"Il mondo starà a guardare la ragazza del Paradiso
che si ribella all'Oligarchia"
Dannatamente bello - è proprio il caso di dirlo - questo nuovo romanzo di Francesco Gungui, brillante e talentuoso autore italiano che con Inferno veste i panni di un Dante Moderno e futuristicamente visionario, e ci regala un distopico che guarda avanti, innovativo ed originale, ma che sa di "passato". Volutamente ispirato all'Inferno Dantesco, in un'avventura mozzafiato ed appassionante, Francesco rielabora un mondo futuro possibile, in cui si cerca di dare una risposta a quale sia la differenza fra vivere e sopravvivere. Tutti i personaggi sono alla ricerca non solo della felicità, ma del suo vero significato.
La storia di Alek e Maj è una storia d'amore senza tempo e senza età... che ci insegna che dobbiamo essere senza paura, perchè solo così potremmo attraversare l'Inferno e, accanto alla persona che amiamo, farlo sembrare il nostro piccolo Paradiso...
INFERNO. I CANTI DELLE TERRE DIVISE
di Francesco Gungui
pagine: 429
prezzo: 16.00 euro
Rilegato
Trama
Se sei nato in Europa, la grande città nazione del prossimo futuro, hai due sole possibilità: arrangiarti con lavori rischiosi o umili, oppure riuscire a trovare un impiego a Paradise, la zona dove i ricchi vivono nel lusso più sfrenato e possono godere di una natura incontaminata. Ma se rubi o uccidi o solo metti in discussione l'autorità, quello che ti aspetta è la prigione definitiva, che sorge su un'isola vulcanica lontana dal mondo civile: Inferno. Costruita in modo da ricalcare l'inferno che Dante ha immaginato nella "Divina Commedia", qui ogni reato ha il suo contrappasso. Piogge di fuoco, fiumi di lava, gelo, animali mostruosi rendono la vita difficile ai prigionieri, che spesso muoiono prima di terminare la pena. Nessuno sceglierebbe di andare volontariamente a Inferno, tranne Alec, un giovane cresciuto nella parte sbagliata del mondo, quando scopre che la ragazza che ama, Maj, vi è stata mandata con una falsa accusa. Alec dovrà compiere l'impresa mai riuscita a nessuno, quella di scappare con lei dall'Inferno, combattendo per sopravvivere, prima che chi ha complottato per uccidere entrambi riesca a trovarli...
La mia Opinione
Ed eccomi qui.
Di nuovo entusiasta per uno di quei libri che lasciano il segno. Uno di quelli che, come sono solita dire, dovrebbero far leggere nei ginnasi e nei licei per avvicinare i giovani alla lettura ed entusiasmarli con qualcosa di culturalmente valido e al tempo stesso che possano sentire vicino al loro mondo, ai loro problemi e ai loro desideri.
Tantissimi infatti sono gli spunti di riflessione e di dibattito che offre il distopico di Francesco Gungui, che con il suo stile diretto, scorrevole e brillante saprà mettere d'accordo proprio tutti: giovani e adulti, e li conquisterà, perchè è una grande metafora del presente in equilibrio perfetto tra passato e futuro!
Siamo ad Europa, una sorta di Città-Nazione del futuro in cui la vita non è affatto facile; povertà, precarietà, delinquenza, droga... Paura e oppressione. Sì, perchè L'Oligarchia, il regime a capo del Governo, come sempre accade, fonda il suo potere proprio su questi due cardini fondamentali: manca la libertà di potersi esprimere perchè ogni errore, ogni dissenso verrà punito. E in maniera esemplare. E tutti i cittadini, bambini inclusi, vivono giorno dopo giorno costantemente minacciati da questa possibilità e soprattutto consapevoli delle conseguenze, poichè le Cattedrali - nuove chiese - non fanno che trasmettere su grande schermo e in alta definizione le immagini delle atrocità dell'Inferno: il luogo della punizione, del dolore e, il più delle volte, della morte. Pertanto vivono continuamente nella paura. (Qui aprirei una parentesi sull'intelligenza di Francesco nel rendere in chiave "futuristica" l'idea di fondo della Chiesa che ha sempre fondato il suo potere e la sua "filosofia" sulla paura e sullo spauracchio della punizione e della morte. Una volta non c'erano proiettori o schermi al plasma per poterle visualizzare, ma era altrettanto forte la tradizione orale - le omelie - e quella iconografica a veicolare costantemente un'idea di "dolore" e "penitenza" che non poteva che generare, anche solo inconsciamente, paura).
