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mercoledì 8 marzo 2017

L' OSCURITA' E LA LUCE Mayumi Hattori Recensione

Posto che i libri non hanno data di scadenza, e che questa lettura mi ha tolto il sonno per parecchie notti, oggi sono a parlare di un romanzo regalatomi da una carissima amica e uscito nel 2013:    che mi ha  letteralmente stesa, mettendomi in difficoltà  sia moralmente che psicologicamente,  affascinandomi e frastornandomi con colpi di scena e coltellate  in grado di farmi intenerire e subitaneamente inorridire . Avete presente le colonne sonore di Dario Argento come quella di Suspiria, in cui una voce argentina può  incantare l' ascoltatore  e al contempo fargli accapponare la pelle? Anche L' oscurità e la luce può    suscitare contemporaneamente sensazioni simili: io imputo questa schisi al fatto che si tratta dell' opera di un' autrice proveniente da una cultura molto diversa dalla nostra, e come tale incanalata su altri binari emotivi ed etici. Ne risulta  una storia molto forte trattata in maniera stilisticamente  leggera.

 Controluce
L' OSCURITA' E LA LUCE 
MAYUMI HATTORI 


Genere: Narrativa contemporanea giapponese
Pagine: 213
Prezzo: € 15.00
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La Trama
Reia è cieca, misura l'ambiente e le poche persone che sono con lei attraverso il suono delle voci e i profumi dei corpi. Dafne, una donna misteriosa, la sorveglia: le ispira paura, la sua voce è minacciosa, il suo profumo insopportabile. Reia ha cinque anni quando ha inizio il racconto. Vive isolata dal mondo in un luogo misterioso, chiuso nel tempo dei libri e della musica, circondato da nemici che tengono in loro potere il padre, un re spodestato, che è il suo punto di riferimento e il suo unico tramite con il mondo. "L'oscurità e la luce" è un romanzo affascinante che mescola magistralmente fiaba antica e moderna, horror gotico e storie criminali del nostro tempo. Una fiaba vera dove i cattivi, giocando i ruoli fondamentali dell'universo infantile, ne rappresentano le paure e i traumi.

Opinione di Charlotte 
Mi preme innanzitutto evidenziare che, seppur trattati con poesia e delicatezza, i temi narrati sono riservati esclusivamente ad un pubblico adulto.
Lungi dal soffermarmi sulla trama onde  evitare di incorrere in spoiler involontari, L' oscurità e la luce è un romanzo  che mi ritengo incapace di  inquadrare:  culturalmente molto  distante dalla mentalità occidentale,  e proprio per questo in grado di esercitare grandissimo fascino nel lettore, lo trasporta  avanti e indietro  tra il reale e l'immaginario, tra l' onirico e l' attualità,  in un continuo rimbalzo disorientante tra infinite  contrapposizioni evocate fin dal titolo. 
Fulgore e buio, amici e nemici , amore e repulsione: l'aggettivo che potrebbe definire al meglio ciò che ho provato leggendo L' oscurità e la luce è " spiazzante", per molte ragioni. 
Perchè alla resa dei conti la storia non racchiude  una verità, una morale, un comportamento coerente con la nostra mentalità,  e il  metro di giudizio e l' etica poggiano su  parametri per noi occidentali spesso inconcepibili. 
Per l' oggettiva impossibilità , dall' inizio alla fine della storia,  di inquadrare i personaggi, il loro sentire e l' alone di mistero che circonda il loro quotidiano.
Per l' incessante  dialettica degli opposti che spinge a profonde  riflessioni, spesso contraddittorie.
Per la forza terrificante di alcuni passaggi, e al contempo per  l'  estrema delicatezza di una narrazione sviluppata  per gran parte solamente attraverso  i quattro sensi, penalizzando la vista ma  valorizzando lo sguardo  dell' anima di una bambina prima, di un' adolescente poi. 
Anche incasellare la storia in un genere di riferimento  è impresa ardua, poiché nel disorientamento della protagonista  si riscontra   un' impronta surreale, angosciante, claustrofobica:  che sovente,  dopo  indugi nel lirismo e nella tenerezza , sfuma in tinte quasi horror lasciando tanto amaro in bocca nel lettore dopo averlo accarezzato con pagine di grande raffinatezza. 
L' unico dato certo è che a chi legge  viene destinato un crescendo di emozioni sempre più vivide e corpose:  ora  facendogli pensare di aver capito tutto, ora spingendolo a   ragionare daccapo.  Lasciandogli  la consapevolezza di come  non  vedere, con gli occhi e con l' anima,  sia  fuorviante,  ingannevole e renda indifesi:   che si sia vittime o carnefici.

 L' Autrice 
Mayumi Hattori è nata a Tokio nel 1948. Diplomata presso l'Accademia di Belle Arti, nel 1984 viene premiata nella decima edizione della mostra d'arte nippo-francese. Come ricordo dell'evento scrive Toki no arabesque – Arabeschi del tempo, con cui vince il premio "Yokomizo Seishi". Da allora ha pubblicato numerose raccolte di racconti mistery. È morta nel 2007.

La pagina della CE: http://www.besaeditrice.it/
 

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