Mi appresto a mettere il mio primo libro della nuova TRE60 nella libreria, soddisfatta del rapporto qualità prezzo e del romanzo stesso......se il buon giorno si vede dal mattino.....questo nuovo marchio farà strada grazie alle sue scelte!!!
N.B.: Gran parte delle testimonianze presenti in questo libro è tratta direttamente dai verbali delle udienze condotte dal Senato statunitense dopo l'affondamento del Titanic. Gli episodi fondamentali del romanzo sono veri.
Recensione
Su quante morti si è disposti a tacere pur di pulirsi la coscienza? Quante persone si è disposti a corrompere pur di uscire indenni da uno scandalo?
Ciò che accadde la notte del 14 Aprile 1912 non solo sconvolse l'intero mondo, ma cambiò inesorabilmente la vita di tantissime persone che ebbero la fortuna di poterlo raccontare.
A quasi 100 anni da quella sciagura, che ispiro' registi e scrittori, Kate Alcott torna su quella immane tragedia usandola come "scenografia" per il suo intenso e commovente romanzo. In realtà solo i primi capitoli riassumono ciò che successe sul transatlantico, ma lo fanno in modo struggente al punto che mi sono ritrovata con la vista appannata dalle lacrime, venendo catapultata su quei ponti vertiginosamente inclinati, sentendo le grida corali degli sfortunati di terza classe. Neanche il film di James Cameron era riuscito a strapparmi tale stato d'animo. Ma la bravura della Alcott non si esaurisce nelle glaciali acque dell'Atlantico, nè sul ponte della Carpathia il mattino successivo. Il lettore viene trasportato con maestria attraverso i giorni successivi al disastro, in una New York che ha tanto da offrire agli ignari quanto conservatori inglesi, giunti in America con la SPERANZA di una vita migliore. E' proprio la speranza, insieme alla voglia di riscatto, "suggeriranno" i protagonisti circa le scelte più giuste da fare. Affronteranno il dubbio e la menzogna pur di lasciarsi alle spalle la notte che ha cambiato le loro vite, senza mai mettere a tacere la loro coscienza.
Veramente un romanzo toccante che rende bene l'idea di come ci si sente a lasciare il noto per l'incerto (magari con la valigia di cartone).
Trama
Oceano Atlantico, 14 aprile 1912. È stata una bugia il biglietto che ha permesso a Tess di salire sulla nave più lussuosa del mondo, diretta in America: stanca di passare le giornate a cucire per pochi spiccioli e dotata di uno straordinario talento come ricamatrice, la ragazza ha trovato il coraggio di avvicinare Lady Lucile Duff Gordon e, mentendo sulla propria identità e sul proprio passato, ha convinto la celebre stilista ad assumerla come cameriera personale. Adesso, davanti a lei, si apre un mondo che sembra uscito da una fiaba: saloni maestosi, tavole imbandite, cabine sfarzose e, soprattutto, sontuosi abiti di velluto cangiante, pizzi raffinati, sete pregiate… Eppure, in quei pochi giorni di viaggio, non sono soltanto la magnificenza e la ricchezza a stupire Tess; ben più sconvolgenti, infatti, sono gli sguardi e le parole di Jim, l’umile mozzo che ha fatto breccia nel suo cuore. Proprio come, di lì a poco, un iceberg farà breccia nell’«inaffondabile» Titanic…
New York, 18 aprile 1912. Giunti negli Stati Uniti, i sopravvissuti al naufragio del Titanic vengono accolti come eroi. Presto, però, l’ombra del sospetto oscura proprio la stella di Lady Duff Gordon, accusata da un giornale scandalistico di aver corrotto gli ufficiali di bordo pur di salire su una delle poche scialuppe di salvataggio. E, quando scoprirà chi è la fonte di quella notizia, Tess sarà costretta a una scelta drammatica: proteggere la sua benefattrice o combattere al fianco del suo grande amore…
Kate Alcott è lo pseudonimo utilizzato per firmare le sue
opere da Patricia O'Brien. Si è laureata presso la University of Oregon e per
anni ha lavorato come giornalista a Chicago, per poi diventare inviata di
politica a Washington D.C., dove vive col marito e quattro figlie.
Il suo
romanzo Dressmaker (La ricamatrice di segreti) che racconta la
storia di una giovane donna sopravvissuta al naufragio del Titanic, è stato
scelto per inaugurare nel 2012 un nuovo marchio editoriale italiano,
Tre60.
5 commenti:
Anche se questo non è proprio il mio genere perchè io piango a dirotto con questi libri, quindi li evito hi hi hi
comunque la tua recensione è bella e chissà quando avrò voglia di una storia triste potrei pensare a questa :D
baci Manu
Ciao Manu, in realtà la storia è marginalmente triste, ma è molto intensa, ci sono tanti stati d'animo decisi. Considera che è ambientato nel 1912!
L'ho adocchiato stamattina in libreria e sono subito corsa qui a leggere i vostri pareri. Lo prenoto subito in biblioteca *___*
Ciao crisididentità, in particolare che genere ti andrebbe leggere? perchè questo è un libro un pò triste, con una tiepida storia d'amore appena accennata.... se vuoi dimmi come ti senti e ti dirò cosa leggere....se posso umilmente consigliarti...
Scusa ho visto ora il tuo commento. In realtà ho finito di leggerlo qualche giorno fa e mi è molto piaciuto. La storia del Titanic (complice ovviamente il film di Cameron) mi ha sempre appassionata perciò quello è stato l'imput iniziale, oltre al fatto che, sapendo che non tutto il romanzo di svolgeva a bordo della nave, ero molto curiosa del seguito. Devo dire che la storia mi è piaciuta, è scritta bene, con diversi punti di vista e non ha importanza se i risvolti amorosi sono marginali (anche se comunque influiscono sulla storia della protagonista), il tutto regge bene. Forse il finale non è del tutto esaltante, ma non ci si può lamentare. Ho anche molto apprezzato l'ampio scorcio della società newyorkese di inizio '900, dal punto di vista della moda e dell'emancipazione femminile. In conclusione è una lettura consigliabile :)
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