Mi piacerebbe avere un'intera libreria di casa piena di narrativa per ragazzi Rizzoli, non sono mai rimasta delusa dai loro romanzi. Uno più bello e intenso dell'altro. Le ultime scelte editoriali, sono impeccabili. E anche il romanzo appena letto, conferma il loro altissimo standard qualitativo. Il primo libro di una serie che spero abbia il successo che merita, un romanzo che ricorda atmosfere tra Pullman e Rowling, ed echi di Verne. Una storia che rapisce fin dalla prima pagina, uno stile che tiene inevitabilmente avvinti alla storia e all'ambientazione, una ridda di emozioni e sensazioni che inevitabilmente stanano il nostro più intimo Peter Pan. Sono vittima consapevole di questo tipo di eccellente Narrativa... al punto che scoprire chi si nasconda dietro lo pseudonimo di Amelia Drake, non ha potuto che farmi sorridere. In Italia abbiamo dei narratori per ragazzi che il mondo ci dovrebbe invidiare!!!
RIZZOLI
THE ACADEMY
Libro primo
Amelia Drake
Collana: Ragazzi
Genere: Middle grade
Pagine: 304
Prezzo: 15,00
Cartonato con sovracopertina
Trama
Twelve ha dodici anni e non è mai uscita dall’orfanotrofio Moser, alla periferia della grande città di Danubia. Non sa chi siano i suoi genitori e non ha nemmeno un nome: solo un numero, Twelve, appunto, perché è stata la dodicesima trovatella del suo anno. A Danubia ci sono diciotto Accademie: quella dei Musicanti e quella degli Alchimisti, quella degli Scribi e quella dei Servitori… Ed è proprio questo il sogno di Twelve: frequentare l’Accademia di Servizio e diventare una cameriera, magari una hostess in divisa impeccabile in una delle ville della città. Dopo uno strano esame di ammissione, per Twelve viene finalmente il momento di lasciare l’orfanotrofio e realizzare il suo sogno. Ma la carrozza su cui sta viaggiando finisce nel fiume per un’esplosione: un complotto porta Twelve in un’Accademia ben diversa, che sui registri della città non compare. La Diciannovesima. Nella grande città di Danubia, in un’isola abbandonata, si nasconde infatti una scuola proibita, di cui nessuno conosce l’esistenza. E lei è stata scelta per farne parte.
Opinione di foschia75
E anche questo libro mi chiamò...
E di solito quando seguo l'istinto non sbaglio quasi mai.
Quanto è difficile parlare di un libro che ti è piaciuto oltre ogni previsione...
Quanto è difficile parlare di un libro che ti è piaciuto oltre ogni previsione...
The academy è un romanzo che non dovrebbe mancare nelle librerie di chi, come me, non ha mai rinnegato il proprio spirito bambino. Dopo letture come questa, non tornerei agli altri generi. Sono queste le storie capaci di farti dimenticare tutto ciò che sta intorno, renderti totalmente partecipe della narrazione e delle atmosfere. La narrativa per ragazzi ha il grande pregio di poter essere apprezzata anche da chi ragazzo non lo è più, ma conserva quell'innato spirito d'avventura che solo romanzi come quelli di Verne e Salgari sapevano risvegliare. Scoprire poi, che dietro lo pseudonimo di Amelia Drake, si celano due tra gli autori più bravi che abbiamo la fortuna di avere in Italia, cioè Pierdomenico Baccalario e Davide Morosinotto, già autori di Maydala Express (Ed. Il battello a vapore). Un connubio assolutamente vincente!
Se vi siete appassionati alle atmosfere da "refettorio" di Hogwarts, se sentite il richiamo verso storie intense come quelle di Sally Lockart, giovane eroina di Philip Pullman, allora non potete assolutamente sottrarvi alle avventure della Diciannovesima Accademia, quella di cui tutti e nessuno conoscono l'esistenza; perchè a Danubia le accademie sono diciotto, o così credono tutti i ragazzi che dagli orfanotrofi, dopo la selezione, intraprendono la carriera che hanno scelto, o qualche volta, quella che è stata scelta per loro, dal destino o da qualcuno che ha notato le loro capacità.
