Semplicemente delizioso. Ho
sempre apprezzato la verve comica, la sottigliezza nel raccontare le infinite
sfaccettature dell’ animo umano e l’ approccio incontro-scontro all’ attrazione
uomo-donna di Anna Premoli; e per me
questo libro è la quintessenza delle caratteristiche vincenti dell’ autrice,
che forse qui più che in altri lavori è “andata oltre” il suo romanzo d’
esordio, ed è stata in grado di reinventare
situazioni e dinamiche - di coppia, ma non solo - inserendo nella storia da lei
raccontata alcuni aspetti inusuali nella commedia romantica, ottimizzando
molti cliché del romance americano, rivisitandoli in modo personalissimo
e oltremodo invitante.
Newton Compton
ANNA PREMOLI
Genere: Commedia romantica
Pagine: 317
Prezzo: € 9,90
Ebook: € 4,99
Trama
Kayla Davis è una donna “metropolitana”. Di New
York ama tutto: il traffico, il caos, le folle. Nota per il suo sarcasmo
e le sue relazioni mordi e fuggi, Kayla aspira a diventare un’affermata
giornalista. Anche se al momento si accontenta di scrivere recensioni
sui posti più alla moda della città. L’occasione di fare il salto arriva
quando il suo capo decide di mandarla in una sperduta cittadina
dell’Arkansas, per preparare un pezzo di rilievo nazionale su un
argomento del tutto particolare... Kayla coglie al volo la proposta e,
abbandonata l’amata New York, prova a inserirsi nella vita di Heber
Springs. L’impatto non è dei migliori: le sue scarpe tacco dodici,
preferibilmente blu elettrico, mal tollerano le polverose zone
dell’America del Sud, il suo temperamento frenetico mal si adegua alla
calma di un posto dove tutti si conoscono. Ma soprattutto, Kayla non
pensava di dover fare i conti con la comparsa di Greyson Moir. Ce la
farà Kayla a dimostrare quanto vale?
Non perdetevi l' estratto sotto la recensione!
Opinione di Charlotte
In Un giorno perfetto per innamorarsi troverete tutti gli
stereotipi che vi fanno battere il cuore leggendo la Phillips, la Roberts, la
Ciotta: il paesino sperduto nel nulla circondato dalla natura rigogliosa, il
pub del paese, la zia arzilla, le
camicie di flanella su pettorali scolpiti, i pick-up manovrati fra buche, sassi e polvere, le gite in
mezzo ai boschi, le raccolte fondi e le
torte fatte in casa. Certo, il tutto è visto attraverso gli occhi di Anna Premoli! Che distorce tutti gli elementi sopracitati,
e che li presenta un tantino difformi dalle aspettative e li fa diventare protagonisti
di scene esilaranti e di situazioni decisamente
fuori dagli schemi. E così si scoprono tante cose: ad esempio, che la zietta non è una fatina anche se ha i capelli turchini,
che i comitati di paese possono dedicarsi a iniziative che sarebbe un eufemismo definire " curiose", che non sempre il tacco dodici è
adatto a fare colpo e che non tutte le ragazze in "età da marito" sono brave a fare dolci.
In un contesto corale molto simpatico
che trasmette l’ idea della piccola comunità impicciona mediante sprazzi di colore locale -
pompieri muscolosi, bibliotecarie acidelle, bariste acqua e sapone - , i
protagonisti principali di Un giorno perfetto per innamorarsi sono prototipi ben caratterizzati di bellezza e
seduzione, “smitizzati” quanto più possibile: poiché il
loro fascino non risiede solamente nell’ occhio magnetico o nel corpo
mozzafiato ( pur ben evidenziati e con la loro indubbia valenza) , ma consiste nell’ imprevedibilità , nella tenerezza di reazioni spontanee , nella
battuta di spirito, talora nella goffaggine o nello sprazzo di fragilità: Greyson
è un maschio alfa/ non alfa, con aspirazioni e reazioni decisamente non usuali
a uomini dotati di cotanto sex-appeal; Kayla è una Donna - Cosmopolitan fatta e
finita strappata al contesto modaiolo della Grande Mela che tutto sommato forse
non le si addice poi tanto, e che disinibita
nell’ atteggiamento, brillante di professione, glamour nel vestire, è più genuina e piena di risorse di quel che potrebbe pensare
persino lei stessa.
" Lui pianificherà anche a lungo termine, ma io mi diverto tanto a vivere nel presente che davvero non ho intenzione di mettere il carro davanti ai buoi".
" Lui pianificherà anche a lungo termine, ma io mi diverto tanto a vivere nel presente che davvero non ho intenzione di mettere il carro davanti ai buoi".
