lunedì 7 marzo 2016

TUTTO MA NON IL MIO TAILLEUR Cecile Bertod Recensione

A tutte le lettrici in ascolto: c’è una comunicazione davvero molto importante!
Da pochi giorni è uscito in commercio un antidoto fenomenale, utile a contrastare i segni di cedimento psicofisico che più comunemente attanagliano l’essere umano in questo periodo dell’anno. Sto parlando di malumore, stanchezza, stati d’ansia pre-primaverile, stress, apatia, cattiva gestione dell’acidità grastro-esofagea. Bene, da oggi questi sintomi non saranno più un problema, perché la cura è ormai disponibile in tutte le librerie. Prendete carta e penna e scrivete: TUTTO MA NON IL MIO TAILLEUR DI CECILE BERTOD! 

NEWTON COMPTON EDITORI
TUTTO MA NON IL MIO TAILLEUR 
Cecile Bertod


Casa editrice: Newton&Compton
Collana: Anagramma
Genere: Romanzo rosa
Pagine: 320
Prezzo: 12.00€
Ebook: 2.99€




Trama


Trudy Watts ha tutto quello che ha sempre sognato: un lavoro in banca che le piace, un ragazzo bello e di successo e un appartamento ultramoderno in una delle zone più alla moda di Londra. Non cambierebbe nulla, neanche gli orari impossibili in ufficio. Dopo sei anni dalla sua assunzione, quando ormai sta per arrivare la tanto attesa promozione e anche il suo matrimonio è vicino, ecco che una catastrofe le piomba addosso. Trudy viene trasferita in una sperduta cittadina della Scozia, a gestire una piccola filiale in deficit. L’arrivo è traumatico: detesta tutto e tutti e desidera solo scappare via. Finché compare lui, Ethan, l’affascinante proprietario di un pub, che si diverte non poco a punzecchiarla. Ed è proprio lì, in quel pub, che la sua vita improvvisamente cambierà…


Opinione di Sybil



Dire che è stato un colpo di fulmine è davvero poco. Mi son bastate venti righe e qualche battuta sarcastica e disincantata per entrare nel perfetto, organizzato e super efficiente mondo destinato al successo di Trudy, la protagonista dell’ultimo romanzo di Cecile Bertod. È il suo primo libro che leggo e già so che da oggi in poi non potrò più farne a meno. Sono un’accanita sostenitrice delle letture che fanno bene al cuore e che sanno strappare un sorriso senza cadere in luoghi comuni e situazioni al limite della razionalità umana; non è facile ridere con un libro, ci vuole tanta fantasia da parte del lettore e per quanto riguarda la penna che scrive,  ci vuole un autore in grado di coniugare un ottimo stile ad una resa perfetta della realtà, dove l’ironia si sposa con la leggerezza e la fluidità con lo splendore delle emozioni umane. Cecile Bertod in questo è stata davvero grandiosa. Non solo possiede l’incredibile maestria di puntare sulla storia un riflettore dotato di milioni di led luminosi, ma riesce ad ironizzare su tutto senza cadere nemmeno per un secondo nel banale. Ogni battuta da lei scritta, e sottolineo ogni battuta,  racchiude in sé il potere di divertire, di far sorridere ma anche di far riflettere, tanto da pensare:” ma come fanno certe cose a venirle in mente?”  Vi giuro che per me è stato così e per darvi un assaggio di quanto ho appena detto, leggete questo breve passaggio tratto dal primo incontro dei protagonisti… 

Capisco… Senta, mi rendo conto che lei ha una reputazione da playboy da mantenere e le assicuro che mi è piaciuta tanto quella cosa lì. Quella che ha fatto con il sopracciglio. Molto Clooney. Davvero. Ora, però, sia ragionevole: è tardi, sono fradicia, ho almeno tre buoni motivi per progettare il suicidio e nel mio futuro non sembrano prospettarsi miglioramenti significativi. Crede sia possibile depennare uno o due punti dalla scaletta del perfetto cacciatore della domenica e approdare alla parte in cui mi versa un po’ di quel magnifico caffè che vedo alle sue spalle?

