Ormai ne sono sempre più convinta: Newton Compton pubblica dei thriller davvero eccellenti. Una proposta editoriale varia ed originale, che non delude mai. E anche questa volta, pubblicando in Italia il romanzo dell’autrice inglese Ali Land, ha fatto secondo me di nuovo centro. Una ragazza bugiarda è un thriller inquietante, gelido e sconvolgente, si insinua nella mente del lettore con passo felpato e lo colpisce alle spalle, ingannandolo con la sua beata tranquillità. Badate bene però, non è la storia in sé ad intrappolare il lettore in una fitta rete di menzogne, ma gli intricati processi della mente umana, capace di celarsi dietro false apparenze.
Il male combatte contro il bene, il lupo cattivo cerca di sbranare quello buono.
La lotta ha inizio.
NEWTON COMPTON EDITORI
UNA RAGAZZA BUGIARDA
Ali Land
Traduzione a cura di Angela Ricci
Casa editrice: Newton Compton Editori
Collana: Nuova Narrativa Newton
Genere: Thriller
Pagine: 352
Prezzo: 9.90€
Ebook: 1.99€
Trama
Denunciare la propria madre a soli quindici anni può essere straziante. Dopo quella decisione, la vita di Annie è completamente cambiata. Ora ha un nuovo nome, Milly, e vive insieme alla sua nuova famiglia: Mike, la moglie Saskia e la figlia, Phoebe. Adattarsi ai loro ritmi e alle loro abitudini è molto più complicato di quanto avesse pensato. E il pensiero del processo che si avvicina, nel quale sarà chiamata come testimone, non le dà tregua. Mike, che inizialmente aveva richiesto l’affidamento di Milly sperando di poterla aiutare, è sopraffatto dai suoi impegni di psicoterapeuta. Saskia riesce a malapena a gestire la figlia naturale, e non è in grado di occuparsi anche di quella adottiva. Phoebe ha reagito malissimo all’arrivo di Milly: è sempre di malumore, vorrebbe che se ne andasse e, per rivalsa, comincia a maltrattarla, spalleggiata dalle amiche. Milly si sente isolata e in cerca di sostegno. Avrebbe assoluto bisogno di qualcuno che le desse ascolto: ci sono segreti che riguardano i crimini di sua madre, di cui sa molto di più di quanto non abbia confessato. Eppure nessuno sembra disposto a farlo…
Opinione di Sybil
Il meccanismo che ha permesso a questo thriller di funzionare è rappresentato dallo stile dell’autrice. Tagliente, preciso, determinato, concitato e allo stesso tempo pacato, lascia intravedere lampi di follia alternati a momenti in cui la ricerca sfrenata della normalità diventa il cuore pulsante di tutto. La normalità. Che cos’è? Senza dubbio un qualcosa che si presta a più livelli di interpretazione e che cambia forma in base alle esperienze. E se questa normalità subisse una distorsione talmente devastante da risultare per sempre compromessa? È questo il caso di Milly, una giovane adolescente alle prese con una vita terribilmente devastata. Cresciuta nella violenza e con una visione completamente distorta dell’amore, dopo anni di abusi Milly decide di denunciare sua madre, spedendola dritta in prigione. In attesa del processo viene ospitata da una famiglia di Londra. Mike, il capofamiglia, è uno psicologo, incaricato di assisterla oltre che come terapeuta anche come preparatore per le sessioni di accusa al processo. La famiglia di Mike è apparentemente perfetta, una moglie, un figlia, un cane, la domestica, tutto sembra scorrere lento in una normalità (quella normalità tanto desiderata da Milly) placida e cantilenante. La scuola, le sedute di yoga, la psicoterapia, le cene in famiglia. In realtà la barca di Mike è una nave piena di falle, e lui ne è consapevole. Partiamo da Phoebe, la figlia. Adolescente viziata e annoiata, bella, ricca, ottiene sempre quel che vuole. Odia Milly profondamente, un po’ per il ruolo che ricopre nella famiglia, un po’ per la sua calma snervante. Saskia, la moglie, alterna attimi di serenità apparente ad una profonda depressione. E Milly? Silenziosa parentesi in questo quadretto familiare complesso e articolato. Non dimentichiamo però che Milly è abituata al peggio, ha già toccato il fondo. I turbamenti provocati dal comportamento violento di Phoebe nei suoi confronti sono balsamo per le sue ferite o contribuiscono a scavare un solco più profondo nella sua anima.? Questo non lo sappiamo, come pure non siamo a conoscenza della sua vera storia, di cosa sua madre abbia realmente fatto e a chi. La storia si svela a noi lettori lentamente, senza permetterci di fare congetture.
