martedì 14 gennaio 2014

ANGELIZE di Aisliin - recensione

Spietati, egoisti, opportunisti, superbi; ma anche combattivi, generosi ed ingegnosi gli angeli di Angelize, il romanzo della giovane e brava blogger Aislinn che con questo Urban Fantasy cupo ed adrenalinico si rivela anche una scrittrice capace e ambiziosa. In un linguaggio quotidiano e diretto - ma a suo modo assai ricercato, perchè studiato per rendere assai vivida l'atmosfera urbana - ci racconta una storia "difficile", dove sottile è il confine tra Bene e Male e la vita degli angeli è una vera e propria lotta per la sopravvivenza. In una guerra senza esclusione di colpi - in stile I guerrieri della notte - impareremo a conoscere il variegato mondo angelico concepito da Aislinn, la sua costruzione e la sua evoluzione e, soprattutto, i suoi personaggi. Tanti, tantissimi... al punto che all'inizio è quasi complicato seguirne gli intrecci. Poi, d'un tratto, tutto quadra alla perfezione e si riesce perfino a simpatizzare con questi esseri imperfetti, a tifare per loro e la loro incolumità. Non è senz'altro un romanzo "facile" nè edulcorato, ma se vi piace leggere di angeli oscuri ed amate l'Urban Fantasy, vi ritroverete a respirare l'aria di una Milano caotica e tetra, suggestiva e terrificante, realistica e al contempo "magica"; teatro di uno "spettacolo" in cui tutto sembra possibile.
Vi sorprenderà!


ANGELIZE
di Aislinn

editore: Fabbri
pagine: 348
prezzo: 16.00 euro
Rilegato


Trama

Essere un angelo è terribile. Non provi emozioni, non puoi toccare, mangiare, amare. Per questo molti di loro cominciano a desiderare la vita terrena per provare quello che non hanno mai sperimentato nell'eternità. Per liberarsi dalla condizione eterea hanno solo un mezzo: uccidere un essere umano che prenderà il loro posto. Un gruppo di vittime, però, non si è rassegnato a questo poco invidiabile destino e ha trovato il modo di reincarnarsi in corpi nuovi che sono una via di mezzo tra angeli e uomini. Di nuovo sulla terra, questi angeli bastardi vorrebbero soltanto ricucire i pezzi di vite bruscamente interrotte, finire gli studi, ritrovare amori perduti. Come Haniel, privo di regole e affamato di sesso, che "indossa" ora il corpo di una ragazza. O come Hesediel, che cerca di far capire alla donna che ama che è tornato dalla morte, e che adesso è in grado di guarire da qualsiasi ferita. Ma gli angeli "puri", quelli che non hanno mai ceduto alla tentazione della carne, sono in caccia, armati di spada e fuoco celeste, decisi a spazzar via le abominazioni. Per sopravvivere gli "angeli bastardi" dovranno dar battaglia a forze molto più grandi di loro e prepararsi a terribili sacrifici...


La mia opinione

Angelize necessita di attenzione.
Non è uno di quei libri che si possono leggere così, tanto per svago, quasi distrattamente; perchè se non si è un po' concentrati, almeno all'inizio, è possibile perdersi, confondersi e avere diffidenza verso i numerosi - e complicati - personaggi presenti al suo interno. Se non ci si scoraggia alla possibile difficoltà iniziale in cui si affastellano nomi, presente e passato si intrecciano e non ci si aspetta l'ennesima edulcorata storia paranormale allora si può sperimentare quella che senza ombra di dubbio definirei una lettura straordinaria.
Coraggiosa, visionaria e "importante"; pregna di argomenti ed argomentazioni (anche) di ordine filosofico, teologico e morale e strutturato su una mitologia forte, convinta e originale che appare estremamente chiara nella mente dell'autrice. Certo, per spiegarcela a dovere e per farci "entrare" nella storia le ci vorranno diverse pagine; ma quando poi questa magia avviene si avrà la possibilità di sperimentare un Urban Fantasy straordinario, letteralmente fuori dall'ordinario, non scontato ed originale che ci riempie di orgoglio "nazionale". Non è facile imbattersi in un romanzo Urban Fantasy italiano di questo calibro e con queste note scure e disincantate.
Forse solo Luca Tarenzi con i suoi romanzi - ci viene in mente il suo Quando il diavolo ti accarezza, ambientato proprio in una Milano oscura e sanguinosa - può essere accostato al suo stile e al suo mondo da cui, forse, ha tratto ispirazione.

