Posto che i libri non hanno data di scadenza, e che questa lettura mi ha tolto il sonno per parecchie notti, oggi sono a parlare di un romanzo regalatomi da una carissima amica e uscito nel 2013: che mi ha letteralmente stesa, mettendomi in difficoltà sia moralmente che psicologicamente, affascinandomi e frastornandomi con colpi di scena e coltellate in grado di farmi intenerire e subitaneamente inorridire . Avete
presente le colonne sonore di Dario Argento come quella di Suspiria, in
cui una voce argentina può incantare l' ascoltatore e al contempo fargli accapponare la pelle? Anche L' oscurità e la luce può suscitare contemporaneamente sensazioni simili: io imputo questa schisi al fatto che si tratta dell' opera di un' autrice proveniente da una cultura molto diversa dalla nostra, e come tale incanalata su altri binari emotivi ed etici. Ne risulta una storia molto forte trattata in maniera stilisticamente leggera.
Controluce
L' OSCURITA' E LA LUCE
MAYUMI HATTORI
Genere: Narrativa contemporanea giapponese
Pagine: 213
Prezzo: € 15.00
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La Trama
Reia è cieca, misura l'ambiente e le poche persone che sono con lei
attraverso il suono delle voci e i profumi dei corpi. Dafne, una donna
misteriosa, la sorveglia: le ispira paura, la sua voce è minacciosa, il
suo profumo insopportabile. Reia ha cinque anni quando ha inizio il
racconto. Vive isolata dal mondo in un luogo misterioso, chiuso nel
tempo dei libri e della musica, circondato da nemici che tengono in loro
potere il padre, un re spodestato, che è il suo punto di riferimento e
il suo unico tramite con il mondo. "L'oscurità e la luce" è un romanzo
affascinante che mescola magistralmente fiaba antica e moderna, horror
gotico e storie criminali del nostro tempo. Una fiaba vera dove i
cattivi, giocando i ruoli fondamentali dell'universo infantile, ne
rappresentano le paure e i traumi.
Opinione di Charlotte
Mi preme innanzitutto evidenziare che, seppur trattati con poesia e delicatezza, i temi narrati sono riservati esclusivamente ad un pubblico adulto.
Lungi dal soffermarmi sulla trama onde evitare di incorrere in spoiler involontari, L' oscurità e la luce è un romanzo che mi ritengo incapace di inquadrare: culturalmente molto distante dalla mentalità occidentale, e proprio per questo in grado di esercitare grandissimo fascino nel lettore, lo trasporta avanti e indietro tra il reale e l'immaginario, tra l' onirico e l' attualità, in un continuo rimbalzo disorientante tra infinite contrapposizioni evocate fin dal titolo.
Fulgore e buio, amici e nemici , amore e repulsione: l'aggettivo che potrebbe definire al meglio ciò che ho provato leggendo L' oscurità e la luce è " spiazzante", per molte ragioni.
Perchè alla resa dei conti la storia non racchiude una verità, una morale, un comportamento coerente con la nostra mentalità, e il metro di giudizio e l' etica poggiano su parametri per noi occidentali spesso inconcepibili.
Per l' oggettiva impossibilità , dall' inizio alla fine della storia, di inquadrare i personaggi, il loro sentire e l' alone di mistero che circonda il loro quotidiano.
Per l' incessante dialettica degli opposti che spinge a profonde riflessioni, spesso contraddittorie.
Per la forza terrificante di alcuni passaggi, e al contempo per l' estrema delicatezza di una narrazione sviluppata per gran parte solamente attraverso i quattro sensi, penalizzando la vista ma valorizzando lo sguardo dell' anima di una bambina prima, di un' adolescente poi.
Anche incasellare la storia in un genere di riferimento è impresa ardua, poiché nel disorientamento della protagonista si riscontra un' impronta surreale, angosciante, claustrofobica: che sovente, dopo indugi nel lirismo e nella tenerezza , sfuma in tinte quasi horror lasciando tanto amaro in bocca nel lettore dopo averlo accarezzato con pagine di grande raffinatezza.
L' unico dato certo è che a chi legge viene destinato un crescendo di emozioni sempre più vivide e corpose: ora facendogli pensare di aver capito tutto, ora spingendolo a ragionare daccapo. Lasciandogli la consapevolezza di come non vedere, con gli occhi e con l' anima, sia fuorviante, ingannevole e renda indifesi: che si sia vittime o carnefici.
L' Autrice
Mayumi Hattori è nata a Tokio nel 1948. Diplomata presso l'Accademia di
Belle Arti, nel 1984 viene premiata nella decima edizione della mostra
d'arte nippo-francese. Come ricordo dell'evento scrive Toki no arabesque – Arabeschi del tempo, con cui vince il premio "Yokomizo Seishi". Da allora ha pubblicato numerose raccolte di racconti mistery. È morta nel 2007.
La pagina della CE: http://www.besaeditrice.it/
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