mercoledì 15 dicembre 2010

IL TIZIO DELLA TOMBA ACCANTO di Katarina Mazetti Recensione

Non so voi, ma io ogni tanto ho bisogno di ridere-leggendo. Metto in moto l'istinto o vengo "scelta" da libri che brillano di "luce propria" e non riflessa da commenti (veri o presunti) di testate giornalistiche autorevoli. Ebbene, questo è uno di quei libri che trovi per caso ma dopo averlo chiuso, ti rendi conto che ti ha lasciato piacevolmente colpito, e ti capita di sorridere quando ripensi a quanto sia grottesco e al contempo esilarante.


 IL TIZIO DELLA TOMBA ACCANTO
di Katarina Mazzetti



 ELLIOT EDIZIONI

Trama

Desirée è una bibliotecaria di trentacinque anni rimasta vedova di un biologo bello e intelligente, che non ha mai però conosciuto davvero. Quando lui è morto, investito da un camion, lei si è sentita tradita e offesa, e duranbte le ore che passa sulla panchina del cimitero davanti alla sua lapide, essenziale e sobria, più che dolore prova un inspiegabile risentimento. Benny è un allevatore di vacche da latte, rimasto solo a gestire la sua fattoria da quando la madre è morta. La sua vita è scandita dagli imprescindibili orari delle mungiture e dalle lunghe visite al cimitero, durante le quali si dedica con passione alla cura della tomba dei genitori, pacchiana e kitsch quanto basta per far inorridire Desirée. I due si rotrovano a volte seduti sulla stessa panchina e l'antipatia è tanto reciproca quanto intensa. Fino a quando, un giorno, un casuale scambio di sorrisi fa scattare la scintilla e miracolosamente tutto cambia. Tra i due nasce un amore pieno di passione ma segnato fin dall'inizio dallo "shock culturale": lui si sente a disagio nell'appartamento asettico di lei, che a sua volta trova raccapriccianti i ricami della madre che invadono la casa di lui; Benny si addormenta all'opera, mentre Desirée non mostra il minimo interesse nei confronti dell'azienda agricola. Man mano che trascorrono i mesi sembra che, invece di avvicinarsi, i due si allontanino sempre di più...



Recensione

Questo libro è stata una vera e propria scoperta! Mi sono ritrovata spesso a sorridere e a volte a ridere leggendo tra le righe! Il racconto è a dir poco grottesco ed esilarante, come i personaggi sono così opposti che si attraggono inspiegabilmente. Già il luogo del primo incontro la dice lunga su quello che sarà lo sviluppo degli eventi e dei sentimenti. Ma quello che più ti colpisce è la caratterizzazione dei personaggi. Due persone così pittoresche e scostanti non potevano statisticamente incontrarsi, lei Desirée (gamberetto) è una donnina scialba e incolore, non sa cucinare ma a letto (a dispetto dell'apparenza) è una potenza; lui, Benny è il tipico allevatore scapolo che inconsciamente dietro la prima gonna che incontra, vede la figura della madre, dedita alla casa e alla famiglia. Il romanzo è diviso nei loro due punti di vista che si alternano tra un capitolo e l'altro. Ma la cosa più divertente è che ogni momento cercano di ferirsi a vicenda esaltando l'uno i difetti dell'altra, senza rendersi conto che lo fanno proprio per avvicinarsi. La necessità di preservare la propria personalità. non è compatibile con un futuro insieme......fino a quando l'orologio biologico di lei non si mette in moto.....allora forse il desiderio comune di un figlio potrà essere il collante, ciò che gli permetterà di superare lo "shock culturale". Un libro che rimarrà impresso e a cui ripenserò sorridendo.



Qui i primi due capitoli:
http://www.10righedailibri.it/sites/default/files/primapagine_pdf/ilTiziodellaTombaAccanto10rdl.pdf



L'autrice



Katarina Mazetti, nata nel 1944, è giornalista alla radio svedese. Autrice di libri per ragazzi e di romanzi, ha avuto un successo incredibile grazie a Il tipo della tomba accanto, bestseller da oltre 500.000 copie, tradotto in numerose lingue, ancora in classifica in alcuni Paesi tra cui la Francia.