“Angelize prende spunto da un ribaltamento di prospettiva: normalmente gli angeli sono visti come creature benevole, che dovrebbero vegliarci e proteggerci. Ma se non fosse così? Se invidiassero la vita imperfetta e passionale degli uomini al punto da rubare con l’inganno la loro identità?” spiega Aislinn in un'intervista. In questo romanzo infatti niente è come sembra ma anzi gli angeli sono qualcosa di molto distante dall'immaginario comune e perfino il Bene e il Male, personificato nella teologia in Dio e nel Diavolo trova nel libro una natura del tutto particolare e riscritta. L'autrice infatti ci descrive un mondo in cui Dio è sparito, distrutto dalle pulsioni e dalle azioni nefande degli uomini che non credono ormai quasi più in niente e pone la presenza di una misteriosa Dea femminile, capace di grandi (ed oscuri) poteri. E' proprio lei infatti a ridonare un corpo gli angeli ibridi, ed è proprio lei ad avere accanto a sè Lucifero. Sì, proprio lui... anche da Aislinn concepito come essenza del male, anche se in una maniera molto particolare e subdola e non è ancora ben chiaro il suo ruolo nello sviluppo delle cose.

Vi starete chiedendo come mai gli angeli desiderassero un corpo. Ebbene, gli angeli non hanno sensazioni, eccetto vista e udito; non possono toccare, assaporare; non possono avere, insomma, un'esistenza "vera". Per questo alcuni di loro si adoperano a provocare la morte di un essere umano per poter ottenere di incarnarsi nel corpo di un neonato e vivere così come mortali; gli esseri umani uccisi prendono il loro posto e possono solo tentare lo stesso stratagemma per sperare a loro volta di reincarnarsi in un ciclo crudele apparentemente senza fine.

"Ora non siete più angeli.
Non conta come lo eravate diventati.
Uomini non potevate tornare,
ma d'ora in poi sarete qualcosa che assomiglia a entrambi,
angeli e mortali.
Avrete un corpo, ma per voi il tempo resterà fermo
e non morirete come gli uomini.
Non sarete più creature del Padre
che disprezzano la carne, le sue gioie e le sue sofferenze.
Sarete creature della Madre,
vivrete liberi onorando così la mia notte."

Angelize inizia quando alcuni di questi angeli "ibridi", uomini diventati angeli per forza, scoprono un modo per riavere il loro corpo senza spargere sangue. Diventano ibridi, perchè è come se si trovassero a metà strada, tra uomini ed angeli, senza essere nè l'una nè l'altra cosa. Senza più la vita di un tempo: fidanzate, amici e parenti li hanno sepolti, senza casa o lavoro.
Quegli angeli che, invece, sono rimasti puri e non si sono abbassati a desiderare la "carne",  e si sentono difensori legittimi delle leggi divine ed esecutori del Suo volere, ora che è sparito dalla circolazione, considerano gli ibridi come abomini e vogliono distruggerli. 

I tre personaggi principali appartengono al gruppo di angeli "ibridi", sono, cioè, uomini uccisi, costretti a prendere il posto e il nome di un angelo. Ora che si sono reincarnati devono cercare un modo per difendersi dai "puri" che vogliono sterminarli. Sono Rafael, Hesediel e Haniel: tre figure molto particolari e diverse tra loro, assai ben caratterizzate che intrecceranno le loro vite e le loro storie per cercare di far fronte ad una battaglia, apparentemente impari, per la sopravvivenza.
Rafael - il Biondo - è il più tenero e generoso; colui che meglio potrebbe impersonale "l'Angelo" nell'immaginario collettivo. Una figura che mi è piaciuta sempre di più man mano che andavo avanti con la lettura e che ho apprezzato per la sua natura. Insomma... ci stava tutto.
Hesediel, è il più tormentato; colui che forse, più di ogni altro, vorrebbe riappropriarsi della vecchia vita, pur consapevole del fatto che sia una cosa impossibile. E non solo perchè era "morto" e quella vita se l'era lasciata alle spalle, ma perchè a volte le cose, quando non funzionano, non si possono ricucire.
E poi Haniel, il più controverso. Una vera prima donna, e nello specifico, lo è a tutti gli effetti perchè è l'unico che si risveglia in un corpo diverso dal suo originario. Diverso come il suo ultimo cromosoma, che da y è diventato x! La sua sfrontatezza, il suo essere sempre e comunque sopra le righe, il suo linguaggio sboccato e tagliente non sono che una facciata a trincerare un passato doloroso e toccante.
Si imparano a capire e ad amare capitolo dopo capitolo, fino ad un epilogo per nulla scontato ed emozionante.

