giovedì 23 aprile 2015

UN LUNGO FATALE ULTIMO ADDIO VeloNero Recensione

Se siete in cerca di una lettura liberatoria, purificante ed estremamente piacevole senza rinunciare alle bellezze di un periodo storico affascinate e ad un amore romantico e avvolgente d’altri tempi, ho quello che fa per voi: “Un lungo fatale ultimo addio” . Vi prego, non lasciatevi ingannare dal titolo tragico che porta alla mente scenari tutt'altro che allegri e spensierati. In realtà vi accorgerete che saprà regalare emozioni intense e prive di dolore, un vero elisir di buoni sentimenti accompagnato da gentiluomini in cerca di una moglie ed eleganti Lady in attesa di un buon partito. E poi….l’amore… Come poteva mancare in questa splendida cornice?
Cari amici, non mi resta che presentarvi la famiglia Baxton!




UN LUNGO FATALE ULTIMO ADDIO
VeloNero

Casa editrice: Newton Compton editori
Collana: Nuova Narrativa Newton
Genere: Romanzo storico
Pagine: 288
Prezzo: 9.90 €
Ebook: 3.99 €



Trama

Londra 1819.
Valéry Campbell sa di mettere a rischio la propria reputazione, quando si reca nella bisca di Lady Venom, ma deve impedire al padre di giocarsi tutto in una mano di carte. Sir Arthur Campbell però ha già barattato la tenuta di famiglia e, con l’acqua alla gola, tenta di vendere anche la figlia a un losco e ricchissimo libertino, Lord Baxton. Questi non è altri che lo zio di Charles, il figlio del duca di Ragland, anche lui ospite della bisca: è proprio in quest’occasione che Valéry lo rincontra, dopo anni, e scopre di provare qualcosa per lui. Naufragato l’estremo tentativo di ripagare i suoi debiti, Sir Arthur, in un accesso di disperazione, si suicida al tavolo da gioco. Da questo momento in poi la vita di Valéry si complica terribilmente. I trascorsi della sua famiglia non le permettono di sposare Charles e al tempo stesso si trova a lottare con tutte le forze per resistere ai tentativi di seduzione di Lord Baxton, al quale non vuole cedere. Lo scontro tra i due è aperto e dichiarato: ma chi è davvero David Baxton? Quel che Valéry pensa di lui corrisponde a verità?


Opinione di Sybil



“Io ho sempre saputo incatenare la fiera che scalpita dentro di me, senza sforzo, e so dominare ogni situazione, ogni mia emozione. Vicino a te, invece, diventa un sacrificio immane perché tu sei la chiave che scioglie le mie catene. La mia belva è libera vicino a te, acquattata ai tuoi piedi e tu ci giochi e ti diverti a provocarla. Sai che è lì, sciolta, non ne hai paura e io posso spingermi fino ai confini della mia anima nera e portarti con me.”

