lunedì 22 dicembre 2014

THIAGO Margaret Gaiottina Recensione


Sarò sincera: odio visceralmente i serpenti, mi terrorizza anche solo immaginarli in bassa definizione o in versione cartone animato . Tuttavia nella finzione narrativa non sono rimasta insensibile al fascino letale e ipnotico  di Thiago Saxton, protagonista di questo romanzo autoconclusivo, attesissimo seguito del suggestivo  Jaguarà;  ancora una volta Margaret Gaiottina si è destreggiata tra animali pericolosi, dannazione e cardio depressori,  passando per  fuori serie e sfasciacarrozze:  regalando ai suoi ammiratori un nuovo “ romance tosto a tinte forti per adulti” 

THIAGO
MARGARET GAIOTTINA


Editore: Mamma
Collana: Ophiere
Genere; Romance contemporaneo
Pagine: 183 
Prezzo: € 9,80
ebook: € 4,99

La Trama

A Sussex e nel jet set internazionale nessuno è più conteso di Thiago, biondissimo Golden Boy e ultimo rampollo della famiglia Saxton. Ma Sussex non è solo lusso, è anche desolazione e periferia dove una ragazza come Portia Mantini non sa proprio dire di no. Mai. A nessuno.
Portia non sa però che il fascino patinato delle donne dei quartieri alti non regge il confronto contro la forza vera, quella naturale che sgorga dal cuore, stilla da labbra impertinenti e da occhi di fuoco come i suoi. Anche quando ci sente buoni solo per un giro di giostra. Anche quando l’amore più biondo che c’è nasconde uno spaventoso segreto.
Ancora i fratelli Saxton della Jaguarà saga, questa volta la penna di Margaret Gaiottina è dedicata a Thiago.

