giovedì 20 novembre 2014

IL REGALO PIU' GRANDE Jenny Hale Doppia Recensione

Immaginate di essere dentro una calda casetta, immersa in un bosco pieno di neve, nel bel mezzo di una tormenta... Un fuoco che scoppietta vivace, una leggera musica di sottofondo, magari "La Vie en Rose" di Louis Armstrong, un comodo divano e una morbida copertina, di quelle con sfondo rosso e  ometti di marzapane in rilievo. Ah, dimenticavo, manca solo un dettaglio,  che trova la sua esatta collocazione proprio lì, nelle vostre mani, ma che ben presto si accoccolerà in un'altra parte del vostro corpo, nel cuore, sedimentandosi dentro di voi lentamente, soffice e lieve come la neve che sta fioccando fuori dalla finestra... Il dettaglio in questione? Naturalmente è Il regalo più grande, il romanzo di cui oggi io è Charlotte vogliamo parlarvi...
Forse abbiamo esagerato nel creare l'atmosfera, ma non importa. Per certe storie si può anche navigare con l'immaginazione all'infinito, anzi é il dovere di noi lettori creare l'ambiente giusto per poterle vedere crescere.. Un po' come quando si mette un bel quadro dentro una splendida cornice: già sappiamo che insieme diventeranno uno spettacolo... E quindi perché non  eccedere in fantasiosi scenari, immaginando di essere in un luogo intriso di un'aura romanticamente suggestiva, solo per poter accogliere una magica storia natalizia?Benvenuti in casa Marley cari amici, la grande cena di Natale è servita!





 IL REGALO PIÙ GRANDE
Jenny Hale


 Traduzione a cura di Cristina Ingiardi
Casa editrice: Leggereditore
Genere: Romanzo contemporaneo
Pagine: 324
Ebook: 4.99 €
Prezzo: 14.00 €

Trama


Allie Richfield ama da morire il Natale, così quando viene assunta presso una dimora storica di gran lusso per occuparsi delle incombenze quotidiane e, soprattutto, organizzare le feste natalizie dei proprietari, è raggiante. Con uno stipendio da capogiro e un intero team a disposizione, quanto potrà essere difficile? Lo scoprirà quando incontrerà i Marley... Robert, il primogenito, è uno schianto, peccato sia gelido come la neve. E poi ci sono suo fratello Kip, playboy incallito, e la sorella Sloane, a dir poco instabile. Per non parlare della nonna ultranovantenne, Pippa, che trascorre le giornate brontolando a bordo del suo scooter elettrico. Con Robert che ha intenzione di vendere la proprietà, il lavoro di Allie si fa ancora più difficile: queste feste sono lultima occasione che ha per lasciare ai Marley dei ricordi felici della loro casa, e ha tutta lintenzione di regalarglieli... anche se per farlo avrà bisogno di tutta la magia del Natale!