Come molti di voi ormai sapranno, ho una certa predilezione per i libri non propriamente allegri. Non saprei dirvi il vero motivo, ma spesso sento come una calamita che, anche contro la mia volontà, mi spinge a prestare attenzione a delle storie che poi finiscono sempre per farmi soffrire in un modo o nell'altro. In questo gioco il titolo di un romanzo possiede un ruolo fondamentale e anche questa volta ha avuto la meglio! “Un lungo fatale ultimo addio” con la sua intrinseca tragicità ha catturato il mio sguardo e io ho ceduto, ma ad aspettarmi ho trovato una storia che, a sorpresa, si è rivelata piacevole e per nulla incline a stati d’animo negativi e dolorosi! Così, senza volerlo, mi sono crogiolata in una storia d’amore così romantica da diventare una nuvola sognante in balìa del passato. È per questo che ne consiglio la lettura a tutti coloro che vogliono premere per un pomeriggio il tasto pausa sul telecomando interattivo dell’esistenza e abbandonarsi a dei sentimenti intramontabili.
In questo libro troveremo la classica formula del romanzo d’amore, con dei personaggi appassionati che intraprendono strade diverse e tortuose per raggiungere l’apice del loro rapporto. Soprattutto il protagonista maschile è perfetto nel ruolo di cavaliere romantico, pronto a tutto pur di proteggere la sua amata, disposto anche a mostrarsi per ciò che non è piuttosto che metterla in pericolo (io l’ho adorato, chiaramente!).
Ci troviamo nella Londra del 1819. Valèry, una giovane donna di nobili origini ma ridotta sul lastrico dal comportamento sconsiderato del padre, cerca di raggiungere quest’ultimo in una bisca per impedirgli di dilapidare anche l’ultimo possedimento. Non appena entra in quel luogo malfamato capisce di aver commesso un terribile errore. Infatti suo padre, vittima dell’ennesima perdita, non appena la vede decide di giocarsi la figlia come uno dei tanti terreni da lui ceduti ai suoi avversari. C’è da dire che il padre di Valèry è un uomo senza ritegno, predisposto alle peggiori bassezze umane. In pochi attimi dentro la bisca succede il finimondo. Infatti al fianco dell’uomo si trova un’altra discutibile figura: David Baxton. Egli ha una cattiva reputazione nonostante discenda da una famiglia prestigiosa. A lui vengono attribuiti terribili intrighi e il suo passato è a dir poco oscuro e sconvolgente. Per fortuna che insieme a loro, quella sera c’è anche Charles Baxton, nipote di David e grande amico d’infanzia di Valèry. I due giovani si sono conosciuti anni prima e hanno visto sbocciare un acerbo sentimento. Adesso, a distanza di tempo, sentono nascere di nuovo una forte attrazione. Sarà proprio Charles a portare in salvo Valèry quella sera, dando inizio ad un qualcosa che profuma di amore. In quella stessa notte il padre di Valèry si toglierà la vita al tavolo da gioco, gettando ancora più scompiglio nella vita della donna e del resto della sua famiglia.
Da quel momento nella sua esistenza ci sarà sempre un’ombra oscura di nome David Baxton, che la seguirà ovunque, scavando negli abissi del suo passato e intralciando i suoi progetti futuri. Chi è David? E cosa vuole da lei? Perché sembra volersi intromettere nel suo futuro con Charles? E soprattutto perché Valèry sente di odiarlo senza riuscire a toglierselo dalla testa?
David è il tipo d’uomo da tenere lontano, da temere. In più avanza delle proposte talmente indecorose da offuscare maggiormente la sua immagine. Chissà se sotto quel mantello di tenebra si nasconde qualcun altro, magari un uomo che preferisce dare una falsa immagine di se piuttosto che smascherarsi… Quel che è certo è che Valèry avrà una bella gatta da pelare: da una parte l’uomo che ha sempre sentito d’amare, dall'altra un sentimento talmente sconvolgente e ancora sconosciuto da smuovere le viscere fino ad intrecciarle.
In un gioco simile alla casa degli specchi, dove niente è come sembra, ci ritroveremo circondati da intrighi, complotti, mezze verità, passioni celate, amori finiti, balli delle debuttanti e baci palpitanti al riparo da sguardi indiscreti, il tutto coronato da un protagonista maschile eccezionale, che rispetta pienamente i canoni dell’eroe romantico, continuando però a stupire il lettore come la prima volta. Non vi dirò se l’eroe in questione sarà Charles o David….. 
Mi sento di affermare che l’autrice è riuscita a ricamare una storia davvero avvincente e romantica con uno scenario molto affascinate, creando affiatamento e permettendo al lettore di evadere dalla realtà. “Un lungo fatale ultimo addio” fa parte di una serie ancora in fase embrionale e che vede attualmente pubblicati due capitoli precedenti a quest’ultimo.

Un romanzo storico appassionante, che coniuga amore, sensualità e dolcezza…. Un  libro adatto a tutte le lettrici romantiche sempre a caccia di cuori!!!




L'autrice


Dice di sé: «Sono ligure, il che, di per sé, è un tratto distintivo. Nel mio bagaglio di esperienze ho stivato, ben pigiati, studi classici e una vecchia laurea in sociologia; vi ho infilato tutte le cose che la gente mi ha insegnato in tanto tempo e tanti anni passati dietro a un banco. La cosa che faccio in assoluto peggio è la casalinga, così, per non farmi licenziare dai miei tre datori di lavoro, mio marito e le mie figlie, mi sono messa a scribacchiare cercando di far credere loro che ho dei numeri. E li ho convinti. Ora non mi resta che convincere voi». 
Il suo blog è www.velonero.com


I romanzi dell’autrice:

Ritorno a Westbury
Lontano da Westbury ( è possible leggerlo gratuitamente nel sito www.velonero.com)
Un lungo fatale ultimo addio

2 commenti:

Chiara Ropolo ha detto...

non amo gli storici di solito, ma per la recensione (e anche la cover) credo farò un'eccezione

VeloNero ha detto...

Chiara, grazie. La recensione è superba e invoglia, ma il mio scopo era proprio interessare anche chi non ama il genere. Se avrai voglia di leggerlo, spero ti piacerà. Un abbraccio, VeloNero.