta, ma la donna che contro tutto e tutti, a testa bassa come un ariete, è riuscita a far uscire dal tunnel della disperazione, un'intera famiglia. Il fulcro di questa difficile avventura è Chiara, mamma coraggiosa e caparbia che non ha mai mollato, ha sempre combattuto con dignità, spirito di osservazione e pazienza, tanta! E nei momenti più bui, si è lasciata andare in segreto, per non portare nella disperazione anche i suoi cari. Ha saputo tenere sulle spalle un carico di preoccupazione, di incognite e di tensione, cercando di vedere sempre il bicchiere mezzo pieno, senza mai perdere la speranza. Ogni giorno si è alzata dal letto con la convinzione che la piccola Anna è nata per lottare e crescere nella sua bella famiglia, e anche quando a posteriori, si è resa conto degli errori umani, ha dimostrato di essere una gran donna e una gran signora, come poche. Leggere la sua storia mi ha fatto capire che l'approccio di Chiara verso la vita e il sottile filo che la lega alla morte, è quello vincente per andare avanti, passo dopo passo, e non accontentarsi di mezze risposte. Perché, se per un ospedale tua figlia è un numero, per te invece è tutto ciò per cui vivi e respiri, per cui batte il tuo cuore. Grazie anche alla solidarietà degli amici, dei vicini di casa e dei conoscenti, Chiara e famiglia hanno scoperto che si può anche condividere un intimo dolore.
Leggere questa esperienza di vita, mi ha fatto capire quanto io sia fortunata. Non abbiate paura di leggerlo, perché nonostante l'argomento trattato sia poco allegro, Chiara lo ha raccontato senza piangersi mai addosso anzi, è riuscita anche a plasmare due personaggi che l'hanno aiutata a far sorridere ancora di più il lettore, con siparietti ironici spezza-emozione.
Un libro che merita di essere letto, perché è un inno all'amore incondizionato genitori-figli, un elogio alla perseveranza femminile.
Leggere questa esperienza di vita, mi ha fatto capire quanto io sia fortunata. Non abbiate paura di leggerlo, perché nonostante l'argomento trattato sia poco allegro, Chiara lo ha raccontato senza piangersi mai addosso anzi, è riuscita anche a plasmare due personaggi che l'hanno aiutata a far sorridere ancora di più il lettore, con siparietti ironici spezza-emozione.
Un libro che merita di essere letto, perché è un inno all'amore incondizionato genitori-figli, un elogio alla perseveranza femminile.
L'autrice
Sono nata a Domodossola e ho trascorso la mia infanzia in Valle Vigezzo. All'età di 11 anni mi sono trasferita in Svizzera con la famiglia.
Dopo una formazione di tipo commerciale e svariati anni di lavoro, mi sono sposata e sono diventata mamma.
Una grave e lunga malattia della mia figlia minore ha messo tutta la mia famiglia a dura prova.
Superato il periodo peggiore, ho deciso di realizzare un sogno d'infanzia e di dare un segnale positivo a chi, come noi, ha attraversato o sta attraversando dei periodi difficili.
Ho scritto, autopubblicato e autopromosso "Di pancia, di cuore ... da ridere", un romanzo che si è rapidamente rivelato un piccolo caso editoriale nostrano ed è stato definito: allegro, frizzante, divertente.
Visto il grande successo del primo episodio e le molte richieste, a un anno di distanza ho deciso di dare un seguito alle avventure della simpatica Lina.
Oltre a dare un segnale positivo, ho voluto che parte del ricavato del libro venisse devoluto in beneficenza, in modo da aiutare concretamente altri bambini e genitori bisognosi.
La novità di quest'anno è che una editor della Sperling ha scaricato, letto e apprezzato il mio primo libro. Mi ha contattata e mi ha chiesto di scrivere una storia vera, impegnativa, stemperandola con un po' del mio umorismo.
Ho raccolto con entusiasmo questa nuova sfida ed ecco, da fine aprile 2014 ... Cento lacrime e mille sorrisi !!
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