domenica 9 marzo 2014

ONILA Paola Alesso Recensione

Apprestandomi a parlarvi di questa novella, mi rendo conto ancora una volta che, "incontrare", leggere e conoscere i personaggi delle vostre storie, spesso è un modo per conoscere sfumature di chi le ha scritte. Mi piace esplorare l'animo umano che traspare da racconti e novelle, perché spesso in poco meno di cento pagine, si possono provare molte più sensazioni che in un romanzo di quattrocento. Quando Paola mi contattò settimane fa, mi disse che questa era una prova, un gioco iniziato in un momento non proprio idilliaco della sua vita, e che le avrebbe fatto piacere sapere cosa ne pensassi. Io sorrido, il mio sorriso si allarga sempre più, fino a tuffarsi in un lago di entusiasmo e un alito di orgoglio perchè, se questa novella è nata da un gioco, non riesco ad immaginare cosa possa plasmare Paola in un momento di ispirazione. Una lettura breve ma che punta dritta al cuore di genitore, capace di stringerti il respiro, trattendolo fino alla fine, per poi rilasciarlo accompagnato da una punta di malinconia, ma con la consapevolezza di aver letto qualcosa di davvero forte e profondo.
 
 
ONILA
Paola Alesso
 
 Autore: Paola Alesso
Editore: LuLu
Pagine: 40
Prezzo: 0.99
 
 
Trama
 
"Soppesò per alcuni istanti l’espressione beata dell’uomo, chiedendosi in quale tipo di sogno fosse sprofondato. Probabilmente lo stesso che faceva ogni sera. Si decise finalmente a mettersi in azione, dopo aver controllato un’ultima volta il battito del suo polso. Lentamente si piegò in avanti e si sdraiò su di lui, più leggera di una piuma. Fece combaciare ogni centimetro della propria pelle contro la sua e con delicatezza posò le labbra sulla sua fronte oleosa. Allora, represse un moto di repulsa e chiuse gli occhi." Un racconto fantastico, sospeso tra sogno e realtà. La storia di Onila, creatura dalla pelle color dell'onice, che ogni notte si intrufola nei placidi sogni dei suoi ospiti per nutrirsi. Tutto si complica, quando Onila scopre di poter provare dei desideri.
 
 
Opinione
 
 
Una gabbietta per terra.
Una gabbietta vuota.
Guardò meglio.
 Dilatò le pupille fino a far scomparire del tutto l'iride rosa e,
colta dallo stupore, spalancò le labbra umide e vellutate.
Come aveva fatto a non vederlo prima? Come era possibile?
Tentò di darsi una spiegazione. Forse non era stato a causa di un suo errore.
Forse fino a quel momento non aveva visto  nulla perché l'uomo non glielo aveva permesso.
Quello era il suo sogno.
Lo aveva detto lui stesso.
 
 
Una novella per gioco?
Ho paura solo ad immaginare cosa potrei leggere se tu, Paola ci mettessi poco più d'impegno...
Quaranta pagine, profonde, intense, cariche di sensazioni ed emozioni. Certo, il mio punto di vista è offuscato dalle sensazioni di genitore, ma sfido chiunque leggerà queste poche pagine a non provare sensazioni intense, spiazzanti. Onila è un piccolo ma illuminante racconto che mi spinge a sostenere sempre più a gran voce il lavoro dei self-publisher, il loro coraggio nel mettere a nudo le loro emozioni, la loro essenza... perché attraverso le tue righe ho letto qualcosa anche di te, magari indefinita, ma assolutamente potente.
Onila, si nutre di sogni, ha le sembianze di un essere ultraterreno (simile ai personaggi di Avatar, ma in black version), ma la sua fame è molto simile a quella di noi esseri umani che attraverso i sogni ci sentiamo più vicini a chi non c'è più... basta un pensiero, un ricordo per averli con noi. Attraverso i sogni, Onila si nutre, soppravvive e va avanti con la sua vita solitaria fuori dal suo mondo, dentro il mondo intimo e onirico degli esseri umani, fino a quando il sogno incomprensibile di un uomo dilaniato dal dolore, non spingerà la protagonista a porsi delle domande. Cosa vuol dire desiderare? Cosa vuol dire amare? Attraverso il dolore di un uomo, attraverso il suo amore, Onila scoprirà cosa è il desiderio... che spesso purtroppo rimane tale. Amore, dolore, e desiderio sono tre fattori che la porteranno in una dimensione reale troppo forte per un essere puro come lei. Perchè Amare, Vivere e Soffrire è qualcosa che può innalzarti a livelli inimmaginabili, ma anche portarti a toccare il fondo più nero in un istante. Attraverso il ricorrente sogno di Giosué, Onila imparerà molto dell'umano dolore, capace di straziarti il cuore come il più grande amore, e la più straziante perdita, che rende ciechi davanti alla verità. La minuta e spaurita divoratrice di sogni, conoscerà la forza interiore degli esseri umani, quella capace di alimentare un barlume di speranza ove tutto sembra perduto, quella scintilla capace di rimettere tutto in discussione .... e ricominciare.
 Una novella che si legge tutta d'un fiato e che contiene un messaggio davvero potente, capace di colpire chiunque.
Brava Paola, spero che tu continui a "giocare" con le parole!!! 
 
 
L'autrice
  
 
Vivo in provincia di Torino con la mia famiglia. Laureata in lettere, ho trascorso anni a lavorare nella selezione del personale, ma ora che passo la maggior parte del mio tempo chiusa tra le quattro mura domestiche a scrivere e a giocare con i miei bimbi, sono la persona più felice del pianeta.
Adoro la musica, le mie orchidee il mio chihuahua e i libri.
Per immaginarmi le mie storie ascolto musica a tutto volume e cucino ballando.
Sono una lucid dreamer dall'età di 5 anni e leggo i tarocchi della mia cara nonna paterna da quando ne ho 13 ;-)
Sono romantica da far venire il diabete, ma mi piace fare la dura.
 

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