Avete capito cosa intendo? Grandiosa…Mi sono ritrovata a ridere e a sogghignare silenziosamente nella notte come fossi pazza, attirando su di me lo sconcerto di mio marito che, assonnato, non riusciva a capire cosa ci fosse di tanto divertente davanti alle lenti dei miei occhiali dotati di luce per sessioni-di-lettura-al-buio. Ho letto tanti libri ironici e romantici allo stesso tempo, ma pochi sono riusciti davvero a rendermi così felice ed entusiasta e credetemi, non sto esagerando. Cecile Bertod ha il dono di essere schietta e pungente, sarcastica e sognante a modo suo. I personaggi ai quali da vita, soprattutto la protagonista, Trudy, sono tutto fuorché convenzionali, non cadono mai in luoghi comuni e riescono davvero ad inserirsi in un classico contesto da commedia senza minimamente avvicinarsi agli stereotipi tipici di questo genere.
Trudy è una giovane donna in carriera, dedita al lavoro e interamente proiettata verso il successo. Ha un fidanzato meraviglioso anche lui immerso fino ai capelli nel lavoro, un bellissimo appartamento e un futuro brillante. Tutto è organizzato nella sua vita, nel minimo dettaglio, ogni passo accuratamente scelto. Lei ed Horace, il compagno, sono uguali, stessi obbiettivi, stessi mezzi per raggiungerli, hanno addirittura un modo tutto loro di litigare: selezionano le discussioni “inutili” per poi affrontarle in momenti della giornata più liberi e consoni. Insomma litigano a comando, parlano a comando, organizzano la loro vita sotto l’influsso della razionalità.

Come siamo diventati avidi e materialisti. Un rapporto è fatto di mille altre cose, tipo la spesa il sabato al supermercato o la scelta del giusto mutuo a tasso variabile. Queste sono cose che ti cambiano la vita!

La vita di Trudy è però destinata a subire una brusca virata, soprattutto quando verrà trasferita in una piccola banca in Scozia, in un paesino in cui tutti conoscono tutti, dove le pecore attraversano indisturbate la strada e l’evento più importante dell’anno è l’elezione del re e della regine delle zucche. Insomma, potete immaginare cosa la super efficiente donna in carriera si troverà ad affrontare, tenendo presente che un  gran bel pezzo di ragazzo dallo sguardo devastante e dal carattere arrogante sta per metterle gli occhi addosso. Il ragazzo in questione, Ethan, è il proprietario del pub del paese, completamente diverso dall’ideale di uomo ordinato e ben piantato a terra che tanto ama Trudy. È scostante, burbero, vive alla giornata e cosa ancora più sconcertante, litiga a pieni polmoni! Si arrabbia, discute su tutto e non ne fa mistero: in mezzo ad una strada, nella piazza del paese, nell’intimità del suo appartamento. È puro istinto e non segue leggi governate dalla fisica. Come può una come lei anche solo avere un dialogo con un ragazzo tanto affannato e irruento? La risposta dovrete andarvela a cercare da soli… Io non ho intenzione di anticiparvi altro perchè credetemi, il romanzo di Cecile Bertod è davvero molto, molto bello e non c’è niente di più entusiasmante che scoprirlo con i propri occhi.
Come avrete notato ho dato poco spazio alla trama e più alle impressioni personali, proprio perché è davvero antipatico ed estremamente facile cadere in inutili spoiler, quindi adesso  lascio a voi la guida della corsa. Sia Trudy che Ethan avranno tanto da raccontare e lo faranno a modo loro, in maniera adorabile, dolce, canzonatoria, irritante e furibonda. Vi faranno arrabbiare, ma vi doneranno anche ore di puro divertimento e di preziosa allegria in un modo unico ed inconfondibile…

Se cercate emozioni luccicanti senza rinunciare a qualche spennellata di acidità e sarcasmo ecco a voi il romanzo giusto!








L’autrice



CECILE BERTOD ha trent’anni, è una restauratrice archeologica e vive a Napoli. Tra un restauro e l’altro, ama leggere. Ha iniziato a scrivere con un fantasy, poi ha proseguito con il rosa. Nutre una certa avversione per i nerd, le cene alla romana e la piastra per i capelli. La Newton Compton ha già pubblicato, con notevole successo, Non mi piaci ma ti amo. Tutto ma non il mio tailleur, nella sua versione autopubblicata, è stato per mesi in vetta alle classifiche degli store online. Per sapere di più su di lei, www.cecilebertod.it


Ecco la recensione del suo romanzo precedente, a cura di Charlotte:

NON MI PIACI MA TI AMO (recensione QUI)

1 commento:

lilia63 ha detto...

Dopo questa celebrazione non posso proprio esimermi dal leggerlo!!!

Siete la mia rovina...anzi quella di mio marito visto che sono suoi i soldi che spendo!!!