mercoledì 21 giugno 2017

LA PIU' AMATA Teresa Ciabatti Recensione

Le linee rette, marcate, equilibrate della cover sono in netto contrasto con l' impostazione tutt' altro che razionale della storia. Una sorta di saga familiare che non ha nulla di politically correct: né nel contenuto, né nell' impostazione narrativa, né nello stile di scrittura. E che proprio per questo è in grado di raccontare molto al lettore, rendendo universali delle pulsioni che nell' ambizione, nello spaesamento, nella disillusione, rivelano una grande  fame d' amore. 

Mondadori
TERESA CIABATTI 
LA PIU' AMATA 

Genere: Narrativa contemporanea 
Pagine: 230
Prezzo: € 15.30
ebook: € 9.99 
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La Sinossi 
Mi chiamo Teresa Ciabatti, ho quarantaquattro anni e non trovo pace. Voglio scoprire perché sono questo tipo di adulto, deve esserci un'origine, ricordo, collego. Deve essere successo qualcosa. Qualcuno mi ha fatto del male. Ricordo, collego, invento.
Cosa ha generato questa donna incompiuta?

Opinione di  Charlotte
E' un po'  frustrante cercare di trasmettere le emozioni contrastanti  suscitate in me da questo romanzo, sorta di autobiografia creativa  coerente eppure tutt' altro che lineare, in grado di catturare l' attenzione del lettore e di tenerlo incollato alla famiglia Ciabatti seppur  disorientandolo fino all' ultima pagina. 
La più amata mi ha frastornata,  resa  incapace di stabilire cosa mi sia stato raccontato di vero e cosa di inventato. Tutto quello che ho letto , e vissuto di riflesso nella mia immaginazione,   è un apparente controsenso, ha due facce, due modi di essere interpretato sulla base delle contingenze: a seconda che lo si guardi dall' interno o dall' esterno, dalla parte attiva di chi idolatra il Dott. Ciabatti e prova dei sentimenti per lui,   o da quella  di chi, spettatore passivo delle sue motivazioni, pulsioni e ambiguità,   ne trae una valutazione  diversa.
Renzo Ciabatti,  una figura tanto carismatica  dal di fuori quanto aria fritta dentro. Oppure non è affatto così.  Mostro abietto ? Brillante chirurgo? Individuo egocentrico e meschino, o padre e marito  in grado di provare slanci emotivi? Il lettore prova a capirlo attraverso l' esperienza che di lui hanno una bambina, un' adolescente, una donna: e in base all' età e al ruolo ricoperto nella vita del Professore  il filtro deformante delle  percezioni  cambia di intensità e prospettiva. 
La più amata, o l' amatissimo?  Ci viene suggerito di porci questa domanda attraverso la visione  che del  Professore hanno la moglie  e la figlia:  quest' ultima, identificata in toto  con l' autrice,  è protagonista  costante, in prima persona o immedesimandosi negli altri primattori, di un racconto di vita che assomiglia a una sorta di catarsi,  realizzata  esternando fatti e pensieri   da più punti di vista, a volte irritanti, a volte comprensibili,  mai autocommiserativi. Creando in tal modo  un percorso di  astrazione pur partendo da dati reali: una famiglia tradizionale, un ruolo sociale, una condizione economica, un orientamento politico , un' area geografica ben definita.
Lo sguardo di Teresa è distorto dal suo vissuto e lo deforma a sua volta, in modo da  far credere tutto e l' esatto opposto: un ritmo sincopato fatto di prima e dopo,  vero e  falso,  giusto  e sbagliato, senza che questa dialettica sia recepita come mero virtuosismo illusionistico, bensì  concorra a sviscerare emozioni recondite, comportamenti radicati nell' esistenza di ciascun personaggio, concatenazioni causa-effetto che  delineano  la vicenda  della famiglia Ciabatti pur mantenendone i contorni  nebulosi.
Sofisticato nella sua semplicità e scorrevolezza, La più amata è un botta e risposta  coraggioso basato su   fragilità e rapporti di forza, irriverente e ironico,  al contempo disperato e malinconico. Per come la vedo io, non è un libro che va inquadrato,  ma vissuto nella propria mente come flusso di coscienza costruito tra  empatia e  assenza di essa, e sul dettaglio evocativo: un compendio di esperienze di altri insomma, nelle quali scovare reminiscenze delle proprie, in un  costante doppio gioco, doppio binario, doppio filtro, doppio metro di giudizio.   

L' Autrice 

Nata e cresciuta a Orbetello, vive a Roma. I suoi romanzi sono: Adelmo, torna da me (Einaudi Stile libero), I giorni felici (Mondadori), Il mio paradiso è deserto (Rizzoli), Tuttissanti (Il Saggiatore), La più amata (Mondadori). Collabora con "Il Corriere della Sera" e con "la Lettura".



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