Un romanzo che ci presenta un'eroina coraggiosa e cocciuta, istintiva ed emotiva, con un'innata passione per i numeri, e una pericolosa propensione a mettersi nei guai. E' stata trovata in una scatola di latta ed è cresciuta in un orfanotrofio, con la speranza un giorno di poter varcarne la soglia e poter vivere semplicemente, grazie al lavoro e alla buona volontà. Ma per adesso il destino ha in serbo per lei, nuove sorprese e inattese avventure.
Il suo nome era Twelve. E non perché aveva dodici anni (si chiamava Twelve anche l'anno prima) ma perchè era stata la dodicesima trovatella che Miss Kindheart aveva raccattato in quello che nei severi registri dell'Istituto Moser era annotato come L'anno dei record, detto anche l'anno Nero degli abbandoni, iniziato il primo gennaio con Andrew One e concluso il 31 Dicembre appena prima della mezzanotte con l'arrivo del settantesimo orfano, Seventy Stephen.
In questo bellissimo romanzo ricorrono sempre i numeri, vuoi perchè Twelve ha una vera fissazione per le combinazioni (capacità che probabilmente segnerà il suo destino), vuoi perchè le combinazioni saranno il pane quotidiano dell'Accademia alla quale verrà destinata.
Intorno a Twelve graviteranno personaggi mai scontati, necessari e insostituibili nella trama. Personaggi che avranno ruoli precisi e altri che avremo modo di conoscere meglio nei romanzi successivi, tra questi in particolare, il misterioso prof. Luther e l'ancor più misterioso e scostante Lupo, che saprà ammaliarci con i suoi occhi gialli e la sua pericolosa aura. Ancora la piccola ma già carismatica Ninon, molto affezionata a Twelve, e Rebecca la poco simpatica compagnia di orfanotrofio, che si rivelerà una fastidiosa spina nel fianco.
L'intreccio è magistrale, la storia corre sul filo dell'aspettativa, e Twelve dimostrerà di essere una ragazzina testarda e coraggiosa, che non ha ancora trovato il suo posto nel mondo e che vorrebbe capire e scoprire perchè è stata scelta per quell'Accademia, piuttosto che per un 'altra. A volte esprimere un desiderio, può rivelarsi un viaggio tutto in salita.
La voglia di libertà, l' insubordinazione, potrebbero ritorcersi contro di lei, oppure essere il suo vero punto di forza, quello per cui è stata assegnata ad un' accademia che non esiste.
I messaggi contenuti in questo romanzo sono molteplici. La fiducia che il ragazzo ripone nell'adulto, la diffidenza verso chi non è del tutto sincero e sa fingere, la curiosità che alimenta la sete di conoscenza, la faticosa ricerca di se stessi e la consapevolezza di quello che vorremmo diventare.
Si trovavano in un immenso salone, la stanza più grande che Twelve avesse mai visto, con pareti affrescate che sostenevano un grande soffitto a volta. Uno scheletro di balena (o di un altro animale colossale) era appeso sopra le loro teste, la bocca enorme spalancata verso di loro. Dalle sue vertebre pendevano lampade a gas, disposte a diverse altezze, che illuminavano la sala, arredata con tre grandi tavoli imbanditi con tovaglie bianche che toccavano terra, calici di cristallo e posate d'argento.
Una narrazione impeccabile, descrizioni così affascinanti, da percepire quasi i granelli di polvere o le ombre nei corridoi, gli ambienti richiamano atmosfere d'avventura, e le sensazioni trasmesse sono così intense da perdere la cognizione spazio temporale della realtà.
Spero davvero che il seguito esca presto, perchè Twelve ha fatto una promessa, e io voglio essere lì quando riuscirà a rispettarla!!!
Un plauso accorato a Pierdomenico Baccalario e Davide Morosinotto, per aver creato una storia senza età, come tutti i romanzi per ragazzi dovrebbero essere. Un plauso alla Rizzoli per averci dato l'opportunità di entrare in accademia!!!
Consiglio assolutamente questo libro a tutti quelli che come me, combattono una battaglia persa contro il loro personale Peter Pan!!! Un romanzo che non deve assolutamente mancare nella libreria dedicata alla nuova generazione! Regalatelo ai vostri figli e magari leggetelo insieme!