Opinione di Charlotte


Sembra uno di quei film che la televisione trasmette solamente nel periodo dell’ Avvento e che si guardano decine volte,  con immutato piacere, conoscendo in anticipo atteggiamenti dei protagonisti, battute, finale.   Nelle prime pagine entriamo in contatto con una famiglia al femminile  e con una protagonista serena e modesta , amata dalla madre e dalla sorella ma allo stesso tempo un po’ in balia di se stessa: senza certezze, senza lavoro, senza compagno.  Una donna con il dono  di catalizzare le emozioni di chi la circonda e di  ispirare  buoni sentimenti, grazie alla sua innata sensibilità e alla sua “ mancanza di filtro” che le impedisce di tacere quando la discrezione sarebbe più appropriata  . Ben presto   Allie viene catapultata in una realtà che non si sarebbe mai immaginata di conoscere , nell’ atmosfera un po’ retro di Villa Ashford   permeata di  ricordi particolarmente dolorosi. In questa dimora immersa nel verde, gloriosa e ricca di storia,   di quelle che si immaginano quando  si leggono i libri di    Agatha Christie , la vita di Allie si intreccia indissolubilmente  con quella di una famiglia allargata in cui, serviti da un drappello di affezionati  camerieri, si trovano a convivere provvisoriamente  la nonna ultranovantenne Mrs Marley,   una donna  neo separata con due figli piccoli ma soprattutto due fratelli che sembrano un po’ la personificazione l’ uno di Roger Rabbit, l’ altro di Mr. Scrooge: Kip e Robert, interessanti e fascinosi   ognuno a modo suo, destinati a generare notevole  confusione emotiva in  Allie che si vedrà costretta a indagare nel proprio animo e in quello dei due uomini  per capirci qualcosa e per trovare il suo posto nel mondo. E così il freddo decembrino poco a poco viene lasciato fuori dalla porta della dimora , il bagaglio di sofferenza e insicurezza viene alleggerito, le corazze impenetrabili a protezione del cuore di ciascun personaggio si sgretolano. In un  percorso  lineare, prevedibile ma indubbiamente  pittoresco e coinvolgente.
Nonostante una trama spensierata e  natalizia, ne Il regalo più grande sono individuabili alcuni spunti di riflessione interessanti.  Il primo fra tutti a mio avviso è ravvisabile   nel costante confronto tra Kip e Robert, due personalità antitetiche , con  reazoni e atteggiamenti opposti nei confronti della vita e  delle tragedie che li hanno visti protagonisti: Kip è solare, divertente , un po’ spudorato e vocato al disimpegno, mentre Robert è chiuso, freddo, scontroso. E spesso si ha la sensazione che l’ autrice non se la senta di prendere le parti di uno o dell’ altro.
Nonostante le premesse  buoniste, poi, non si tratta di un libro particolarmente ironico: anzi  a volte dà l’ impressione di prendersi molto sul serio.  Ad esempio,  i drammi di ciascuno non sono fittizi: genitori separati, lutti, abbandoni, sono parte integrante della vicenda narrata e non sono difficoltà di finzione e di poco conto;  e il divario sociale tra Allie e la famiglia Marley, se pur tema accennato e non predominante , è riscontrabile  nelle occhiatacce dei domestici e nella sensazione di estraneità ad un modo dei ricchi da parte di una ragazza cresciuta in una famiglia umile,  sopraffatta da fasto, ricchezza e spreco.
Un  elemento “ moderno” che risalta nell’ ambientazione vintage  è il carattere della protagonista. Spesso agli occhi del lettore le scelte di Allie appaiono incoerenti, sbagliate, opportunistiche: io ho preferito vedere in lei la confusione, il misto di attrazione/repulsione verso un modo magico poichè sconosciuto, che ha le sue luci e le sue ombre e che nonostante la ricchezza materiale non  risparmia ai suoi membri  il lato più triste della vita; e a livello sentimentale, ho considerato credibili   la tentazione della strada più facile nonché  la difficoltà della scelta fra un legame  solido e confortevole e qualcosa di travolgente ma aleatorio.
In sostanza,  nel complesso  tutto in questo romanzo è stato per me   gradevolissimo: l’ atmosfera calda e accattivante, l’ elemento introspettivo, la prevedibilità degli eventi che si susseguono con un ritmo scorrevole ma non ansiogeno. Vi lascio all’ Unica Grande  Incognita: la scrittrice sarà stata contagiata dalla Sindrome di  Darcy  e di   Sabrina, o preferisce gli uomini solari  e giocherelloni? Lo scoprirete solo leggendo!


