venerdì 26 maggio 2017

IL CERCHIO DI PIETRE Diana Gabaldon Recensione

“Ero Zio per i figli di Jenny, e Fratello per lei e Ian. Milord per Fergus e Signore per i miei fittavoli. Mac Dubh per gli uomini di Ardsmuir e MacKenzie per gli altri servi di Helwater. Dopodiché sono stato Malcom il tipografo e Jamie Roy giù al porto.”
 La sua mano mi carezzava i capelli, lentamente, in un bisbiglio simile a quello del vento fuori.
“Ma qui”, disse pianissimo,”qui al buio, con te…io non ho nome”:


TEA
IL CERCHIO DI PIETRE
 Diana Gabaldon

Traduzione a cura di Valeria Galassi
Casa editrice: Tea
Collana: Teadue
Genere: Romanzo storico, fantasy
Pagine: 580
Prezzo: 12.00€
Ebook: 6.99€




Trama

Stati Uniti 1968. Sono trascorsi più di vent'anni da quel giorno in cui, attraverso il magico cerchio di pietre di Craigh na Dun, in Scozia, Claire Randall fu catapultata nelle Highlands del 1743. Vent'anni da quando ha dovuto separarsi dal suo Jamie, il nobile giacobita di cui si era follemente innamorata, per ritornare nel Ventesimo secolo con la figlia nata dal loro amore, Brianna. Claire non ha mai rivelato a Brianna il suo segreto, ma è giunto il momento della verità. Così questa volta non sarà sola ad attraversare nuovamente la porta sul passato e andare in cerca del suo indimenticato sposo. Ma sono tanti gli interrogativi che la lacerano: Jamie l'ama ancora? O si è risposato? E che cosa avrà detto ai famigliari sulla sua scomparsa? La dottoressa Randall, già sopravvissuta a ben due passaggi, ritorna nelle Highlands del 1766...



Opinione di Sybil



Continuano le esaltanti e travagliate avventure di Claire Randall/Fraser a cavallo tra passato e presente, in bilico tra una storia vecchia di duecento anni e un domani incerto e devastante. Questa serie è davvero affascinante, magnetica al punto da rasentare l’ossessione, ricca di un romanticismo mitigato solo dal tempo che prepotentemente rivendica il suo martellante scorrere. Perché ci piace? Perché tra le pagine dei romanzi della Gabaldon si trova di tutto, avventura, Storia, personaggi incredibili, passione, sensualità, dolore, tristezza, forza, coraggio e, più di ogni altra cosa, la potenza del legame del cuore. Per quanto sia difficile da immaginare un amore come quello che lega Jamie e Claire (anche senza la variabile dei duecento anni che incombe sulle loro teste) noi lettrici desideriamo credere alla sua esistenza, amiamo sognare un uomo come Jamie che in vent’anni non ha fatto altro che cercare con la mente e con il cuore la donna amata, risucchiata da un cerchio di pietre magico nascosto  in cima ad una collina. Nessun sentimento è in grado di colmare il vuoto lasciato dalla sua partenza, nessuno sguardo è capace di suscitare in lui ardimento e desiderio, solo il viso della sua Claire può lenire il dolore, il senso di perdita. Jamie e Claire sono stati sposati per pochi anni, una briciola di tempo rispetto ai 20 di separazione, eppure non c’è modo di voltare pagina. Cosa sono tre anni rispetto ad una vita intera? Niente, ma nonostante ciò il nostro straordinario e cavalleresco Jamie non ha fatto altro che pregare per la sua Claire, aspettandola e allo stesso tempo rinnegandola nei modi più disparati, senza però rimpiangere il giorno del loro incontro nella fredda campagna scozzese del 1743. Chi non sogna un amore così? 

