venerdì 9 gennaio 2015

VERSO L ' INFINITO Jane Hawking Recensione

Ci sono momenti in cui qualsiasi parola spesa diventa inutile, superflua. Succede quando un’esperienza ci lascia turbati a tal punto da ammutolirci, oppure quando ciò che si apre davanti a noi è così completo da non lasciare spazio ad altro.
Questo è ciò che mi sta capitando adesso, appena conclusa la lettura del romanzo. Nonostante la tremenda voglia di condividere con tutti voi la storia che sto tenendo tra le mani, non riesco a trovare una parola adatta a descrivere ciò che mi ha dato in cambio, quello che mi ha lasciato. Come molti di voi sapranno, Verso l’infinito, racconta la vita di Stephen Hawking vista attraverso gli occhi della moglie Jane, sua inseparabile compagna ed alleata, attraverso gli anni più difficili ma speciali della loro esistenza. È una biografia a tutti gli effetti, piena di descrizioni ben documentate, con tanto di numerose date e svariati  nomi, ma al suo interno esiste una forza invisibile che lo rende non solo un semplice e dettagliato memoriale dal quale apprendere un’infinità di nozioni riguardanti i protagonisti. Dentro questo romanzo si parla di vita o meglio, di un’esistenza che sin dai suoi primi passi ha aspirato alla pura e semplice normalità ma che alla fine è sbocciata in qualcosa di straordinario.


  “Il sorriso sul suo volto mentre fluttuava libero dal suo peso avrebbe commosso le stelle. Di sicuro ha commosso me profondamente, e mi ha fatto riflettere su quale privilegio sia stato percorrere anche solo un breve tratto del viaggio verso linfinito insieme a lui.”



VERSO L'INFINITO

Jane Hawking



Traduzione a cura di Annalisa Carena
Casa editrice: Piemme
Collana: Saggistica Piemme voci
Genere: Biografia
Pagine: 588
Prezzo: 19.50€
Ebook: 5.99 €



Trama

È il 1962 e Jane e Stephen frequentano luniversità inglese di Cambridge. Lei è una ragazza vivace che palpita per i versi dei poeti spagnoli, lui un promettente studente di cosmologia, sempre perso nei suoi pensieri, alla ricerca di una spiegazione semplice e unica delluniverso. Eccentrico e bizzarro, così lo definisce Jane quando lo conosce. E le piace molto. Le loro vite scorrono separate, fino a che qualcosa non le avvicina indissolubilmente.
Stephen ha solo ventun anni, letà in cui limmortalità è ancora lunica ipotesi contemplata, quando riceve una diagnosi sconvolgente: una malattia degenerativa che gli lascia solo due anni di vita. È allora, con il destino alle calcagna, che i due si innamorano perdutamente e decidono di sposarsi. Con Jane al fianco, Stephen combatte instancabilmente contro la malattia e intanto si butta acapofitto a studiare ciò che a lui più manca: il tempo.
Grazie allamore e alla caparbietà, i due giovani strappano giorni alleternità, uno dopo laltro. Mentre il corpo di Stephen è imprigionato in limiti sempre più stringenti, la sua mente continua a espandersi, fino a forzare le frontiere della fisica. Insieme, si spingono più lontano di quanto avrebbero mai potuto immaginare. Forse, la formula che tiene insieme luniverso ha un solo elemento comune: lamore.

