Nella triste ricorrenza della Giornata della Memoria, il romanzo di Jeremy Dronfield interamente basato su fatti e testimonianze di sopravvissuti, tragicamente documentati fedelmente, è la devastante sintesi dell' immane tragedia dell'Olocausto, vista attraverso gli occhi di un padre e di un figlio miracolosamente scampati a sei anni di campi di concentramento tra Buchenwald, Auschwitz e Mauthausen: alle esecuzioni di massa, al lavoro massacrante, alle malattie, alla denutrizione, alla scientifica opera di disumanizzazione e sterminio compiuta dal Reich hitleriano in tutta l' Europa durante il secondo conflitto mondiale.
HarperCollins
IL RAGAZZO CHE DECISE
DI SEGUIRE SUO PADRE AD AUSCHWITZ
JEREMY DRONFIELD
Genere: storico biografico
Pagine: 493
Prezzo: € 20.00
ebook: € 9.99
QUI il link Amazon per 'l' acquisto
La Trama
Vienna, ottobre 1939. Gustav Kleinmann, un tappezziere ebreo, e il quindicenne Fritz, suo figlio, vengono arrestati dalla Gestapo, caricati su un vagone merci e deportati a Buchenwald, in Germania. Picchiati, ridotti alla fame, costretti ai lavori forzati per costruire il campo stesso in cui sono tenuti prigionieri, riescono miracolosamente a sopravvivere alla brutalità nazista. Finché, tre anni dopo, Gustav non viene inserito nella lista dei prigionieri che saranno mandati ad Auschwitz. Per Fritz è uno shock senza precedenti. Da tempo circolano voci inquietanti su quel lager e sulle sue speciali camere a gas dove si possono uccidere centinaia di persone alla volta. Il trasferimento laggiù significa una cosa sola... Eppure l'idea di separarsi dal padre non lo sfiora neppure. I compagni di prigionia gli dicono di dimenticarsi di lui, se vuole vivere, ma Fritz si rifiuta di ascoltarli e insiste per accompagnarlo, pur sapendo che li aspettano altri anni di orrori e sofferenze, se possibile ancor più terribili. Ma a tenerli in vita, ancora una volta, saranno l'amore e un'incrollabile speranza nel futuro. Basato sul diario di Gustav - un diario segreto di cui nemmeno suo figlio era a conoscenza - e sulle testimonianze dirette di parenti, amici e altri sopravvissuti, "Il ragazzo che decise di seguire suo padre ad Auschwitz" non è soltanto la storia di un legame, quello tra padre e figlio, che si è rivelato più forte della macchina dell'odio che ha cercato di schiacciarli. È anche una testimonianza di coraggio e di resilienza, e un ritratto lucido e vivido del meglio e del peggio della natura umana.
Opinione di Charlotte
MAI PIU'
La storia orripilante purtroppo è conosciuta e mai abbastanza esecrata . Nessun atteggiamento revisionista potrà mettere in discussione quanto è accaduto e quanto male sistematico e lucidamente folle è stato commesso: basta andare a fare un giro su Wikipedia per imbattersi nei volti e nelle spregevoli azioni dei macellai ( medici, sorveglianti, corpi speciali militari) che sistematicamente hanno ucciso e umiliato senza pietà . Il ragazzo che decise di seguire suo padre ad Auschwitz racconta l' inimmaginabile, il progressivo sfacelo di corpi e anime, la disumanizzazione alla quale uomini di qualsiasi estrazione, nazionalità religione, con particolare inconcepibile accanimento sugli ebrei , sono stati sottoposti tra lavori forzati devastanti, perdita di cari e averi, sadismo oltre ogni limite: ma è anche una storia di istinto di sopravvivenza, di devozione reciproca tra padre e figlio, di tentativi di resistere , di condividere quel barlume di compassione, solidarietà, civiltà con altri individui che nonostante tutto, incredibilmente, non è stato soffocato del tutto dall' orrore mostruoso.
L' ansia, il terrore, le speranze affievolite giorno dopo giorno di chi ha sfidato la sorte e ogni tipo di vessazione, dalle leggi razziali prima, alla privazione della libertà e dignità poi, e ha lottato ora dopo ora per non essere ucciso o non vedere perire chi amava asservito ad un mostro feroce e ripugnante, sono tangibili in ogni singola frase del romanzo. Attraverso gli occhi di tutta la famiglia Kleinmann, alternando momenti di " tregua" a periodi catastrofici, da padre e figlio internati agli altri madre/moglie e fratelli/figli che sono riusciti a rifugiarsi in altri paesi o sono stati uccisi con metodo ributtante, è tangibile e penoso l' incancrenirsi del dolore, del terrore, dello smembramento e annientamento di popoli e congiunti in nome di un odio contro ogni logica e coscienza.
Fortuna , resilienza e solidarietà hanno consentito a Gustav e a Fritz di sopravvivere a carissimo prezzo, e la loro è una delle testimonianze più agghiaccianti e tragicamente fedeli al vero che abbia letto sul tema dell' Olocausto.
Nessun commento:
Posta un commento