Sull' onda del successo ottenuto dalle moltissime proposte del genere, anche Einaudi sfodera il primo episodio di una nuova trilogia erotica nera. Lo fa optando per qualità e personalità, con un titolo evocativo, un' autrice al suo debutto e una trama originale. Abbiamo avuto il privilegio di leggere questo romanzo in anteprima: se ci conoscete un po' sapete che di bi/tri/tetralogie ne abbiamo lette parecchie e che non siamo sempre facili agli entusiasmi. Eppure Sara Bilotti è riuscita a tenerci incollate, a sorprenderci e a lasciare il segno affrontando personaggi e tematiche non facili in un libro " che spacca" e che probabilmente si presterà a molte discussioni poco pruriginose ma molto intime.
Einaudi
DAL 27 GENNAIO IN LIBRERIA
Sara Bilotti
Editore: Einaudi
Collana:Stile libero
Genere: Erotico nero
Pagine: 306
Prezzo: 9.00 euro
e-book: 4,99 euro
La Trama
Eleonora non vede Corinne da quattro anni. Cosí, quando la sua amica
d'infanzia la invita nella meravigliosa tenuta toscana di Bruges, dove
vive insieme al suo compagno Alessandro, brillante uomo d'affari con la
passione per il teatro, lei la raggiunge. Alessandro ha un fratello,
Emanuele, molto diverso da lui. Uno è gentile e premuroso, l'altro è
selvaggio e irruento, ma entrambi la catturano in un gioco ambiguo.
Anche se desidera Alessandro, Eleonora rinuncia a lui per proteggere
Corinne, come fa sin da quand'era piccola. Non riesce invece a sottrarsi
alla violenta bellezza di Emanuele, che le rivela quanto possa essere
eccitante perdere il controllo e lasciarsi sottomettere. Presto intuisce
che i due uomini nascondono un segreto e decide di scoprirlo. Capire
che cosa è successo nel loro passato è l'unico modo per curare la
propria personale ferita.
Opinione di Charlotte
Qualcuno a
primo impatto potrebbe assimilare L' oltraggio alla recente duologia di
Irene Cao: ma commetterebbe un errore grossolano. Poiché mentre in Irene Cao "vince" il lato empatico e istintivo dell’ attrazione fra uomo e donna, e sostanzialmente
prendono forma un “ giusto” e uno " sbagliato”, ne L' oltraggio il gioco si fa più sottile e introspettivo, con reminiscenze hitchcockiane e componenti freudiane : i personaggi sono tutti magnetici a modo loro, ma dannati da un
passato che ha prodotto cicatrici mai definitivamente rimarginate, e che si ripercuote, non senza pesanti deviazioni, nelle relazioni interpersonali sulle quali è incentrato questo dramma a tinte variabili. Nello scenario di Bruges, una tenuta toscana dal ruolo chiave, simbolo di appartenenza ad un gruppo ristretto e isolato di individui, viene raccontata una vicenda erotica che affronta l’ attrazione tra uomo e donna facendo leva sulle componenti psicologiche e sulle pulsioni fisiche, nonché su una dialettica continua e mai
definitiva; la storia è striata di nero poichè è permeata di elementi nebulosi,
inquietanti, seminascosti, che prendono forma dall'
analisi comportamentale dei protagonisti, e
ai quali spetta agli stessi personaggi dare
un' opportuna collocazione nelle loro esistenze .
Avete presente quelle amiche d’ infanzia con le quali si è
condiviso tutto, ma che sono state anche una sorta di antagoniste; con le quali ci si è confrontate, dalle quali è sembrato di subire dei torti, e sulle quali si è cercato di primeggiare per una sorta di sentimento di rivalsa più meno giustificato? Da questo presupposto parziale, ambiguo e poco rasserenante prende vita L’ oltraggio , che
in un' atmosfera a tratti surreale affronta molteplici solitudini, contrasti, tensioni e punti di vista.
Attraverso gli occhi,
il cuore, il vissuto complesso e le spinte emotive altalenanti della protagonista Eleonora - ammaliata da Bruges e dalla convivenza particolare, claustrofobica e inquieta ma irrinunciabile che la quotidianità nella tenuta comporta - vengono indagati in profondità due fratelli fisicamente simili ma che sono uno l’ opposto dell’ altro, rappresentando due aspetti opposti dell’ attrazione:
uno sostanza l’ altro
evanescenza, uno essenza e l’ altro fuoco. Sfacciato e fanciullesco Emanuele, cerebrale e istintivo Alessandro, entrambi affascinanti e
complessi, sfolgoranti e pieni di difetti , i due attraggono e respingono Eleonora, i
comprimari e il lettore ora rassicurandoli ora ferendoli.
