giovedì 6 febbraio 2014

TUTTA COLPA DELLA NEVE Intervista a Virginia Bramati

Dopo essere stata conquistata dalla carezzevole e romantica storia di Annalisa e Max, sono stata conquistata dalla dolcezza e umiltà della loro autrice. Io ho letto Tutta colpa della neve, lei ha letto la mia recensione, e dopo un piacevole e costruttivo scambio di mail, abbiamo scoperto di avere alcune idee in comune, soprattutto per quanto riguarda la lettura e la scrittura, il self publishing e l'editoria. Virginia Bramati è un esempio di umiltà e altruismo, una donna che ha raggiunto un traguardo inaspettato, che ha sempre fatto il passo lungo quanto la gamba, e non ha mai nascosto la sua riconoscenza verso le prime lettrici del suo romanzo self publishing. Credo che l'umiltà di un autore esordiente, sia il suo miglior biglietto da visita, perchè rimanere con i piedi per terra è l'unico modo per avere la prospettiva migliore sul futuro. E credetemi, Virginia Bramati è proprio quel genere di Autrice, che è "arrivata" grazie alla sua umiltà, alla sua capacità di ammettere i propri limiti e imperfezioni , gli stessi che ha usato per migliorare. E personalmente, non vedo l'ora di leggere ancora le sue incantevoli quanto semplici storie, capaci di avvolgerti come il più morbido dei cachemere.
Virginia, ti ringrazio per la dolcezza, l'affetto e disponibilità dimostrata nei confronti di questo blog, e dei tuoi lettori!!
 
 
 
INTERVISTA  A
VIRGINIA BRAMATI
 
Autrice di
 
TUTTA COLPA DELLA NEVE
 
 
RECENSIONE QUI
 
 
 
 
 
Virginia Bramati. Nome di Battesimo o pseudonimo?  
Pseudonimo! Virginia Bramati è il mio rifugio. 
Stato d’animo attuale?
Incredulità. Chi l’avrebbe mai detto?
Se dico Mr. Grey, tu rispondi?
Sensualità torbida e (diciamocelo) un po’ malata.
Nel romanzo ci sono delle scene fugaci ma molto intense, tra sguardi e stati d’animo che colpiscono il lettore.  Qual'è la tua preferita?
Per il gioco di sguardi la riunione (con finale ‘sotto il tavolo’) dopo il ‘pronto soccorso’ di Max a Federica. Lì si capisce che le cose stanno prendendo il loro corso naturale. Ma anche quando lei torna a New York…  
Maximilian Bauser, un uomo con un forte sex-appeal, sguardo fulminante, lingua tagliente. Puoi raccontarci come si è materializzato nella tua  mente  e,  se lo hai immaginato con il volto di un attore (o altro personaggio reale).
All’inizio ho ‘creato’ Max sulla base di una pubblicità di Ralph Lauren, ho poi  scoperto  che il modello era Ignacio ‘Nacho’ Figueras famoso giocatore di Polo e uomo d’affari argentino (andate a vedere la sua pagina su wiki e poi mi direte…) che però ha gli occhi scuri invece io volevo dare a Max  uno sguardo azzurro (tipo quello di Mat Bomer, per intenderci).   
Annalisa Molinari, donna davvero “poliedrica”.  Capace di sciogliere anche il cuore più ghiacciato dello studio. Cosa deve avere una donna oggi, per conquistare un uomo, tra finzione e realtà? E un personaggio per conquistare il lettore?
Sicuramente avere le idee chiare sul proprio futuro e perseguire degli obbiettivi ma prestando sempre  attenzione agli altri e poi (questo vale sia per le donne che per i personaggi) essere calate nella realtà, vivere il proprio tempo. 
Annalisa e Max… due persone all’apparenza molto diverse. Ma è davvero così?
Sono molto simili invece, hanno semplicemente età diverse, Sassi è professionalmente molto motivata come Max ed entrambi sono delle belle persone. Certo Annalisa con la sua freschezza un po’ influenza Max togliendogli certe ‘asperità’ del carattere.   
Self-publishing e case editrici. Raccontaci il tuo punto di vista, e la tua esperienza.
Entrambe esperienze decisamente positive. Il self-publishing mi ha dato molta libertà e grandi soddisfazioni è l’ideale  per chi, come me, preferiva rimanere nell’ombra. In Mondadori ho invece trovato la possibilità del  confronto con gli editor e devo dire che è stato estremamente arricchente da tutti i punti di vista.    
Nei ringraziamenti, hai citato diverse persone che hanno “collaborato” alla realizzazione di questo romanzo, o perlomeno alla sua “crescita” stilistica. Vogliamo parlare delle lettrici?
 Come potrei non farlo? Niente di tutto ciò sarebbe successo senza il supporto e i consigli delle mie lettrici! Come scrivo nei ringraziamenti: Vi voglio bene, ragazze!
Che tipo di lettrice sei, e che genere prediligi.
Sono una lettrice onnivora e un po’ compulsiva. Adoro i gialli (PD James, gli Scandinavi, Camilleri, il primo Carofiglio di Guido Guerrieri…) amo le biografie (vogliamo parlare di quel gioiello di ‘Open’?) sul comodino ‘Una certa idea di Mondo’ di Baricco e ‘Conversazioni notturne a Gerusalemme’ del Cardinal Martini ma ho divorato divertendomi il primo Bridget Jones e i libri di Kinsella. Come vedete proprio onnivora!
Una domanda cattiva. Cosa pensi del fenomeno erotico dell’ultimo anno e del vento che sembra aver cambiato rotta.
Sono abbastanza grande per riconoscere l’importanza che l’erotismo riveste nella vita intima di una coppia e abbastanza fortunata per conoscerne le gioie. Poi però deve intervenire il pudore (anche per evitare il ‘già visto’, no?)
Progetti letterari nel cassetto.
Moltissimi!! Dal racconto di Natale che ho scritto durante le ultime feste al nuovo romanzo che sarà ambientato di nuovo fra Milano e Verate e di cui ho già scritto alcuni capitoli al giallo che si sta formando nella mia testa... 
Il tuo nuovo rapporto con Mondadori e con la tua editor.
Di grande collaborazione. L’editing è stata una delle esperienze più gratificanti della mia vita.
Un consiglio  per  tutti gli scrittori esordienti, che sono solo all’inizio del viaggio.
Provare, tentare, osare e trovare un’agente che creda in loro (cosa, quest’ultima, estremamente consigliabile dato che ci sono anche i lupi là fuori).
Rapporto Lettore- Scrittore – Case editrici.
E’ un momento di grandi cambiamenti, sicuramente il successo che il selfpublishing ha incontrato fra i lettori ha ‘spiazzato’ le case editrici ed ha contribuito a riportare  il gusto dei lettori al centro dell’attenzione  ma non si deve e non si può sottovalutare l’importanza del lavoro svolto dalle CE. 
(solo se vuoi!)  Cosa pensi del “lavoro/passione”  svolto dai blog letterari.
E’ un lavoro fondamentale ed una passione che fa la differenza! Voi agite da prezioso trait d’union fra i lettori e gli editori. Brave!
Ringrazio Virginia per la disponibilità,
simpatia e affetto dimostrati nei miei confronti
Ringrazio Anna, per averci fatto "incontrare".

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