Molto diversa, naturalmente, è la situazione a Paradiso, dove gli abitanti vivono nell'agiatezza, nel lusso ma soprattutto nella inconsapevolezza. La maggior parte di loro infatti nemmeno sa delle reali condizioni di vita degli abitanti d'Europa. Ne tanto meno le atrocità che si consumano ad Inferno dove vengono puniti i dannati; il più delle volte dei poveri innocenti da togliere di mezzo per perpetuare proprio i loro stessi privilegi.
Maj è una di loro.
Figlia di uno dei quattro Oligarchi, cresciuta nella bambagia fino a sedici anni tutto cambia quando incontra Alek, lavorante di Europa, che fin dal primo sguardo scuote tutto il suo mondo ed innescherà un processo di trasformazione e di crescita straordinario. Ma anche Maj sarà per Alek una rivoluzione... Un avventura alla scoperta di sè, alla ricerca della giustizia, della libertà e del senso della felicità. Ma anche un ritorno alle origini. Naturalmente non vi dirò di più...
Se non che avrete il privilegio di vivere un'avventura straordinaria, emozionante e coinvolgente che vi darà i brividi e vi farà palpitare il cuore.
Incontrerete tantissimi personaggi dalle varie sfaccettature che sapranno incuriosirvi e vi terranno piacevole compagnia in questo viaggio tra i gironi infernali e le loro pericolose creature.
Scoprirete un nuovo mondo, fatto di paura, orrore e ingiustizia, ma anche di solidarietà e coraggio... perchè ci vuole coraggio per essere liberi. E anche per amare davvero.
Per essere il primo libro di una trilogia è davvero ben strutturato.
Riesce a dare il giusto spazio sia alla spiegazione del world-building che alla caratterizzazione dei personaggi. E' sì introduttivo ma anche appagante, e nonostante sul finale si aprano dei discorsi da affrontare successivamente, mi sento soddisfatta e tranquilla. L'autore non ci tradisce con un finale lasciato in sospeso, ma anzi ci "coccola" con una meravigliosa immagine di speranza.
Ho adorato il suo modo di descrivere le sensazioni dei protagonisti... le loro emozioni, il modo in cui crescono, così intenso e naturale. Credo sia proprio questo, insieme ad una scrittura elegante e scorrevole la carta vincente di questo scrittore intenso ed emozionante, che sa parlare al cuore dei giovani e che sa far tornare giovani i cuori dei "grandi".
Un romanzo pieno di sentimento, intelligenza ed energia.
Superconsigliato.
A tutte le età!
+
Ringrazio con tutto il cuore Francesco per aver scritto questo libro dannatamente bello e per avermi dato il privilegio di visitare il suo Inferno in anteprima; e naturalmente la Fabbri editori. Grazie!!!!
L'Autore
E' nato a Milano nel 1980; conseguita la maturità classica al liceo Parini, ha deciso di iscriversi all’Accademia di Belle Arti, ma è stato rifiutato. Da allora, dopo aver conseguito la laurea in Scienze dei Beni Culturali, ha comunque dipinto molto e si è dedicato con successo alla scrittura per bambini, adolescenti e adulti. Oggi, unisce al mestiere di scrittore quello di editor per la casa editrice Mondadori.Nel 2008 pubblica il suo primo romanzo per ragazzi, Mi piaci così, campione di incassi con 40.000 copie vendute e edizione negli Oscar Best Seller Mondadori. Uscito nel 2010 il seguito, Mi piaci ancora così e nel 2011 Pensavo di scappare con te.
Inferno è il sul primo romanzo fantasy e primo volume della saga dei Canti Delle Terre Divise.
Inferno è il sul primo romanzo fantasy e primo volume della saga dei Canti Delle Terre Divise.
4 commenti:
Non vedo l'ora di iniziarlo :)
Finalmente finito: letto e quasi adorato! ;)
Carissimo ink... mi spiegherai quel QUASI. Anzi..non vedo l'ora di leggerlo nella tua recensione! :-)
Evviva Gungui!!!!
In completo disaccordo con la recensione qui sopra. Leggo " scrittura elegante e scorrevole " a me è sembrato il contrario: incerto il tratteggio dei due personaggi principali e la nascita della loro storia d'amore, alquanto banale per la verità, così come la descrizione dell' ambie te circostante, sempre confuso e impreciso che non riesce a dare al lettore un'immagine nitida. Sebbene infatti sia ampia la descrizione dei vari cerchi dell' Inferno spesso ho trovato serie difficoltà ad orientarmi all'interno del paesaggio. Da apprezzare comunque l'idea, a mio avviso geniale, di riprendere il padre della letteratura italiana per reinterpretarlo in chiave moderna
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