martedì 2 dicembre 2014

LA FIGLIA DEL NORD Edith Pattou Recensione

Questo libro mi ha chiamato. In principio con la sua cover ammaliante, piena di colori e tenerezza, frutto del lavoro di Anton Lomaev. Poi per aver scoperto essere il frutto dell'ispirazione di una fiaba norvegese di Asbjørnsen e Moe definiti da molti i Grimm di Norvegia. Inutile dire che ogni libro è un viaggio, e questo per me è stato assolutamente uno dei più belli e intensi dell'intero anno. Ci si può innamorare senza riserve di un libro? Pensavo che a una certa età non potesse più succedere, e invece Edith Pattou ha carezzato il timido Peter Pan che alberga nel mio animo, invitandomi nel mezzo del selvaggio quanto freddo Nord poco esplorato, nelle terre degli Inuit, avvolte ancora oggi dall'impalpabile fascino delle leggende e della superstizione.
Un romanzo senza età, come solo le fiabe sanno esserlo, un libro che merita un posto d'onore in mezzo a tomi come Le Cronache di Narnia, il Mago di Oz, le raccolte dei Fratelli Grimm e Andersen. 

Il libro da mettere sotto l'albero, da regalare a figli e nipoti...
e poi leggerlo noi adulti.

DAL 26 NOVEMBRE IN LIBRERIA

LA FIGLIA DEL NORD
Edith Pattou

Traduzione di Marco Drago
Collana:
Genere: Narrativa per Ragazzi
Pagine:495
Prezzo: 16.90
Ebook: 9.99

A questo link trovate la fiaba originale:

Trama

Ebba Rose, sostiene sua madre Eugenia, è nata rivolta a Est. Ma invece di essere mansueta e diligente come i bambini nati verso oriente, si rivela fin da subito irrequieta e curiosa: una vera figlia del Nord.
All’età di cinque anni, un orso bianco le salva la vita, ripescandola da un lago. É lo stesso strano orso parlante che, dieci anni dopo, si presenta alla porta della fattoria in cui Rose vive insieme ai genitori con una proposta: se lei accetterà di seguirlo, la sua famiglia ritroverà la prosperità perduta e la sorellina Sara guarirà dalla terribile malattia che la affligge.
Così Rose parte per un lungo viaggio che la porta lontano, oltre il mare, fino a un castello scavato in una montagna. Là trascorre lente giornate in compagnia dell’orso bianco, e si abitua alla sua presenza gentile e alla sua voce. Ma qualcuno ogni notte si sdraia nel letto accanto a lei e si dilegua prima dell’alba. Vinta dalla curiosità, Rose accende una luce,
un gesto che avrà conseguenze inaudite.
L’avventura è solo all’inizio, tra incantesimi, viaggi e sotterfugi.



Opinione di foschia75

Bellissimo
Magico
Difficile da dimenticare

Quando un libro ti entra sottopelle come questo ha fatto con me,
è davvero difficile poter scrivere un commento... non abbastanza per rendere l'idea

Irrimediabilmente innamorata di questo romanzo.


Ogni romanzo può essere un viaggio, nel tempo, in terre lontane, in altre dimensioni, nei vari mondi della fantasia. Quello che Edith Pattou mi ha invitato a fare, è un meraviglioso viaggio tra fiaba e realtà, nella quale mi sono immersa totalmente, senza riserve, come solo la parte più "immortale" di noi può fare. La fiaba che lo ha ispirato (A oriente del sole e a occidente della luna), ha qualche passaggio comune con La bella e la Bestia. Consiglio a chi come me, ama entrare in mondi incantati, di leggere e farsi trasportare da questa intensa storia che ha davvero tanto da raccontare. Uno dei suoi punti di forza, è l'alternanza capitolo dopo capitolo, dei punti di vista dei personaggi principali, un escamotage che all'autrice è costato parecchia concentrazione (come potrete leggere nelle note prima dei ringraziamenti), ma che rende più articolata la narrazione (parere personale!).
 Un romanzo potente dai molteplici messaggi, che tiene il lettore quasi sotto incantesimo, tra magia e realismo.
Il punto cardine ops, cardinale di tutta la narrazione, è la rosa dei venti, alla quale sono legati i personaggi di questa storia, e il loro destino.
Anche il libro è suddiviso in quattro parti, una per ogni punto cardinale.


Credevano nell'importanza assoluta della direzione di nascita. Non credevano nell'allineamento delle stelle e neppure nella posizione della luna, non credevano nel movimento delle maree e nemmeno nei tratti somatici che i genitori trasmettevano ai bambini. La mia teoria era che questa fantasia derivasse dalla loro ossessione per la cartografia.

