martedì 7 ottobre 2014

LA CASA AI MARGINI DELLA DOLINA Irene Pecikar Recensione



Divertentissimo e imperdibile  per il tormento che infonde, rivolto  ai cultori dei racconti dell’ orrore e a coloro che  amano immergersi in atmosfere oniriche: scervellandosi onde  venire a capo di un mistero, suggestionati da eventi e personaggi più o meno verosimili. Unico imperativo, lasciarsi andare con l' immaginazione: il bello della lettura è proprio questo, no?  

LA CASA AI MARGINI DELLA DOLINA 
IRENE PECIKAR


Editore: self - publishing  
Genere: Horror-thiriller 
Pagine: 52
Prezzo ( solo ebook) : € 0,89


La Trama:

Una casa sul Carso attirerà Doriana, psichiatra triestina, alla ricerca di un’abitazione per lei e la figlia. Deciderà di acquistarla mettendo a tacere il senso d’inquietudine avvertito. La routine verrà spezzata quando, nel cuore della notte, riceverà la telefonata allarmante di un paziente e qualcosa di efferato e inspiegabile si farà strada.
Riuscirà la ragione a prevalere sulla follia?

"In quel momento la luce di un fulmine penetrò attraverso le fessure sottili delle imposte e fu allora che Katie si accorse della sagoma scura davanti alla porta d’ingresso.
Uno sciame di brividi volò a fior di pelle in ogni direzione rizzandole i capelli. Ritornò veloce in camera e chiuse la porta a chiave. Cercò con le mani Celine per rassicurarla nel caso si fosse svegliata. Ma la bambina non c’era, nel letto.
Non era possibile, dove era andata? Forse era Celine quella che aveva visto. No, non poteva essere. Probabilmente si era spaventata e si era nascosta.
Katie aprì il cassetto del comodino in cerca della candela e dei fiammiferi. Non riuscì a infiammare lo stoppino al primo tentativo e sfregò un secondo fiammifero. L’odore di zolfo le solleticò le narici. La fiammella ardeva fioca e traballante, ma almeno le permetteva di vedere qualcosa.
«Mammina, mammina…» sentì la voce di Celine chiamarla dalla stanza accanto.
Doveva uscire, salvare sua figlia da… da cosa non lo sapeva, ancora." 

Opinione di Charlotte 

Dopo aver solleticato i sensi con il suo  romanzo seduttivo e intenso Senza regole, Irene Pecikar torna a raccontare una storia appassionante; questa volta dedicata  agli amanti dell’ horror cupo e angosciante, delle case maledette, delle visioni inspiegabili, dei racconti  popolati da bambini scomparsi con annessa storia tragica di follia e di vendetta, nonché della tensione alle stelle con  contorno di morte e pericolo aleggianti dal prologo all’ epilogo. La storia e le atmosfere rimandano visivamente a diversi film  claustrofobici e forieri di ansia: da The Ring, a The Blair Witch Project, da The Orphanage a The Others, passando per il più recente remake  di The Woman in Black. Fin qui si potrebbe pensare ad un divertissement sulla falsariga di questi capisaldi della cinematografia di genere. E vi assicuro che le ambientazioni inquietanti  non hanno nulla da invidiare  in  termini di efficacia e tensione a quelle dei blockbusters sopracitati . L’elemento originale è la collocazione geografica del racconto:  i luoghi  sono nostrani,  la dimora maledetta e l’ ex manicomio che fanno da teatro alla vicenda narrata  e che si trovano  sul Carso  triestino ,    nonostante il distorcimento della realtà ridipinta a tinte fosche   vengono presentati in modo verosimile mediante cenni geografici e storici documentati. La vicenda si sviluppa su tre filoni  fondamentali   distribuiti su più piani temporali, che si avvicendano e sono concatenati con chiarezza e logica  fino alle rivelazioni finali.  Sta all’ acume della  protagonista di oggi – una psichiatra “illuminata” e aperta mentalmente-  e del lettore tramite il suo  spirito analitico,   tentare di dare una spiegazione ad accadimenti e comportamenti apparentemente  inspiegabili, riguardanti in particolare la figlioletta e  un paziente  inquietante e sofferente, andando a scavare nel passato e nel suo possibile  legame con il presente.
Il “ marchio di fabbrica” di Irene Pecikar è quello che abbiamo imparato a  conoscere: partecipazione emotiva dell’ autrice agli stati d’ animo dei personaggi, coinvolgimento del lettore a livello intellettivo e sensoriale, scrittura fluida , attenzione al particolare soprattutto per quanto riguarda le  descrizioni ambientali davvero minacciose.  Lungi dallo svelare alcunché  della trama preferendo lasciare al lettore il piacere di addentrarsi, perdersi e rimettere le carte a posto nel labirinto di ambiguità e sensazioni opprimenti progettato da Irene Pecikar, mi limito a invitarvi a leggere questa novella . Magari non a luce spenta nel cuore della notte come ho fatto io, che ho sobbalzato più di una volta per l’ angoscia e lo spavento...

L' Autrice



Nasce a Trieste, è una lettrice onnivora. Ha iniziato a scrivere nella prima adolescenza e non si è mai fermata. Ha frequentato corsi di giornalismo, correttore bozze iniziando a collaborare da freelance con case editrici, siti e riviste femminili, tra cui Confidenze, Confessioni Donna, Vera, Romance Magazine, Writers Magazine Italia.
È coach del corso di scrittura creativa Direzione Babele che si svolge ogni anno al Centro Giovani del comune di Monfalcone GO. 
Inoltre è socio fondatore e presidente di TuttoSuiLibri Associazione Culturale nata dall'omonimo blog ideato nel 2010.
Ha pubblicato: 
- L’antico profumo di gelsomino

- Transilvania Love
- Segreti
- La casa ai margini della dolina
- Febbre Gialla con Diego Zabot - Senza Regole (Rizzoli)

 
Il booktrailer 
Il blog dell' autrice:

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