martedì 27 gennaio 2015

L' OLTRAGGIO Sara Bilotti - Doppia recensione


Sull' onda del successo ottenuto dalle  moltissime proposte del genere, anche Einaudi sfodera il primo episodio di una nuova trilogia erotica nera. Lo fa optando per qualità e personalità, con un titolo evocativo, un' autrice al suo debutto e una trama originale. Abbiamo avuto il privilegio di leggere questo romanzo in anteprima: se ci conoscete un po' sapete che di bi/tri/tetralogie ne abbiamo lette parecchie e che non siamo sempre facili agli entusiasmi. Eppure Sara Bilotti è riuscita a tenerci incollate, a  sorprenderci e a lasciare il segno  affrontando personaggi e tematiche non facili in un  libro " che spacca" e che probabilmente si presterà a molte discussioni poco pruriginose ma molto intime. 



Einaudi


DAL 27 GENNAIO IN LIBRERIA

L' OLTRAGGIO
Sara Bilotti


Editore: Einaudi
Collana:Stile libero
Genere: Erotico nero
Pagine: 306
Prezzo: 9.00 euro
e-book: 4,99 euro


 La Trama

Eleonora non vede Corinne da quattro anni. Cosí, quando la sua amica d'infanzia la invita nella meravigliosa tenuta toscana di Bruges, dove vive insieme al suo compagno Alessandro, brillante uomo d'affari con la passione per il teatro, lei la raggiunge. Alessandro ha un fratello, Emanuele, molto diverso da lui. Uno è gentile e premuroso, l'altro è selvaggio e irruento, ma entrambi la catturano in un gioco ambiguo. Anche se desidera Alessandro, Eleonora rinuncia a lui per proteggere Corinne, come fa sin da quand'era piccola. Non riesce invece a sottrarsi alla violenta bellezza di Emanuele, che le rivela quanto possa essere eccitante perdere il controllo e lasciarsi sottomettere. Presto intuisce che i due uomini nascondono un segreto e decide di scoprirlo. Capire che cosa è successo nel loro passato è l'unico modo per curare la propria personale ferita.