Tra persone carismatiche e individui più fragili,
consiglieri complici che si rivelano
repentinamente doppiogiochisti , quel che volutamente disorienta il lettore non sono tanto le informazioni dette o non dette: piuttosto,
è difficoltoso distinguere tra realtà
e finzione, verità e inganno, Bene e
Male. I personaggi diventano di volta in volta vittime e carnefici, vengono considerati rivali o complici a seconda di come si considerano le circostanze. Chi bluffa e chi è sincero? Chi è autentico
e chi invece un inganno sublime?
La protagonista Eleonora in chiusura del romanzo trova una
sua risposta soddisfacente a questi
quesiti: ma sappiamo che L' oltraggio è parte di una trilogia, e che rimangono
una valanga di questioni in sospeso. Tanto più che coloro che in questo primo capitolo
hanno avuto ruolo secondario sono personalità estremamente interessanti, con molteplici possibilità di sviluppo autonomo : c’è da scommettere quindi
che i giochi siano appena iniziati. Quel che è certo è che la protagonista
attraverso la quale vediamo la storia, durante la sua permanenza a Bruges muterà profondamente la sua
visione delle cose, il suo metro di valutazione
e capirà molti aspetti di se
stessa, iniziando un percorso di costruzione della propria identità, smantellando poco a poco
il muro di inadeguatezza che l’ ha sempre tenuta prigioniera condizionandola
negativamente .
Il mio suggerimento è quello di lasciarsi andare alla
storia, senza giudicare o dare per scontato alcunché; leggendo con il solo
obiettivo di conoscere fatti ed emozioni assecondando i ritmi imposti dall' autrice- stratega. Sara Bilotti mette in scena uno
spettacolo soggiogante che si svela un passettino alla volta mostrando svolte
imprevedibili, astute e ambivalenti,
stimolando così curiosità e stati emotivi . Problematiche e dinamiche interpersonali spesso sono esposte in modo
iperbolico: ma è incontrovertibile che molte persone possano riconoscersi in questi situazioni e atteggiamenti, di fondo verosimili
e credibili .
A mio avviso L’ oltraggio ha il coraggio, che altre trilogie non hanno
avuto fino in fondo, di non virare sullo scontato gli sviluppi , i
tormenti e le decisioni dei protagonisti; di non incorrere nel perbenismo né nel
moralismo e di mantenere coerenza percorrendo anche strade poco battute, a rischio di scelte
impopolari.
Fin dalle prime righe lo stile di Sara Bilotti mi ha rapita per musicalità e intensità espressiva: l’
efficacia con la quale la scrittrice dipinge luoghi ma anche stati
d’ animo in modo meticoloso e quasi iperrealista, servendosi di un lessico vario e
incisivo, è quasi spiazzante. Come Alessandro, Sara Bilotti
mi ha suggestionata grazie alle sue doti di affabulatrice; come Emanuele, mi ha portata a riflettere su una dimensione ancestrale e spontanea, " di pancia",
dei rapporti interpersonali.
Sara Bilotti è nata nel 1971 a Napoli, dove vive. L'oltraggio è il suo romanzo d'esordio, primo di una trilogia.
Opinione di foschia75
"Quel microcosmo aveva leggi tutte sue,
e lei ci era finita in mezzo, al centro di un buco nero.
Eppure il suo primo istinto non era fuggire.
Anzi, dai suoi arti uscivano già radici affamate.
Voleva far parte di quel luogo, con tutta se stessa.
Voleva essere un abitante di Bruges,
anche se non ne capiva ancora bene il motivo".
e lei ci era finita in mezzo, al centro di un buco nero.
Eppure il suo primo istinto non era fuggire.
Anzi, dai suoi arti uscivano già radici affamate.
Voleva far parte di quel luogo, con tutta se stessa.
Voleva essere un abitante di Bruges,
anche se non ne capiva ancora bene il motivo".
Quando mi è stato chiesto di dare un parere su questa nuova trilogia erotica "nera", ci sono voluta andare con i piedi di piombo, ho detto si ma con una nota di diffidenza... come è andata a finire?
Che alla fine della prima pagina ero già dentro sino al collo! Il primo episodio per me promosso a pieni voti, per più di un motivo. Non mi soffermerò a raccontarvi cosa sia successo o a fare poco simpatici confronti con una precedente trilogia (che in questo caso sono assolutamente da escludere!), ma solo a dirvi perchè dovreste leggerlo.
