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martedì 1 dicembre 2015

IL MIO AMORE HA GLI OCCHI A MANDORLA Didì Chisel Recensione

Molte esistenze sono infelici per qualcosa che non è accaduto o
è accaduto in un momento inopportuno, come in una ricetta in
cui si sia dimenticato qualche ingrediente o lo si sia messo al
momento sbagliato. Troppo presto e a fine cottura se ne sarà
perso profumo e consistenza. Troppo tardi e rimarrà un
elemento estraneo, mai veramente legato all’insieme.
Da West side Story a Indovina chi viene a cena, i riferimenti  cinematografici e letterari si sprecano in questa versione di Giulietta e Romeo multietnica e quanto mai attuale.
Due persone affini,  due culture diverse che spesso si guardano da lontano e  che qui  sono attirate l' una verso  l' altra,  un legame indiscutibilmente forte;  ma gli ostacoli sono dietro l’ angolo, e talvolta hanno le sembianze delle persone che più di tutte le altre dovrebbero amare e capire. 

Delos Digital 
IL MIO AMORE HA GLI OCCHI 
A MANDORLA
DIDI' CHISEL


Collana: Passioni Romantiche 
Genere: Romance contemporaneo
Pagine: 104
Prezzo ( solo ebook) : € 2,99


La Trama  

Quanto basta a due mondi diversi per innamorarsi? Anna, studentessa pugliese fuori sede a Roma e Luca, brillante dottorando di origine cinese, si incontreranno e scontreranno davanti a un bel piatto di "Spaghetti due culture" condito con q.b. di amore e coraggio.
La passione tra Anna Buono, un'italiana doc trapiantata a Roma dal suo paese d'origine e Luca Chiang, un nuovo italiano di etnia cinese che invece è nato e cresciuto a Roma, è immediata e forte. Il mondo universitario li unisce, tradizioni, aspirazioni e diffidenze delle rispettive famiglie di origine li dividono. Le loro culture si scontreranno violentemente e rischieranno di allontanarli. Anna e Luca dovranno combattere con gli altri e con se stessi per il loro amore, ma forse, come spesso accade, a tavola si troverà un punto d'incontro.


Opinione di Charlotte 

Fin dalle prime pagine scaturiscono dalle parole di Didì Chisel raffinatezza ,  musicalità e  suggestione emotiva . Accantonato l’ erotismo "puro" che non indulge certo in galanterie e romanticismo e che spesso non contempla il lieto fine, la scrittrice smussa gli spigoli, ammorbidisce i toni e propone una novella romance molto particolare: incentrata sull' innamoramento, ma anche sulla difformità, sull' attrazione per ciò che è sconosciuto e che si vorrebbe entrasse a far parte del proprio quotidiano, sulla volontà di trasmettere questo entusiasmo a chi è vicino affinchè possa a sua volta apprezzare e accettare la diversità.
Nel proporre queste tematiche, la Chisel si rivela ben poco retorica, sorprendentemente calda ed elegante, stuzzicando le emozioni ma stimolando anche l' intelletto del lettore, molto spesso portato nel quotidiano a confrontarsi con il tema del multiculturalismo.
La mia visione in merito coincide con quella dell' autrice, poiché ai miei occhi la diversità costituisce arricchimento al quale guardare con curiosità e confronto costruttivo reciproco : spesso però essa diventa un ostacolo insormontabile, poiché il pregiudizio, l’ ostilità verso ciò che non si conosce , l’ attaccamento alle proprie radici, spingono molte persone a sconfessare i principi liberali ed egualitari: gli stessi ai quali, come i familiari di Anna e Luca, magari hanno educato i propri figli.
Ribellarsi al loro ambiente di appartenenza e fare accettare alle loro famiglie il loro amore: questa è la sfida che devono affrontare i due protagonisti di Il mio amore ha gli occhi a mandorla: lei studentessa ventiduenne proveniente da un paesino pugliese, lui professore universitario cinese nato e cresciuto in Italia. Spiriti affini e inseparabili, anime che si completano, corpi che si desiderano come mai prima in vita loro. Ma un razzismo a doppio senso di marcia, proveniente da Chinatown e dal Bel Paese, non risparmia ai due innamorati bassezze, sotterfugi e crudeli ricatti : impedimenti che nulla possono contro la forza dell’ amore che vince sulla ragione, contro la volontà e la consapevolezza che demoliscono la grettezza e i tabù.
Due sono le situazioni alternate con sapienza, sulle quali è basata la struttura nel romanzo. Una è collocata nel tempo presente, è pervasa da un alone di tranquillità domestica, di poesia , ed è fabbricata su suggestioni sensoriali, fornendo terreno fertile per intime riflessioni. Il secondo registro invece è fatto di azione, concitazione emotiva: viene ripercorsa la vicenda di Luca e Anna – lei voce narrante, lui raccontato in terza persona - e del loro rapporto altalenante, tormentato, nel quale l’ amore reciproco non viene mai messo in dubbio, ma viene seriamente compromesso da una serie di eventi superabili solo se si è in due a volerlo. In nome di un sentimento in cui credere e di valori per cui lottare, affrontando difficoltà che partono in primo luogo da se stessi e che creano  - comprensibilmente e verosimilmente -  un velo fatto di timore, insicurezza, paura di essere giudicati; in questo senso è esemplare la caratterizzazione di un Luca fiero e armonico, della complessità del suo mondo interiore e del suo senso di appartenenza sia all’ Italia sia alla Cina, che  lo porta ad atteggiamenti conflittuali e sofferti a volte compresi, a volte subiti da una Anna forte e fragile di fronte a un legame tanto naturale dentro di sè quanto contrastato all' esterno . 
Il leit motiv di questo romanzo è una ricetta sperimentale, che amalgama tecniche e ingredienti appartenenti a culture diversissime e spesso non comunicanti: non è un' operazione facile e senza rischi, ma vale la pena provarci. Quale sarà il risultato del  melting pot sinopugliese? Lo scoprirete leggendo il romanzo!


