Un post che non ha bisogno di spiegazioni, una frase sulla quale ogni commento è superfluo. Gli autori di oggi non dimenticano, le loro parole perseverano nel raccontare l' orrore di quanto accaduto: la dignità martoriata, le vite spezzate, derubate, negate.
Un monito alle giovanissime generazioni, che non hanno testimonianze dirette dell' atrocità della guerra; storie vere che non possono che diffondere la cultura dell' uguaglianza, del rispetto e della pace tra noi adulti.
DORA BRUDER - PATRICK MODIANO
Traduttore: F. Bruno
Editore: Guanda
Collana: Narratori della Fenice
Genere: Narrativa straniera/biografico
Pagine: 136
Prezzo: €14.50
E.book: € 5.99
31 dicembre 1941. Sul
«Paris-Soir» appare un annuncio: si cercano notizie di una ragazza di
quindici anni, il suo nome è Dora Bruder. A denunciarne la scomparsa
sono i genitori, ebrei emigrati da tempo in Francia. Quasi cinquant’anni
dopo Patrick Modiano si imbatte in quelle poche righe di giornale, in
quella richiesta d’aiuto rimasta sospesa. Non sa niente di Dora, ma ne è
ugualmente attratto: cerca di ricostruirne la vita, i motivi che
l’hanno fatta scappare, cerca di immaginare le sue giornate nel periodo
della fuga. A poco a poco ricompone la storia dei Bruder: la nascita
della ragazza, le origini dei genitori, i loro trasferimenti, l’ultimo
domicilio della famiglia. Modiano segue l’ombra di Dora per le vie di
una città che conosce e ama, la Parigi dei quartieri periferici, degli
hotel ormai chiusi da tempo, dei cinema che non esistono più. Sono
luoghi che hanno vissuto la guerra e conosciuto l’atmosfera sinistra
dell’occupazione. L’atmosfera in cui vive la stessa Dora fino a quando,
otto mesi dopo la fuga, verrà deportata ad Auschwitz insieme al padre.
Qui, dove comincia la Storia degli uomini, si chiude per sempre la
storia privata di Dora in mezzo a quella di milioni di altre vittime.
Dora Bruder è fuggita, poi è riapparsa, ma sin dall’inizio ha mantenuto il segreto su quel breve periodo. Forse la sua è stata una fuga d’amore, o forse no, non lo sapremo mai con certezza. E proprio grazie a questo atto di disobbedienza, a questo scatto di libertà, la sua memoria non è caduta nell’oblio e rivive ora nel ritratto intenso e commovente che Modiano lascia di lei per sempre. PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA 2014.
Dora Bruder è fuggita, poi è riapparsa, ma sin dall’inizio ha mantenuto il segreto su quel breve periodo. Forse la sua è stata una fuga d’amore, o forse no, non lo sapremo mai con certezza. E proprio grazie a questo atto di disobbedienza, a questo scatto di libertà, la sua memoria non è caduta nell’oblio e rivive ora nel ritratto intenso e commovente che Modiano lascia di lei per sempre. PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA 2014.
«Questo libro nasce da uno scacco: si muove nel vuoto, si agita nel vuoto, attraversa il vuoto, interroga il vuoto, viene deluso dal vuoto; ma da questo scacco nasce la sua bellezza.»
Pietro Citati
«Un racconto esemplare cui fa da sfondo la sinistra Parigi dell’occupazione e da primo piano il ritratto di un’adolescente tenera e misteriosa come Anna Frank.»
Corrado Augias
«Un grande libro… ecco uno scrittore contemporaneo che tenta un’impresa impossibile ma indispensabile: tenere vivo il legame con l’orrore del nostro passato recente.»
Le Monde
UNA LUCE QUANDO E' ANCORA NOTTE - VALENTINE GOBY
Traduttore: L. Bosio
Editore: Guanda
Collana: Narratori della Fenice
Genere: Narrativa straniera/biografico
Pagine: 228
Prezzo: €16,00
E.book: € 5.99
Mila, giovanissima militante nella Resistenza francese, viene deportata a
Ravensbrück nell'aprile del 1944 insieme ad altre quattrocento donne.