Opinione di Charlotte 

Qualcuno   a primo impatto potrebbe  assimilare L' oltraggio alla recente duologia   di Irene Cao: ma  commetterebbe un errore grossolano.  Poiché mentre in Irene Cao  "vince" il  lato empatico e istintivo  dell’ attrazione fra uomo e donna, e sostanzialmente prendono forma un “ giusto” e uno " sbagliato”, ne L' oltraggio il gioco si fa più  sottile e introspettivo, con reminiscenze  hitchcockiane  e componenti freudiane :  i personaggi sono tutti magnetici a modo loro, ma dannati da un passato che ha prodotto cicatrici mai definitivamente  rimarginate, e che si ripercuote,  non senza pesanti deviazioni, nelle relazioni interpersonali sulle quali è incentrato questo dramma a tinte variabili. Nello scenario di Bruges,  una tenuta toscana dal ruolo chiave, simbolo di appartenenza ad un gruppo  ristretto e isolato di individui,    viene raccontata una vicenda erotica che affronta l’ attrazione tra uomo e  donna facendo leva  sulle componenti psicologiche e sulle pulsioni fisiche, nonché  su  una dialettica continua e mai definitiva; la storia è striata di  nero poichè è permeata di elementi nebulosi, inquietanti, seminascosti,  che prendono forma dall' analisi comportamentale dei protagonisti, e  ai quali spetta agli stessi personaggi  dare un' opportuna  collocazione nelle loro esistenze
Avete presente quelle amiche d’ infanzia con le quali si è condiviso tutto, ma che sono state anche una sorta di  antagoniste;  con le quali ci si è confrontate, dalle quali  è sembrato di subire dei torti, e sulle quali si è    cercato di primeggiare per una sorta di sentimento di rivalsa più meno giustificato?  Da questo presupposto parziale, ambiguo e poco rasserenante prende vita  L’ oltraggio , che in un' atmosfera a tratti surreale affronta  molteplici solitudini, contrasti, tensioni  e punti di vista.
Attraverso  gli occhi, il cuore, il vissuto complesso e  le spinte emotive altalenanti    della protagonista  Eleonora -  ammaliata da Bruges e dalla convivenza particolare,  claustrofobica e inquieta  ma irrinunciabile che la quotidianità  nella tenuta comporta -   vengono indagati  in profondità due fratelli  fisicamente simili ma che sono uno l’ opposto dell’ altro, rappresentando  due aspetti opposti dell’ attrazione:   uno sostanza  l’ altro evanescenza, uno essenza  e l’ altro fuoco. Sfacciato e fanciullesco Emanuele, cerebrale e  istintivo Alessandro, entrambi affascinanti e complessi, sfolgoranti e pieni di difetti  , i due attraggono e respingono Eleonora, i comprimari e il lettore ora rassicurandoli ora ferendoli.
Tra persone carismatiche e individui più fragili, consiglieri  complici che si rivelano  repentinamente doppiogiochisti ,   quel che volutamente  disorienta il lettore non sono tanto le  informazioni dette o non dette: piuttosto, è  difficoltoso  distinguere tra   realtà e finzione,  verità e inganno, Bene e Male. I personaggi  diventano di volta in volta  vittime e carnefici, vengono considerati  rivali o complici a seconda  di come si considerano le circostanze.  Chi bluffa e chi è sincero? Chi è  autentico  e chi invece   un inganno sublime?
La protagonista Eleonora in chiusura del romanzo trova una sua risposta soddisfacente  a questi quesiti:    ma sappiamo che L' oltraggio è parte  di una trilogia, e   che rimangono  una valanga di questioni in sospeso. Tanto più che coloro che in questo primo capitolo  hanno avuto ruolo secondario sono personalità estremamente  interessanti, con  molteplici possibilità di  sviluppo autonomo : c’è da scommettere quindi che i giochi siano appena iniziati. Quel che è certo è che la protagonista attraverso la quale vediamo la storia,  durante la sua permanenza a Bruges  muterà profondamente la sua visione delle cose, il suo metro di valutazione  e capirà molti aspetti di  se stessa, iniziando un percorso di costruzione della propria identità, smantellando poco a poco il muro di inadeguatezza che l’ ha sempre tenuta prigioniera condizionandola negativamente .
Il mio suggerimento è quello di lasciarsi andare alla storia, senza giudicare o dare per scontato alcunché;   leggendo con il solo  obiettivo di  conoscere  fatti ed emozioni assecondando i ritmi imposti dall' autrice- stratega. Sara Bilotti mette in scena  uno spettacolo soggiogante  che si svela un passettino alla volta mostrando svolte imprevedibili,  astute e ambivalenti, stimolando così curiosità e stati emotivi . Problematiche e dinamiche interpersonali spesso sono esposte in modo iperbolico: ma è  incontrovertibile che molte persone possano riconoscersi in questi situazioni e atteggiamenti, di fondo verosimili e credibili
A mio avviso L’ oltraggio  ha il coraggio,  che altre trilogie  non hanno  avuto fino in fondo, di non virare sullo scontato gli sviluppi , i tormenti e le decisioni dei protagonisti; di non incorrere nel perbenismo né nel moralismo e di  mantenere coerenza  percorrendo  anche  strade poco battute, a rischio di scelte impopolari.  
Fin dalle prime righe lo stile di Sara Bilotti mi ha rapita  per  musicalità e  intensità espressiva:  l’ efficacia  con la quale la scrittrice dipinge luoghi ma anche stati d’ animo in modo meticoloso e quasi iperrealista, servendosi di un lessico vario e incisivo, è quasi spiazzante. Come Alessandro, Sara Bilotti mi ha  suggestionata grazie alle sue  doti di affabulatrice;  come Emanuele, mi ha portata a riflettere su una dimensione ancestrale e spontanea, " di pancia",  dei rapporti interpersonali.   






Opinione di foschia75

"Quel microcosmo aveva leggi tutte sue, 
e lei ci era finita in mezzo, al centro di un buco nero.
Eppure il suo primo istinto non era fuggire.
Anzi, dai suoi arti uscivano già radici affamate.
Voleva far parte di quel luogo, con tutta se stessa.
Voleva essere un abitante di Bruges, 
anche se non ne capiva ancora bene il motivo".


