Qualsiasi cosa dirò su questo nuovo Youfeel, potrà ripercuotersi su di me come un boomerang, ma non mi nasconderò dietro un dito, non negherò di peccare di sardità, non ometterò di dire che la prima volta che ho guardato l'uomo della mia vita, non ero a Porto Cervo ma a Porto Rotondo (distano una manciata di chilometri), dove si respira la stessa magia. Sarà per quello che leggere, anzi no, divorare queste pagine è stato come rivivere qualche vignetta della mia vita. Perciò verrò tacciata di essere poco obiettiva, ma non mi interessa, perché il mood emozionante è stato soddisfatto in pieno, le descrizioni magistrali della scenografia (l'autrice non ha fatto molta fatica a calarsi nelle cristalline acque!), inducono il lettore a sognare e sospirare, ma non fatevi ingannare dal mio entusiasmo, perché mi sono fatta trascinare dall'atmosfera, ignara che dietro quei colori, odori e sensazioni, ci fosse la vita, quella reale che ti mette alla prova ti fa volare e precipitare e poi di nuovo volare. L'amore è così, un'altalena di emozioni senza le quali la vita non avrebbe lo stesso dolce amaro sapore. Quante cose mi accomunano a Giulia, a cominciare dalle vicissitudini, per finire con le seconde possibilità. Sono mora, fui selvatica... e questa lettura mi ha trovato.
#YOUFEEL
MORA SELVATICA
Elisabetta Motta
Editore: Rizzoli
Collana: YouFeel (digitale)
Pagine: 85
Prezzo: 2,49
MOOD EMOZIONANTE
Trama
Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare della Sardegna
Marco Ravelli, affermato ingegnere romano e titolare di un’importante impresa di costruzioni, decide di mettere in vendita la sua villa di Porto Cervo, una casa che racchiude per lui ricordi di un passato doloroso. A rispondere all'annuncio è Giulia Boschi. Bellissima e affascinante, sguardo magnetico e sorriso incantatore, Giulia entra nella vita di Marco con l'intensità di un forte maestrale. L’attrazione immediata che scatta tra di loro fin dal primo istante si trasforma ben presto in una perfetta sintonia. Ma il triste passato di Marco, così come le ferite che hanno recentemente segnato la vita di Giulia, rischiano di compromettere anche il futuro. È vero che il tempo aiuta a lenire il dolore, ma sarà possibile per Marco e Giulia ritrovare la felicità?
Un’intensa storia d'amore e di sentimenti, dolce e aspra nello stesso tempro, come una mora selvatica.
Opinione di foschia75
Prendo in prestito la prima frase della trama:
Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare della Sardegna
Scordatevi gli impareggiabili Giancarlo Giannini e Monica Vitti, scordatevi le loro rocambolesche effusioni e tira e molla, l'unica cosa che accomuna questa frase alle due storie è l'afrodisiaco e terapeutico mare di Sardegna, da sempre location ideale, non solo per film, ma per la nascita di storie d'amore intense e passionali. Così sarà anche per Marco Ravelli e Giulia Boschi, due anime affini che ancora non sanno di esserlo. Perchè la vita spesso è così, dolce amara, e può capitare di incontrarsi nel momento più strano o inopportuno dell'esistenza, ma riconoscersi a primo sguardo. Sono una sognatrice?
Eppure sono convinta ancora oggi che certe coincidenze siano davvero la prova di come la vita ci dia una seconda possibilità di amare, proprio quando non lo abbiamo chiesto o non siamo pronti. Marco e Giulia si incontrano in un momento di estrema vulnerabilità, entrambi hanno perso la fiducia nell'amore, in circostanze poco allegre, e sono come i bambini che si avvicinano al fuoco ignari che presto si bruceranno. Giulia è solare, giovane, bellissima, ricorda le more selvatiche, il frutto preferito di Marco. Lui è un uomo in via di estinzione, di quelli ormai difficili da incontrare, posato, educato, sensibile e tremendamente attraente. E qui un plauso all'autrice che non si è sperticata in descrizioni da calendario, ha dato al suo protagonista maschile, ciò per cui è degno di essere chiamato uomo... il rispetto verso le donne, la pazienza di ascoltare, la delicatezza e gentilezza. Un vero eroe romance moderno. Qui parliamo di un romanzo breve, intriso di emozioni e sensazioni, di un'impeccabile equilibrio tra perdita e riscatto, tra magone e felicità. In un primo momento ho dato per scontato che fosse un romanzo dell'ottimismo e della positività, dell'amore scontato. Invece via via che la storia si apriva al lettore, mi sono resa conto che incontrarsi in un posto "ricco" e "esagerato" come Porto Cervo, non significa per chi lo frequenta, essere sollevato dal soffrire, avere un patrimonio non ti mette al riparo dall'infelicità e dal senso di ineluttabilità che a volte la vita ti mette addosso come un mantello insostenibile.
I due protagonisti hanno appena provato quel senso di impotenza davanti a una perdita (non posso dirvi di più), e ci si aspetterebbe da loro una reazione brusca e imprevedibile, invece si comportano in modo reale, come la dignità reale ci insegna a fare, e questo è un altro punto di forza di questa storia, il realismo, perché quello che capiterà a Marco e Giulia non è poi così lontano dalla realtà, e se non avessi guardato per la prima volta mio marito negli occhi, in una notte in cui avevamo Porto Rotondo tutto a nostra disposizione (a Gennaio sei padrone della Costa Smeralda), avrei forse pensato che queste cose succedono solo nei romanzi. La storia è molto più articolata di quello che può sembrare, perchè ci saranno sviluppi e i due protagonisti vivranno questa nuova esperienza inattesa tra Roma e la Sardegna, a testimoniare che non vi annoierete di certo, sollazzandovi sotto il sole, o su una barca, c'è molto di più in Mora selvatica. C'è l'occasione che la vita ti offre di essere nuovamente felice, salire sull'altalena e volare, cadere ma poi risalire, sentire quell'ebrezza che solo un nuovo intenso amore può dare.... e non solo, perchè qui troverete anche l'atmosfera che si vive in una giovane famiglia. Lacrime di felicità... quante di dolore se ne devono versare, per apprezzare appieno quelle che l'amore è tornato a dare?
Bello, reale, dolce amaro, equilibrato. Non è facile in appena 85 pagine, creare un impeccabile equilibrio di emozioni e sensazioni. Creare il mood emotivo non è semplice, Elisabetta Motta ha soffiato pathos sulla sua storia, creando emozioni. Due personaggi non scontati o già visti, sono contenta di aver letto qualcosa di diverso!
L'autrice
Elisabetta Motta è nata a Catanzaro, ma vive a Roma. Subito dopo la laurea in Lingue e letterature straniere ha lavorato come traduttrice letteraria e successivamente ha iniziato a scrivere e pubblicare racconti per le principali riviste femminili. Da diversi anni traduce romanzi rosa. Sposata, ha due figli e ama viaggiare. Sono proprio i luoghi che visita e le persone che incontra a ispirare le storie che scrive.
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