Recensione de IL VENTO E LE ROSE di Leila Meacham



Leila Meacham è una simpatica signora che ha superato i settant'anni; vive a San Antonio, in Texas. Ha scritto Il vento e le rose mentre ancora faceva l'insegnante e, solo dopo essere andata in pensione, è riuscita a metterci le mani e a concluderlo. Quando il libro, appena uscito, si è piazzato nelle prime posizioni delle classifiche, il suo commento è stato: "Mi sembra di aver vinto il mio primo rodeo".







Quando Mary Toliver, ricca proprietaria terriera, decide di cambiare il testamento e di escludere la giovane pronipote dalla successione alla grande proprietà su cui i Toliver hanno fondato la loro fortuna, sono in molti a stupirsi. Eppure non si tratta del capriccio di una vecchia signora. Mary vuole proteggere la pronipote da quella che ritiene una sorta di maledizione legata a Somerset, il loro feudo, che, se da una parte ha reso i Toliver ricchi, dall’altra parte li ha privati della felicità.

Mary lo sa, l’ha vissuto sulla sua pelle, e il segreto che nasconde ha radici profonde nel passato.
Aveva solo sedici anni quando il padre, morendo, l’aveva nominata unica proprietaria di Somerset e lei, nonostante fosse così giovane, aveva dedicato a quella terra tutte le sue energie. Ma la decisione aveva distrutto la famiglia, sua madre e suo fratello non le avevano mai perdonato di essere la prescelta ed entrambi erano scivolati lungo una china di autodistruzione.
Poi c’era stato l’amore. Un amore appassionato e ricambiato per il giovane Percy Warwick, la cui famiglia era da sempre amica dei Toliver, interrotto solo dall’esplodere della prima guerra mondiale. Ma quando Percy era tornato e le aveva chiesto di sposarlo, purché rinunciasse a Somerset, lei non se l’era sentita di tradire la promessa fatta al padre e così la sua vita aveva preso una piega diversa. Ma ora, passati gli anni, una decisione imprevedibile imprime una svolta fatale nella vita di chi le sta attorno. Una storia di conflitti e di passioni, che ci travolge e non si fa dimenticare.


http://api.edizpiemme.it/storage/village/2010/08/02/566-0495.pdf


Commento

Una maledizione, una storia d'amore lunga una vita e forse più. Il romanzo è veramente ben scritto e nonostante la lunghezza, non è mai noioso e scontato. Durante l'intera lettura, si avverte la sensazione di impossibilità di avere ciò che l'amore reclama. I due giovani si amano e si respingono per via delle convenzioni dell'epoca in cui è ambientato il romanzo e vivranno un'intensa segreta storia d'amore destinata ad ardere a distanza per il resto delle loro esistenze. Con il loro orgoglio segneranno indelebilmente tre generazioni, e la maledizione dei Toliver farà il suo corso fino a quando, in un gesto di estremo amore-egoismo, Mary non metterà fine a tutto ciò permettendo alla nipote di vivere la propria vita lontano dalla piantagione di cotone che ha reso infelici le persone che lei ha amato di più. A fare da cornice a questo bel romanzo, è la storia. I personaggi sopravvivono alle due grandi guerre, ed è molto bello immaginare, attraverso le descrizioni dell'autrice, le mode e le etichette del tempo. Le convenzioni che non permettevano certi atteggiamenti e comportamenti poco consoni. Si doveva amare in silenzio se la società non consentiva certe libertà. Credo non sia facile scrivere una trama così ben ricamata sul tessuto storico, come ha fatto la Meacham, senza rischiarte di diventare noiosa. Lei c'è riuscita. Consigliato a chi ha un debole per romanzi quali Via col vento.