Ci rivolgiamo a persone un po’ come noi: apprensive, votate all’ alimentazione corretta,
clienti affezionate di farmacie e di guru del benessere; e soprattutto ad autentici estimatori del buon libro Made in Italy. Vi sfidiamo a non rimanere colpiti da questo titolo piuttosto
insolito per tematiche e per caratterizzazione dei personaggi tanto imperfetti quanto umanamente vicini a
noi , ambientato tra le bellezze naturali e artistiche di Sorrento e la dinamica Bologna.
Una lettura accattivante che dopo il primo approccio ingannevolmente frivolo, e senza mai rinunciare ad un atteggiamento
positivo, rivela aspetti di disarmante verità; restituendo
al lettore una visione in rosa dal gusto dolceamaro che provoca risate a crepapelle ma non sorvola sul lato realistico della vita.
DAL 25 MARZO IN LIBRERIA
IO NON SONO IPOCONDRIACA
Giusella De Maria
Editore: Mondadori
Collana: Omnibus 2014
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 240
Prezzo: 15.00
Ebook: non disponibile
Cartonato con sovracopertina
Ebook: non disponibile
Cartonato con sovracopertina
La Trama
Nina vive a Sorrento, e trascorre gran parte della sua giornata nel suo
"regno delle delizie", la casa immersa in un aranceto dove ha avviato
un'attività di catering capace di soddisfare ogni esigenza: vegetariani,
vegani, celiaci, allergici di ogni sorta possono trovare il piatto
adatto per loro nei menu di Nina! Nina è allegra, bella, intraprendente.
Ma ha un limite che le impedisce di condurre una vita regolare: è
un'ipocondriaca acuta. E della peggior specie: non ammette il suo
disturbo psicofisico nemmeno quando si ritrova su un letto del pronto
soccorso per un presunto attacco di qualche male, cosa che le accade un
giorno si e uno no. Non c'è malattia o disturbo di cui legga o senta
parlare e da cui non si senta irrimediabilmente e fatalmente affetta. Il
suo shopping ideale è... in farmacia, dove si aggira con beatitudine
tra gli scaffali colmi di rimedi tradizionali, omeopatici, erboristici.
Nina è la vittima ideale del marketing farmaceutico! Solo Marcus,
brillante chirurgo giunto in città per un convegno, riesce a cambiare il
decorso di questa grave malattia immaginaria: incontrandolo nel pieno
di un attacco di ipocondria, Nina lo detesterà dal primo istante...
talmente tanto da rischiare di innamorarsene. La cura al malessere
immaginario di Nina arriverà così per la via più sorprendente..
Opinione di Charlotte
Non mi vergogno ad ammettere di aver considerato questo libro come un “ fatto personale”
e di averlo letto e interiorizzato con il cuore prima di soffermarmici con spirito critico.
Avendo incontrato mio malgrado sia la malattia vera sia quella “immaginaria “,
mi sono identificata con la vicenda di Nina e Marcus, che rappresentano le due facciate della patologia con le quali è inevitabile prima o poi ( più tardi possibile) entrare in contatto: quella
ansiosa, che è curabile pur compiendo fatica e
grande lavoro su di sè; e quella che
obiettivamente richiede interventi medici invasivi e che purtroppo non sempre è guaribile. Nina deve
imparare a convivere con questi due aspetti ridimensionando le sue insicurezze, e lo fa aiutata
da persone che le vogliono bene, affrontando
con spirito positivo un percorso di graduale
consapevolezza di sé che la porta ad aprirsi al mondo, a capire di essere
apprezzata e ad imparare ad assaporare la vita. Una battaglia quindi non solo per il lieto fine in amore, come in ogni romanzo rosa
che si rispetti , ma per un’ esistenza piena e felice. La particolarità di Io non sono ipocondriaca, che ne costituisce il punto di forza e di originalità, è che questa lotta “seria” viene compiuta dalla trentenne Nina in
modo brillante e faceto, a suon di esilaranti monologhi, di improbabili kit salvavita faidate “ Mai
senza”, di consulti medici più o meno soddisfacenti, di piatti prelibati preparati in cucine sterili
come sale operatorie; sullo sfondo di
meeting medici poco invitanti, di farmacie/succursali
del paradiso terreno, di gite
al mare con protezione solare a schermo totale. Oltre al pragmatico e
affezionato Marcus, che con infiniti pazienza e buonumore riesce a fare breccia
nelle insicurezze di Nina e nel suo cuore, tra gli altri si adoperano nei confronti della nostra ipocondriaca preferita
- con risultati altalenanti ed irresistibile
comicità - il fidato amico farmacista Lino,
la coinquilina Carol, la collaboratrice Lucy;
con i loro pregi e difetti “umani” questi personaggi premurosi, maldestri, esuberanti alimentano il brio della
vicenda. Un aspetto di ulteriore genuinità di questo romanzo a mio avviso risiede nel fatto che nel far maturare il legame tra Marcus e Nina Giusella
De Maria sorvola sulle “ questioni
sessuali” , sui dettagli piccanti che tanto
vanno di moda ultimamente, e si concentra sull’ interrelazione emotiva dolcissima
tra i personaggi, che provoca mutuo benessere nell’ accettazione e nella comprensione reciproche,
costituendo un valido sostegno ai risvolti psicologici della difficile
professione di Marcus e alla “battaglia per la guarigione” di Nina. Con la
creazione del suo personaggio impudente e al contempo fragile, in cui ogni lettore facilmente si riconosce
almeno in parte con affetto e
solidarietà , Giusella De Maria riesce a
farci ridere anche su temi drammatici e a farsi prendere sul serio nonostante la connotazione prettamente comica del suo
lavoro. Quando il lettore è alle
prese con uno dei malanni inverosimili di Nina, spesso succede qualcosa che fa
capire che purtroppo a volte non è così semplice affrontare le difficoltà : ma il
tutto è permeato dal fatalismo e dalla gioia di vivere che sono la chiave giusta per
un’ esistenza appagante e che costituiscono il leitmotiv di questo romanzo. Consigliato
come pregevole intelligente fonte di buonumore .