Greyson e Kayla sono due mondi inconciliabili a parole, entrambi cinici e delusi dall’amore;
ma la loro alchimia è palpabile fin dal
primo polveroso incontro in una piazzola di sosta sperduta, ed è fatta di ragionamenti simili, di
risate complici, ironia, doppi sensi, battibecchi all’ ultima frecciatina. Un’ attrazione
che coinvolge tutta la persona e non solamente l’ intesa fisica, pur
sconvolgente al semplice tocco e portata
a compimento con somma soddisfazione: il sesso è solo una componente e non il “ fine ultimo” di un
rapporto costruito su
basi amichevoli e su una
seduzione fatta di parole e comprensione che nasce dallo scontro, dalla diversità e dall' imperfezione.
Quanto più lei cerca di fare la femme fatale, tanto più il risultato
è inadeguato alle sue aspettative e mette in risalto le qualità naturali di lui ; il
dispetto è d' obbligo, l’ imbarazzo anche, Kayla con molta autoironia affronta
le sue “ disavventure “ a testa alta e cerca sempre di restituire pan per
focaccia al bel Greyson che getta il sasso e immancabilmente nasconde la mano. In un crescendo di ilarità e simpatia che si accompagna ad un coinvolgimento
sentimentale sempre più forte con tanto di epilogo…alla
Premoli, tutto da gustare.
La lettura di Un giorno perfetto per innamorarsi è assolutamente consigliata: pagina dopo pagina , tra litigi e momenti rosa, tra stati d’ animo e situazioni vissuti dai protagonisti e loro malgrado
da un’ intera comunità che non conosce il significato della parola " privacy", vi farete delle risate a crepapelle, vi sentirete parte
di una realtà un po’ strampalata; e vi innamorerete immancabilmente, forse con rinnovata intensità, dell’ "amore alla Anna Premoli”.
Eccovi il terzo estratto dal secondo capitolo del libro: vi ricordo che seguendo l' ordine del calendario del tour sarà possibile leggere per intero il secondo capitolo del romanzo, e che il prologo e il primo capitolo sono disponibili gratuitamente QUI.
Buona lettura!
«Greyson sa tutto», mi conferma puntuale il suo amico. Sembra che sia
una specie di mantra da queste parti. Le persone non fanno altro che
ripeterlo come se fosse un comandamento. «Questo è da vedere. E poi non
ha saputo riconoscere il modello della mia borsa». «Ma ci sono andato
vicino. Louise Vuitton o Prada sono la stessa cosa per me…», commenta
quasi annoiato dall’argomento. Ok, sono ufficialmente inquietata. Come
caspita fa a sapere che il marchio Céline è del gruppo lvmh? Ma
soprattutto, chi diavolo è quest’uomo dall’aspetto così apparentemente
sciatto? Per qualche strano motivo, sa molto di travestimento. Mi
osserva con quel suo sorriso enigmatico, perfettamente cosciente di
avermi mandato in crisi. La mossa è stata voluta. Eccome se lo è stata.
Sono certa che si sta complimentando con se stesso. Riprendo in mano il
mio bicchiere di whisky e decido di tentare un secondo sorso: ormai so
bene quello a cui sto andando incontro, il segreto è fare piano, senza
mosse avventate. Deglutisco poco alla volta, in modo da avere di nuovo
la situazione sotto controllo. Vengo ripagata da una piacevole
sensazione di calore che pare riscaldarmi da dentro. «Un buon whisky»,
ammetto stupita con la barista. «Ottima scelta». Lei mi sorride fiera.
«Come ti chiami?», le domando. Ho urgente necessità di farmi qualche
alleata in questo strano posto dove girano uomini con eccesso di
testosterone e carattere d’acciaio. «Amanda». «Ottimo. Perché Amalia è
il nome della mia migliore amica. E Amanda è un nome simile. Penso possa
portarci bene». Le mi fissa come se avessi qualche rotella fuori posto.
«Senti Amanda, cosa fate voi fanciulle di Heber Springs per tenervi in
forma? Intendo, c’è qualche palestra, o corso di pilates? Yoga?», la
interrogo speranzosa. Amanda sbatte le ciglia e mi osserva a lungo prima
di decidersi a rispondere. Ha un bellissimo viso su cui non c’è alcuna
traccia di trucco. A differenza di me, che struccata non mi farei
trovare nemmeno in punto di morte. Se uno proprio deve andarsene, è il
caso che lo faccia al meglio. «Ecco, non c’è una vera palestra da queste
parti. Noi più che altro nuotiamo, per tenerci in forma», mi risponde
soppesando bene le parole. «Nuotate? Dove? C’è una piscina?». La mia
voce si rianima. Anche un corso di acquagym potrebbe andare bene. «No,
nel lago». Il tono della risposta contiene una certa ovvietà. Sbatto più
volte le ciglia. «A fine aprile? E quanti gradi ci saranno nel lago?».
Sì, l’ho domandato, ma non sono certa di volerlo sapere. «Hmm, dai
quindici ai diciotto. Dipende…». Ci scommetterei la mano destra che
Greyson sta per scoppiare a ridere di nuovo, per cui mi volto minacciosa
verso di lui e gli intimo con l’indice: «Non osare metterti a
sghignazzare!». Lui trattiene a stento la sua risata e prova a
concentrarsi sulla sua birra. «Be’, devo dire che era da parecchio che
non mi divertivo così tanto. Dopotutto, credo che avere una newyorkese
tra di noi possa farci bene». Forse a loro. A me non così tanto.
