lunedì 7 dicembre 2015

SPOSE DI GUERRA Helen Bryan Recensione

In tutti e due i conflitti mondiali uomini coraggiosi hanno lasciato le loro case, le loro vite e sono partiti alla volta dell’ignoto e di una morte certa. Hanno combattuto, si sono difesi a vicenda e molti di loro sono morti lasciandosi alle spalle sogni, aspirazioni, attimi di una vita normale comuni a tanti giovani privati della loro serenità. Ma in questo quadro complesso e drammatico, dove si inseriscono le donne?
Quando si parla di guerra è normale pensare ai combattenti, alle loro sofferenze, al desiderio di vedere il conflitto finito, ma  non bisogna dimenticarci che incatenati a loro c’erano le donne che, con altrettanto coraggio, continuavano la battaglia a casa, aspettando con ansia una lettera, una licenza, dispensando un arrivederci senza il coraggio di dire addio.
Spose di guerra racconta la storia di tutte le madri, le mogli, le sorelle di questi uomini partiti un giorno con la speranza di tornare, offrendo la testimonianza di un coraggio indissolubile, di una quotidianità dissestata dal razionamento, dalla paura, dalla preoccupazione ma anche animata dal bisogno di allevare i figli e di portare avanti la vita giorno dopo giorno.
Una storia straordinaria.

AMAZON CROSSINGSPOSE DI GUERRA
Helen Bryan

Traduzione a cura di Marco Zonetti
Casa editrice: Amazon Crossing
Genere: Romanzo storico
Pagine: 470
Prezzo: 9.99€
Ebook: 4.99€





Trama


Dopo aver devastato l’Europa, la seconda guerra mondiale minaccia di incendiare la Gran Bretagna. Nel sonnolento paesino inglese di Crowmarsh Priors la vita non è più quella di sempre: le case del villaggio ospitano gli sfollati da Londra, le incursioni aeree diventano un lugubre appuntamento notturno, la morsa del razionamento mette a dura prova ogni parvenza di dignità, mentre sempre più uomini partono per morire al fronte. E cinque giovani donne si legano in un’amicizia tanto profonda da travolgere la vita di ognuna.
Alice Osbourne è la figlia giudiziosa del defunto vicario, Evangeline Fontaine una ragazza americana del profondo sud, Elsie Pigeon è fra i poveri di Londra che vedono nell’evacuazione l’opportunità per scampare a una vita di stenti, Tanni Zayman è una giovane ebrea in fuga dagli orrori d’Europa e Frances Falconleigh un’intraprendente debuttante con un padre deciso a segregarla in campagna, a distanza di sicurezza dalle tentazioni mondane.
Intorno alle cinque ragazze, così diverse e provenienti da mondi apparentemente lontani tra loro, la guerra e le privazioni si fanno sempre più aspre, ma le avversità che potrebbero distruggere le loro vite finiscono per unirle indissolubilmente. Sostenendosi a vicenda per sconfiggere nemici spaventosi – la fame, le bombe, l’incubo di un’invasione nazista, un infame traditore – troveranno la forza interiore per aiutare se stesse e i loro amici.
Quando, cinquant’anni più tardi, quattro di loro torneranno a Crowmarsh Priors per celebrare la Giornata della Vittoria ripresa in diretta televisiva nazionale, le telecamere renderanno pubblica la storia delle anziane signore che furono spose di guerra in un’epoca lontana. Ma la missione delle quattro amiche non è commemorare né ricordare: le spose di guerra sono tornate per vendicare la quinta amica che non può più essere con loro.