Opinione di Sybil

Il Natale è da sempre la ricorrenza che ha il grandioso potere di amplificare gli stati d'animo. Se si sta vivendo un periodo fantastico, allora ci sentiremo sulla luna dalla felicità, se invece si sta attraversando un momento difficile, con le feste Natalizie tutto diventerà più cupo e ingestibile. Saremo schivi, indolenti. Cercheremo semplicemente di evitarlo. A tutti i costi.
È questo che spinge Robert Marley, ricco ereditiere di un'antica famiglia, ad assumere nel periodo invernale un'amministratrice, al fine di gestire la sua enorme proprietà prima della vendita della stessa. Il suo scopo è proprio quello di trovare un acquirente in grado di acquistare la tenuta, potendosi così liberare per sempre di essa.
Il giorno del colloquio arriva una ragazza di nome Allie, sorella dell'agente immobiliare incaricato della vendita, che dopo un breve scambio di battute ottiene il posto. Il suo compito sarà quello di gestire la villa, con tutto il personale incluso ed organizzare l'ultima cena di Natale della famiglia Marley. La ragazza, felice di aver trovato un impiego, si mette subito al lavoro, desiderosa di approfondire la conoscenza del suo datore di lavoro, tanto burbero da risultare immediatamente irresistibile. È consapevole che la sua apparenza è solo uno scudo che si è costruito intorno negli anni e spinta da questa consapevolezza, cerca di capire cosa renda Robert Marley tanto insofferente e distaccato. Purtroppo per lei, l'oggetto del suo interesse non ha la minima intenzione di farsi analizzare ne tanto meno di passare le vacanze insieme alla sua strana famiglia. Se ne starà solo soletto a New York, immerso nel suo lavoro ad aspettare un'offerta per la vendita della casa. Fin qui, tutto come da copione: una villa enorme da gestire, una festa da organizzare, una famiglia che non si vuole riunire, un fratello maggiore indurito dalle esperienze della vita, una nonna arzilla e risentita che non ne vuole sapere di andarsene dalla sua tenuta, una sorella esuberante ma delusa e un fratello minore che ha tutta l'aria di essere un vero e proprio sciupa femmine dal cuore d'oro... Insomma, niente manca all'appello, ci vorrebbe solo un pizzico di quella polvere magica che viene elargita solo nei giorni antecedenti il Natale, l'ultimo rimedio per tutti quegli individui che non si vogliono arrendere all'evidenza dell'amore e continuano testardi ad affermare di non aver bisogno di una famiglia. Riuscirà Allie a trovare il rimedio per riunire queste persone separate dalla vita ma profondamente unite dal sentimento? E soprattutto, avrà la pazienza di "spogliare" Robert da tutti quegli strati di corazza che negli anni si è incollato addosso? In una casa piena di ricordi e speranza, tra corse a cavallo, chiacchierate di fronte ad un bicchiere di vino, passeggiate tra la neve, vedremo il viaggio di una famiglia che non riesce a guardare avanti e ammireremo la caparbietà di un uomo che non vuole cedere all'impulso del cuore. Chissà se la notte più magica dell'anno riuscirà a portare a termine il suo meraviglioso spettacolo e dare una lieve spintarella alla situazione...

In tutta sincerità io amo il Natale e tutte le storie che gli crescono intorno. Mentre leggevo Il regalo più grande, in cuor mio già sapevo che lo avrei adorato e che lo avrei affrontato tutto d'un fiato, senza interruzioni. I personaggi, la loro differente personalità, i loro strambi modi di rapportarsi, la loro intrinseca voglia di affetto, tutto ha contribuito a rendere magnetica la magia di questo racconto. La scrittrice stessa è riuscita a creare un'atmosfera tipica ma audacemente unica nel suo genere, una sorta di sogno da fare la vigilia di Natale, con tanto di scenari accoglienti ed emozioni dolcissime. Un mix davvero irresistibile per le inguaribili romantiche che, come me, ancora non si stancano mai del tenero lieto fine.
Personalmente amo i caratteri complicati e le personalità difficili da raggiungere come quella di Robert e ho adorato il modo in cui Allie ha cercato di farlo aprire, superando abilmente le sue resistenze. Tutte le parole pensate e non dette, i pensieri profondi mai espressi, il forte legame che li unisce senza però trovare la forza di manifestarsi, hanno contribuito ad accendere un fuoco dentro di me, un calore irraggiungibile che può essere condiviso solo con l'amore. E mi riferisco a qualsiasi tipo di amore, quello per la persona che abbiamo accanto, quello per la nostra famiglia, quello per i nostri ricordi.

Credo che oltre la sua apparenza questo romanzo possieda un potere evocativo, una forza intrinseca che lega il lettore alla storia, grazie anche alla sua ironia e alla sua delicatezza, facendolo immergere in un'atmosfera ricca di sentimenti e di ricordi.
Un'esperienza davvero bellissima e profonda allo stesso tempo, che mi ha scaldato l'anima, regalandomi una piacevole fuga alla volta di boschi innevati, ruscelli ghiacciati e tanta, tanta voglia di ricominciare ad amare.




L'autrice




JENNY HALE è l'autrice de Il Regalo Più Grande, suo romanzo d'esordio e di altri due romanzi. Quando non scrive, è un'insegnante, moglie e madre di due figli. 

1 commento:

lilia63 ha detto...

Ma quanto siete brave ?
Come faccio a non leggerlo ?
Devo !