In primis lo sfondo e l'ambientazione, rigorosamente toscana la location e assolutamente "isolata" l'atmosfera. Questo isolamento pratico è a mio avviso vincente, perchè mette sul palcoscenico (e non lo dico a caso) personaggi che meritano assolutamente tutto lo spazio che si prendono in questo primo capitolo e che spero si ritaglino sempre di più nei successivi. Chiaramente ho avuto il mio colpo di fulmine per un personaggio in particolare, è stato più forte di me, adoro gli uomini prepotenti e predatori, anche se quelli subdoli nascondono più assi nella manica. Via, via che leggerete sarà per voi inevitabile fare una scelta dettata dall'istinto e questa cosa mi è piaciuta parecchio. Quando ho letto che era una trilogia erotica nera, ero curiosa, e obiettivamente spero diventi sempre più nera di libro in libro, mi sono trovata a volerne ancora di più, a voler rimestare ancora di più nel torbido e sperare che nei successivi due romanzi si tocchi davvero il fondo della psiche e della deviazione dei personaggi che hanno il grande potenziale di vivere di luce propria, e spingere perchè la loro autrice li faccia muovere autonomamente sul palcoscenico. Il fatto che i più subdoli tra i personaggi in gioco, siano attori teatrali, li rende ancora più affascinanti e bugiardi, e questo regala ancora più qualità al romanzo. Chiaramente nel numeroso team, ci sono tre personaggi marginali che hanno attirato non poco la mia attenzione e che spero di ritrovare più attivi che mai nei prossimi capitoli.
Ma perchè un erotico nero? Perchè i protagonisti di questa storia devono la loro peculiare essenza e modo di essere al passato, in parte misterioso e ancora da scoprire. Quello che colpisce, oltre la singolare caratterizzazione, sono gli scambi emotivi, in un crescendo che non da tregua fino all'epilogo. L'ho letto in una sera, non riuscivo a chiuderlo, perchè i complessi intrecci e rapporti tra i personaggi non mi hanno permesso di abbassare la guardia. La protagonista suo malgrado è ospite di persone che fin da subito dimostrano la loro spiccata personalità, che irresistibilmente trattiene Eleonora, avvinta dai segreti e dall'atteggiamento scostante di Alessandro e Emanuele. A Bruges tutti hanno qualche segreto, ingombrante o meno, e tutti si coprono a vicenda. Scegliere di chi innamorarsi non è qualcosa che può bastare fare con il cuore, qui cerca di intervenire la ragione, il buonsenso e la razionalità. Ben presto anche Eleonora non solo dovrà fare i conti col suo passato ma anche con quello dei due fratelli che l'hanno attratta inesorabilmente. Non è assolutamente facile decidere, soprattutto quando le personalità dei due uomini sono così diverse eppure in egual modo irresistibili. Il loro essere come il giorno e la notte, risveglia in Eleonora sensazioni interiori che pensava di aver chiuso nel recesso più profondo del cuore, catapultandola nel passato e riaprendo vecchie ferite emotive legate al suo contorto rapporto con la madre e con l'amica Corinne che ritroverà a Bruges e che eserciterà su di lei un'influenza creduta scomparsa. Vi dovrei raccontare di Emanuele e Alessandro, ma posso io togliervi il gusto di trovarvi come Eleonora, in balia di questi due enigmatici uomini, legati non solo dal vincolo di sangue fraterno, ma anche dal perverso animo nero? No, vorrei invece volgere i riflettori verso alcuni personaggi secondari, quelli che hanno subito solleticato il mio interesse, Don Raffaele, come mi piace etichettarlo, un personaggio davvero ambiguo che organizza feste e festini nella sua villa; la psicoterapeuta di famiglia, e la madre di Alessandro e Emanuele. Tre figure che hanno ancora tanto da raccontare. Non capisco perchè spesso io venga attratta dai personaggi marginali, che forse tanto marginali non sono nel disegno complessivo che Sara Bilotti avrà certamente tratteggiato nei prossimi capitoli della trilogia.
Concludendo, se l'Oltraggio ha avuto il potere di affollare i miei pensieri nei giorni successivi alla lettura, penso che abbia raggiunto lo scopo, colpire l'immaginario del lettore. Vale assolutamente la pena leggerlo per la costruzione introspettiva dei personaggi che bucano la carta senza effetti speciali.
Non vedo l'ora di conoscere il seguito. Un ultimo punto a favore della lettura, sono le uscite ravvicinate del secondo e terzo romanzo (rispettivamente Marzo e Maggio)
Brava Sara, hai tutta la mia approvazione e entusiasmo!!! Voglio vedere ancora più voyeristicamente nero, toccare il fondo insieme ai tuoi personaggi.
Concludendo, se l'Oltraggio ha avuto il potere di affollare i miei pensieri nei giorni successivi alla lettura, penso che abbia raggiunto lo scopo, colpire l'immaginario del lettore. Vale assolutamente la pena leggerlo per la costruzione introspettiva dei personaggi che bucano la carta senza effetti speciali.
Non vedo l'ora di conoscere il seguito. Un ultimo punto a favore della lettura, sono le uscite ravvicinate del secondo e terzo romanzo (rispettivamente Marzo e Maggio)
Brava Sara, hai tutta la mia approvazione e entusiasmo!!! Voglio vedere ancora più voyeristicamente nero, toccare il fondo insieme ai tuoi personaggi.
L' Autrice
Sara Bilotti è nata nel 1971 a Napoli, dove vive. L'oltraggio è il suo romanzo d'esordio, primo di una trilogia.
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