Può un libriccino di poco più di cento pagine diventare una piccola macchina del tempo impostata sul passato? Io l'ho letto, ho impostato il timer sul passato a meno trenta e ho ricordato cose che lentamente andavano sbiadendo.....
Parlo del romanzo "L'INCONTRO" di Michela Murgia, che dopo Ave Mary torna alle sue origini in uno spaccato che tanto immaginario non è....
Collana: L'arcipelago Einaudi
Genere: Narrativa italiana
Autore: Michela Murgia
Pagine: 112
Prezzo: 10.00
Trama
Maurizio ha dieci anni e non vede l'ora che comincino le vacanze. Per lui l'estate significa stare dai nonni a Crabas: lí ogni anno ritrova Franco e Giulio, fratelli di biglie, di ginocchia sbucciate e caccia alle libellule, e domina con loro un piccolo universo retto da legami che sembrano destinati a durare per sempre. Ma nell'estate del 1986 qualcosa di imprevedibile incrinerà la loro infanzia e mostrerà a tutti, adulti e ragazzi, quanto possa essere fragile il granito delle identità collettive. Basta un prete venuto da fuori a fondare una nuova parrocchia per portare una scintilla di fanatico antagonismo dove prima c'erano solo fratellanze. In quella crepa della comunità l'estraneo può assumere qualunque volto, persino i capelli rossi di un inseparabile compagno di giochi. In questo racconto insieme comico e profondo, la penna inconfondibile di Michela Murgia ci regala un'appassionata storia di formazione in cui il protagonista scopre - insieme al lettore - cosa significa dire "noi".
Recensione
GRAZIE MICHELA
Perché in queste poco più di cento pagine mi hai ricordato il vecchio "lato di bambina scalza sarda".... quella che, in un altro piccolo paesino assolato della stessa isola, una trentina di anni fa passava "magiche" estati con i cugini, con lo spauracchio de Sa mama de su sole e con il grande e temuto nonno Giacomo (il mio si chiamava proprio così) che esigeva ordine e disciplina a tavola e raccontava di un temibile Sarchiapone nascosto dentro il cesto da pescatore appeso sopra il divano nel quale qualche volta dormivo con mia cugina. Anche noi, come Maurizio e gli amici, passavamo le vacanze escogitando qualche gioco pericoloso o qualche scherzo ai danni del più piccolo....che per ripicca faceva la spia....e tutti in punizione. Allora si costruivano telefoni artigianali (con due bicchieri di plastica e un filo di nylon) per comunicare da una finestra all'altra durante "il confino" pomeridiano.
GRAZIE perché sono questi i libri che ti fanno capire quanto sei fortunato ad aver avuto un'infanzia "da romanzo", aver trascorso le tue estati di bambina all'aria aperta, con la "famiglia", quella indelebile e di forte presenza che sancisce il NOI dalla nascita.
Questo è un libro che si legge e rilegge carico di sensazioni forti e "collanti", quelle che spesso dimentichiamo, avvinti dalla freneticità della vita quotidiana che fa scorrere inesorabilmente il tempo e ti "allontana" dalle radici alle quali appartieni, al tuo IO-BAMBINA così importante da ricordare, magari da raccontare a figli e nipoti, per non dimenticare la fortuna di essere stati un NOI, di essere cresciuti liberi e scalzi.
Chiudere il libro, e scoprire all'ultima pagina che è una storia inventata, mi fa accaponare la pelle....perché io buona parte di questa narrazione, l'ho vissuta veramente!!!
La copertina poi, ti ricorda che il tempo scorre, il passato non torna ma può essere "fermato" su carta o nei racconti intorno al tavolo di ferragosto, dove il mio "nonno Giacomo" che ormai non c'é più, rivive più nitido che mai.....
GRAZIE.......
L'autrice
Michela Murgia è nata a Cabras nel 1972. Nel 2006 ha pubblicato con Isbn Il mondo deve sapere, il diario tragicomico di un mese di lavoro che ha ispirato il film di Paolo Virzì Tutta la vita davanti.
Per Einaudi ha pubblicato nel 2008 Viaggio in Sardegna. Undici percorsi nell'isola che non si vede, nel 2009 il romanzo Accabadora, vincitore del Premio Campiello 2010, nel 2011 Ave Mary, nel 2012 Presente (con Andrea Bajani, Paolo Nori e Giorgio Vasta) e L'incontro.
Per Einaudi ha pubblicato nel 2008 Viaggio in Sardegna. Undici percorsi nell'isola che non si vede, nel 2009 il romanzo Accabadora, vincitore del Premio Campiello 2010, nel 2011 Ave Mary, nel 2012 Presente (con Andrea Bajani, Paolo Nori e Giorgio Vasta) e L'incontro.
3 commenti:
E brava la mia sarda preferita!!!! Naturalmente parlo di te, Anna, che mi sai sempre commuovere ogni volta che ti leggo!! TVTB
Bellissima recensione. Hai colto perfettamente la magia del libro e degli anni spensierati che hai descritto. A sbucciarmi le ginocchia e a camminare scalzo con te c'ero anch'io... ed è stato magnifico! :-)
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