L' Autrice

Didì Chisel, 42 anni, nata in Inghilterra da padre inglese e madre italiana, è venuta in Italia da bambina presso la famiglia materna. La lettura ha accompagnato tutta la sua vita e così il sole e il mare del sud Italia. Casalinga, dopo le gioie della maternità, allentate un po' le maglie dei doveri familiari, è riuscita a crearsi quella "stanza tutta per sé" di cui parlava Virginia Woolf. Si è cimentata in vari generi, dal noir al pulp, con qualche soddisfazione. Affascinata da maestri come Nabokov o Bevilacqua, ha pensato a una chiave femminile di lettura dell'erotismo che ha espresso nei suoi racconti erotici di ambientazione italiana. L'approccio al romance fa parte del suo desiderio più recente di storie di maggior sentimento in cui l'happy ending riconcilia i due mondi a volte in conflitto, del maschile e del femminile.

Di Didì Chisel Sognando tra le Righe ha recensito anche 

lunedì 22 settembre 2014

UN PROFUMO PER TRE e SCARLETT. DOMANI E' UN ALTRO GIORNO Didì Chisel Recensioni a 4 mani



Oggi io e Sybil abbiamo provato a divertirci un po’ insieme… leggendo e recensendo la stessa autrice!! La nostra “ vittima” è Didì Chisel, che ringraziamo per la disponibilità e alla quale speriamo di fare cosa gradita confrontandoci sulle  sue due novelle erotiche uscite per Delos Digital negli ultimi  mesi. Due storie sensuali  lette da  blogger molto diverse per età, gusti, carattere, sensibilità: che chiaramente  hanno provocato in noi sensazioni differenti. Con conclusioni finali a nostro avviso interessanti e utili all’  approfondimento del lavoro e della  personalità dell’ autrice. 
UN PROFUMO PER TRE 
DIDI' CHISEL 


Editore: Delos Digital
Collana: Senza Sfumature
Genere: Erotico 
Pagine: 69
Prezzo ( e-book):  € 1,99 

La Trama: 
Una storia di sesso intrigante tra una donna ingegnere italo-inglese (Tea), un albergatore (Biagio) e un ragazzo ambientalista (Moreno), ambientata nelle terre magiche del Salento e della taranta. Un risveglio dei sensi per una donna fino ad allora legata a un unico uomo. 