Non ha mai avuto alcuna aspirazione all'eroismo: se ha deciso di aiutare
suo fratello e gli altri militanti parigini l'ha fatto per senso del
dovere, con la semplicità dei suoi vent'anni. Come le altre prigioniere
politiche, prova sollievo nell'apprendere che non sarà fucilata. Non sa
nulla del viaggio che l'aspetta, non ha mai sentito nominare
Ravensbrück. Del campo di concentramento ignora tutto, anche le parole
per nominare le cose, le azioni, le regole che bisogna imparare per
sopravvivere. E per raccontare alle altre donne il segreto che avrà un
ruolo decisivo nel suo destino. Grazie alla solidarietà delle compagne e
a una tenacia incrollabile, Mila riuscirà a scorgere un barlume di luce
rappresentato dalla presenza, nel campo, di una Kinderzimmer, una
camera per i neonati: un luogo paradossale di vita in un paesaggio di
disperazione. Giorno dopo giorno, nella durezza di un autunno e di un
inverno infiniti, Mila si aggrappa con tutte le forze a quella luce, per
se stessa e per il bambino che porta in grembo.
LA MEMORIA DEI FIORI - RYWCA LYPSZYC
Traduttore: A. Zapruder, L. Sacchini
Editore: Garzanti Libri
Collana: Narratori Moderni
Genere: Narrativa straniera
Pagine: 196
Prezzo: € 14,90
E.book: € 4.99
È l’aprile del 1944, l’ultima neve del lungo inverno polacco attanaglia
ancora le vie del ghetto di Łódź: i fiocchi candidi scendono sulle nere e
informi divise degli operai ebrei che lavorano per i nazisti. Ma c’è un
fragile fiore che, in questo paesaggio desolato, con tutta la forza
cerca di sbocciare. Rywka Lipszyc ha solo quattordici anni.
Ogni
giorno deve farsi strada tra le recinzioni di filo spinato, incalzata
dalle armi dei soldati e dagli ululati laceranti dei cani. Dopo la morte
dei genitori, è lei a prendersi cura della sorellina Cipka. La sua
città, la casa che tanto amava, gli amici di scuola, sono ormai un
pallido ricordo; al loro posto ci sono il lavoro, il freddo, la fame,
gli orrori del ghetto e della segregazione. In mano Rywka stringe
l’unica cosa che è rimasta veramente sua: il suo diario, l’unica
illusione di speranza e di salvezza da un nemico che, semplicemente,
vuole che il suo popolo smetta di esistere. In queste commoventi pagine
prende vita il ritratto di una bambina costretta ad affrontare
l’impossibile compito di diventare donna in un mondo dominato dalla
violenza e dall’ingiustizia. Ma Rywka deve resistere. Per sé stessa, per
la sua famiglia, per le tante persone che, a rischio della loro stessa
vita, ogni giorno le offrono aiuto. E l’unico modo per resistere è non
smettere di sognare: la libertà per sé e per Cipka, una casa, un piccolo
studio avvolto dall’ombra della sera, una penna, qualche foglio bianco
per coltivare la sua più grande passione, la scrittura.
Sogni che le
danno la forza, nonostante la sofferenza che la circonda, di
emozionarsi per il ritorno della primavera, per la lettura di un libro,
per il calore di un sorriso che arriva inaspettato.
L' ANGELO DEL CAMPO - CLIFFORD IRVING
Traduttore: F. Oddera
Editore: Longanesi
Collana: La Gaja Scienza
Genere: Narrativa straniera
Pagine: 314
Prezzo: € 18.60
E.book: € 5.99
Gennaio 1943. Al campo di sterminio di Zinoswicz-Zdroj, Polonia
sudoccidentale, arriva il capitano Paul Bach. Veterano e ispettore della
polizia criminale di Berlino, Paul si è già visto portare via tanto, se
non tutto, dalla guerra: ha perso la moglie sotto le bombe e un braccio
fra le nevi russe. E ha smarrito la convinzione di trovarsi dal lato
giusto. Unica sua religione, i figli e il lavoro. E ora la Gestapo gli
ha affidato il compito di smascherare l’autore di alcuni misteriosi
delitti, le cui prime vittime sono «un paio di ebrei di una certa
importanza e un ufficiale polacco delle SS».