La protagonista proviene da una famiglia di cartografi, che credono nell'influenza dei punti cardinali e nel legame che ogni persona ha con la propria direzione di nascita. Rose (come Rosa dei venti), è una bambina che fin da piccola, dimostra un carattere forte, una spiccata curiosità e un grande altruismo. E' attratta da ciò che non conosce, affascinata dal richiamo della natura, ama girovagare nel bosco e tessere al telaio rose dei venti.
Come in tutte le fiabe che si rispettino, appartiene a una famiglia molto numerosa, che manda avanti una fattoria nelle terre del Nord, e presto si troverà in difficoltà economiche, al punto di dover vendere la fattoria e cercare in ogni modo di sopravvivere all'inverno.
Ciò che rende magistrale questo romanzo, è l'intreccio tra magico e reale, tra un incantesimo e la stesura di una più o meno dettagliata carta geografica. Da un lato il fascino della magia e dell'immaginazione, dall'altro le spedizioni atte a disegnare nuove carte geografiche su pergamena e non più su pezzi di legno.
Nel momento di maggior disagio, quando la fame comincia a preoccupare la famiglia di Rose, si presenta la possibilità (sotto forma di orso parlante) di sopravvivere e poter rimanere nella fattoria dove i figli sono cresciuti. Ma questo ha un prezzo, e Rose, nonostante la sua giovane età, è disposta a sacrificare la sua libertà, per salvare la sua famiglia dalla fame e dalla miseria.
Un'eroina che dimostra una grande forza d'animo, pronta a lasciare la famiglia con la speranza di salvarla. Segue il suo benefattore fino al castello nel quale sarà trattenuta per quasi un anno, tessendo e suonando per far passare il tempo, senza chiedere spiegazioni, senza tentar di fuggire... fino a quando la sua curiosità metterà improvvisamente fine all'incantesimo del quale è schiavo il suo silenzioso orso benefattore.

Disperata e punta dal senso di colpa, deciderà di intraprendere un viaggio al limite del possibile, in cerca di quel luogo dove è stato portato il suo orso bianco. Un luogo che sembra non esistere, in cima al mondo nelle terre più inospitali. Il lungo viaggio di Rose, sarà reso meno difficile da una serie di aiutanti, Thor il vichingo, Malmo la sciamana Inuit, Tuki il troll. Tutti personaggi buoni che non esiteranno a correre in suo aiuto, percependo il suo coraggio e la sua forza d'animo. Il pericolo da affrontare non sono solo i ghiacci, gli orsi polari affamati e il freddo quasi mortale... c'è la regina dei Troll da sconfiggere per metter fine alla prigionia dell'orso, causata dalla sua curiosità.
Molto profondi e commoventi, sono i rapporti tra Rose, suo padre e suo fratello Neddy, come molto interessante è il tormentato rapporto tra Rose e sua madre, angustiata sempre dalla superstizione. L'emotività dei personaggi si riverbera sul lettore con un'intensità potente, che tiene incollati alle pagine come sotto incantesimo.
Inutile stare a parlarvi della storia d'amore che, come in tutte le fiabe che si rispettino avrà il suo percorso più che accidentato e neanche a dirlo il suo lieto fine, ma in questo caso non sarà il principe a liberare la pulzella... bensì la ragazza coraggiosa senza cavallo e spada, armata solo della sua caparbietà femminile, che attraverserà le deserte regioni polari per salvare il suo orso.
Trovo che sia un romanzo senza tempo, proprio come le Fiabe più belle che ci hanno letto e con le quali siamo cresciuti. Una storia che denota una passione e una dedizione da parte di chi l'ha pensata e scritta, una versione affascinante della fiaba norvegese, capace di tirar fuori il bambino che alberga in noi, di sospenderci nel tempo e nello spazio, e incantarci con descrizioni mozzafiato e quel freddo così persistente da sentirlo quasi addosso... come il silenzio che regna in mezzo alle terre dei ghiacci perenni, dove il popolo degli Inuit e quello dei troll affascinano per le loro usanze e credenze.
Una favola da leggere ai nostri figli, un modo per viaggiare e condividere la magia delle emozioni senza né tempo, né età.
Un plauso alla Rizzoli, perché sceglie sempre  pensando alla qualità e ai lettori.
Non sono all'altezza di rendere giustizia a questo gioiello della narrativa, posso solo consigliarvi di cuore di comprarlo e leggerlo da soli o in compagnia di figli e nipoti, perchè sarete irrimediabilmente avvolti dalla magia delle parole.



L'autrice



Edith Pattou è l'autrice di Fantasma , un romanzo contemporaneo young adult , scritto in versi liberi . Ha anche scritto tre premiati romanzi fantasy sempre young adult:  East (La figlia del Nord -Rizzoli), una rivisitazione della fiaba popolare norvegese " A est del sole e a occidente della luna ", e i primi due romanzi della serie Le canzoni di Eirren , Canto degli Eroi e Fire Arrow .  E' anche l'autrice del libro illustrato La signora Spitzer Garden, entrato nella classifica del New York TimesEdith è nata a Evanston , Illinois . Cresciuta a Winnetka , è cresciuta nella città di Chicago, dove ha frequentato la Francis W. Parker School. Ha completato i suoi studi in lettere al Scripps College di Claremont , California, dove ha vinto il Crombie Allen Award per la scrittura creativa . In seguito ha completato un Master in letteratura inglese alla Claremont Graduate School , seguita da un Master di biblioteconomia e scienze dell'informazione presso la UCLA .Ha lavorato per un'associazione medica , una boutique di abbigliamento , uno studio di registrazione , la Fondazione Playboy , una stazione televisiva pubblica , una biblioteca scolastica , due bibliotechepubbliche , due agenzie di pubblicità , e due librerie .Ha vissuto a Chicago , Los Angeles , Denver , Durham , NC , Cambridge, Inghilterra , Stoccolma, Svezia , e attualmente risiede con il marito Charles , a Columbus , Ohio .

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