Siete reduci da letture ostiche,
malinconiche, cerebrali e avete bisogno di coccolare il vostro lato passionale
e frivolo con una storia fresca, romantica e condita di humour ? Una delle strategie migliori potrebbe
essere lasciare idealmente l’ Italia. Su indiretto suggerimento dell’ autrice di
questo romanzo, cercare in internet immagini di tale Timothy Olyphant, rimirarlo a
lungo e imprimerlo bene nella mente per calarsi meglio nel personaggio; quindi munirsi di uno Stetson , fare scorta di zuccherini
utili ad ingraziarsi magnifici cavalli, infine volare nella cittadina di Hope, nel Wyoming. Un luogo magico, pot-pourri di elementi che stuzzicano l’ immaginario “ birichino” e stimolano il buonumore: cowboys rudi da
stemperare, sciami di feromoni vaganti, mozziconi di sigaro peccaminosamente
odorosi, balli della mattonella su
camicia a quadri, whisky ed eggnog da sorseggiare al calduccio per combattere il gelo…e ancora, chi più ne ha
più ne metta.
TUTTA COLPA DEL VENTO
( E DI UN COWBOY DAGLI OCCHI
VERDI)
Viviana Giorgi
Editore: Emma
Books
Collana:
Emma Books Love
Genere:
Romance contemporaneo
Pagine: 261
Prezzo
e-book: 4,99
Trama
Sì, ci si sono messi in due, il
vento e un cowboy, a combinare questo pasticcio. Proprio un cowboy-cowboy, con
tanto di cappello e cavallo di ordinanza, uno scassato pick-up rosso e un paio
di occhi verdi come due laghi di montagna. Margherita (Maggie) lo incontra
appena scende dall’aereo che l’ha portata negli States. Più che incontrarlo,
per la verità, si scontra con lui, e nella involontaria colluttazione che segue
gli fa pure un occhio nero. Colpa del cowboy, certo, ma anche del vento
fortissimo che per lei è molto peggio di una maledizione.La trentatreenne
Maggie Donati scrive romance, è italiana e ha un piano. Un piano scellerato, se
per questo. Infatti, nonostante lei sostenga di aver volato per quasi diecimila
miglia per passare il Natale con sorella e nipotina, la vera (e segretissima)
ragione del suo viaggio nel Wyoming è un’altra, e non di poco peso: vuole un
figlio e qualcuno con cui farlo. Perché non un cowboy dagli occhi verdi,
allora? Sotto le mille luci colorate di un Natale freddissimo, battuto da un
vento incessante e imbiancato da neve e ghiaccio, riuscirà Maggie a portare a
compimento la sua missione senza cadere nella trappola dell’amore? O forse vi
rinuncerà e tornerà a casa, a Milano, a piangere sulla spalla dei suoi cari
amici Nick e Nora Corsi?
Opinione
In un paesaggio innevato
incontaminato che sembra uscito da un film western , reso ancor più suggestivo da una
colonna sonora country in filodiffusione 24 ore su 24, si sviluppa la
vicenda di Margherita. “Maggie” Donati,
33enne scrittrice romance milanese, è una donna single disincantata, maldestra,
stonata, che ostenta sicurezza ma che
tenta di celare il lato fragile e insicuro del suo carattere; un personaggio di
quelli “ imperfetti” che suscitano nel
lettore un’ immediata empatia. L’
infelice definizione di “ primipara attempata” non le va proprio giù, l’
orologio biologico della maternità suona, così la sua mente elabora un piano
macchinoso e amorale: volare dall’ altro
capo del mondo, dove vive felice l’ amata sorella con la sua famigliola del
Mulino Bianco, e perseguire l’ obiettivo “ indecente” di
servirsi di un uomo geneticamente perfetto per concepire un figlio, tornare in
Italia e crescerlo da sola senza allacciare alcun legame con il padre.
Ovviamente dopo pochissimi minuti dall’ atterraggio in Wyoming iniziano gli intoppi,
e il diabolico progetto inizia a vacillare miseramente: perché Maggie si trova di fronte l’ irresistibile 42enne
Mitch “occhi verdi” Sanford, una “coppa
di champagne ghiacciato che inebria”. Bello e virile da paura, ex ranger dell’
esercito ora allevatore di cavalli e vicesceriffo volontario su pick-up
scassato, è un uomo buono e leale che maschera le proprie profonde insicurezze e
ferite manifestando alla bella milanese un
lato arrogante e superficiale, corazza difensiva costruita ad arte per
proteggersi dall’ amore.
