martedì 30 maggio 2017

SEI LA MIA VERITÀ Miriam Tocci Anteprima estratto e intervista

Buongiorno Lettori!
Oggi abbiamo il piacere di parlarvi di una prossima uscita che promette davvero bene. Abbiamo chiesto all'Autrice di raccontarci qualcosa dei personaggi e del romanzo. Lei che è sempre molto carina e disponibile, non solo ha risposto alle nostre domande, ma ha deciso di regalarci un affascinante estratto da Sei la mia verità. Curiosi? Continuate a leggere...





AMAZON PUBLISHING

Dal 20 Giugno su Amazon


SEI LA MIA VERITÀ 
Miriam  Tocci 

Collana: Publishing
Genere: Narrativa rosa
Pagine: 380
Prezzo: 9,99
Ebook: 4,99
In abbonamento con KU


Trama

L’incontro tra due anime sensibili, innamorate dell’arte e dei piaceri semplici della vita, è una scintilla che può accendere il fuoco di un sentimento travolgente. Ma se su questo destino pendesse il peso di un segreto e della menzogna? Mia Galanti e Jerome Chevallier sono intrappolati in questa delicata situazione. Lei, giovane architetto di grande talento, sta iniziando a convincersi anche delle proprie qualità umane, dopo tanti anni trascorsi a negare le emozioni. Lui, presidente della multinazionale per cui Mia lavora, vive ai margini di se stesso, appartato in una baita sulle Alpi francesi, schiacciato dal passato e dalla mancanza di affetto in una famiglia dove l’unico interesse è la ricchezza.
Ma il rifugio di montagna deve essere ristrutturato, e il delicato incarico viene affidato a Mia. Jerome, che nessuno dei suoi dipendenti ha mai visto, continua a soffocare il proprio male interiore indossando la maschera di Jerry, il burbero custode. La passione che inevitabilmente si accende, e che rischia di trasformarsi in un’eccezionale storia d’amore, dovrà sconfiggere il dolore della menzogna con la gioia luminosa della verità.


L'autrice



Miriam Tocci è poliedrica autrice di romance e fantasy. Con Rizzoli ha pubblicato nella collana You Feel tre storie d’amore ambientate nel mondo del rugby (Un cuore ovale, 2014; La meta del cuore, 2015; Terzo tempo per due, 2016). Ha scritto anche la sceneggiatura di Alice Underground, opera teatrale musicale ispirata ai romanzi di Lewis Carroll.
Miriam è una lettrice appassionata di thriller, gialli e fantasy, ha un debole per i rapaci e la falconeria, per la cucina e soprattutto per la sua famiglia. È convinta che “parole e musica, elementi indispensabili nell’armonia della vita, siano un ponte verso luoghi senza spazio e tempo dove ognuno è in grado di ritrovare se stesso”.




E adesso una breve intervista a Miriam che si è resa disponibile a raccontarci qualcosa di più sui suoi personaggi, nell'attesa di poterli conoscere meglio dal 20 Giugno! 

Ciao Anna,
prima di tutto voglio ringraziarti per questa anteprima e per lo spazio riservato a “Sei la mia verità” sul tuo blog. Mi emoziona moltissimo parlare con te e i tuoi followers del mio romanzo e non vedo l’ora di farvi conoscere la storia di Mia e Jerome!

1. Dalla trama i tuoi protagonisti sembrano molto diversi. Cosa ci puoi anticipare?

In effetti Mia e Jerome appartengono a mondi diversissimi: lui proviene da una famiglia molto ricca, di imprenditori, è abituato agli agi, al lusso e al successo. Lei è una dipendente della sua azienda di design e, pur essendo figlia di una stilista piuttosto conosciuta, non ha goduto di privilegi e ha dovuto fare una bella gavetta per ottenere il contratto da progettista, rinunciando a molto di se stessa.
Ecco, vi anticipo però che questa è la parte esteriore che li riguarda. A dire il vero, entrambi condividono un amore smisurato per l’arte, la natura, hanno un animo sensibile e lo nascondono per motivazioni uguali e diverse a un tempo. Sono entrambi complicati e molto condizionati dai rapporti con la famiglia. 


2. Interessante, dicevi che i tuoi personaggi sono molto influenzati dalla propria famiglia. Trovo che sia un argomento attraverso il quale il lettore si identifica spesso con i personaggi dei romanzi. A te capita?

Certo, mi capita e mi è capitato molte volte! Sono prima di tutto una lettrice e nelle storie che leggo mi piace ritrovare ambiti della vita comuni alle esperienze che ho vissuto, per scoprire altri punti di vista o per ritrovare le mie emozioni. Quello della famiglia è senz’altro un tema che riguarda tutti noi, nel bene o nel male. La famiglia da cui proveniamo ci condiziona ad ampio spettro nelle scelte di vita, nel modo di pensare o di relazionarci con le persone, e questo può avere sia una valenza positiva che negativa: diciamocelo, la famiglia può rappresentare un porto sicuro o pendere sulla testa come una spada di Damocle. 
In una trama da romanzare in genere si esasperano gli accadimenti per arrivare dritti al punto con le emozioni, e le emozioni quando si tratta di legami non cambiano in base alla diversità delle vicende vissute. Forse proprio per questo motivo ci identifichiamo tanto spesso con i personaggi dei romanzi. 