Opinione di Sybil




Ormai chi mi conosce sa che adoro i romanzi storici e in particolare quelli legati ai due conflitti mondiali e con Spose di guerra direi che ci siamo dentro in pieno. In questo genere di romanzi ogni emozione viene osservata e descritta con una profondità maggiore, al punto da ammaliare il lettore sin dalle prime battute. 
Durante la guerra nessuno aveva il lusso di pensare al domani. C’eri e un attimo dopo scomparivi per sempre nel nulla. Ogni giorno poteva essere l’ultimo e proprio in onore di questa terribile verità, le persone cercavano di vivere al meglio ogni singolo istante, senza tralasciare nulla, assaporando anche il più piccolo dettaglio di una giornata dura. Ogni emozione veniva assimilata fino alla radice della sua essenza, senza lasciarsi scappare neanche un secondo di più ed è per questo che nei romanzi storici di guerra tutte le sensazioni e le esperienze dei personaggi assumono una connotazione diversa e creano suggestioni disarmanti. 
In Spose di guerra accade questo e molto di più perché l’autrice non ha scritto solo la storia di cinque giovani donne nel bel mezzo del secondo conflitto mondiale, ma ha creato un quadro storico davvero ben strutturato e contestualizzato. Si sente fortemente il tocco di approfonditi studi in merito, niente è trattato con superficialità, ogni dettaglio è descritto con attenzione e precisione, rendendo appunto il romanzo una preziosa testimonianza di quei tempi che purtroppo ora stanno sfumando nella mente di molti. Un grande plauso anche ad Amazon Crossing perché con le sue scelte editoriali sta proponendo a noi lettori una vasta scelta di libri eccellenti, tradotti nella nostra “colorata” lingua in maniera ricercata e puntuale, puntando alla qualità e alla precisione del vocabolo e della forma. Ci tengo a precisare ciò perché purtroppo non è sempre facile trovare un libro tradotto in grado di toccare le infinite sfumature della nostra lingua. In questo caso invece lo è.

Spose di guerra racconta la storia di cinque giovani donne che si ritrovano a diventare amiche in condizioni avverse e drammatiche. Divise da cultura, religione, estrazione sociale e scelte sentimentali, riusciranno a far sbocciare l’amicizia in un terreno arido e impervio, portando un briciolo di normalità in un mondo distrutto e ingiusto.
Alice, Evangeline, Tanni, Frances ed Elsie sono quasi tutte coetanee e si ritrovano per colpa della guerra a vivere nello stesso paese, Crowmarsh Priors, un villaggio rurale situato in Inghilterra. L’Europa è devastata dalla guerra e mentre gli uomini combatto al fronte, le donne cercano di ricoprire i ruoli che prima erano occupati da loro, lavorando nei campi, nelle fabbriche e pensando alla casa e alla famiglia. In questo delicato contesto la figura della donna acquista una potenza straordinaria, si colora di coraggio, passione e speranza al punto da tenere in piedi tutto ciò che si va via via sgretolando sotto le bombe. Come molte altre ragazze sparse nei territori dilaniati dalla guerra, anche loro cinque impareranno a mettere da parte i propri sogni per ricominciare, lottando con tutte le  forze in nome della salvezza e della sopravvivenza. Ad ognuna di loro la guerra toglierà tanto, ma troveranno il modo per resistere e continuare a vivere, aspettando il giorno in cui riaprire il proprio cuore all’amore e alla serenità.
Spose di guerra è un romanzo che da voce alle protagoniste di un periodo storico che viene per forza di cose associato maggiormente agli uomini, mostrando il secondo lato della medaglia. Per ogni uomo che andava al fronte c’era una moglie, una madre, una figlia che rimaneva a casa, vivendo di terrore e speranza, aspettando con ansia una missiva, un segno. E nonostante ciò, continuava ad andare avanti, tra il dolore, la preoccupazione, la fame e il freddo, coltivando la terra affinchè rimanesse fertile, alimentando il fuoco per tenere vivo il cuore della famiglia. 
In questo romanzo l’amicizia ricopre un ruolo centrale, al punto da diventare simbolo di speranza. Le cinque ragazze, seppur divise dalle loro esperienze di vita, riusciranno a superare i rancori e le avversità in nome di un qualcosa di più grande, sostenendosi a vicenda in un percorso difficile e devastante. 
Personalmente mi sono affezionata a tutte, alla loro storia e in particolar modo ad Alice che si è trovata a combattere anche una difficile guerra interiore e che per vincerla, ha dovuto lottare fino in fondo.
Ognuna avrà da regalare a noi lettori qualcosa e in un modo o nell’altro, riuscirà a donarci l’immagine nitida di quello che è stato per loro essere spose di guerra, semplici innamorate, madri e figlie, senza risparmiarci angoscia, dolore ma anche gioia, passione e simpatia.


L'autrice 



HELEN BRYAN è nata in Virginia, è cresciuta nel Tennessee e vive a Londra dove ha l’abilitazione di avvocato ed è membro dell’Onorevole Società dell’Inner Temple. Dopo la pubblicazione del suo primo libro, una guida per principianti al sistema di pianificazione urbanistica inglese, ha lasciato il Foro per diventare scrittrice a tempo pieno. Il suo secondo libro, la biografia Martha Washington First Lady of Liberty, è stato premiato con la Citation of Merit dalle Colonial Dames of America. Spose di guerra è il suo primo romanzo.




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