L’ attrazione fra i due
protagonisti è immediata e implacabile,
e nonostante le macchinose manovre di entrambi
per contrastare questa intesa impareggiabile, al di là dei fraintendimenti,
delle dissimulazioni e delle parole non dette , il loro avvicinamento è
inesorabile ed è in gran parte giocato
sul piano fisico. Il mettersi a nudo e
il donarsi fisicamente svela meglio
delle parole la crescente intimità ed
armonia delle loro anime: i loro corpi si riconoscono in mezzo a tanti altri, fremono per entrare in contatto, sono affiatati come se si fossero sempre
appartenuti. La sensualità è molto elevata ed è comunque poesia.
La narrazione in terza persona,
che vede alternarsi i punti di vista di Mitch e Maggie, rafforza questa
sensazione di progressiva e inevitabile unione dei due protagonisti, e mostra
al lettore con efficacia le loro insicurezze e soprattutto i loro sentimenti
inespressi e occultati dai malintesi.
In un’ atmosfera da “Sette spose
per Sette fratelli” Maggie si troverà ad affrontare i suoi mille dubbi, i suoi bizzarri
e discutibili propositi, i suoi punti deboli, destreggiandosi alla bell’ è meglio
tra l’ anemofobia di cui soffre e
che è dovuta ad un grave trauma infantile, una governante indiana e il suo
marito ranchero, una tata messicana, un’
ostessa - sensale, un aitante e illustre
corteggiatore, una sorella complice, una nipotina da mangiare di baci. Con
contorno di cane, di lupi e soprattutto di cavalli amatissimi di cui conoscere
ed apprezzare nomi, abitudini e personalità.
Mitch si troverà a sua volta
costretto a prendere in considerazione l’ eventualità di uscire dal proprio
guscio protettivo per affrontare responsabilità ed emozioni mai provate che lo
destabilizzeranno e che rimetteranno in discussione il senso della sua
esistenza.
In sostanza, si tratta di un
romance classico e quindi sono riscontrabili tutti i cliché che solleticano il nostro immaginario quando
leggiamo le nostre scrittrici romance americane preferite. In questo libro però
gli stereotipi vengono filtrati dalla
sensibilità squisitamente italiana dell’ autrice, che spiritosa ed accattivante indugia in
battibecchi stuzzicanti, considerazioni ironiche rimuginate e inespresse dai
personaggi, descrizioni paesaggistiche ispirate ed episodi molto
passionali. Il tutto disseminando la
narrazione di piacevoli e pertinenti riferimenti
cinematografici di vario genere e di epoche diverse, nonché di rimandi a
canzoni celebri tratte soprattutto dal repertorio country, che fanno la gioia
dei cinefili e degli appassionati di musica e che impreziosiscono il racconto
senza appesantirlo in alcun modo.
In conclusione: una lettura
brillante, leggera ma non superficiale, che diverte e seduce il pubblico con garbo ed
intelligenza, risultando delicata, ma allo stesso tempo arguta e complessivamente
soddisfacente.
L’ Autrice
Viviana Giorgi ( alias Georgette Grig, lo pseudonimo con cui
scrive romanzi storici) vive a Milano, dove lavora come giornalista freelance
da molti anni, soprattutto nel campo dello spettacolo. Da qualche anno si è
imbattuta nel romance ed è stato amore a prima vista. Dalla lettura alla
scrittura il passo è stato molto breve, forse troppo. Per Emma Books ha
pubblicato Bang Bang, Tutta Colpa di Un
Gatto Rosso, Alta Marea a Cape Love
e First Impressions, novella he fa
parte dell’ antologia “ austeniana ” Amore,
orgoglio e Pregiudizio”. Il suo sito
è www.vivianagiorgi.it
2 commenti:
Grazie Charlotte per questa bellissima recensione. WOW!
Viviana
Grazie infinite a te per avermi catapultata nel Paese dei Balocchi!!! :-D
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