Opinione di Charlotte

Vorrei partire da un' "avvertenza prima dell' uso": questo libro  è legato a doppia mandata al precedente, del quale costituisce ideale prosecuzione. Pertanto a mio avviso prima di procedere nella  lettura è imprescindibile  conoscere la vicenda raccontata in Jaguarà: così da   comprendere appieno l’ entità del fardello che sono costretti a portare i due fratelli Saxton e l' aspetto immaginativo della serie composta dai due titoli. In Thiago infatti i presupposti della " croce"  del protagonista vengono dati per assimilati e la vicenda è incentrata essenzialmente su una  tormentata  storia d’ amore, negata e contrastata fino all’ ultimo capitolo, che sembrerebbe avere poche chances di sopravvivenza alla luce della complessità dei suoi protagonisti, ma che è destinata a riservare molte sorprese.   
Se il predatore giaguaro l’ aveva fatta da padrona nel primo volume, il suo antagonista,  cinicamente “ progettato” forte e maledetto in egual misura, è un predatore rettile, opposto esteticamente e caratterialmente al fratellastro.
Fin dalle prime pagine si comprende come Thiago sia una storia imperniata sulla repressione degli istinti, il dolore, la crescita nell’ odio e nell’ autodistruzione: nella quale trova posto uno spiraglio di speranza sotto forma di accettazione reciproca e amore.   I due protagonisti sono a dir poco complicati : Portia è una ragazza coraggiosa e luminosa con scarsa considerazione di sè, che si barcamena come può in un ambiente in cui imperversano la violenza domestica e lo squallore, e che per reagire alle brutture con le quali convive   mira erroneamente  a provocare dolore in chi le fa del male svilendo se stessa.
Al contrario Thiago, condannato per nascita e condizione alla convivenza con il senso di colpa e il dolore,  è cresciuto in un ambiente benestante e protettivo ma freddo e formale:  in cui la sua vera natura, la sua energia  e le sue emozioni sono sempre state represse, e in cui in virtù di tale inibizione ha sviluppato una serie di stratagemmi per autocontrollarsi che lo hanno reso apparentemente  vuoto e ostile alla famiglia . I due protagonisti del romanzo  sono quindi  individui che sopravvivono alla vita, al peso  che devono portare, e che imprevedibilmente nel corso della storia,  nonostante provengano da due contesti sociali opposti,  riescono a comprendersi e a valorizzarsi reciprocamente come mai è avvenuto nella loro esistenza.  
L' interrelazione di Thiago e Portia  li mette a nudo in un modo per loro inedito e impensabile, al punto di spingerli a mettere in discussione regole collaudate e atteggiamenti consueti: il loro è un gioco molto pericoloso e conflittuale, in cui il desiderio si mescola alla paura, l’ attirarsi al respingersi,  l’ usarsi al venire  disarmati, l' affezionarsi al perdersi, il desiderarsi al cedere al tormento. In qualunque modo decidano di razionalizzare il loro rapporto, il conforto della ben nota fisicità  si  evolve in un inaspettato  legame spirituale.  E tanto più l' affinità di Thiago e Portia viene negata e soffocata da entrambi per ragioni diverse, più appare chiaramente manifesta la sua capacità di redimere e infondere speranza. 
Il sesso è molto presente nel libro, fra i protagonisti e anche con altri partner: ma solo quello che c’è tra loro due è verità, atto totale e completo, giocato su sensazioni e pulsioni genuine, in modo primitivo e animalesco ; rivelandosi  così “ giusto”   e pervaso da un  senso di ineluttabilità.   Solo tra di loro Portia e Thiago  desiderano la vera intimità  e riescono ad arrivare a toccare le corde più profonde: accettandosi e piacendosi così come sono, allontanando così le mostruosità e la finzione dalle loro vite.
In quest' ottica, i personaggi di contorno con le loro peculiarità rafforzano la rappresentazione di un legame  " lui e lei  uno per l' altro, soli contro tutti " . Per quanto riguarda la famiglia Saxton, Orlando “Jaguarà”  e Thiago hanno un rapporto estremamente conflittuale; il loro fratello David è il contraltare glaciale e composto che non mostra sentimenti; il loro padre Arthur è un uomo pavido che può rivelarsi meschino. Il contesto in cui vive Portia poi è davvero aberrante e costantemente teso , enfatizzando malessere, senso di solitudine.
Margaret Gaiottina si conferma una narratrice d’ eccellenza: sofisticata ma non pretenziosa, efficace e abile nell’ immedesimarsi negli stati d’ animo dei suoi personaggi.   Rispetto a  quel che avviene in Jaguarà, in Thiago la trama è più esile, a favore di uno studio marcato dell’ introspezione di due personaggi non facili da tratteggiare – Portia in particolare- senza correre il rischio di  diventare retorici e moralisti. L' autrice  è in grado di tenere incollato il lettore alle pagine da lei scritte in virtù  della sua naturale empatia , della raffinata seduzione , della tensione emotiva che rivela aspetti struggenti: tutte caratteristiche peculiari dello stile di Margaret Gaiottina, che producono nei suoi libri un risultato originale e accattivante. Io che sono una vorace ottimista, spero che dalla sua  penna spunti fuori qualche altro fratello da sviscerare per benino, come solo Margaret è in grado di fare   

 La serie Jaguarà

- Jaguarà ( Mamma Editore, recensione QUI
- Thiago 

L' Autrice 
( bellissima  immagine tratta dal suo blog)
Trentotto anni compiuti da poco, vivo a Roma, la mia meravigliosa splendida città.
Ho avuto una lunga parentesi siciliana durata ben nove anni, ed è per questo che quelle splendide terre mi sono rimaste parecchio nel cuore. 
Faccio i salti mortali e le migliori acrobazie tra un marito due figli e i miei adorati libri, da scrivere e da leggere.  Senza la lettura non sarei più io, è qualcosa che mi completa e mi stimola. I miei romanzi, invece, sono la mia evasione, il contraltare della realtà, fatti di eroi belli e impossibili, di situazioni da sogno. 

Il blog dell' autrice: http://margaretgaiottina.blogspot.it/
La pagina FB dedicata a Jaguarà: 
 

1 commento:

Margaret Gaiottina ha detto...

Questa recensione fantastica mi ripaga di tante fatiche! Grazie infinite :-)