lunedì 16 novembre 2020

ABILENE Rebecca Quasi Recensione

Sposarsi non era come comprare un cappello o una giacca per i quali dicevi al sarto o al cappellaio come li volevi e l'uso che ne dovevi. Il matrimonio era di gran lunga più articolato. L'aspetto dialettico e la forte componente relazionale complicavano parecchio la fruizione della vita insieme e ridurre tutto a un mero patto sociale o a uno scambio economico era un'idiozia tanto comune quanto pericolosa. 

Quando arrivo all'epilogo di un romanzo di Rebecca Quasi mi sale una profonda malinconia, come quando lasci degli amici dopo un weekend insieme nella casa di campagna. Come sempre attraverso la potente narrazione e i dialoghi magistrali, leggi un romanzo che sembra la degna sceneggiatura di Joe Wright. Bello, anticonformista (come l'autrice), irriverente e per questo oltremodo affascinante. 


Self publishing


ABILENE 
Rebecca Quasi

Editore: Rebecca Quasi
Genere: Historical romance
Pagine: 339
Prezzo: 1,99


Trama 

Londra 1837 - Abilene Fairfax è abituata a dare scandalo al Ton e non si cura delle chiacchiere e alle maldicenze che la seguono da quando ha sposato il vecchio Conte di Stonefield.
Arthur Lake è un amico d’infanzia della Duchessa di Clarendon, che ha riversato nella professione medica e nell’affetto per il figlio la sua passione e le sue speranze.
Quando le condizioni di salute del Conte si aggravano, Lady Stonefield decide che deve dare a tutti i costi un erede al casato. Contatta così il dottor Lake, affinché attesti il suo stato e la segua nella gravidanza e nel parto.
Basta poco perché il senso etico e morale con cui Arthur Lake conduce se stesso e la professione medica vadano in collisione con la spregiudicatezza della contessa e ancora meno perché i due provino una forte attrazione reciproca.
Il decesso del conte e la nascita di una femmina sconvolgeranno i piani di Abilene, separandola dalla figlia e allontanandola da Londra.
Il destino però ha in serbo altri piani e nell'estate del 1841 le cose cambiano...


opinione di foschia75


«Le donne dotate di personalità sono un fastidio imperituro... e una contraddizione in termini»


Non ho letto la trama, non ne ho sentito il bisogno, come ormai faccio con tutti i suoi romanzi: a scatola chiusa. Tanto non potrà mai deludermi, al più potrà sorprendermi una volta di più. Come poi è stato in questa nuova mirabolante storia "fuori dagli schemi e dai cliché", che tanto mi ricorda La governante che ho adorato. 
Entrare in una storia come questa, dove la protagonista parte assai svantaggiata agli occhi del lettore, è qualcosa di veramente pericoloso e allo stesso tempo ammaliante. Se chiunque scrivesse di una donna discussa e dal carattere non proprio simpatico, inseguita dai pettegolezzi e scostante al limite della maleducazione, lo ammetto, non riuscirebbe facilmente a redimerla ai miei occhi come sa fare Rebecca Quasi. Ci vuole davvero stoffa per creare due personaggi così fuori dalle regole eppur imprigionati dalle stesse, peggio ancora, galeotti di essersi riconosciuti come anime affini eppur schiavi della lealtà verso il prossimo. Insomma diciamocelo, questa autrice sa osare e travolgere come poche, ha un dono magistrale nel costruire una trama sui soli dialoghi che evocano sceneggiature d'altri tempi e amalgamandolo con un acume che ci rimanda a un suo più moderno romanzo al cui titolo fa simpatico riferimento tra le righe. Un plauso meritato per il protagonista maschile che come i suoi predecessori avrà da scontrarsi con l'intemperanza e l'emancipazione femminile in un crescendo di elegante esasperazione e sempre nuovo sex appeal senza mai scadere nel banale o già letto. Infine i dialoghi, la parte forte del romanzo, capaci di reggere tutta l'articolata narrazione, in un crescendo di emozioni ora espresse, ora represse che deflagrano attraverso "botta e risposta" impareggiabili, capaci di ristabilirci cuore e umore. 
Un romanzo che una volta iniziato sarà difficile centellinare, dove la trama impreziosisce pagina dopo pagina, raccontando la vita di una donna che non ha paura di apparire quella che non è pur di tenere lontane le brave persone come il Dott. Lake, sapendo che l'uomo giusto è anche quello capace di essere autorevole e non autoritario, la giusta combinazione per poter stare accanto a una donna dalla spiccata personalità e dal considerevole coraggio. 
Una lettura che intrattiene facendo riflettere su quello che in una donna non ha nè tempo nè etichetta: lo spirito di sopravvivenza, quella forza interiore che può prendere diverse forme ma che ci tiene sempre avvinte alla nostra dignità. 


L'autrice 


"Sono Rebecca Quasi, leggo tanto e scrivo un po'. La scrittura è il mio hobby da molti anni, ma solo recentemente ho deciso di pubblicare. Come lettrice sono onnivora, come autrice prediligo il romance."


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