A Natale siamo tutti più buoni : anche le autrici!
Le nostre amiche infatti in questo periodo dell' anno sfoderano promozioni tentatrici,edizioni speciali, spin off, racconti inediti dedicati al tema natalizio.
Rossella Romano è tra questi animi generosi, e per cinque giorni permetterà ai lettori di scaricare gratuitamente un suo delizioso racconto permeato di suggestioni, messaggi positivi, sentimenti e magia; interpretati in modo personale, senza dare per scontata la felicità o eccedere in "euforia da White Christmas" non meditata.
Self publishing
IL NATALE DI GOCCIA
ROSSELLA ROMANO
Genere: fantascienza/fantasy-horror
Pagine : 61
Prezzo € 0.99
GRATUITO DAL 15 AL 19 DICEMBRE
QUI il link per l' acquisto
La Trama
L’Unione per il Progresso Animico della Galassia è piuttosto stanca di
aspettare. Ora che un evento esterno minaccia la Razza Umana, decide di
far incarnare sulla Terra un essere ancora corporeo, ma molto evoluto,
per comprendere se valga la pena intervenire e salvarla; se quella
stirpe sciagurata abbia una qualche misteriosa utilità, o se costituisca
un freno, come sembra. Goccia si offre volontario, certo che le
sensazioni che il suo organismo è ancora capace di provare lo rendano
adatto al compito. Si proietta nel corpo di Giovanni, poco prima delle
sette del mattino, la Vigilia di Natale.
Opinione di Charlotte
Tutta questa immaginazione… rifletté staccandosi per un
attimo da se stesso. Deriva dai sensi, dalle tante e tante esperienze che
accumuliamo ad ogni istante. Si rese conto di aver vissuto un’esistenza piatta
e noiosa, in contemplazione di un mondo interiore alquanto arido, anche se
pacifico
Se nel Canto di Natale di Dickens il " concreto" Mr Scrooge riceveva la visita di tre spiriti e mutava radicalmente atteggiamento, ne Il Natale di Goccia accade l' esatto opposto: un' entita incorporea di astratta compiutezza entra in contatto con l' imperfetta normalità umana , ne rimane sconvolta e in virtù di tale fascinazione inizia un suo personale percorso di scoperta e redenzione .
Se siete in cerca di una novella natalizia che sappia
appagare la vostra sete di neve e luci, che abbia il sapore della
tranquillità familiare e degli occhi meravigliati e puri, ma che al contempo sia diversa
da tutto ciò che avete letto finora in materia , potete affidarvi con fiducia alle idee originali tradotte in storia dalle sapienti mani di Rossella Romano:
che in poche pagine sa regalare un caleidoscopio di emozioni quali dramma, tenerezza, incertezza, amore incondizionato. Discostantosi dai cliché, sfumando la
meraviglia domestica e lo sfavillio di strenne e luminarie nel
fantasy con tocco horror, atto ad
incupire per poi enfatizzare il calore dei sentimenti .
Fin dalle prime righe la vicenda di Goccia è spiazzante, sembra
non presagire atmosfere liete : eppure pagina dopo pagina dal disorientamento iniziale asettico e amorfo prende forma un animo innocente, curioso e affamato di esperienza sensibile: che passo dopo passo giunge a
individuare la chiave utile a scoprire e valorizzare il miracolo dell’ Uomo.
Immancabilmente sofisticata e fluida, Rossella guida il lettore nell’ intimo di una creatura estranea, forse nemica , sicuramente
più potente di noi uomini eppur desiderosa di assomigliarci e destinata a soccombere al miracolo dei sensi
che ci è stato riservato.
Al lettore il piacere
di gustare ogni parola e ogni sequenza narrativa: affondando i
denti in aggettivi inusuali eppur individuati
con grande accuratezza; masticandoli per
assaporarne tutti i retrogusti; indovinando qualche sprazzo ironico ; lasciandosi influenzare dallo sguardo amorevole di una bambina e di
quello complice e acuto di un partner; infine, traendo le proprie conclusioni.
Il Natale che Rossella Romano rappresenta attraverso il suo Goccia dà forma a modi diversi di comunicare e di esprimersi, alla dicotomia tra un
mondo di contemplazione ascetica immutabile e il turbine di emozioni tangibili, imperfette, talora eccessive, eppur magnifiche, che sono espressione del potere immenso dell’ Amore.
Nota dell' Autrice
L’ambientazione natalizia non è preponderante nell’economia generale del
racconto, che può quindi essere letto in qualunque periodo dell’anno.
Nella fantascienza, le storie sul tema degli ultracorpi si sprecano. Io seguo di fatto percorsi miei, (la prima idea di questo racconto nacque da un’espressione sconcertata di Nicolas Cage, nel trailer del film “The Family Man”, che mi portò a immaginare una storia del tutto diversa da quella del film), e sono felice di averla scritta. Quel che faccio di solito è adottare personaggi che siano persone comuni e dar loro occasione di affacciarsi sullo straordinario. Dopo resto semplicemente loro accanto (o dentro) e racconto in che modo vi si tuffino a capofitto, perché per mia fortuna si rivelano sempre temerari. In questo racconto ho fatto l’operazione opposta: è il personaggio ad essere straordinario e si trova ad affrontare la nostra vita di tutti i giorni, ma guardandola con occhi nuovi.