Opinione di Sybil


Mentre leggevo Verso l’infinito non avrei mai immaginato quanto sarebbe stato difficile parlarne in seguito. Nonostante si possa immaginare che sia una storia triste, in realtà ciò che ci dona è molto di più che mestizia e rammarico. Quello che ci offre è l’immagine di una vita fatta di coraggio, amore, ambizione, caparbietà, desiderio di sopravvivere ad ogni costo.
La voce narrante appartiene a Jane Hawking, moglie del famoso fisico inglese Stephen Hawking, la quale ci lascia timidamente entrare nell’intimità della sua vita privata, partendo dalla sua giovinezza fino a giungere ai giorni nostri.
Jane era una giovane studiosa della facoltà di lettere quando per la prima volta si accorge di provare interesse nei confronti di un timido ed introverso ragazzo di nome Stephen. Lui studia la fisica e con essa, tutte le leggi che governano l’universo. Nei suoi occhi, la brillante fiamma dell’ambizione, che già da allora mostrava chiaramente la grandezza della sua personalità. Stephen è uno studente straordinario, portatore sano di una genialità che lo condurrà lontano nella sua carriera di accademico, ma è anche gravemente malato. Ha da poco scoperto di avere una rara malattia degenerativa che lo sta accompagnando inesorabilmente verso la morte. I due giovani, sanno di non avere a disposizione tanto tempo e proprio per questo, decidono di iniziare la loro vita insieme, consapevoli delle difficoltà e del dolore che tutto questo comporterà.
Parte da qui l’incredibile storia di una coppia che ha intrapreso il viaggio di una vita senza futuro, strappato dalla concretezza stessa di una malattia che non lascia spazio a sogni e fantasticherie. Jane ci racconta l’avventura di due giovani che hanno cercato di rendere immortale un sentimento condannato a morte ancor prima di nascere, dichiarando guerra al dolore, alla sconfitta, alla perdita.
Credetemi se vi dico che i risvolti saranno incredibili. Infatti Stephen diventerà il geniale professor Hawking che noi tutti conosciamo, una mente straordinaria confinata all’interno di un corpo addormentato che, invece di diventare il suo limite, non ha fatto altro che aumentare la sua caparbietà di sopravvivere alla morte. Ma ciò che a mio avviso è ancor più straordinario è la forza ed il coraggio con il quale sua moglie affronta la tempesta che ha da subito  avvolto la loro vita insieme.
L’intento di Jane è quello di raccontarci, attraverso le pagine del libro, ciò che ha fatto diventare un brillante studente di fisica, una delle menti più eccelse dei nostri tempi. E ci riesce in pieno, con la sua dettagliata descrizione di eventi, premi, dottorati, riconoscimenti mondiali importanti ricevuti dal marito nel corso degli anni. Quello che però è saltato indiscutibilmente ai miei occhi non è tanto il magnifico soggetto della sua narrazione, ma lei stessa. Semplicemente ed unicamente lei, Jane. Mi ha lasciata ammutolita il suo coraggio, la sua devozione, la sua forza e il suo irrefrenabile ottimismo che non si è piegato mai, nemmeno di fronte alle sfide più dure. In queste pagine che ci parlano di un uomo che ha impegnato tutta la sua vita a spiegare e conoscere le leggi che regolano l’universo, incontriamo una donna che indirettamente ha reso possibile tutto ciò. Una donna che per amore ha regalato al suo adorato marito mangiato dalla malattia, una vita speciale, tranquilla, caratterizzata da una normalità che nessuno si sarebbe aspettato per loro dopo la terribile diagnosi. Nonostante l’ineluttabilità di un destino che sembrava voler contare i giorni ad un amore appena sbocciato, Jane ha saputo trovare la forza di andare avanti controcorrente, in salita costante verso una prova sempre più dura della precedente. In un qualche modo è come se avesse sconfitto la mortifera malattia che attanagliava la sua vita. E mentre Stephen si appresta ad entrare nell’olimpo delle persone immortali, Jane faticosamente lavora per rendere possibile tutto ciò, trasformando l’ordinario in qualcosa di straordinario.
Come? Impregnando la loro dura quotidianità di pura e semplice felicità, con amore, dedizione e senza nessun desiderio di arrendersi.
Raccontandoci la storia di suo marito, inevitabilmente ci rende partecipi del piccolo grande miracolo che in realtà lei stessa ha fatto, regalando con semplicità l’esempio di una vita fatta di sacrificio, con l’umiltà di non vantarsi per aver assistito un uomo gravemente malato, ma soprattutto mettendosi allo stesso livello di tante altre persone che, come lei, combattono ogni giorno contro una malattia tremendamente devastante. Verso l’infinito è anche la testimonianza delle difficoltà incontrate dalle famiglie che si trovano ad affrontare patologie sconvolgenti, distruttive, di come a volte non riescano nemmeno a superare le difficoltà incontrate nel percorso e di come spesso non ricevano aiuti necessari da parte delle istituzioni, rendendo complicato anche il semplice atto di trovare una casa conforme alle esigenze che un grave handicap solitamente richiede.
La realtà che ci racconta Jane Hawking nel suo libro non è mai velata di falso ottimismo, non ci nasconde minimamente le avversità con le quali si è trovata a combattere ogni giorno, le stesse complicanze che un giorno porteranno le loro vita ad un bivio, facendo diventare quella che era la loro preziosa felicità un enorme buco nero, simile a quelli studiati da Stephen nelle sue teorie sull’universo.

“Era inutile tentare di spiegare che fra le alienanti paranoie della fisica e le logoranti, incessanti esigenze della malattia avevo cercato onestamente di essere una buona moglie per Stephen; che in mezzo allarmamentario di farmaci, attrezzature mediche e turni di assistenza, in mezzo alla pletora di saggi scientifici, equazioni e riunioni, avevo cercato onestamente di fare del mio meglio, sebbene la mia stessa vita fosse stata stravolta.”


Ma nonostante ciò, il messaggio che ci spedisce è comunque lo stesso, un faro irraggiungibile dalle asperità della vita: l’amore rende possibile ogni cosa. Che sia l’amore di una moglie per il marito, dei genitori per i figli, che sia l’amore per la vita, o per le cose che si fanno per renderla completa, l’amore per il lavoro, per i risultati da raggiungere o più semplicemente l’amore per tutti gli splendidi nuovi giorni che l’esistenza ci dona.
Qualunque tipo di amore sia ad animare le nostre vite, possiamo pure lasciarci cullare dal fatto che, prima o poi, sarà in grado di generare dei piccoli grandi miracoli. 






L'autrice






JANE HAWKING, studiosa di letteratura e scrittrice, è stata sposata per venticinque anni con Stephen Hawking, da cui ha avuto tre figli. È insegnante di lingue e cantante corale.
Da Verso linfinito, la storia della sua vita con StephenHawking, è stato tratto il film La teoria del tutto.


Dal libro è stato tratto il film LA TEORIA DEL TUTTO, in uscita nelle sale dal 15 gennaio 2015.
Ecco il trailer ufficiale:


1 commento:

Charlotte Sognandotralerighe ha detto...

Cara Sybil, la tua recensione mi ha davvero commossa. Non so se sarò in grado di affrontare una lettura così intensa, ma sei riuscita a incuriosirmi e a farmene respirare l' atmosfera coinvolgendomi emotivamente: come ti riesce sempre tanto bene ;-)