Quando mi è stato chiesto di dare un parere su questa nuova trilogia erotica "nera", ci sono voluta andare con i piedi di piombo, ho detto si ma con una nota di diffidenza... come è andata a finire?
Che alla fine della prima pagina ero già dentro sino al collo! Il primo episodio per me promosso a pieni voti, per più di un motivo. Non mi soffermerò a raccontarvi cosa sia successo o a fare poco simpatici confronti con una precedente trilogia (che in questo caso sono assolutamente da escludere!), ma solo a dirvi perchè dovreste leggerlo.
In primis lo sfondo e l'ambientazione, rigorosamente toscana la location e assolutamente "isolata" l'atmosfera. Questo isolamento pratico è a mio avviso vincente, perchè mette sul palcoscenico (e non lo dico a caso) personaggi che meritano assolutamente tutto lo spazio che si prendono in questo primo capitolo e che spero si ritaglino sempre di più nei successivi. Chiaramente ho avuto il mio colpo di fulmine per un personaggio in particolare, è stato più forte di me, adoro gli uomini prepotenti e predatori, anche se quelli subdoli nascondono più assi nella manica. Via, via che leggerete sarà per voi inevitabile fare una scelta dettata dall'istinto e questa cosa mi è piaciuta parecchio. Quando ho letto che era una trilogia erotica nera, ero curiosa, e obiettivamente spero diventi sempre più nera di libro in libro, mi sono trovata a volerne ancora di più, a voler rimestare ancora di più nel torbido e sperare che nei successivi due romanzi si tocchi davvero il fondo della psiche e della deviazione dei personaggi che hanno il grande potenziale di vivere di luce propria, e spingere perchè la loro autrice li faccia muovere autonomamente sul palcoscenico. Il fatto che i più subdoli tra i personaggi in gioco, siano attori teatrali, li rende ancora più affascinanti e bugiardi, e questo regala ancora più qualità al romanzo. Chiaramente nel numeroso team, ci sono tre personaggi marginali che hanno attirato non poco la mia attenzione e che spero di ritrovare più attivi che mai nei prossimi capitoli.
Ma perchè un erotico nero? Perchè i protagonisti di questa storia devono la loro peculiare essenza e modo di essere al passato, in parte misterioso e ancora da scoprire. Quello che colpisce, oltre la singolare caratterizzazione, sono gli scambi emotivi, in un crescendo che non da tregua fino all'epilogo. L'ho letto in una sera, non riuscivo a chiuderlo, perchè i complessi intrecci e rapporti tra i personaggi non mi hanno permesso di abbassare la guardia. La protagonista suo malgrado è ospite di persone che fin da subito dimostrano la loro spiccata personalità, che irresistibilmente trattiene Eleonora, avvinta dai segreti e dall'atteggiamento scostante di Alessandro e Emanuele. A Bruges tutti hanno qualche segreto, ingombrante o meno, e tutti si coprono a vicenda. Scegliere di chi innamorarsi non è qualcosa che può bastare fare con il cuore, qui cerca di intervenire la ragione, il buonsenso e la razionalità. Ben presto anche Eleonora non solo dovrà fare i conti col suo passato ma anche con quello dei due fratelli che l'hanno attratta inesorabilmente. Non è assolutamente facile decidere, soprattutto quando le personalità dei due uomini sono così diverse eppure in egual modo irresistibili. Il loro essere come il giorno e la notte, risveglia in Eleonora sensazioni interiori che pensava di aver chiuso nel recesso più profondo del cuore, catapultandola nel passato e riaprendo vecchie ferite emotive legate al suo contorto rapporto con la madre e con l'amica Corinne che ritroverà a Bruges e che eserciterà su di lei un'influenza creduta scomparsa. Vi dovrei raccontare di Emanuele e Alessandro, ma posso io togliervi il gusto di trovarvi come Eleonora, in balia di questi due enigmatici uomini, legati non solo dal vincolo di sangue fraterno, ma anche dal perverso animo nero? No, vorrei invece volgere i riflettori verso alcuni personaggi secondari, quelli che hanno subito solleticato il mio interesse, Don Raffaele, come mi piace etichettarlo, un personaggio davvero ambiguo che organizza feste e festini nella sua villa; la psicoterapeuta di famiglia, e la  madre di Alessandro e Emanuele. Tre figure che hanno ancora tanto da raccontare. Non capisco perchè spesso io venga attratta dai personaggi marginali, che forse tanto marginali non sono nel disegno complessivo che Sara Bilotti avrà certamente tratteggiato nei prossimi capitoli della trilogia.
Concludendo, se l'Oltraggio ha avuto il potere di affollare i miei pensieri nei giorni successivi alla lettura, penso che abbia raggiunto lo scopo, colpire l'immaginario del lettore. Vale assolutamente la pena leggerlo per la costruzione introspettiva dei personaggi che bucano la carta senza effetti speciali.
Non vedo l'ora di conoscere il seguito. Un ultimo punto a favore della lettura, sono le uscite ravvicinate del secondo e terzo romanzo (rispettivamente Marzo e Maggio)
Brava Sara, hai tutta la mia approvazione e entusiasmo!!!  Voglio vedere ancora più voyeristicamente nero, toccare il fondo insieme ai tuoi personaggi.





L' Autrice




Sara Bilotti è nata nel 1971 a Napoli, dove vive. L'oltraggio è il suo romanzo d'esordio, primo di una trilogia.  
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