Il suo nome era Twelve. E non perché aveva dodici anni (si chiamava Twelve anche l'anno prima) ma perchè era stata la dodicesima trovatella che Miss Kindheart aveva raccattato in quello che nei severi registri dell'Istituto Moser era annotato come L'anno dei record, detto anche l'anno Nero degli abbandoni, iniziato il primo gennaio con Andrew One e concluso il 31 Dicembre appena prima della mezzanotte con l'arrivo del settantesimo orfano, Seventy Stephen.
In questo bellissimo romanzo ricorrono sempre i numeri, vuoi perchè Twelve ha una vera fissazione per le combinazioni (capacità che probabilmente segnerà il suo destino), vuoi perchè le combinazioni saranno il pane quotidiano dell'Accademia alla quale verrà destinata.
Intorno a Twelve graviteranno personaggi mai scontati, necessari e insostituibili nella trama. Personaggi che avranno ruoli precisi e altri che avremo modo di conoscere meglio nei romanzi successivi, tra questi in particolare, il misterioso prof. Luther e l'ancor più misterioso e scostante Lupo, che saprà ammaliarci con i suoi occhi gialli e la sua pericolosa aura. Ancora la piccola ma già carismatica Ninon, molto affezionata a Twelve, e Rebecca la poco simpatica compagnia di orfanotrofio, che si rivelerà una fastidiosa spina nel fianco.
L'intreccio è magistrale, la storia corre sul filo dell'aspettativa, e Twelve dimostrerà di essere una ragazzina testarda e coraggiosa, che non ha ancora trovato il suo posto nel mondo e che vorrebbe capire e scoprire perchè è stata scelta per quell'Accademia, piuttosto che per un 'altra. A volte esprimere un desiderio, può rivelarsi un viaggio tutto in salita.
La voglia di libertà, l' insubordinazione, potrebbero ritorcersi contro di lei, oppure essere il suo vero punto di forza, quello per cui è stata assegnata ad un' accademia che non esiste.
I messaggi contenuti in questo romanzo sono molteplici. La fiducia che il ragazzo ripone nell'adulto, la diffidenza verso chi non è del tutto sincero e sa fingere, la curiosità che alimenta la sete di conoscenza, la faticosa ricerca di se stessi e la consapevolezza di quello che vorremmo diventare.
Si trovavano in un immenso salone, la stanza più grande che Twelve avesse mai visto, con pareti affrescate che sostenevano un grande soffitto a volta. Uno scheletro di balena (o di un altro animale colossale) era appeso sopra le loro teste, la bocca enorme spalancata verso di loro. Dalle sue vertebre pendevano lampade a gas, disposte a diverse altezze, che illuminavano la sala, arredata con tre grandi tavoli imbanditi con tovaglie bianche che toccavano terra, calici di cristallo e posate d'argento.
Una narrazione impeccabile, descrizioni così affascinanti, da percepire quasi i granelli di polvere o le ombre nei corridoi, gli ambienti richiamano atmosfere d'avventura, e le sensazioni trasmesse sono così intense da perdere la cognizione spazio temporale della realtà.
Spero davvero che il seguito esca presto, perchè Twelve ha fatto una promessa, e io voglio essere lì quando riuscirà a rispettarla!!!
Un plauso accorato a Pierdomenico Baccalario e Davide Morosinotto, per aver creato una storia senza età, come tutti i romanzi per ragazzi dovrebbero essere. Un plauso alla Rizzoli per averci dato l'opportunità di entrare in accademia!!!
Consiglio assolutamente questo libro a tutti quelli che come me, combattono una battaglia persa contro il loro personale Peter Pan!!! Un romanzo che non deve assolutamente mancare nella libreria dedicata alla nuova generazione! Regalatelo ai vostri figli e magari leggetelo insieme!
L'autrice
Della vita di Amelia Drake abbiamo pochi dettagli e nemmeno una foto, anche se l’autrice racconta di non essere molto alta e di avere i capelli neri e un tatuaggio a forma di lacrima alla base del collo. Amelia ama i libri, tanto che nel piccolo appartamento dove vive ne ha accumulati più di diecimila. Scrive usando una penna stilografica d’ottone che si è costruita da sola, e conosce il linguaggio segreto dei ladri. Ha lavorato per molto tempo come cameriera in un ristorante di lusso, e mentre apparecchiava i tavoli ha sentito di dover raccontare una storia: quella di Twelve e dei suoi amici, e della Diciannovesima Accademia.
Nessun commento:
Posta un commento