Opinione di Sybil 

Quando ci si appresta ad iniziare una nuova lettura, si ha il piacere di scegliere una storia in base a ciò che realmente, in quel preciso istante, si desidera gustare. Un po’ come quando si va al ristorante e ci viene consegnato il menù. Riflettiamo bene su che cosa ci va di mangiare e poi ordiniamo il nostro pasto. A me accade sempre questo. Mi chiedo ciò che voglio avere da una storia in quel momento e mi ci butto a capofitto. Ci sono giorni in cui ho voglia di ridere spensierata, giorni in cui ho voglia di riflettere, giorni in cui voglio piangere e giorni in cui voglio sognare. E poi ci sono giorni in cui ho voglia di qualcosa di diverso, qualcosa che sappia stuzzicarmi, ma che al contempo sappia anche darmi un breve ed intenso carico di emozioni. Qualcosa che sappia lasciarmi un brivido anche a giorni di distanza.
Di questo avevo bisogno alcuni giorni fa, quando mi sono apprestata ad assaporare Un profumo per tre e devo dire che il mio palato ne è rimasto davvero stupito. Non solo è riuscito a sfamare la mia voglia di “ricercatezza e trasgressione”, ma è stato in grado di concentrare in poco più di sessanta pagine, l’essenza triangolare di una travolgente passione. Sottolineo il “triangolare” perché qui  il cerchio non si chiude tra due persone, bensì tra tre... E vi giuro che nemmeno romanzi lunghi più di trecento pagine sono riusciti ad intrappolarmi in questo modo.
Tra queste righe conosceremo Tea, Biagio e Moreno. Tre persone tanto diverse sia per età che per indole. Tea, giovane donna intrappolata in un corpo che da troppo tempo non riesce più a sentire calore e passione. Biagio, proprietario di un bellissimo albergo in Puglia, spregiudicato, attraente e bollente. Segnato da un amore passato che ha lasciato in lui una grande cicatrice, non ha più smesso di cercare nelle donne la sua valvola di sfogo. Si comporterà come un diavolo tentatore nei confronti di Tea. Un po’ per interesse lavorativo, un po’ per pura e semplice attrazione. Anzi, direi che il legame fisico che sente nei confronti di Tea primeggia su tutto il resto, portando il loro desiderio ad un livello quasi incolmabile.
Poi c’è Moreno. Giovane, bello, arrogante. Si porta addosso una scia che sa di trasgressione, complicità, fisicità. Ha il fascino della giovinezza che lo rende ancora più acerbo, ma al contempo più desiderabile. Tea si troverà nel mezzo di questi due personaggi, divisi da quasi trent’anni di età, ma uniti dal desiderio che provano per lei. Sarà grazie a loro che scoprirà il travolgente sciabordio della passione, della tentazione, del non avere regole. Si ritroverà donna e amante, preda e cacciatrice di due uomini che non conoscono motivo per resisterle.  Se cercate sentimenti strazianti che riconducano all’amore, questa non è la storia giusta. Anche se il mio cuore instancabilmente romantico ne è riuscito a trovare qualche traccia. Qui, a fare da padrone, è il desiderio, nella sua forma più semplice ed intensa.
Con straordinaria maestria, l’autrice è riuscita ad  immortalare un’istantanea di questi tre personaggi alle prese con le loro passioni più recondite, senza eccedere in dettagli e mezzi termini equivoci. Ha portato la narrazione a toccare elementi di pura sensualità, senza mai essere troppo esplicita e senza inciampare in volgarità, ormai tanto scontate da essere diventate dozzinali.
Una lettura davvero appassionante, che vi lascerà letteralmente senza parole grazie all’incredibile abilità linguistica. Pagina dopo pagina, vi accorgerete di essere arrivati al termine e di volerne ancora di più. Poi, riflettendoci, capirete che è così che doveva finire e che ogni parola aggiunta al finale sarebbe stata superflua, inutile.
Per chi cerca due ore di fuga dalla quotidianità, questa è davvero la storia giusta. Soprattutto perché lascerà intorno a voi una svolazzante aria di forti sensazioni.



SCARLETT. 
DOMANI E' UN  ALTRO GIORNO 
DIDI' CHISEL 



Editore: Delos Digital
Collana: Senza Sfumature
Genere: Erotico 
Pagine: 84
Prezzo ( e-book):  € 1,99 

La Trama:


Rossella, trentacinquenne che colleziona fallimenti in amore, a una festa incontra suo cugino Max, che è diventato un divo dei telefilm americani ed è in Italia per girare alcune puntate. Ne nasce una storia di sottomissione/dominio fino a quando tutto ciò per Rossella – o "Scarlett," come la chiama lui - diventa veramente troppo, e soprattutto quando lei capisce che non c'è e non c'è mai stato margine per una vera storia d'amore.