.
Opinione di Foschia75
Leggere questo poliedrico romanzo, mi ha fatto venire in mente quando sbatto la punta del gomito e per i successivi minuti rimango lì, tra la risata e la lacrima di dolore. Ecco, Io non sono ipocondriaca è una botta al cuore capace di farti scendere, ora le lacrime per i divertenti quanto realistici siparietti "da sala d'attesa", ora per la descrizione intensa ed emozionante di istanti rubati alla dura realtà della vita. Perchè in fondo la vita è questo, la strana alchimia che intercorre tra la felicità e il dolore, tra una grassa risata e un repentino groppo in gola . Nel romanzo si fa spesso riferimento al kit "mai senza", che declinato metaforicamente, mi ha fatto pensare proprio agli eccipienti della vita, quelli a cui non rinunceresti e, purtroppo anche quelli di cui faresti volentieri a meno, l'amore, l'amicizia, la bellezza delle piccole cose, in contrapposizione al dolore, al senso di perdita e al sentirsi impotenti davanti alla malattia.
Detta così potrebbe darvi l'idea di un romanzo triste, invece Giusella De Maria, riesce a creare il giusto equilibrio tra ironia e intensa serietà, stemperando situazioni commoventi con situazioni davvero esilaranti. Nina è un personaggio davvero camaleontico, all'inizio ci viene presentata come una mina vagante che non viene presa sul serio neanche dal 118, poi durante la narrazione, poco a poco conosceremo il suo passato e capiremo il motivo della sua ipocondria. Lei stessa capirà guardandosi intorno che la realtà della malattia è tutt'altra cosa, e che finora ha usato i suoi presunti, innumerevoli disturbi per scacciare i ricordi.
A sostenere il suo attaccamento verso le medicine ci penserà l'amico Lino, esuberante farmacista di Sorrento che come lei, si affida senza riserve ai farmaci senza parere del medico, anche lui grande sostenitore del kit mai senza.
Ma cosa succede se nella vita di un'ipocondriaca irrompe un medico chirurgo, capace di farle vedere la vita e la malattia da un punto di vista completamente diverso dal suo? La testarda Nina si farà convincere che è sana come un pesce, che è una donna un pò matta ma affascinante, e che può guarire dalle sue convinzioni soltanto facendo entrare l'amore e la fiducia nella sua vita?
Un romanzo- tavolozza, dove l'acuta Giusella, mescola sentimenti ed emozioni contrastanti, creando magistrali chiaroscuri, che colpiscono il cuore del lettore.
Una lettura che consiglio per l'ironia e il romanticismo, per le emozioni contrastanti ma sempre intense che saprà trasmettervi.
Una storia d'amore che vi conquisterà per la tenerezza e il fascino della semplicità, riposto in un sorriso o in un caldo abbraccio.
Una storia d'amore che vi conquisterà per la tenerezza e il fascino della semplicità, riposto in un sorriso o in un caldo abbraccio.
L'autrice
Giusella De Maria, trentenne insegnante di Vico Equense, ama farsi chiamare "Giusella Chinsella", in omaggio alla sua scrittrice preferita.
Ha esordito con Suona per me (Avagliano, 2009) e ha inventato la professione della wedding writer.
Ha esordito con Suona per me (Avagliano, 2009) e ha inventato la professione della wedding writer.
Ringraziamo Anna e la Mondadori per questa bella e intensa lettura in anteprima, complimenti per l'ennesimo centro editoriale!!!
2 commenti:
Grazie per la novità: sembra un libro davvero bello e divertente ^-^
Libro stupendo ho letto i primi tre capitoli mi sono divertita un sacco mentre sfogliavo le pagine mi sono trovata in una situazione che volevo scoprire la verità mi sono perdamente innamorata del affascinate chilungo mi sono sentita sciolta come il ghiaccio.
La protagonista era un Po stramba piena di sogni e immaginazione quando ho visto che lei odiava mi sono detta "Nina perché devi odiare l'uomo più affascinante di tutta la terra è così bello ed affascinate che quando lo vuoi guardare non riesci a guardalo in faccia perché il suo fascino è irritabile se fossi in te io me lo sposserei "
Brava giusella hai superato te stessa spero di leggere altri tuoi libri!!!
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