Il quadro è inquietante, perché gli omicidi sono stati annunciati da sibillini messaggi anonimi dal tono intimidatorio apparsi nelle baracche degli internati. Biglietti scritti a mano, in un ebraico impeccabile o in yiddish. In apparenza non esiste un movente e la dinamica è sempre diversa: unica costante, i messaggi.
In un meccanismo oliato dalla morte, nel cuore del nonsenso della Storia, sembra di cogliere lo scherno di una divinità impazzita. E nel campo, insieme al fremito della rivolta, comincia a correre la voce di un Angelo assassino che aleggia tra i blocchi...
Giorno dopo giorno, nel corso delle indagini Paul verrà a contatto con la realtà indicibile del campo, con l’umanità offesa delle vittime e quella, alienata, dei carnefici. Costretto suo malgrado a confrontarsi con l’orrore, con il male assoluto che forse non sospettava ma di cui si scopre complice, riuscirà a trovare risposta all’enigma dell’Angelo e al lacerante dissidio tra appartenenza e coscienza?
Il quadro è inquietante, perché gli omicidi sono stati annunciati da sibillini messaggi anonimi dal tono intimidatorio apparsi nelle baracche degli internati. Biglietti scritti a mano, in un ebraico impeccabile o in yiddish. In apparenza non esiste un movente e la dinamica è sempre diversa: unica costante, i messaggi.
In un meccanismo oliato dalla morte, nel cuore del nonsenso della Storia, sembra di cogliere lo scherno di una divinità impazzita. E nel campo, insieme al fremito della rivolta, comincia a correre la voce di un Angelo assassino che aleggia tra i blocchi...
Giorno dopo giorno, nel corso delle indagini Paul verrà a contatto con la realtà indicibile del campo, con l’umanità offesa delle vittime e quella, alienata, dei carnefici. Costretto suo malgrado a confrontarsi con l’orrore, con il male assoluto che forse non sospettava ma di cui si scopre complice, riuscirà a trovare risposta all’enigma dell’Angelo e al lacerante dissidio tra appartenenza e coscienza?
«Ammaliante… Un romanzo di grande fascino.» Thomas Keneally, autore di ""Schindler’s List""
«Sconvolgente, di forte dinamismo e meravigliosamente scritto.» ""Bestsellers""
«Un romanzo potente.» ""Publishers Weekly""
MAX E HELEN - SIMON WIESENTHAL
Traduttore: F. Saba Sardi
Editore: Garzanti Libri
Collana: Super Elefanti Besteller
Genere: Narrativa straniera/biografico
Pagine:170
Prezzo: € 9.90
E.book: € 4.99
Copertina flessibile
La vicenda di Max e Helen è una struggente storia d’amore realmente
accaduta. Nata nei terribili anni della guerra e segnata dalla
deportazione nazista nei campi di concentramento, è diventata per Simon
Wiesenthal, il cacciatore di nazisti per antonomasia, il simbolo di ciò
che la Storia di quel periodo ha significato per i destini delle singole
persone, travolti dall’onda della morte e della distruzione. Wiesenthal
è a un passo dall’incastrare Schulze, oggi un rispettabile dirigente
d’azienda di Karlsruhe, che si è macchiato di orribili delitti sul
fronte orientale durante la seconda guerra mondiale. Ha solo bisogno di
un testimone per corroborare il suo impianto accusatorio. Per questo
rintraccia Max. Lui sa, lui ha visto di cosa è stato capace Schulze,
spietato e sadico aguzzino. Ma non può testimoniare contro di lui.
