Smessi i panni della scrittrice storica e fantasy, forte del successo
ottenuto dal " brutto anatroccolo" Carlotta in Trent' Anni e li dimostro , Amabile Giusti torna a scrivere in veste di sceneggiatrice
cinematografica contemporanea: ed è perfettamente a suo agio in questo ruolo, talmente spontanea, intensa e
appassionante che sembra non avere mai fatto altro. E così in La donna perfetta si rimane sopraffatti dall’ eleganza formale, dalla costruzione
delle frasi complessa ma al
contempo logica e lineare, dal lessico multiforme ma non artificioso che
permette di passare con naturalezza dall’ espressione gergale al lirismo: indagando in profondità l' animo umano fino
ad arrivare a conclusioni sorprendenti.
LA DONNA PERFETTA
AMABILE GIUSTI
Mondadori
Copertina flessibile
La Trama
Visto dal di fuori, Guido Masetti sembra il fidanzato ideale. Insegnante
di lettere in un liceo di Napoli, amato dai suoi studenti, sensibile e
idealista, sempre cordiale con quelli che incontra a partire dal
proprietario del chioschetto dove, ogni giorno, compra fiori freschi per
la fidanzata... È così che lo vede Giada, che però è separata da lui da
un muro: una parete vera e propria, quella che divide la cucina di lei
dal salotto di lui. Lei ha trentasei anni, fa la scrittrice di favole
per bambine che sognano di diventare principesse ed è delusa dall'amore.
Sogna un uomo romantico e divertente con uno sciame di grilli per la
testa. Proprio come quel vicino di casa tanto sorridente e... così dolce
con la sua fidanzata. Già: la fidanzata, ecco il problema. Le cose,
però, a volte cambiano quando meno ce lo aspettiamo. Guido viene
lasciato e cade in depressione. Ma proprio quando Giada sta per fare un
passo verso di lui, qualcuno la precede. È Silvia, giovane e bellissima
come un angelo. Suona alla porta di Guido e a entrambi basta uno sguardo
per capire di avere molte cose in comune, cominciando dagli
impressionisti francesi per arrivare alla passione per il Milan. Silvia è
semplicemente... perfetta! Ma sarà proprio vero? E come mai Silvia
sembra non volere farsi vedere da nessuno degli amici di Guido? È
possibile che non sia come appare? In attesa di vederne la versione
cinematografica diretta da Alessandro Genovesi e con un cast stellare
(Claudio Bisio, Frank Matano, Valentina Lodovini, Chiara Baschetti e con
la partecipazione straordinaria di Ornella Vanoni e Renato Pozzetto),
questa storia di amore e di sogni diventa un romanzo trascinante,
scritto da una delle più promettenti e amate giovani autrici italiane.
Una commedia romantica che sa farci riflettere su quello che in amore è
reale e quello che non lo è, su quanto a volte qualche difetto sincero
sia meglio di un'incredibile perfezione...
Opinione di Charlotte
Sebbene la narrazione sia a più voci, la figura centrale del
romanzo è Guido, il protagonista
maschile che per indole e aspetto esce dagli schemi tradizionali della commedia
romantica. Sullo sfondo di una
Napoli abbozzata mediante tratti
distintivi efficaci improntati sul colore e la veracità, il personaggio è letteralmente
cucito addosso all' aspetto fisico e al piglio
di Claudio Bisio: leggendo il punto di vista di Guido, è impossibile non visualizzare la parlata e gli atteggiamenti dell’ attore. Guido è un personaggio non facile da
tratteggiare: un po’ saggio e un po'
naif, il lettore vi entra in empatia con estrema facilità, ma fatica a
inquadrarlo e forse - e giustamente, aggiungo io - non ci riesce nemmeno alla fine della storia. E’ un uomo di mezza età, con un’ indole romantica e un modo di agire e di pensare
frutto delle esperienze di una vita: un utopista, forse un illuso; e in quanto
tale per la spontanea e sognatrice Giada rappresenta l’
uomo perfetto, oggetto di studio, di
idealizzazione… di desiderio.
Quella di Guido e Giada è l’ interazione poetica di due visionari, separati da una parete domestica che assume
la valenza simbolica di mancanza di comunicazione: entrambi attratti dall’ ideale dell’ amore
più che dalle persone, ambedue attenti alle piccole cose dalle quali traggono
benessere. Fra loro si insinua la presenza di vicini
e amici, di parenti ed ex fiamme più o
meno intraprendenti, dalle personalità ben distinte e con ruoli diversificati: i cui punti di vista alternati modificano
frequentemente il ritmo narrativo e causano
sensazioni eterogenee nel lettore, che percepisce i fatti in prospettiva di volta in
volta inedita , spesso sorprendente . Su tutti poi c’è Silvia, incarnazione della perfezione e al contempo
presenza sfuggente dagli atteggiamenti stravaganti: una donna alla quale
dare il ruolo che le compete, il giusto spazio, e che potrebbe costituire la scelta
definitiva di Guido.
Ora scanzonata e ironica, ora riflessiva, Amabile Giusti in La donna perfetta non perde
in genuinità in nessuna circostanza e rivela la sua personalità multiforme: e
così nel suo romanzo la risata si vela di compassione, il tono scanzonato cela
retrogusto amaro, la falsità viene ridicolizzata, la normalità diventa un
concetto relativo . In una visione d’ insieme che fa ridere e sorridere, ma parla anche di esperienze, di
solitudini, di abbandoni, di aspettative deluse, di confronto: senza
affogare nella malinconia, lasciando immancabilmente
uno spiraglio aperto alla speranza .
Dal mio punto di vista La donna
perfetta è una lettura consigliatissima e ha tutti presupposti per essere un
film brillante, graffiante con misura, spiritoso con eleganza.
Un romanzo con il quale Amabile
Giusti conferma di essere una fuoriclasse,
dando voce chiara, autentica e forte a
Giada e a Guido: due anime che nonostante
l’ età non più tenerissima abitano ancora “ quel posto che dà i brividi” , che
lo avevano dimenticato e che lo riportano alla mente anche a noi lettori; ricordandoci che siamo sempre in tempo per intraprendere dei percorsi interiori, per trovare equilibrio, per realizzarci.
Il cast di Ma che bella sorpresa di Alessandro Genovesi
L' Autrice
Amabile Giusti è nata in
Calabria ed è lì che vive ancor oggi: proprio sulla punta dello Stivale.
Fa l'avvocato ma non si sente avvocato, scrivere è la sua vita vera. Ha
pubblicato i romanzi Non c'è niente che fa male così (La Tartaruga
2009), Cuore Nero (2011) e Odyssea (2013), entrambi
Baldini&Castoldi, e Trent'anni... e li dimostro! (Mondadori 2014).
La pagina FB dell' Autrice
Di Amabile Giusti Sognando tra le Righe ha recensito:
Cuore nero ( recensione QUI)
Odyssea.oltre il varco incantato ( recensione QUI)
Trent' anni e li dimostro ( recensione QUI )
L' orgoglio dei Richmond ( recensione QUI)
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