Ora che il racconto è scritto, mi rendo conto che mi ha dato la possibilità di condividere quello che è forse il più profondo, e insieme il più sottile e sfuggente, dono riservato in sorte a chi scrive. Questi osserva ogni minima azione, ogni sensazione, ogni emozione, anche negative, e ne fa tesoro, perché non sa mai quando si troverà a doverle descrivere a parole. E si accorge praticamente di tutto.
Buona lettura.
Nella fantascienza, le storie sul tema degli ultracorpi si sprecano. Io seguo di fatto percorsi miei, (la prima idea di questo racconto nacque da un’espressione sconcertata di Nicolas Cage, nel trailer del film “The Family Man”, che mi portò a immaginare una storia del tutto diversa da quella del film), e sono felice di averla scritta. Quel che faccio di solito è adottare personaggi che siano persone comuni e dar loro occasione di affacciarsi sullo straordinario. Dopo resto semplicemente loro accanto (o dentro) e racconto in che modo vi si tuffino a capofitto, perché per mia fortuna si rivelano sempre temerari. In questo racconto ho fatto l’operazione opposta: è il personaggio ad essere straordinario e si trova ad affrontare la nostra vita di tutti i giorni, ma guardandola con occhi nuovi.
Ora che il racconto è scritto, mi rendo conto che mi ha dato la possibilità di condividere quello che è forse il più profondo, e insieme il più sottile e sfuggente, dono riservato in sorte a chi scrive. Questi osserva ogni minima azione, ogni sensazione, ogni emozione, anche negative, e ne fa tesoro, perché non sa mai quando si troverà a doverle descrivere a parole. E si accorge praticamente di tutto.
Buona lettura.
Di Rossella Romano Sognando tra le righe ha recensito anche:
“Quella notte il vento”( recensione QUI) ;
“Nel Buio”, ( recensione QUI )
"Lucca, Ognissanti & zombie" (recensione QUI)
Sono nata nel 1971, sono sposata, ho due figli, una ragazza di 22 anni
(autrice del disegno nel mio profilo) ed un ragazzo di 17. Sono nata
curiosa e mi piace fantasticare, immaginare aspetti nascosti nella
realtà; per questo scrivo spaziando fra fantascienza, fantasy ed horror.
I miei personaggi sono persone normali catapultate in situazioni
straordinarie, che siano case infestate, viaggi inaspettati verso
pianeti lontani, o mondi segreti. Fra i quattordici e i ventiquattro
anni sono stata giocatrice di Dungeons & Dragons, per diventare poi
Dungeon Master di avventure inedite che scrivevo da sola; un'esperienza
che considero fondamentale per ciò che è seguìto. Nel 1996 ho scritto il
mio primo romanzo fantasy, "Il Segno dei Ribelli", che cinque anni dopo
fu pubblicato dalla Casa Editrice Nord, numero 173 della Fantacollana.
Dal 31 luglio del 2014 ho ripreso a pubblicare come indipendente e, di
conseguenza, a scrivere ad un ritmo molto meno rilassato rispetto a
quello tenuto negli ultimi dieci anni.
Un bel libro è come un viaggio indimenticabile, che ci portiamo dentro e che possiamo sempre rivivere, rileggendolo. Un viaggio che autore e lettore compiono insieme, immaginando.
Un bel libro è come un viaggio indimenticabile, che ci portiamo dentro e che possiamo sempre rivivere, rileggendolo. Un viaggio che autore e lettore compiono insieme, immaginando.
Il suo profilo Goodreads
2 commenti:
Direi che il regalo me lo hai fatto tu, con questa recensione davvero incredibile. Cui si unisce la gioia di un accostamento, quello col Canto di Natale di Dickens, particolarmente prezioso per me. Leggo infatti quel racconto ogni anno, a Natale, fin da quando di anni ne avevo appena dodici. Mi piace il messaggio che trasmette, quel sapore squisitamente natalizio, la forza della redenzione di Scrooge. Mi rendo conto solo ora di aver scritto, nel mio piccolo, un mio personale Canto di Natale. C'è una frase che mi ha sempre colpito nell'originale, quando Dickens stesso dice: "Gli era vicino come io lo sono a voi. Io che, in spirito, vi sto, per così dire, gomito a gomito." E' un altro dono concesso a chi scrive: potersi accostare all'animo intimo del lettore, parlare all'orecchio di persone sconosciute, che addirittura vivranno, in gran parte, dopo che lui sarà già nel mondo dei più. E' un pensiero che mi ha sempre dato una certa vertigine. Quanta responsabilità... E che meraviglia poterlo fare...
Un sincero augurio di Buone Feste a voi e ai lettori del blog.
Bellissimo il racconto e la recensione profonda e suggestiva!
Consiglio a tutti di cogliere questa occasione per conoscere gli scritti della bravissia Rossella.
Auguri a tutti anche da parte mia ☺
Posta un commento