Nonostante tutto, non dirà una sola parola per inchiodarlo alle proprie
responsabilità. Perché quella che narra Max, ora medico a Parigi, è
anche la sua grande storia d’amore con Helen. Al momento del loro
arresto erano fidanzati. Furono poi deportati nel lager di Zalesie, nei
pressi di Lublino. Finita la guerra, Max l’aveva cercata disperatamente
quando, nel ’58, era riuscito a tornare in Polonia. E tuttavia,
ritrovandola, l’aveva perduta per sempre.
FINO A QUANDO LA MIA STELLA BRILLERA' - LILIANA SEGRE, DANIELA
PALUMBO
Editore: Piemme
Collana: Il battello a vapore
Genere: Narrativa per ragazzi
Pagine: 197
Prezzo: € 15,00
E.book: € 5,99
La sera in cui a Liliana viene detto che non potrà più andare a scuola, lei non sa nemmeno di essere ebrea. In poco tempo i giochi, le corse coi cavalli e i regali di suo papà diventano un ricordo e Liliana si ritrova prima emarginata, poi senza una casa, infine in fuga e arrestata. A tredici anni viene deportata ad Auschwitz. Parte il 30 gennaio 1944 dal binario 21 della stazione Centrale di Milano e sarà l'unica bambina di quel treno a tornare indietro. Ogni sera nel campo cercava in cielo la sua stella. Poi, ripeteva dentro di sé: finché io sarò viva, tu continuerai a brillare. Questa è la sua storia, per la prima volta raccontata in un libro dedicato ai ragazzi. Introduzione di Ferruccio de Bortoli. Età di lettura: da 11 anni.
CORRI RAGAZZO, CORRI - URI ORLEV
Traduttore: Daria Merlo
Editore: Salani
Collana: Salani ragazzi
Genere: Narrativa per ragazzi
Pagine: 201
Prezzo: € 9,90
E.book: € 4,49
Una fuga senza fine e senza la nozione di un fine chiaro, certo,
riposante. Solo per salvarsi la vita a tratti, per prendere respiro. Un
bambino di otto anni, fuggito dal ghetto di Varsavia – dove ha visto sua
madre sparire in un attimo come per una malefica magia – passa da un
gruppo di ragazzi alla macchia, a case di contadini protettivi o malvagi
e delatori, a soldati tedeschi spietati o umani; dorme sugli alberi,
nelle tombe e, a forza di nasconderlo, arriva a dimenticare di essere
ebreo. «Ti ordino di sopravvivere» gli aveva detto il padre prima di
venire ucciso. E, per avere la forza di seguire quell'ordine, il ragazzo
è costretto a cancellare il ricordo del suo passato, della madre e del
paese della sua infanzia, come i continui addii del presente.
Dimenticando, Yoram concentra tutta la sua energia nel momento in cui
vive, povero, affamato, senza protezione, a un certo punto perfino senza
un braccio, che il chirurgo si è rifiutato di curare, riconoscendolo
ebreo. Ma la corsa prosegue, e ‘il bambino biondo senza un braccio’
rimane in mente come un’inesausta sfida alla morte. In Israele, dove
oggi vive e insegna, Yoram Friedman ha raccontato la sua storia – perché
questa è una storia vera – che Uri Orlev ha ascoltato dalla sua voce e
scritto con commozione e intensa partecipazione.
«Orlev ci mostra come i bambini possano sopravvivere senza amarezza in tempi duri e terribili».Premio H.C. Andersen, la giuria
«I
libri si possono paragonare ai bambini, anche loro si allontanano da te
per prendere la propria strada. E come loro – sebbene in modo diverso –
possono sorprenderti».
Uri Orlev
Uri Orlev
«Raccontare la Shoa
guardandola con gli occhi di un bambino. Con innocenza, sincerità,
persino con humour. È quello che fa Uri Orlev, scrittore sopravvissuto
al lager, nei suoi bellissimi libri per ragazzi».
Il Messaggero
Il Messaggero
«La
sua migliore qualità è un senso di umanità in condizioni disumane... La
forza, in altre parole, non coincide con la durezza».
The Guardian
The Guardian
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