Non c'è due senza tre!!! Reduce dalla vittoria del prestigioso Premio Bancarella 2013 con Ti prego lasciati odiare, e dal successo della spassosa avventura americano- coreana Come inciampare nel Principe Azzurro, la scrittrice Anna Premoli compiace i suoi fans elaborando una commedia romantica ad alto contenuto di risate, bollente al punto giusto, incentrata sul rapporto contrastato di due affermati protagonisti del foro newyorkese alle prese con la subdola vendetta di un sadico ma lungimirante giudice; le cui " crudeli" punizioni contribuiranno alla cottura a puntino dei due antagonisti, fino a spingerli inesorabilmente l' uno tra le braccia dell' altro: pronti per essere serviti al lettore fra un sospiro e una risata, con contorno di familiari chiassosi, vecchine intraprendenti e amici ficcanaso.
FINCHE' AMORE NON CI SEPARI
Anna Premoli
editore: Newton Compton
genere: Romance contemporaneo
pagine: 384
prezzo: 9,90 euro
e-book: 4,99 euro
Copertina rigida
La Trama
genere: Romance contemporaneo
pagine: 384
prezzo: 9,90 euro
e-book: 4,99 euro
Copertina rigida
La Trama
Amalia Berger è un affermato avvocato newyorkese, nota nel foro come “la
regina di ghiaccio”. I ricchissimi genitori però le riservano da sempre
poche attenzioni. Ryan, di origini irlandesi, è il maggiore di quattro
figli maschi e la sua caotica famiglia gestisce un tipico pub nel cuore
della Grande Mela. I due si sono conosciuti alla scuola di legge di
Yale, dove è nata la loro reciproca antipatia. Amalia è poi rimasta a
New York, mentre Ryan ha fatto carriera a Chicago. Finché un giorno,
l’offerta di un posto da vice procuratore lo riporta a New York. Il
primo caso che si trova ad affrontare sembra davvero banale: l’arresto
per guida in stato di ebbrezza di una ragazza dell’alta società. Ma quel
che appare semplice, si può complicare inaspettatamente, se per esempio
l’avvocato difensore della ragazza è proprio quella Amalia Berger, che
Ryan non vede da almeno dieci anni… Lo scontro in aula degenera a tal
punto che il giudice condanna entrambi a una pena esemplare, che li
costringerà a trascorrere parecchio tempo insieme. E cosa può accadere
se due persone che si detestano dal profondo del cuore sono costrette
dalla legge a collaborare?
La mia opinione
Ci troviamo di fronte al lavoro di un' autrice spigliata, sapiente nel dosare gli ingredienti adatti a creare un giusto mix di ironia, tenerezza, dramma e sensualità. In questa sorta di " Orgoglio e Pregiudizio" in chiave moderna vengono presentati due personaggi inconsueti, con bagaglio esistenziale e indole " invertiti" rispetto a quanto avviene abitualmente . Infatti la multimilardaria " avvantaggiata" una volta tanto è la donna: Amalia proviene da una famiglia privilegiata e ricchissima, e indossa una maschera "perfettina" di precisione e di cinismo per proteggersi dalla mancanza di affetto di un padre e di una madre egocentrici che l' hanno sempre trascurata; Ryan invece ha origini più modeste, una famiglia solida e affettuosa alle spalle, ed è visibilmente più spontaneo e tenero della giovane professionista; ha faticato ad emergere in un mondo di raccomandati boriosi, ed è pieno di pregiudizi nei confronti dell' alta società.. e delle ereditiere in particolare.
Ad entrambi i personaggi manca una vita privata soddisfacente, ciascuno ha serbato il ricordo dell' attrazione inespressa per l' altro risalente a quando entrambi erano studenti: e come da copione in ogni commedia romantica che si rispetti, a distanza di anni saranno costretti ad interagire a stretto contatto. Complici dei comprimari impiccioni di indubbia simpatia, la loro vicinanza forzata farà sì che il sentimento represso erompa impetuoso loro malgrado, faccia breccia nell' anima di entrambi e li porti a mettere in discussione scelte e preconcetti: così Amalia diventerà meno compassata e si sentirà libera di esprimere la sua dolcezza, mentre il candore di Ryan emergerà prepotente senza riserve, tra un' arringa e una birra, tra una frecciatina velenosa e un bacio appassionato. Finché amore non ci separi è un libro che si legge tutto d' un fiato, avvincente e divertente, con spunti di tenerezza e trovate di indiscussa comicità, scritto in modo discorsivo e "saporito" per piacere e rilassare. Ma ( mi perdonino i fans accaniti) a mio avviso non è fresco, spontaneo , sfolgorante quanto Ti prego lasciati odiare, del quale ricalca in modo evidente gli schemi narrativi e le diverse tipologie di personaggi, e che per me resta l' indiscusso capolavoro di Anna Premoli . Se nel romanzo Premio Bancarella la traccia romance era pressoché invisibile, camuffata da imprevisti e intermezzi comici, qui si avverte chiaramente un percorso prestabilito, per "stadi obbligati" - l' avversione, l' innamoramento, il tentennamento, la riconciliazione - rispettati rigorosamente forse un pò a discapito di linearità e spontaneità. Inoltre in Finché morte non ci separi pur affezionandomi a loro non sono riuscita ad inquadrare perfettamente i protagonisti: Ryan come vice procuratore brillante e ambizioso rimane decisamente un po' troppo spesso senza parole e si dimostra molto confuso nelle azioni: e questo aspetto, se da un lato coccola l' animo romance della lettrice colpita dal suo carattere affettuoso, dall'altro è un pò incoerente con l' immagine del determinato ex studente di Yale. Per quanto riguarda l' ereditiera, dell' educazione altolocata di Amalia e dei suoi vezzi, in realtà si percepisce una traccia labile costituita dalla marca delle scarpe che indossa e dagli arredi sontuosi del suo appartamento, più che cogliere una formazione mentale che suppongo sia inevitabile abbia qualche influenza in una persona cresciuta in certi ambienti. Insomma, in sostanza a volte ho preso atto delle emozioni raccontate, piuttosto che viverle attraverso i protagonisti nei quali non riuscivo a identificarmi appieno per mancanza di armonia tra ciò che percepivo e ciò che era scritto sulla pagina del libro.
Mi preme sottolineare che si tratta di osservazioni compiute su un buon romanzo, mai noioso e intriso di simpatia e di dolcezza, che consiglio di buon grado a tutti gli estimatori dell' autrice Ma non riesco a non tener presente che Finchè amore non ci separi si confronta con i lavori precedenti di Anna Premoli: quindi ai neofiti suggerisco di assaporare i primi libri di questa brava autrice prima di cimentarsi in questo ultimo romanzo.
Nata nel 1980 in Croazia, vive a Milano dove si è laureata in Economia
dei mercati finanziari, presso la Bocconi. Ha lavorato alla J.P. Morgan
e, dal 2004, al Private Banking di una banca privata. La matematica è
sempre stata il suo forte, la scrittura invece è arrivata per caso, come
“metodo antistress” durante la prima gravidanza. Ti prego lasciati odiare
è stato il libro fenomeno del 2013. Per mesi ai primi posti nella
classifica dei libri più venduti, con i diritti opzionati dalla Colorado
Film per la trasposizione cinematografica, ha vinto il Premio
Bancarella e sarà inoltre tradotto presto in Francia. Anche il secondo
romanzo, Come inciampare nel principe azzurro, è stato pubblicato dalla Newton Compton con grande successo.
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