Una delle cose che più ho apprezzato di Angelize è indubbiamente l'ambientazione.
Milano. Così vivida... così tangibile... così "nostra". Lo sfondo della città della madonnina è molto credibile in un Urban Fantasy del genere che non solo è gotico e dark ma anche assolutamente frenetico, vizioso e moderno. Quale città italiana potrebbe meglio rappresentare la frenesia, la mescolanza di persone (ed esseri) diversi; la dissolutezza, la superficialità e l'abbondanza di offerta sotto tutti i punti di vista?
Le creature ibride di Angelize sono molto "terrene"... vogliono un corpo per non dover rinunciare ai piaceri dei sensi, all'alcool, alla droga, al buon cibo, al divertimento, allo svago e all'effimero. Ma anche per recuperare un po' di sè stessi e del buono che in fondo c'è in ogni creatura.
Per questo - visto anche il sincopato ed esaltante finale - mi aspetto grandi cose ed interessantissimi sviluppi nel nuovo libro che verrà.
Sappiamo infatti che una seconda parte è pronta per essere data alle stampe e, sinceramente, sarò ben lieta di vedere come andranno a svilupparsi le cose, perchè l'autrice mi ha lasciata con una bella pulce nell'orecchio!

E visto che l'ho nuovamente nominata vorrei spendere un'ultimo pensiero su di lei, una blogger e una persona di rara umiltà, per la quale gioisco sinceramente del traguardo raggiunto, anche se, come lei stessa dice nel discorso che ho ripreso dal suo blog e che vi voglio riportare, questa è solo una stazione di quel viaggio che io, con tutto il cuore, le auguro lunghissimo.
Che possa essere di stimolo e di esempio per molti.


"Chi mi conosce sa cosa può significare per me. L'unica certezza nella mia vita, l'unico punto saldo che non è mai cambiato, l'unica stella polare che ho sempre inseguito è questa: vedere le mie storie diventare "libri veri". Arrivare su quegli scaffali. Avere l'opportunità di trasmettere a qualcuno le stesse emozioni che provo io leggendo i miei libri preferiti. Far conoscere ad altri le realtà che immagino, i personaggi che vengono a trovarmi e non mi lasciano più.
Chi mi conosce sa anche la fatica per migliorare, e le delusioni infinite, e i rifiuti, e i muri sempre troppo alti e solidi dell'editoria. I muri contro cui picchi la testa fino a sanguinare e non serve a niente. E i tentativi e le speranze, e il magone quando ti senti solo uno fra milioni.
E anche ora, non crediate che sia fatta: come ho detto, questo è un punto lungo il cammino, ma non è la fine, non è la stazione dove fermarsi e riposare. Perché un posto del genere non esiste. E se ora sono meglio equipaggiata, per andare avanti mi servono ancora scarpe robuste, la spada al fianco e il fiato per resistere. Molto più di quanto si immagina quando le case editrici sono solo nomi e le si guarda dall'esterno."


L'autrice



E nata nel 1982, scrive ascoltando rock e metal e ha una passione inesauribile per la lettura. Ha partecipato al romanzo storico In territorio nemico di Scrittura Industriale Collettiva (minimum fax, 2013) e a diverse antologie, tra cui 365 racconti sulla fine del mondo (Delos Books, 2012). Vive tra Novara e Milano. E' una nota blogger e potete entrare nel suo mondo cliccando su aislinndreams.blogspot.it

3 commenti:

Unknown ha detto...

sono davvero curiosa di leggerlo e da un po ke lo avevo inquadrato

sangueblu ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
sangueblu ha detto...

Ciao Alessia.. Di sicuro è in libro molto particolare. Non si "entra" immediatamente ma quando lo si fa si vive in un mondo oscuro e pericoloso dal quale è poi un peccato uscire! Spero ti piaccia quanto è piaciuto a me