Mi sembra di aver divagato già abbastanza, ma non posso farci niente, questa serie mi carica d’entusiasmo, mi travolge ad ogni pagina e più vado avanti, più la situazione diventa interessante. 
Devo dire che ho trovato la lettura di questo quarto capitolo della saga più scorrevole e fluida, caratteristica da imputare non tanto allo stile della Gabaldon, sempre denso ed articolato, ma al fatto che finalmente, dopo pagine e pagine, sono arrivata di fronte ad una parte della storia completamente nuova per me. Come ho già detto nelle recensioni precedenti, ho iniziato a leggere la serie solo dopo aver visto le prime due stagioni televisive e quindi, con Il cerchio di pietre, mi sono finalmente allontanata dalla strada battuta e spianata, e in un certo senso contaminata, dalla serie tv. Questo, devo dire, è stato come combustibile per il mio interesse e involontariamente ha contribuito ad aumentare la mia passione per la saga, incrementando anche l’ansia per l’arrivo della stagione tre di Outlander, prevista per il prossimo autunno.
Vedete? Ecco che divago di nuovo, non posso farci proprio nulla! 
Il cuore del post di oggi è Il cerchio di pietre, quarto capitolo della saga che almeno nella prima parte vede come protagonista la lontananza, un mix letale di rabbia, gelosia e nostalgia. 
Da questo momento in poi potrebbe esserci il rischio di qualche spoiler, cosa impossibile da evitare vista la complessità della narrazione!
Il terzo capitolo, Il ritorno, si conclude con l’addio straziante tra Jamie e Claire, lasciando il lettore con solo due certezze: Claire  incinta e Jamie destinato a morire nell’imminente battaglia di Culloden. Quale futuro avrebbe mai potuto avere la vedova incinta di un presunto traditore scozzese? Nessuno. È per questo che Jamie decide di spingerla attraverso il cerchio di pietre che magicamente l’aveva fatta arrivare da lui. Claire si oppone ma non riesce a fargli cambiare idea e così si ritrova di nuovo catapultata in una nuova dimensione a duecento anni di distanza da Jamie. Un attimo prima era tra le sue braccia e quello dopo lungo una strada desolata in mezzo alle Highlands scozzesi della prima metà del 1900. Claire, consapevole del destino del suo amato Jamie, decide di continuare a vivere, soprattutto in onore della figlia che porta in grembo. E Frank (il marito del presente)? Non appena viene informato del suo ritrovamento in stato confusionale lungo una strada diretta verso Inverness, se la riprende e la porta in America. Claire, rassegnata, accetta di dare vita ad una famiglia apparentemente normale, ma il vuoto causato dalla morte di Jamie è talmente incolmabile da lasciarla ogni istante senza fiato. Lo immagina esangue, ferito, indebolito sul campo di battaglia, solo, senza di lei. 
Passano venti anni e nel 1968, insieme alla figlia Brianna, decide di tornare in Scozia, nel luogo dove tutto ebbe inizio. Lì trovano Roger, figlio adottivo del reverendo amico di Frank, un giovane studioso appassionato di storia. In quel luogo incantato e ricco di ricordi, Claire decide di svelare alla figlia la verità sul suo passato. Tutto cambia quando accidentalmente Claire scopre che forse Jamie non è realmente morto nella battaglia di Culloden. Il suo mondo collassa di fronte a questa tremenda, e allo stesso tempo preziosa, verità. Jamie non è morto, o meglio nel 1968 lo è senza dubbio, ma non nel 1746. Sono passati vent’anni dal loro ultimo addio. Lei è andata avanti, lasciando il suo cuore da parte, ammutolito dalla certezza della morte del suo amato. Ora che questa certezza è crollata che cosa ne sarà di lei? E soprattutto, cosa sarà successo a Jamie in questi due decenni? 
Eccoci arrivati di fronte al famoso cerchio di pietre, i cui confini si confondono con quelli del romanzo precedente, come d’altronde immancabilmente accade con tutti i libri della serie. 
Siete pronte a tuffarvi di nuovo dentro la roccia spaccata di Craigh na Dun? 




L'autrice





DIANA GABALDON è nata in Arizona nel 1952. Si è laureata in zoologia, ha un master in biologia marina e un PhD in ecologia e per anni ha insegnato nel dipartimento di Scienze ambientali dell’Arizona State University. Nel 1991 ha pubblicato il suo primo romanzo dando vita alla serie «Outlander», primo capitolo di una saga appassionante tradotta in oltre 20 lingue. I libri di Diana Gabaldon hanno venduto oltre 25 milioni di copie in tutto il mondo e in Italia sono tutti pubblicati con successo da Corbaccio (anche in edizione TEA)




La serie completa:
La straniera (recensione QUI)
L’amuleto d’ambra (recensione QUI)
Il ritorno (recensione QUI)
Il cerchio di pietre
La collina delle fate
Tamburi d’autunno
Passione oltre il tempo
La croce di fuoco
Vessilli di guerra
Nevi infuocate
Cannoni per la libertà
Destini incrociati
Il prezzo della vittoria
Legami di sangue
Prigioniero di nessuno



CONFESSO! L'ho visto un milione di volte...









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