Tre whisky dopo Amanda e io siamo amiche per la pelle. So quasi tutto di lei: che fa la barista anche se spesso si annoia, che anche lei è un po’ stufa del fatto che a Heber Springs giri sempre la solita gente, che è single e alla ricerca di un ragazzo. A differenza di me, che sono sì single, ma che al momento non aspiro proprio a complicarmi la vita. Le ho raccontato che sono in pausa, che mi sono presa un meritatissimo permesso sabbatico dalla scena degli appuntamenti. Sì, ho pure specificato che per sabbatico intendevo non pagato, quindi senza orgasmi di mezzo, perché quelli tendono ad annebbiare un po’ la mente. O almeno la mia. Per cui gli uomini sono fuori dalla lista delle cose da fare. In senso letterale. Sono abbastanza certa che Greyson non fosse sufficientemente vicino, quando stavo raccontando tutto questo alla mia nuova amica, ma non ci scommetterei. L’uomo pare avere un udito bionico, a giudicare dal sorriso malandrino con cui ogni tanto mi fissa. Perché lo fa. E anche spesso. Io faccio altrettanto, ma, per qualche strana ragione sono in grado di sentire il suo sguardo su di me. Senza che me ne accorga è quasi arrivata la mezzanotte e Greyson si ferma a poca distanza da me, appoggiando un braccio sul bancone. «È ora che Cenerentola vada a dormire, non trovi?», mi chiede.
Tre whisky dopo Amanda e io siamo amiche per la pelle. So quasi tutto di lei: che fa la barista anche se spesso si annoia, che anche lei è un po’ stufa del fatto che a Heber Springs giri sempre la solita gente, che è single e alla ricerca di un ragazzo. A differenza di me, che sono sì single, ma che al momento non aspiro proprio a complicarmi la vita. Le ho raccontato che sono in pausa, che mi sono presa un meritatissimo permesso sabbatico dalla scena degli appuntamenti. Sì, ho pure specificato che per sabbatico intendevo non pagato, quindi senza orgasmi di mezzo, perché quelli tendono ad annebbiare un po’ la mente. O almeno la mia. Per cui gli uomini sono fuori dalla lista delle cose da fare. In senso letterale. Sono abbastanza certa che Greyson non fosse sufficientemente vicino, quando stavo raccontando tutto questo alla mia nuova amica, ma non ci scommetterei. L’uomo pare avere un udito bionico, a giudicare dal sorriso malandrino con cui ogni tanto mi fissa. Perché lo fa. E anche spesso. Io faccio altrettanto, ma, per qualche strana ragione sono in grado di sentire il suo sguardo su di me. Senza che me ne accorga è quasi arrivata la mezzanotte e Greyson si ferma a poca distanza da me, appoggiando un braccio sul bancone. «È ora che Cenerentola vada a dormire, non trovi?», mi chiede.
L' Autrice
Nata nel 1980 in Croazia, vive a Milano dove si è laureata alla Bocconi.
Ha lavorato alla J.P. Morgan e, dal 2004, al Private Banking di una
banca privata. La scrittura è arrivata per caso, come “metodo
antistress” durante la prima gravidanza. Ti prego lasciati odiare
è stato il libro fenomeno del 2013. Per mesi ai primi posti nella
classifica, con i diritti cinematografici opzionati dalla Colorado Film,
ha vinto il Premio Bancarella ed è stato tradotto in diversi Paesi. Con
la Newton Compton ha pubblicato anche Come inciampare nel principe azzurro, Finché amore non ci separi e Tutti i difetti che amo di te.
PEr contattarla, la mail è anna@premoli.net e il suo sito è www.annapremoli.com.
Di Anna Premoli il blog Sognando tra le Righe ha recensito anche
Ti prego lasciati odiare ( Recensione QUI)
Finchè amore non ci separi ( Recensione QUI)
Tutti i difetti che amo di te ( Recensione QUI)
2 commenti:
Certo che con una recensione come questa, difficile resistere!!! Necessito di 12 ore in più in una giornata!!! Però l'idea che sia un romanzo in stile Ciotta, Phillips e co, mi attira da matti!!! Il mio genere romance preferito, quello "di provincia" dove si assapora l'atmosfera "in famiglia" allargata, dove tutti sanno tutto...
Cara Foschia, l' atmosfera è proprio questa, con il plusvalore di un protagonista maschile " bello e impossibile" ma non come i " distrurbati maniaci del controllo" che ormai sono stati messi in produzione seriale. E ovviamente con la cifra stilistica di una scrittrice italiana, e quindi con tutte le sfumature del linguaggio che nei romance d' oltreoceano tradotti nel nostro idioma ( per quanto venga fatto bene) si perdono un po' per strada :-)
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