3. L'amore e le bugie, convivenza possibile? Nei romanzi possono diventare collante, ma nella realtà?
Dipende dalle bugie! E intendo sia nei romanzi che nella realtà.
Esistono i bugiardi cronici, persone per le quali mentire e creare costruzioni altissime sulle loro menzogne è un’arte e una naturale propensione. Inaffidabili, mai trasparenti. Una storia d’amore con una persona così non può avere futuro in un romanzo come nella vita reale, secondo me. 
Ma se le bugie venissero da uno di quei condizionamenti familiari di cui parlavamo prima? O se servissero a proteggere delle altre persone, dei…legami? Se fossero solo un guscio dentro cui nascondersi e la VERITA’ fosse tutt’altra cosa?
In tal caso forse, sia nella vita reale che in un romanzo, potrebbe valere la pena smascherarle le bugie, non trovi, Anna? 

Adesso però passo il testimone a Mia e Jerome, saranno loro a dirvi il resto…e io non sto nella pelle al solo pensiero!


Miriam ha deciso di regalarci 
un piccolo estratto dal romanzo!!!
Giusto per ingannare l'attesa e alimentare l'aspettativa:



Lo sfondo era quello che conosceva a memoria. La parte del fiume che curvava, nella prospettiva che si poteva cogliere solo stando sul limitare del molo, di fronte alla baita di zia Antoinette. A sinistra gli alberi in lontananza, a destra gli Écrins con le loro vette imponenti, confuse dalla foschia.
A colpirlo, però, fu la figura in primo piano: sembrava aggiunta in un secondo momento al paesaggio, si vedeva dalle cancellature, poi corrette con sfumature di chiaroscuro attorno alla sagoma. Un uomo, con i jeans strappati all’altezza delle ginocchia, una canottiera scura che si intravedeva dalla camicia a quadri sbottonata, capelli che sfioravano le spalle e un cappello con le falde a coprirgli il viso. Avanzava guardando a terra, in quel fotogramma che Mia aveva rappresentato così bene, mentre un maestoso falco, ad ali spiegate, protendeva gli artigli verso il basso in cerca del guanto del suo falconiere, che lo avrebbe ricompensato con carne succulenta.
Era apparso così ai suoi occhi? – si chiese Jerome senza staccare lo sguardo dal foglio.
Perché era inequivocabile che quell’uomo fosse lui e il rapace Eminem, alla baita.
Mia Galanti era una ritrattista troppo brava per far sorgere dubbi. Aveva colto l’essenza della natura che li circondava, complicata e generosa. E aveva descritto lui stesso con una precisione quasi fastidiosa: Jerome si sentiva immerso in quell’angolo di mondo, fra gli elementi. Terra, così verde, profumata. Aria, con il volo maestoso del suo amico alato. Acqua, quella del fiume che li teneva uniti, segnando quasi una linea di demarcazione fra loro e il resto dell’universo. Fuoco. La scintilla che aveva fatto divampare la passione che li aveva sorpresi e fatti arrendere l’uno all’altra.
A dispetto di tutto e tutti.
A dispetto dei ruoli, delle apparenze, delle bugie.
Mia aveva rappresentato anche quelle, seppur inconsapevolmente. Lo aveva fatto coprendogli il viso, nel ritratto, come a dire che non riusciva a vederlo davvero, non come era riuscita a vedere il resto, i contorni, le cose che lui amava e fra le quali si stava nascondendo.
C’era stato un momento, poco prima, in cui Jerome aveva sentito il terreno mancargli sotto i piedi. Mia, quella donna incredibile, odiava le menzogne. E chi le raccontava.
In quanti modi un uomo e una donna potevano portarsi a un’estasi che faceva sfiorare il cielo, e in quanti potevano provocarsi reciproco dolore?
«Che fai? Non dici niente? È tanto brutto? Te l’avevo detto che era...»
«Bellissimo» la interruppe Jerome con un filo di voce, guardandola negli occhi.
Mia lo fissò con espressione smarrita, tradendo tutta la sorpresa per quel giudizio inaspettato.
«Bellissimo, Mia» ripeté Jerome, più deciso.
E desiderò che quel momento non finisse mai. 



Grazie ancora a tutti per aver letto fin qui. 
A presto, Miriam. 





Un sentito GRAZIE a Miriam e Amazon Publishing. 
Non ci resta che aspettare il 20 Giugno per leggere un romanzo che promette intense emozioni. 

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