giovedì 17 maggio 2012

INTERVISTA a CONNIE FURNARI

Dopo aver avuto la fortuna di fare quattro chiacchere con giovani autori emergenti al Salone del Libro di Torino, sento più che mai l'impulso di portare avanti la bandiera dei giovani scrittori italiani, e saremo liete di accogliere, qui nel nostro angolino letterario, tutti gli scrittori che vorranno farsi leggere e conoscere!!!


E per cominciare in bellezza, ho il grande piacere di postare l'intervista a CONNIE FURNARI, simpatica e talentuosa giovane scrittrice italiana, che qualche settimana fa mi diede la possibilità di leggere STRYX, IL MARCHIO DELLA STREGA (qui la mia recensione). Adesso ci ha permesso di rivorlgerle qualche domanda. Grazie Connie, per la tua disponibilità, simpatia e voglia di scrivere!




1)   Cara Connie ho letto che sei laureata in lettere con una tesi molto    interessante. Qual è il nucleo di questo tuo lavoro?

Adoro la psicologia, infatti cerco di introdurla in modo soft anche nei miei romanzi, caratterizzando i personaggi con traumi e paure che li rendono reali. La mia tesi analizza in chiave freudiana alcuni racconti horror come Sandman di Hoffmann, le fiabe dei fratelli Grimm e di Andersen.
2)   Ho letto anche che hai scritto e scrivi, racconti per bambini. Come mai sei approdata a un genere un po’ più “noir”?
Le fiabe per bambini sono state il primo genere che mi ha appassionato, ne scrivevo già quando andavo alle scuole elementari. In seguito crescendo, ho esplorato il fantasy e l’urban fantasy, la mia vera passione. Un altro genere che amo è la narrativa “drammatica”, storie per un pubblico “sensibile” che ho intenzione di proporre al più presto.
3)   Tra i tanti esseri fantasy la tua scelta è ricaduta sulle streghe, c’è un motivo particolare?
Sì, in effetti c’è. Ho sempre amato la magia e gli incantesimi, anche perché credo che ogni donna sia un po’ “strega”. Avevo notato che in giro ci sono pochissimi libri sulle streghe, e tutti noiosi… Non volevo descrivere le solite streghe buone e per fortuna ci sono riuscita, creando dei personaggi fuori dai soliti pregiudizi: alcuni mi hanno detto che Susan ad esempio, somiglia parecchio a Phoebe del telefilm Streghe. Le sorelline Sawyer sembrano, parlano e si vestono come due ragazze dei giorni nostri, sono indipendenti, impulsive e a volte estremamente cattivelle… insomma, con loro non ci si annoia di certo!
4)   Ti riconosci nel carattere di Sarah? O in quello di Susan?
Sicuramente mi riconosco di più nel carattere di Sarah: ingenua, ottimista, e un po’ sprovveduta. Però ho anche molto di Susan, soprattutto quando fa battute pungenti e maliziose!
5)   Come ha cominciato a prendere forma questo romanzo? La prima scintilla da cosa è stata innescata?
Mi sono chiesta cosa sarebbe accaduto se una vera strega vissuta all’epoca dei puritani fosse costretta a vivere nel nostro tempo.  Volevo scrivere una storia che rappresentasse in chiave metaforica la lotta tra sessi, infatti le streghe sono tutte ragazze, vengono da diverse classi sociali e sono di varie etnie. I Cacciatori invece sono tutti ragazzi di razza bianca, e di classe medio alto borghese… è stato anche un modo per evidenziare le incomprensioni e le battaglie per il potere che avvengono quotidianamente in ogni liceo, non solo americano.
6)   Qual’è il tuo momento di maggior ispirazione?
La sera naturalmente, o meglio ancora la notte, quando c’è più silenzio.
7)   Quando ti viene un’idea la metti subito per iscritto?
Sì, ho un block-notes portatile a questo scopo! A volte però dimentico la penna a casa…
8)   Ti capita mai di iniziare a scrivere e bloccarti sul più bello?
Certo, quando non so come reagirà un determinato personaggio… a volte i personaggi sembrano vivere per conto proprio e aspetto che mi suggeriscano loro stessi le parole!
9)   Hai seguito un corso di scrittura creativa?
No, ma il miglior corso di scrittura creativa è la lettura: fin da piccola ho letto sempre tantissimo, mi piace leggere e leggo di tutto, anche i manoscritti degli amici.
10)  Potresti darci un indizio sul tuo prossimo libro?
Il mio secondo romanzo è ambientato a Londra, durante l’epoca vittoriana. Ancora non posso svelare la trama, ma è un romanzo gotico e dalle tinte piuttosto dark e sensuali. Parla di angeli dannati e di misteriosi omicidi che si consumano nella capitale inglese: è una storia dalla trama intricata, con un finale a sorpresa e con personaggi che appassioneranno, perché ognuno nasconde una storia segreta e ricca di pathos.
11)   Il tuo libro preferito di sempre?
Ce ne sono parecchi, ma quelli che amo di più sono La Storia Infinta di Michael Ende, e la saga di Harry Potter.
12)   La musica che ti ispira?
             In particolare la musica classica. Amo il pianoforte e il violino, in particolare.

Grazie a Connie per averci dato la possibilità di leggere il suo romanzo e apprezzare la sua scrittura, e aspettiamo con ansia il suo prossimo romanzo!!!

2 commenti:

sangueblu ha detto...

Grazie Connie per essere passata di qua e aver condiviso con noi qualcosa di te!!! E' sempre un piacere conoscervi un po' meglio!!!
E grazie anche ad Anna per il suo lavoro e per la bella recensione dell'opera prima di questa scrittrice che mi riprometto di leggere al più presto!! ;-)

Manu ha detto...

bell'intervista!! ragazze grazie per farci conoscere le scrittrici è sempre bello leggere di loro, Devo assolutamente leggere questo libro, d'altronde adoro le storie di streghe :)