Opinione di Charlotte


Quel che mi ha colpita essenzialmente di questa novella letta con estremo piacere e curiosità , dalla partenza “ col botto” fino all’ ultima  frase espressiva ed efficace, sono essenzialmente tre elementi. Il primo è l’ uso sapiente della lingua italiana in tutta onestà avendo constatato  che la curatrice della sezione erotica della Delos Digital  è  Simona Liubicich, della quale apprezzo  la difesa a oltranza  della scrittura “a regola d’ arte” raffinata, non mi sono stupita che   per rappresentare la collana  Senza Sfumature  sia stata scelta Didì Chisel. Perchè è un'  autrice a mio avviso  capace di grande eleganza e correttezza formale nella costruzione del testo,  nonché di impiego di un lessico vario, appropriato e di buongusto anche nelle scene più ardite. La trama è il secondo elemento sorprendente e originale della novella; chi si aspetta il canovaccio tradizionale,  consolatorio e lineare , resta spiazzato dall’  evoluzione di un intreccio imprevedibile che segue i ragionamenti e le  sperimentazioni di una protagonista fuori dagli schemi della narrativa rosa,  ma plausibilissima come persona reale .  E’ un percorso che talora con una certa ironia  esplora il linguaggio dei corpi e non dei sentimenti, incentrato sull’ emozione carnale e non sull’ affinità spirituale, sulla sensualità e l’ eccitazione più che  sul coinvolgimento emotivo. E qui introduco il terzo interessante  elemento del lavoro di Didì Chisel,  quello che mi ha davvero colpita per originalità: la personalità di Rossella.  Una Donna che si fa trascinare dalle pulsioni ma che non si fa incantare da belle frasi;  gli uomini che incontra lungo il suo cammino   sono amanti formidabili, uomini fisicamente  irresistibili,   ma oratori maldestri,  compagni imperfetti, narcisisti coinvolti a loro modo  nelle relazioni con l’ altro sesso, e non sempre piacevoli e opportuni. Rossella è disposta a giocare alla sottomissione con loro , ma non a farsi dominare davvero, poichè è una donna colta, consapevole,   dai sani appetiti,  sola ma non “sfigata” , che  ha rispetto di sè: nulla a che fare con l’ irritante onnipresente pivellina romance  che affascinata dal bello e dannato dal passato oscuro  sopporta stoicamente i suoi sbalzi d’ umore e le sue bizze in camera da letto fingendo che le vada bene. La Donna di Didì Chisel sa analizzare le proprie emozioni, compie valutazioni autonome e sagaci, e non si annulla né si fa manipolare; perché prima di tutto vuole bene a se stessa. 
Scarlett  è un’ avventura nell’ eros che solletica e stimola la fervida immaginazione di un lettore senza ricorrere a inutili abbellimenti, banali edulcorazioni: costituendo   stimolo alla riflessione intelligente  sull’ attrazione fra uomo e donna e non  mero sfogo   ormonale .  Perché Rossella è un po’ come Scarlett O’ Hara in Via col Vento, e forse un po' come noi: dopotutto, anche tra le macerie  di un progetto andato in fumo, di una vita da riprendere in mano… domani è un altro giorno . 

L' Autrice  


Didì Chisel, 40 anni, nata in Inghilterra da padre inglese e madre italiana, è venuta in Italia da bambina presso la famiglia materna. La lettura ha accompagnato tutta la sua vita e così il sole e il mare del sud Italia. Casalinga, dopo le gioie della maternità, allentate un po’ le maglie dei doveri familiari, è riuscita a crearsi quella “stanza tutta per sé” di cui parlava Virginia Wolf. Si è cimentata in vari generi, dal noir al pulp, con qualche soddisfazione, ma ha anche un romanzo mainstream nel cassetto. Affascinata da maestri come Nabokov o Bevilacqua, ha pensato a una chiave femminile di lettura dell’erotismo che ha già un consolidato filone straniero e qualche nome italiano, rispetto ai quali sente di collocarmi giusto nel mezzo, come stile e sensibilità

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