Veniamo ora al dettaglio che rende la narrazione più interessante: tutto si svolge dentro la mente di Milly. È per questo motivo che non ci è permesso di arrivare repentinamente al nocciolo della questione, è lei a decidere i tempi e i modi, è lei a guidare la nostra ricerca, la scansione dei dettagli e dello stato d’animo, noi non possiamo fare altro che attenerci alle regole. Ed è a questo punto che ritorna l’importanza dello stile fluido dell’autrice, che svela e nasconde, prima si confida e poi ci sbatte di nuovo fuori lasciandoci costantemente in bilico tra un mondo dominato dal bene e uno dominato dal male, tra ciò che è giusto e ciò che invece è sbagliato.
Veniamo ora al dettaglio che rende la narrazione più interessante: tutto si svolge dentro la mente di Milly. È per questo motivo che non ci è permesso di arrivare repentinamente al nocciolo della questione, è lei a decidere i tempi e i modi, è lei a guidare la nostra ricerca, la scansione dei dettagli e dello stato d’animo, noi non possiamo fare altro che attenerci alle regole. Ed è a questo punto che ritorna l’importanza dello stile fluido dell’autrice, che svela e nasconde, prima si confida e poi ci sbatte di nuovo fuori lasciandoci costantemente in bilico tra un mondo dominato dal bene e uno dominato dal male, tra ciò che è giusto e ciò che invece è sbagliato.
Una ragazza bugiarda è un thriller che va letto con le dovute precauzioni. Il suo contenuto è devastante, difficile da assimilare, reso commestibile dalla narrazione avvincente ed incalzante. Nonostante Quelle belle ragazze di Karin Slaughter (recensione QUI) sia al primo posto nella mia classifica personale di thriller strazianti e maledettamente complicati da affrontare, il romanzo di Ali Land ci arriva abbastanza vicino. Nonostante ciò devo ammettere che è davvero un libro ben fatto, senza ombra di dubbio. Ha saputo giocare bene le sue carte, tra pause, pensieri folli, drammi e momenti di pura normalità, senza sbagliare mai un colpo e mettendo ben in mostra la lotta costante tra bene e male.
Lo dicevi sempre anche tu quando tornavamo da scuola in macchina il venerdì pomeriggio. Qualcosa di divertente. Una volta ho pensato di lanciarmi fuori dalla macchina in movimento, ma in qualche modo tu lo sapevi. Hai inserito la sicura per i bambini. Grosso errore, Annie, hai detto. Pensavo che avresti avuto meno presa su di me dopo averti denunciata, ma a volte mi sembra che tu ne abbia anche di più. Una cosa innocente come una gita scolastica diventa una passeggiata sul viale dei ricordi insieme a te. Catene invisibili. Le sento tintinnare quando cammino.
L'autrice
ALI LAND, dopo la laurea in Psicologia, ha trascorso dieci anni lavorando negli ospedali e nelle scuole di Regno Unito e Australia. Adesso è una scrittrice a tempo pieno e vive nel nord di Londra. Una ragazza bugiarda è in corso di traduzione in venti Paesi.
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